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  1. #31
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da LucaTs Visualizza Messaggio
    E perché non dovrebbe essere cosi?

    A mio parere invece questo clima è conseguenza diretta del GW.
    Stiamo facendo l'ottobre più caldo di sempre, ci sarà un motivo no?
    E gli ultimi 6 mesi sono pure una conseguenza diretta del riscaldamento climatico, altrimenti sarebbero periodi che si son verificati già decenni fa quando il GW non era così pompato, ma così non è.

    Scorso anno che abbiamo fatto l'anno più fresco degli utlimi 10 anni (almeno qua a Trieste) non c'era il GW? Certo che c'era, solamente noi abbiamo avuto culo che le anomalie positive non son state da noi, mentre in altre parti del mondo saranno andati a fuoco.

    Alla fine il GW, imho, c'entra eccome nelle dinamiche atmosferiche, in particolar modo di questa tragica annata che risulterà la più calda di sempre.



    Inviato dal mio SM-G990B utilizzando Tapatalk
    certo che c'entra, lo spiega benissimo Galinsoga. Hai più frequentemente (anche spazialmente) anomalie positive di T e GPT quindi la probabilità che ti ci ritrovi sotto aumenta.
    ma da qui a dare tutta la colpa al GW per quanto stiamo vivendo ne passa parecchia di acqua sotto ai ponti (non del Nord Italia ).
    cioè, l'anno che stiamo vivendo in queste macro aree è talmente fuori scala che, sì, c'è comunque di fondo il GW ma la causa principale è altro, ovverosia il pattern bloccato.
    Perché di anni con 300mm li ha fatti anche 100 anni fa, e già solo questo è sufficiente.
    ma è sbagliato dire che fa così caldo ed è così secco da noi solo per colpa del GW, è una mezza (ma manco...) informazione.
    vallo a dire ad uno che vive alle Azzorre o alle Canarie che è così
    la PRIMA causa è CERTAMENTE il pattern, poi si può tranquillamente dire che 30 anni fa, a parità di pattern bloccato (perché comunque è già successo, solo che cambia la magnitudo appunto), avremmo avuto un grado in meno.
    Si vis pacem, para bellum.

  2. #32
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    ma sai secondo me non è esattamente questo il punto
    se io chiedo: cos'è il gw? cosa dobbiamo rispondere
    è il bilancio termico dell'atmosfera che va in crescendo
    quindi come è ovvio, ora come in un qualsiasi momento del passato e del futuro, il bilancio incide sulla termodinamica di un sistema
    per cui dire che un evento è colpa del gw non è sbagliato, è semplicemente lapalissiano quanto pretestuoso
    è come se io dicessi che l'ondata di gelo del 1709 è colpa della PEG
    solo a me suona ridicolo?
    ecco, perfetto.
    non solo, è palesemente tendenzioso e di parte, oltre che oggettivamente errato. il GW è sicuramente una concausa, anche importante, ma si chiama GLOBAL perdiana prendere un'area singola in anomalia positiva, anche pesante come nel nostro caso, e dire: la causa è il GW è sbagliato. il GW accentua e rende il tutto più probabile, ma la prima causa è indubbiamente un pattern bloccato.
    volete parlare di GW? perfetto, portate esempi del tipo: oh, son 3 anni di NINA e la T globale non fa mezzo accenno al ribasso. ecco, questo è il GW. Altrimenti parliamo di local warming.
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #33
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    al centronord penso demolirà senza troppa fatica quantomeno i record in quota
    al suolo non penso sarà molto diverso

    Immagine



    Immagine


    al sud altro discorso, quantomeno in quota

    Immagine


    comunque non andiamo ot pure qui
    sono sufficienti queste mappe per capire il discorso appena fatto. Mi sembra piuttosto palese che la situazione sia in primo luogo figlia di un pattern fottutamente bloccato.
    Si vis pacem, para bellum.

  4. #34
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    certo che c'entra, lo spiega benissimo Galinsoga. Hai più frequentemente (anche spazialmente) anomalie positive di T e GPT quindi la probabilità che ti ci ritrovi sotto aumenta.
    ma da qui a dare tutta la colpa al GW per quanto stiamo vivendo ne passa parecchia di acqua sotto ai ponti (non del Nord Italia ).
    cioè, l'anno che stiamo vivendo in queste macro aree è talmente fuori scala che, sì, c'è comunque di fondo il GW ma la causa principale è altro, ovverosia il pattern bloccato.
    Perché di anni con 300mm li ha fatti anche 100 anni fa, e già solo questo è sufficiente.
    ma è sbagliato dire che fa così caldo ed è così secco da noi solo per colpa del GW, è una mezza (ma manco...) informazione.
    vallo a dire ad uno che vive alle Azzorre o alle Canarie che è così
    la PRIMA causa è CERTAMENTE il pattern, poi si può tranquillamente dire che 30 anni fa, a parità di pattern bloccato (perché comunque è già successo, solo che cambia la magnitudo appunto), avremmo avuto un grado in meno.
    pensavo fosse stata sufficiento l'esempio sulle recenti estati di ieri, proviamo a farne un altro
    tra il 2020 e il 2021 ci sono -0,14 di gw per quest'ultimo
    risultato del trimestre estivo in Italia è che si passa dalla stagione sostanzialmente in media 91-10 del 2020 al +1 del 2021
    quindi è sicuramente colpa del gw (che è sceso) se abbiamo preso un grado in un anno
    ora sicuramente qualcuno dirà: esempio pretestuoso, la stagione 2020 rappresenta un'eccezione!
    d'accordo, allora facciamo lo stesso giochetto con le ultime due che sono entrambe con un segno + rilevante
    non sappiamo ancora esattamente quanto chiudera il 2022 ma immagino che il bilancio globale non sarà troppo lontano dall'anno scorso, penso che la variazione sarà nell'ordine dei centesimi di grado
    il risultato è che a sostanziale parità di bilancio abbiamo più che raddoppiato il consuntivo stagionale
    quindi si rinnova la domanda: è il pattern che produce le variazioni più rilevanti sulla singola stagione, per non parlare dei singoli mesi, o il gw in se per se?
    invece molto più sensato e completo fare un discorso probabilistico per la scala locale in relazione al bilancio globale x-y che potrebbe riassumersi così:
    nel contesto termodinamico della PEG le probabilità di avere un evento estremo come l'estate 2003 in Italia erano sostanzialmente così ridotte da tendere a 0
    viceversa in quello attuale sono in costante aumento
    Ultima modifica di Alessandro1985; 27/10/2022 alle 23:17
    C'ho la falla nel cervello


  5. #35
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    in quanto ad approccio oggi ho sentito Tozzi (mi sembra si chiami così, il famoso geologo) in radio dire che il clima di questi giorni è conseguenza diretta del GW...
    chiaro che se anche chi se ne dovrebbe intendere un minimo, spara a zero così, condiziona tantissimo l'opinione pubblica.
    oramai il GW è passato in pochissimo tempo dall'essere una cosa insulsa per la maggior parte della popolazione alla chiacchiera da bar, in qualche modo lo si ridicolizza ancor di più così facendo..
    Come ho già detto altre volte, però, quando si tratta di periodi eccezionali e record in senso caldo come questo allora sì, c'è l'impronta diretta del GW anche se stiamo parlando di un evento non climatico ma meteorologico, quindi di scala temporale molto piccola.
    Senza GW in atto avremmo avuto magari la medesima configurazione, ma non queste anomalie di gpt nè queste anomalie termiche su mezza Europa.


    Ora, a scanso di equivoci: il GW potrebbe non essere la causa dell'evento in sè, cioè dell'anomalia configurativa che stiamo vivendo in questo Ottobre, tuttavia è la causa dell'anomalia termica e gpt che questa configurazione sta apportando.

  6. #36
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Fede66 Visualizza Messaggio
    E allora siccome ci troviamo in un contesto di riscaldamento globale non ci dobbiamo stupire di tutto ciò e magari neanche parlarne.
    Io invece mi stupisco e mi preoccupo non tanto per quello che è successo nell'ultimo anno dove bisogna tornare indietro di secoli per trovare qualcosa di simile, ma mi preoccupa soprattutto la velocità in cui questo stia avvenendo, basta guardare le ultime 6 o 7 estati che occupano tutte le prime 10 posizioni come stagioni più calde.
    E mi preoccupa ancor di più la non linearità dei sistemi fisici, oltre l'atmosfera anche gli oceani costituiscono un sistema dinamico non lineare e, pertanto, anche il comportamento di tale sistema deve essere considerato caotico al pari di quello dell'atmosfera.
    Mentre il sistema dinamico non lineare atmosfera è caratterizzato, però, da un caos che opera alle scale di giorni o settimane, per il sistema oceani bisogna pensare a scale temporali secolari o addirittura millenarie.
    in parole diverse il caos atmosferico il tempo ( oscillazioni ad alta frequenza); quello oceanico il clima (oscillazioni a bassa frequenza).
    Nel caso dell'oceano, per esempio, le due fasi ENSO possono essere pensate come una fluttuazione caotica del sistema oceanico.
    Fino ad ora abbiamo parlato di variabilità intera del sistema dinamico non lineare: assegnatele condizioni iniziali e le regole con cui variano i parametri che lo caratterizzano, il sistema evolve in modo, per così dire, naturale o, anche, non forzato.
    Nel caso del dibattito sull'evoluzione del clima una delle scuole di pensiero sostiene che le oscillazioni climatiche sono conseguenza della variabilità interna del sistema e, ovviamente, ci riferiamo alle oscillazioni caotiche del sistema complesso atmosfera-oceani.
    Di questo sistema dinamico conosciamo i valori che assumono tutti i parametri, le relazioni tra di essi e le leggi con cui essi variano? La risposta è no.
    Noi non abbiamo ancora compreso in maniera compiuta la fisica del sistema, non siamo ancora in grado di prevedere l'evoluzione di ENSO, e l'intensità della prossima fase ENSO, per esempio, ignoriamo in parte il modo in cui AMO e PDO evolvano nel tempo ed interagiscono tra loro e con ENSO e, soprattutto, non sappiamo se esistono o meno altri modi di variazione a lungo termine del sistema oceanico.
    Dirò di più: non siamo in grado di modellare in modo efficacie ed efficiente la convenzione umida e ignoriamo buona parte dei modi in cui le nuvole influenzano il clima terrestre.
    La conclusione ovvia di tutte queste considerazioni è che ci troviamo di fronte ad un sistema dinamico complesso di cui conosciamo poco in termini di leggi di variazioni dei parametri in gioco e, probabilmente, dobbiamo ancora scoprire alcune delle variabili che caratterizzano il sistema stesso, quindi ATTENZIONE quando si afferma che probabilmente noi non vedremo mai dei cambiamenti inaspettati, per il momento è quello che stiamo vedendo..
    Il problema non è che ne parlassi, ma che lo facessi nel thread dei modelli!!
    Ora puoi farlo qui, e nessuno ti dirà nulla perchè è la discussione apposita.

    Discorso diverso, invece, è circa il senso che hanno questi interventi. Nessuno vieta di stupirsi, ci sta e va bene anche che lo scriva (io sono il primo, sarei ipocrita a scrivere di non stupirsi quando i miei resoconti sono pieni di aggettivi quali "stupefacente", "assurdo", ecc... ), quel che però si vuol dire da parte di chi risponde è che il GW è in atto da decenni, e un andamento simile a quello odierno era prevedibile. Forse ha traumatizzato la rapidità del passaggio (nel giro di un anno in pratica, tra 2013 e 2014 in Italia sembra cambiata era meteorologica), però è da dire che la fase attuale potrebbe essere una estremizzazione che esalta configurazioni deleterie in epoca GW, che anticipano nei tempi eventi che dovrebbero verificarsi ancora tra qualche anno.
    Potrebbe però anche non esserlo, ma la realtà è che non lo sappiamo.

    Ripetere allo sfinimento che il mondo sta cambiando, e farlo in lidi di persone che già ne sono consci, è da un lato una perdita del proprio tempo (se proprio vuoi denunciare il cambiamento ci sono milioni di persone non del tutto consapevoli che sarebbe bene informare come si deve) dall'altro, proprio perchè perdita di tempo, assume i contorni dello sfogo e del lamento utile solo a chi scrive piuttosto che al benessere collettivo di un forum.
    In ultimo, non cambierà il passato e non aiuterà nemmeno a cambiare il futuro: il futuro sarà climaticamente più caldo di oggi, lo scenario più probabile allo stato attuale è il 4.5 (+3° dalla preindustriale nel 2100), quindi cosa ci dicono i modelli per il 2100 sull'Italia in quello scenario? Una temperatura media fino a 3-4° più alta di oggi in molte stagioni, precipitazioni aumentate al centro-nord e in calo al Sud e isole, estate da Maggio a Settembre, siccità e piogge estreme più frequenti.
    Questo è il futuro, iniziamo ad adattarci. Lamentarsene, per me, è come lamentarsi del fatto che si invecchierà: è un fenomeno ineluttabile, almeno cerchiamo di prepararci così saremo dei vecchi in salute e non dei vecchi con salute cagionevole (a fuor di metafora: la vecchiaia è il GW, la salute è quanto possiamo fare in termini di opere per adattarci al riscaldamento globale).


    Ovviamente serve anche agire, ma lo si può fare solo a livello globale, e su quello ahimè non so quanto possiamo fare noi semplici cittadini. Siamo alla mercé degli altri stati che hanno pur sempre il sacrosanto diritto di svilupparsi e raggiungere il nostro livello di benessere, anche usando i combustibili fossili come mezzo energetico o come risorsa da vendere per arricchirsi.
    E' gestire questo sviluppo economico che rappresenta, secondo me, la sfida più grande.

  7. #37
    Bava di vento L'avatar di Liverpool
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Leggendo un po' tutte queste risposte, che approssimativamente danno voce alla questione GW, che nel suo complesso è frutto di numerosi fattori (forzante antropica, cicli solari, periodi di caldo prolungati, ENSO+, e vari altri fattori che mi sembrano più un effetto che una causa) mi viene subito da fare una domanda...

    È possibile trovare una correlazione esatta (ma non accurata per via della variabilità atmosferica) fra riscaldamento globale e alterazioni del campo barico?
    La seconda domanda, che viene spontanea alla prima, è il perché durante la PEG si presentavano più scenari crudi rispetto ad oggi, e non si registravano periodi di grande caldo, seppur in modo sporadico, in pratica il contrario di oggi.

    La risposta a quest'ultima domanda potrebbe essere: semplicemente perché il mondo era più freddo, l'Artico più esteso e le isoterme scendevano più facilmente. Ok, ma ciò non giustificava il motivo della rara episodicità delle ondate di caldo in quel periodo eccezionalmente freddo, i continenti sono sempre lì, e le ondate di caldo se richiamate da cadute del getto percorrono sempre la stessa distanza qualunque sia il periodo...

    Eventi estremi di freddo si sono completamente estinti anche già agli inizi del XX secolo in molte zone del globo ancor prima che iniziasse la vera febbre planetaria, come se andassero a pari passo eventi estremi di freddo e PEG.

    Viceversa nell'epoca del GW, gli eventi di estremo caldo hanno facilità a raggiungere le alte latitudini, un po' come se avessimo traslato la cella di Hadley verso nord, vedendo una scomparsa/diminuzione degli eventi di freddo... eppure l'Artico è sempre quello, più caldo, più libero dai ghiacci, ma il serbatoio è lì.. si ha invece una predominanza delle figure anticicloniche che spingono più verso nord..

    In tutto questo è teorico che sta influenzando il fattore riscaldamento su scala planetaria a livello barico, perché è da considerare che una diminuzione del gradiente termico poli/tropici determini una debolezza della corrente a getto. Se l'Atlantico settentrionale risente di questo riscaldamento, sarà molto facile determinare cadute del getto che finirà sempre nelle stesse aree non a caso, tanto per parlare del quadro Europa, a differenza di quanto accadeva mediamente più di un secolo fa quando le regioni polari erano più fredde delle medie latitudini di quanto lo siano oggi, con un getto che curva ad omega in area Atlantica in grado di creare azioni meridiane sull'Europa. E la NAO ne è solo un riflesso, ma altre teleconnessioni (predittive) restano allarmanti (come l'AMO) misurando una situazione complicata.

  8. #38
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Liverpool Visualizza Messaggio
    Leggendo un po' tutte queste risposte, che approssimativamente danno voce alla questione GW, che nel suo complesso è frutto di numerosi fattori (forzante antropica, cicli solari, periodi di caldo prolungati, ENSO+, e vari altri fattori che mi sembrano più un effetto che una causa) mi viene subito da fare una domanda...

    È possibile trovare una correlazione esatta (ma non accurata per via della variabilità atmosferica) fra riscaldamento globale e alterazioni del campo barico?
    La seconda domanda, che viene spontanea alla prima, è il perché durante la PEG si presentavano più scenari crudi rispetto ad oggi, e non si registravano periodi di grande caldo, seppur in modo sporadico, in pratica il contrario di oggi.

    La risposta a quest'ultima domanda potrebbe essere: semplicemente perché il mondo era più freddo, l'Artico più esteso e le isoterme scendevano più facilmente. Ok, ma ciò non giustificava il motivo della rara episodicità delle ondate di caldo in quel periodo eccezionalmente freddo, i continenti sono sempre lì, e le ondate di caldo se richiamate da cadute del getto percorrono sempre la stessa distanza qualunque sia il periodo...

    Eventi estremi di freddo si sono completamente estinti anche già agli inizi del XX secolo in molte zone del globo ancor prima che iniziasse la vera febbre planetaria, come se andassero a pari passo eventi estremi di freddo e PEG.

    Viceversa nell'epoca del GW, gli eventi di estremo caldo hanno facilità a raggiungere le alte latitudini, un po' come se avessimo traslato la cella di Hadley verso nord, vedendo una scomparsa/diminuzione degli eventi di freddo... eppure l'Artico è sempre quello, più caldo, più libero dai ghiacci, ma il serbatoio è lì.. si ha invece una predominanza delle figure anticicloniche che spingono più verso nord..

    In tutto questo è teorico che sta influenzando il fattore riscaldamento su scala planetaria a livello barico, perché è da considerare che una diminuzione del gradiente termico poli/tropici determini una debolezza della corrente a getto. Se l'Atlantico settentrionale risente di questo riscaldamento, sarà molto facile determinare cadute del getto che finirà sempre nelle stesse aree non a caso, tanto per parlare del quadro Europa, a differenza di quanto accadeva mediamente più di un secolo fa quando le regioni polari erano più fredde delle medie latitudini di quanto lo siano oggi, con un getto che curva ad omega in area Atlantica in grado di creare azioni meridiane sull'Europa. E la NAO ne è solo un riflesso, ma altre teleconnessioni (predittive) restano allarmanti (come l'AMO) misurando una situazione complicata.
    Mi sembra scontato che si sia creata una specie di barriera semipermanenete alle nostre latitudini che sbarra la strada alle perturbazioni che si formavano in atlantico e che correvano più o meno lungo i paralleli,e questo fattore ha un'influenza abnorme sul nostro clima.Come del resto la quasi scomparsa dell'influenza dell'anticiclone delle azzorre,sostituito sempre più spesso dal più secco e caldo anticiclone subtropicale.Questi fattori hanno innescato una serie di cambiamenti climatici che vanno al di la del misero grado di aumento o giù di li della temperatura globale in un secolo,misero naturalmente nella percezione della massa delle persone.Piove poco.I suoli sono secchi.Arriva l'hp africano con valori di pressione notevoli.A causa di suoli secchi e dell'aria non eccessivamente umida le temperature massime nelle zone meno soggette alle brezze marine schizzano non di un grado(come potrebbero ipotizzare stupiti quelli che si mettono il piumino a metà ottobre)ma 6-8 gradi oltre la media,con una facilità sconosciuta 40 anni fa.In inverno l'hp azzorriano latita sostituito dall'invadente africano,nella pianura padana l'aria poco umida unita alla radiazione solare inibisce l'inversione e la formazione del famoso cuscino,le nebbie che si formano non sono più persistenti come un tempo,ad una leggera brinata notturna fa riscontro in una giornata di gennaio una massima di + 12 quando 40 anni con condizioni(apparentemente) simili si sarebbe fermata a + 2 con nebbia fitta o alta.Sulla costa ligure,segnatamente a Genova e Savona,a causa della sempre più rara formazione della bassa pressione del mar ligure si innesca con difficoltà la tramontana scura,e se lo fa porta aria dalle pianure piemontesi un po moscia a causa delle suddette inversioni poco efficaci,risultato quelle zone costiere al posto di parecchie giornate con tramontana gelida a 6-8 gradi e occasionalmente tempeste di neve a -1 vedono una serie di gradevoli giornata con 16 gradi di massima.Sulle coste adriatiche la mancanza della formazione di uno strato di aria gelida nei balcani(anche li anticicloni termici sostituiti dal subtropicale anche in inverno??)più un'altra serie di concause fa si che la formazione di basse pressioni sui mari meridionali che richiamano aria continentale sia sempre più rara,addio alle nevicate costiere sulle coste abruzzesi,molisane,pugliesi,alle bufere sugli appennini meridionali.E così via,si potrebbero fare tanti esempi sui microclimi italiani e come il cambiamento climatico abbia impattato su di essi,ben al di la come dicevo del misero 1,3 gradi del gw.
    Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.

    "nel fango affonda lo stivale dei maiali..."

  9. #39
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Fede66 Visualizza Messaggio
    Vedi Burian, che il GW è in atto da decenni è vero, che ci sono state e sempre ci saranno delle fluttuazioni climatiche è altrettanto vero, come è altrettanto vero che l'ultimo anno ha inciso in maniera determinante anche il pattern bloccato che abbiamo avuto, come ripetere come dici tu allo sfinimento che evidenziare la fase climatica che stiamo vivendo non la cambia e non verrà cambiata, perchè anche se tornassimo a vivere (cosa impossibile) come 500 anni fà la situazione non cambierà dall'oggi al domani.
    Tu giustamente dici che in un forum di meteorologia tutti ne sono consapevoli, vero, ma c'è (e questo me lo devi concedere) un'enorme differenza tra chi osserva il fenomeno solo studiando e guardando i freddi dati o numeri, che non ti daranno mai la situazione attuale reale ma la vedrai in differita come le trasmissioni di una volta, oppure persone come me o @Enrico_3bmeteo: che oltre che studiare, guardano i cambiamenti osservando la natura e come questa sta rapidamente cambiando oltre quello che ci dicono tutti i numeri e dati che conosciamo, ripeto quello che preoccupa di più, come hai giustamente sottolineato anche tu è l'accelerazione che ci è stata negli ultimi anni, che viene già da un'altra accelerazione che ci è stata negli ultimi 40 anni, e questo lo si vede chiaramente più che guardare le medie e statistiche osservando le nostre montagne e le T. folli che abbiamo in quota, il grande problema è che è scomparso il freddo relegato ormai solo alle regioni polari ed alle altissime quote, chi osserva oltre che studiare ha sicuramente una percezione diversa della situazione climatica attuale.
    Non è nulla che non sapessimo, e circa il freddo in realtà le regioni polari sono proprio quelle che finora hanno vissuto lo sconvolgimento più grande nel giro di qualche decennio. Ho letto interviste a popolazioni artiche in cui gli abitanti dicono di provare nostalgia forte del clima di decenni fa, di quando erano piccoli, perchè quello di oggi non ci assomiglia vagamente.

    Ad ogni modo, era tutto già noto, e sappiamo anche che andrà peggio (molto peggio, molto molto peggio). Dobbiamo prenderne atto, io la vedo così.
    Tu dici che sia un problema, e lo è, ma allora? Cosa vuoi che ti si risponda quando lo evidenzi?

  10. #40
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Liverpool Visualizza Messaggio
    Leggendo un po' tutte queste risposte, che approssimativamente danno voce alla questione GW, che nel suo complesso è frutto di numerosi fattori (forzante antropica, cicli solari, periodi di caldo prolungati, ENSO+, e vari altri fattori che mi sembrano più un effetto che una causa) mi viene subito da fare una domanda...

    È possibile trovare una correlazione esatta (ma non accurata per via della variabilità atmosferica) fra riscaldamento globale e alterazioni del campo barico?
    La seconda domanda, che viene spontanea alla prima, è il perché durante la PEG si presentavano più scenari crudi rispetto ad oggi, e non si registravano periodi di grande caldo, seppur in modo sporadico, in pratica il contrario di oggi.

    La risposta a quest'ultima domanda potrebbe essere: semplicemente perché il mondo era più freddo, l'Artico più esteso e le isoterme scendevano più facilmente. Ok, ma ciò non giustificava il motivo della rara episodicità delle ondate di caldo in quel periodo eccezionalmente freddo, i continenti sono sempre lì, e le ondate di caldo se richiamate da cadute del getto percorrono sempre la stessa distanza qualunque sia il periodo...

    Eventi estremi di freddo si sono completamente estinti anche già agli inizi del XX secolo in molte zone del globo ancor prima che iniziasse la vera febbre planetaria, come se andassero a pari passo eventi estremi di freddo e PEG.

    Viceversa nell'epoca del GW, gli eventi di estremo caldo hanno facilità a raggiungere le alte latitudini, un po' come se avessimo traslato la cella di Hadley verso nord, vedendo una scomparsa/diminuzione degli eventi di freddo... eppure l'Artico è sempre quello, più caldo, più libero dai ghiacci, ma il serbatoio è lì.. si ha invece una predominanza delle figure anticicloniche che spingono più verso nord..

    In tutto questo è teorico che sta influenzando il fattore riscaldamento su scala planetaria a livello barico, perché è da considerare che una diminuzione del gradiente termico poli/tropici determini una debolezza della corrente a getto. Se l'Atlantico settentrionale risente di questo riscaldamento, sarà molto facile determinare cadute del getto che finirà sempre nelle stesse aree non a caso, tanto per parlare del quadro Europa, a differenza di quanto accadeva mediamente più di un secolo fa quando le regioni polari erano più fredde delle medie latitudini di quanto lo siano oggi, con un getto che curva ad omega in area Atlantica in grado di creare azioni meridiane sull'Europa. E la NAO ne è solo un riflesso, ma altre teleconnessioni (predittive) restano allarmanti (come l'AMO) misurando una situazione complicata.
    In realtà anche nella PEG si ebbero fasi di caldo intense, un mondo più freddo porta con sè infatti una maggiore varianza, viceversa un mondo più caldo. Tuttavia quelle fasi di caldo intenso erano rare/molto rare, pur raggiungendo magari per picco l'intensità dei fenomeni odierni, e questo è dovuto al fatto che oggi la cella di Hadley si è realmente sollevata in estate, un vero e proprio shift delle latitudini tropicali a nord di svariati gradi.
    In un simile quadro l'Europa meridionale si becca di base le isoterme medie che decenni fa erano tipiche del Mediterraneo africano, e quando ci sono ondate di caldo intense si becca isoterme sopra la +24 che un tempo erano molto più rare.

    Fuori dall'estate il caldo non deriva da questo ma da altri fattori, spesso la causa è l'invadenza dell'anticiclone oceanico. Perchè ciò stia avvenendo negli ultimi 10 anni non lo so, ma il GW non fa altro che amplificare le anomalie positive che una simile configurazione già porta con sè.
    La diminuzione degli eventi freddi deriva dal sollevamento del fronte polare verso nord per via del riscaldamento. Allontanandoci dal fronte polare diminuisce anche la frequenza delle ondate di freddo.
    Il tutto poi deriva anche dalle configurazioni su scala continentale, ad esempio la NAO+ invernale sta determinando una frequenza leggermente più alta, negli ultimi 10 anni, di isoterme gelide estreme tra basso Adriatico, Grecia e Turchia.

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