certo che c'entra, lo spiega benissimo Galinsoga. Hai più frequentemente (anche spazialmente) anomalie positive di T e GPT quindi la probabilità che ti ci ritrovi sotto aumenta.
ma da qui a dare tutta la colpa al GW per quanto stiamo vivendo ne passa parecchia di acqua sotto ai ponti (non del Nord Italia ).
cioè, l'anno che stiamo vivendo in queste macro aree è talmente fuori scala che, sì, c'è comunque di fondo il GW ma la causa principale è altro, ovverosia il pattern bloccato.
Perché di anni con 300mm li ha fatti anche 100 anni fa, e già solo questo è sufficiente.
ma è sbagliato dire che fa così caldo ed è così secco da noi solo per colpa del GW, è una mezza (ma manco...) informazione.
vallo a dire ad uno che vive alle Azzorre o alle Canarie che è così
la PRIMA causa è CERTAMENTE il pattern, poi si può tranquillamente dire che 30 anni fa, a parità di pattern bloccato (perché comunque è già successo, solo che cambia la magnitudo appunto), avremmo avuto un grado in meno.
Si vis pacem, para bellum.
ecco, perfetto.
non solo, è palesemente tendenzioso e di parte, oltre che oggettivamente errato. il GW è sicuramente una concausa, anche importante, ma si chiama GLOBAL perdiana prendere un'area singola in anomalia positiva, anche pesante come nel nostro caso, e dire: la causa è il GW è sbagliato. il GW accentua e rende il tutto più probabile, ma la prima causa è indubbiamente un pattern bloccato.
volete parlare di GW? perfetto, portate esempi del tipo: oh, son 3 anni di NINA e la T globale non fa mezzo accenno al ribasso. ecco, questo è il GW. Altrimenti parliamo di local warming.
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
pensavo fosse stata sufficiento l'esempio sulle recenti estati di ieri, proviamo a farne un altro
tra il 2020 e il 2021 ci sono -0,14 di gw per quest'ultimo
risultato del trimestre estivo in Italia è che si passa dalla stagione sostanzialmente in media 91-10 del 2020 al +1 del 2021
quindi è sicuramente colpa del gw (che è sceso) se abbiamo preso un grado in un anno
ora sicuramente qualcuno dirà: esempio pretestuoso, la stagione 2020 rappresenta un'eccezione!
d'accordo, allora facciamo lo stesso giochetto con le ultime due che sono entrambe con un segno + rilevante
non sappiamo ancora esattamente quanto chiudera il 2022 ma immagino che il bilancio globale non sarà troppo lontano dall'anno scorso, penso che la variazione sarà nell'ordine dei centesimi di grado
il risultato è che a sostanziale parità di bilancio abbiamo più che raddoppiato il consuntivo stagionale
quindi si rinnova la domanda: è il pattern che produce le variazioni più rilevanti sulla singola stagione, per non parlare dei singoli mesi, o il gw in se per se?
invece molto più sensato e completo fare un discorso probabilistico per la scala locale in relazione al bilancio globale x-y che potrebbe riassumersi così:
nel contesto termodinamico della PEG le probabilità di avere un evento estremo come l'estate 2003 in Italia erano sostanzialmente così ridotte da tendere a 0
viceversa in quello attuale sono in costante aumento
Ultima modifica di Alessandro1985; 27/10/2022 alle 23:17
C'ho la falla nel cervello
Come ho già detto altre volte, però, quando si tratta di periodi eccezionali e record in senso caldo come questo allora sì, c'è l'impronta diretta del GW anche se stiamo parlando di un evento non climatico ma meteorologico, quindi di scala temporale molto piccola.
Senza GW in atto avremmo avuto magari la medesima configurazione, ma non queste anomalie di gpt nè queste anomalie termiche su mezza Europa.
Ora, a scanso di equivoci: il GW potrebbe non essere la causa dell'evento in sè, cioè dell'anomalia configurativa che stiamo vivendo in questo Ottobre, tuttavia è la causa dell'anomalia termica e gpt che questa configurazione sta apportando.
Il problema non è che ne parlassi, ma che lo facessi nel thread dei modelli!!
Ora puoi farlo qui, e nessuno ti dirà nulla perchè è la discussione apposita.
Discorso diverso, invece, è circa il senso che hanno questi interventi. Nessuno vieta di stupirsi, ci sta e va bene anche che lo scriva (io sono il primo, sarei ipocrita a scrivere di non stupirsi quando i miei resoconti sono pieni di aggettivi quali "stupefacente", "assurdo", ecc... ), quel che però si vuol dire da parte di chi risponde è che il GW è in atto da decenni, e un andamento simile a quello odierno era prevedibile. Forse ha traumatizzato la rapidità del passaggio (nel giro di un anno in pratica, tra 2013 e 2014 in Italia sembra cambiata era meteorologica), però è da dire che la fase attuale potrebbe essere una estremizzazione che esalta configurazioni deleterie in epoca GW, che anticipano nei tempi eventi che dovrebbero verificarsi ancora tra qualche anno.
Potrebbe però anche non esserlo, ma la realtà è che non lo sappiamo.
Ripetere allo sfinimento che il mondo sta cambiando, e farlo in lidi di persone che già ne sono consci, è da un lato una perdita del proprio tempo (se proprio vuoi denunciare il cambiamento ci sono milioni di persone non del tutto consapevoli che sarebbe bene informare come si deve) dall'altro, proprio perchè perdita di tempo, assume i contorni dello sfogo e del lamento utile solo a chi scrive piuttosto che al benessere collettivo di un forum.
In ultimo, non cambierà il passato e non aiuterà nemmeno a cambiare il futuro: il futuro sarà climaticamente più caldo di oggi, lo scenario più probabile allo stato attuale è il 4.5 (+3° dalla preindustriale nel 2100), quindi cosa ci dicono i modelli per il 2100 sull'Italia in quello scenario? Una temperatura media fino a 3-4° più alta di oggi in molte stagioni, precipitazioni aumentate al centro-nord e in calo al Sud e isole, estate da Maggio a Settembre, siccità e piogge estreme più frequenti.
Questo è il futuro, iniziamo ad adattarci. Lamentarsene, per me, è come lamentarsi del fatto che si invecchierà: è un fenomeno ineluttabile, almeno cerchiamo di prepararci così saremo dei vecchi in salute e non dei vecchi con salute cagionevole (a fuor di metafora: la vecchiaia è il GW, la salute è quanto possiamo fare in termini di opere per adattarci al riscaldamento globale).
Ovviamente serve anche agire, ma lo si può fare solo a livello globale, e su quello ahimè non so quanto possiamo fare noi semplici cittadini. Siamo alla mercé degli altri stati che hanno pur sempre il sacrosanto diritto di svilupparsi e raggiungere il nostro livello di benessere, anche usando i combustibili fossili come mezzo energetico o come risorsa da vendere per arricchirsi.
E' gestire questo sviluppo economico che rappresenta, secondo me, la sfida più grande.
Leggendo un po' tutte queste risposte, che approssimativamente danno voce alla questione GW, che nel suo complesso è frutto di numerosi fattori (forzante antropica, cicli solari, periodi di caldo prolungati, ENSO+, e vari altri fattori che mi sembrano più un effetto che una causa) mi viene subito da fare una domanda...
È possibile trovare una correlazione esatta (ma non accurata per via della variabilità atmosferica) fra riscaldamento globale e alterazioni del campo barico?
La seconda domanda, che viene spontanea alla prima, è il perché durante la PEG si presentavano più scenari crudi rispetto ad oggi, e non si registravano periodi di grande caldo, seppur in modo sporadico, in pratica il contrario di oggi.
La risposta a quest'ultima domanda potrebbe essere: semplicemente perché il mondo era più freddo, l'Artico più esteso e le isoterme scendevano più facilmente. Ok, ma ciò non giustificava il motivo della rara episodicità delle ondate di caldo in quel periodo eccezionalmente freddo, i continenti sono sempre lì, e le ondate di caldo se richiamate da cadute del getto percorrono sempre la stessa distanza qualunque sia il periodo...
Eventi estremi di freddo si sono completamente estinti anche già agli inizi del XX secolo in molte zone del globo ancor prima che iniziasse la vera febbre planetaria, come se andassero a pari passo eventi estremi di freddo e PEG.
Viceversa nell'epoca del GW, gli eventi di estremo caldo hanno facilità a raggiungere le alte latitudini, un po' come se avessimo traslato la cella di Hadley verso nord, vedendo una scomparsa/diminuzione degli eventi di freddo... eppure l'Artico è sempre quello, più caldo, più libero dai ghiacci, ma il serbatoio è lì.. si ha invece una predominanza delle figure anticicloniche che spingono più verso nord..
In tutto questo è teorico che sta influenzando il fattore riscaldamento su scala planetaria a livello barico, perché è da considerare che una diminuzione del gradiente termico poli/tropici determini una debolezza della corrente a getto. Se l'Atlantico settentrionale risente di questo riscaldamento, sarà molto facile determinare cadute del getto che finirà sempre nelle stesse aree non a caso, tanto per parlare del quadro Europa, a differenza di quanto accadeva mediamente più di un secolo fa quando le regioni polari erano più fredde delle medie latitudini di quanto lo siano oggi, con un getto che curva ad omega in area Atlantica in grado di creare azioni meridiane sull'Europa. E la NAO ne è solo un riflesso, ma altre teleconnessioni (predittive) restano allarmanti (come l'AMO) misurando una situazione complicata.
Mi sembra scontato che si sia creata una specie di barriera semipermanenete alle nostre latitudini che sbarra la strada alle perturbazioni che si formavano in atlantico e che correvano più o meno lungo i paralleli,e questo fattore ha un'influenza abnorme sul nostro clima.Come del resto la quasi scomparsa dell'influenza dell'anticiclone delle azzorre,sostituito sempre più spesso dal più secco e caldo anticiclone subtropicale.Questi fattori hanno innescato una serie di cambiamenti climatici che vanno al di la del misero grado di aumento o giù di li della temperatura globale in un secolo,misero naturalmente nella percezione della massa delle persone.Piove poco.I suoli sono secchi.Arriva l'hp africano con valori di pressione notevoli.A causa di suoli secchi e dell'aria non eccessivamente umida le temperature massime nelle zone meno soggette alle brezze marine schizzano non di un grado(come potrebbero ipotizzare stupiti quelli che si mettono il piumino a metà ottobre)ma 6-8 gradi oltre la media,con una facilità sconosciuta 40 anni fa.In inverno l'hp azzorriano latita sostituito dall'invadente africano,nella pianura padana l'aria poco umida unita alla radiazione solare inibisce l'inversione e la formazione del famoso cuscino,le nebbie che si formano non sono più persistenti come un tempo,ad una leggera brinata notturna fa riscontro in una giornata di gennaio una massima di + 12 quando 40 anni con condizioni(apparentemente) simili si sarebbe fermata a + 2 con nebbia fitta o alta.Sulla costa ligure,segnatamente a Genova e Savona,a causa della sempre più rara formazione della bassa pressione del mar ligure si innesca con difficoltà la tramontana scura,e se lo fa porta aria dalle pianure piemontesi un po moscia a causa delle suddette inversioni poco efficaci,risultato quelle zone costiere al posto di parecchie giornate con tramontana gelida a 6-8 gradi e occasionalmente tempeste di neve a -1 vedono una serie di gradevoli giornata con 16 gradi di massima.Sulle coste adriatiche la mancanza della formazione di uno strato di aria gelida nei balcani(anche li anticicloni termici sostituiti dal subtropicale anche in inverno??)più un'altra serie di concause fa si che la formazione di basse pressioni sui mari meridionali che richiamano aria continentale sia sempre più rara,addio alle nevicate costiere sulle coste abruzzesi,molisane,pugliesi,alle bufere sugli appennini meridionali.E così via,si potrebbero fare tanti esempi sui microclimi italiani e come il cambiamento climatico abbia impattato su di essi,ben al di la come dicevo del misero 1,3 gradi del gw.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Non è nulla che non sapessimo, e circa il freddo in realtà le regioni polari sono proprio quelle che finora hanno vissuto lo sconvolgimento più grande nel giro di qualche decennio. Ho letto interviste a popolazioni artiche in cui gli abitanti dicono di provare nostalgia forte del clima di decenni fa, di quando erano piccoli, perchè quello di oggi non ci assomiglia vagamente.
Ad ogni modo, era tutto già noto, e sappiamo anche che andrà peggio (molto peggio, molto molto peggio). Dobbiamo prenderne atto, io la vedo così.
Tu dici che sia un problema, e lo è, ma allora? Cosa vuoi che ti si risponda quando lo evidenzi?
In realtà anche nella PEG si ebbero fasi di caldo intense, un mondo più freddo porta con sè infatti una maggiore varianza, viceversa un mondo più caldo. Tuttavia quelle fasi di caldo intenso erano rare/molto rare, pur raggiungendo magari per picco l'intensità dei fenomeni odierni, e questo è dovuto al fatto che oggi la cella di Hadley si è realmente sollevata in estate, un vero e proprio shift delle latitudini tropicali a nord di svariati gradi.
In un simile quadro l'Europa meridionale si becca di base le isoterme medie che decenni fa erano tipiche del Mediterraneo africano, e quando ci sono ondate di caldo intense si becca isoterme sopra la +24 che un tempo erano molto più rare.
Fuori dall'estate il caldo non deriva da questo ma da altri fattori, spesso la causa è l'invadenza dell'anticiclone oceanico. Perchè ciò stia avvenendo negli ultimi 10 anni non lo so, ma il GW non fa altro che amplificare le anomalie positive che una simile configurazione già porta con sè.
La diminuzione degli eventi freddi deriva dal sollevamento del fronte polare verso nord per via del riscaldamento. Allontanandoci dal fronte polare diminuisce anche la frequenza delle ondate di freddo.
Il tutto poi deriva anche dalle configurazioni su scala continentale, ad esempio la NAO+ invernale sta determinando una frequenza leggermente più alta, negli ultimi 10 anni, di isoterme gelide estreme tra basso Adriatico, Grecia e Turchia.
Segnalibri