Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

[ale97]

già che ci siamo apriamo il dibattito sugli scenari
qual è quello che considerate più probabile nell'attuale panorama delle proposte ipcc?


Allegato 599503

Azzardo una via di mezzo tra 4.5 e 7.0, chiaramente è una supposizione che lascia il tempo che trova ma questo forse è scontato

[Alessandro1985]

Azzardo una via di mezzo tra 4.5 e 7.0, chiaramente è una supposizione che lascia il tempo che trova ma questo forse è scontato

ma sì, figurati
anzi grazie della risposta
riporto anche questo circa i presupposti socioeconimici:

– un mondo connotato da crescita sostenibile e uguaglianza (SSP1);

– un mondo “di mezzo” dove i trend seguono ampiamente i loro modelli storici (SSP2);

– un mondo frammentato da “neo-nazionalismi” (SSP3);
– un mondo con disuguaglianze sempre crescenti (SSP4);
– un mondo caratterizzato da crescita rapida e senza limiti nella produzione economica e nell’uso dell’energia (SSP5).

[Gian1969]

Questa cosa che il passaggio da un clima temperato a uno subtropicale o tropicale non comporti anche diversi benefici andrebbe spiegata a qualche migliaio di pensionati benestanti che ogni anno si trasferiscono dal New England alla Florida...

Esatto.

Le preferenze climatologiche di un appassionato meteo di solito sono distanti dal sentire comune.
Ad esempio: quello che è diventato il clima di Milano a me non piace perché, da meteofilo, lo vivo come noioso e insulso.
Per il cittadino medio, invece, è una goduria. Soprattutto negli ultimi due anni, e in special modo in questo 2022, di fatto non piove quasi mai e questo, per la vita di tutti i giorni, è davvero comodo. In più, tolti i tre mesi centrali dell'estate, i quasi costanti 2° mensili di sopramedia termico rendono assai più gradevoli i restanti nove mesi dell'anno. Risultato: se chiedete ad un milanese un minimo datato - come o più di me - se è meglio il clima di questi anni o quello degli anni '70 e '80, con ottime probabilità vi risponderà che è molto meglio adesso.

D'altronde: in piena estate c'è l'aria condizionata, l'acqua dai rubinetti comunque esce, l'amsa le strade le lava tutte le settimane, cosa chiedere di più?

Buona serata.

[Alessandro1985]

Esatto.

Le preferenze climatologiche di un appassionato meteo di solito sono distanti dal sentire comune.
Ad esempio: quello che è diventato il clima di Milano a me non piace perché, da meteofilo, lo vivo come noioso e insulso.
Per il cittadino medio, invece, è una goduria. Soprattutto negli ultimi due anni, e in special modo in questo 2022, di fatto non piove quasi mai e questo, per la vita di tutti i giorni, è davvero comodo. In più, tolti i tre mesi centrali dell'estate, i quasi costanti 2° mensili di sopramedia termico rendono assai più gradevoli i restanti nove mesi dell'anno. Risultato: se chiedete ad un milanese un minimo datato - come o più di me - se è meglio il clima di questi anni o quello degli anni '70 e '80, con ottime probabilità vi risponderà che è molto meglio adesso.

D'altronde: in piena estate c'è l'aria condizionata, l'acqua dai rubinetti comunque esce, l'amsa le strade le lava tutte le settimane, cosa chiedere di più?

Buona serata.

verissimo
fortunatamente almeno sul fronte della qualità dell'aria è realmente così rispetto a quei decenni
certo sono anche cambiate le tipologie di inquinanti ma tutto sommato in assoluto il discorso vale comunque vedendo alcuni parametri del passato da arpa
tra l'altro io di cieli così nitidi come quelli che non di rado vedo anche a Milano, in assenza di favonio, non ne ricordo affatto nel passato in questa misura

[jack9]

Esatto.

Le preferenze climatologiche di un appassionato meteo di solito sono distanti dal sentire comune.
Ad esempio: quello che è diventato il clima di Milano a me non piace perché, da meteofilo, lo vivo come noioso e insulso.
Per il cittadino medio, invece, è una goduria. Soprattutto negli ultimi due anni, e in special modo in questo 2022, di fatto non piove quasi mai e questo, per la vita di tutti i giorni, è davvero comodo. In più, tolti i tre mesi centrali dell'estate, i quasi costanti 2° mensili di sopramedia termico rendono assai più gradevoli i restanti nove mesi dell'anno. Risultato: se chiedete ad un milanese un minimo datato - come o più di me - se è meglio il clima di questi anni o quello degli anni '70 e '80, con ottime probabilità vi risponderà che è molto meglio adesso.

D'altronde: in piena estate c'è l'aria condizionata, l'acqua dai rubinetti comunque esce, l'amsa le strade le lava tutte le settimane, cosa chiedere di più?

Buona serata.

ci vorrebbe una punizione esemplare per questi miscredenti, tipo, chessò..... 4 mesi filati di tempo freddo, perturbato e spesso nevoso

[Luca.]

ci vorrebbe una punizione esemplare per questi miscredenti, tipo, chessò..... 4 mesi filati di tempo freddo, perturbato e spesso nevoso

Mandateli a Tromsø

[jack9]

Mandateli a Tromsø

nono, troppo facile così, deve essere a casa loro

[Alessandro(Foiano)]

Comunque la presenza di stazioni litoranee o sub litoranee come in Sardegna o Puglia smussa le anomalie sia in positivo che in negativo di solito. fine ot

Intendo che le stazioni sublitoranee hanno medie annuali più basse rispetto a quelle litoranee.

[Alessandro1985]

lasciamo da parte numeri e previsioni che lasciano il tempo che trovano, così come gli inverni più o meno freddi, personalmente anche se bambino ricordo le stagioni degli anni 70, dove c'era un inverno, e delle estati dove non finivi arrosto, e già esisteva il GW.
Facciamo un passo indietro, da quel che sappiamo ci sono delle variazioni climatiche anche in periodi relativamente brevi ed in periodi in cui la componente antropica era presso che nulla, nel medioevo c'è stato un periodo caldo con una popolazione di circa 300 milioni di persone quindi non si può parlare di sovra popolamento, poi si è passati a quella che tutti noi chiamiamo la PEG, che da tutte le documentazioni in mio possesso "dovrebbe" avere riguardato solamente l'Europa e forse la costa orientale degli stati uniti, questa fase climatica della quale non conosciamo la causa si è conclusa intorno al 1850.
Dopo un breve periodo di equilibrio forse trentennale hanno cominciato a ritirarsi i nostri ghiacciai sia Alpini che Appenninici (si ho detto appenninici perchè anche loro a conclusione della PEG erano pieni di nevai conservatesi fino agli anni 50).
Perchè faccio riferimento ai ghiacciai perchè sono un metro di giudizio che non può essere interpretato, adesso facciamolo per step di 10 anni a partire dalla fine dell'800, bene non c'è un decennio dove i ghiacciai non si sono ritirati, tornando alla popolazione mondiale teniamo presente che soltanto 100 anni fà nel 1920 la popolazione era di circa di un miliardo di persone, così nel fattore antropico ci mettiamo anche il sovra popolamento con tutti gli annessi e connessi.
Tornando al nostro termometro naturale i ghiacciai come già detto ogni decennio hanno perso massa nevosa, con un aumento dello scioglimento a partire inizio anni 80, e da quegli anni ho cominciato ad osservare tale fenomeno anche personalmente, ma un'ulteriore passo in avanti di tale fenomeno in maniera esponenziale c'è stato negli ultimi 10 anni con particolare riferimento alle ultime 6/7 stagioni, che non è un caso che si trovino tutte nelle 10 stagioni più calde di sempre, adesso rivolgo una domanda agli amanti delle statistiche, mi trovate quando ci sono state una sequenza di stagioni da primato ovviamente di caldo come le ultime che ho appena citato? poi ognuno è libero di pensare quello che crede, o quello che più gli fa comodo.
Di sicuro la natura troverà un suo equilibrio, bisognerà vedere se sarà compatibile con l'uomo e soprattutto quando questo avverrà, perchè ormai è tardi per qualsiasi tipo di intervento, i tempi per vederne i risultati potrebbero essere secolari, anche tornando a vivere come 500 anni fà da domani stesso.

ma come lasciamo da parte numeri e previsioni
allora di che acciderbolina parliamo?
gli inverni anni '70 in italia che piaccia o meno furono mediamente delle gran ciofeche per il sistema termodinamico che li ha prodotti
mica c'è niente di male ad ammetterlo
al punto che persino il modesto 12-13 sta sotto a a tutti gli inverni anni '70 sul quadro nazionale
e visto che si parlava di singole stagioni rispetto al contesto di gw do un altro dato
anni come 2012-2013 hanno circa +0,7 di gw rispetto ai 71-72
i quali han prodotto un inverno (71-72) mezzo grado sopra la 81-10, e quindi sarà pur lecito pensare che se tra il 2005 e il 2021 ballano meno di due decimi di gw questo non dovrebbe certificare automaticamente la morte dell'inverno in Italia, considerato che il 2005-06 è oltre 1 grado e mezzo più freddo del 71-72 o forse no
ma quello di "non credere ai dati" di solito è un assunto buono per i famigerati negazionisti, non per i nostalgici

[Andrea92]

Leggendo tutte queste pagine si trovano spunti davvero interessanti. Io non sono molto "ferrato" su questo tipo di dati e discussioni però posso dire che molte volte si tende a mischiare climatologia con meteorologia e da qui nascono tanti equivoci. Se le fasi calde e le rimonte anticicloniche ci sono sempre state anche in passato (e non sono esclusiva solamente dei giorni nostri) il GW ha probabilmente "potenziato" determinati pattern e se una volta con una rimonta anticiclonica in estate ti portava la +20 era considerata quasi eccezionale, oggi invece è quasi quasi paragonabile a "break estivo" ahimè per cui, se una determinata area (nello specifico quella europea) è attualmente interessata da un pattern estremamente nefasto che ci portiamo dietro da maggio (ma in alcune aree occidentali sono addirittura anni) credo che il GW c'entri poco, semmai ha dato uno step ulteriore e potenziato ulteriormente gli effetti che poi si verificano in quota e al suolo. Spero di non aver sparato troppe castronerie