Temo che ci sia la tendenza ad "assolutizzare" quanto è avvenuto recentemente nel luogo in cui si vive. Pensa che qui la la frequenza degli eventi temporaleschi, a partire dal 2018 è addirittura calata e che la ripresa delle precipitazioni rientrate sostanzialmente nella media climatologica, dopo 12 mesi di sottomedia pluvio costante e dopo un avvio autunnale decisamente precipitazioni non sono assolutamente attribuibili a quella fenomenologia temporalesca "disorganizzata" di cui ha scritto Fabio Campanella, che però magari ha riscontro nelle sue osservazioni riguardanti la Puglia.
Il punto è che, se dovessi basare le mie considerazioni su quanto è avvenuto negli ultimi 3 anni circa potrei scrivere tranquillamente l'opposto riguardo alle precipitazioni e al regime precipitativo, ossia che il calo di precipitazioni registratosi nel triennio 2020/2022 è in tutto e per tutto attribuibile alla mancanza di fenomenologia temporalesca da "contrasto" di masse d'aria (subrtropicale-mediterranea/polare marittima) nella prima parte della stagione autunnale e che addirittura dal 2017/2018 il grosso delle precipitazioni, a livello territoriale, tende a localizzarsi tra tardo autunno e inizio inverno ed è legato all'affondo di correnti polari-marittime in direzione del Mediterraneo occidentale (vedi novembre 2018, novembre-dicembre 2019 e novembre dicembre 2022). Ergo i temporali autunnali (quelli tipici di settembre e ottobre) sembrerebbero spariti. Con tanto di crollo della piovosità media ottobrina nell'ultimo decennio. Addirittura l'ultimo in tutto l'autunno ho registrato 3 temporali, l'ultimo dei quali in terza terza decade di settembre e comunque con una tipica dinamica stagionale da fronte occluso, eravamo tra l'altro in periodo equinoziale...
Quindi nella sostanza l'estendere su scala emisferica o continentale quello che vedo accadere su scala regionale o territoriale si presta a facili smentite non solo su scala generale ma pefino su scala atrettanto locale...
P.S. che le forti anomalie di gpt e termiche e soprattutto il marcato gradiente zonale che si è osservato negli ultimi autunno in Europa possa rendere meno organizzata la penetrazione dei fronti nordatlantici e accentuare fenomeni di frontolisi procedendo dal Nord (continentale) verso il Sud, può anche rispondere alle modifiche del regime circolatorio su scala emisferica (la vicenda relativa alle celle convettive di Hadley e di Ferrel) ma il resto di quanto scritto da Fabio mi sembra francamente eccessivo...
Ultima modifica di galinsog@; 22/12/2022 alle 12:17
cmq anche gfs in parecchi spaghi vede l'ondulazione di fine anno...sarebbe oro per scacciare inquinamento
ore 1.00 del 08/08/2013
temperatura 31 gradi
umidità 43%
Se dobbiamo passare per il righello zonale per scardinare questo pattern cosi deleterio, e allora sia.
Storicamente annate come il 1998, il 2005, il 2012 hanno visto questo passaggio preliminare. Con l'auspicio che sia tale.
Tra l'altro, secondo me Gfs 06 va un passo verso Ecmwf 00, con un principio di divergenza in zona Scand-Russia europea.
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Poco da dire con queste mappe.
Prendere atto che questo mese ha generalmente “vinto” il modello che vedeva lo scenario meno entusiasmante, dapprima era Reading a smorzare GFS, in questi giorni invece è stato il contrario.
Di positivo restano le tendenze mensili che vedono qualcosa di discreto oltre metà gennaio, per quanto possono valere, anche se lo scorso anno in target più corti fallirono clamorosamente.
E' una sensazione sensata, tuttavia dobbiamo passare per un noioso ricompattamento del vp per evitare un loop ancora peggiore, cioè le porzioni di vp vaganti e gli agganci alti.
Poi magari va male lo stesso, ma avere il fronte polare dove dovrebbe essere e no in mezzo all'Atlantico è già qualcosa.
Segnalibri