Pagina 10 di 11 PrimaPrima ... 891011 UltimaUltima
Risultati da 91 a 100 di 110
  1. #91
    Vento forte L'avatar di galinsog@
    Data Registrazione
    18/03/19
    Località
    GB
    Messaggi
    4,822
    Menzionato
    85 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Dovrò rivedere i dati, ma dicembre parrebbe essersi concluso con una media giornaliera di +5,9°C, l'anomalia su base mensile sarebbe molto modesta (+0,5°C avendo come riferimento la 2004-2021, mentre in un'ipotetica trentennale potremmo essere attorno ai +1,2/+1,3). Segnalo comunque come sia bastata quest'ultima decade dicembrina, davvero fuori scala, per riportare debolmente in positivo un'anomalia che nelle prime due decadi sfiorava i -2°C (-1,7°C al 20/12).

  2. #92
    Vento fresco L'avatar di TirrenoLow
    Data Registrazione
    13/01/16
    Località
    Porano (TR) - Umbria Occ. 457m slm
    Età
    38
    Messaggi
    2,413
    Menzionato
    7 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Io ho una serie dati modesta, 2006/2022

    Eppure, nonostante la sua modestia, Dicembre 2022 chiude con un imperioso +3.4°C rispetto alla sopradetta serie

    L'anno 2022 nella sua interezza è il primo in assoluto a superare i 15°C di media (+15.28°C per la precisione) con un +1.3°C sempre sulla 2006/2022

    Qui purtroppo siamo nel peggior punto possibile per poter risentire del riscaldamento generale: collina interna tirrenica isolata, esente inversioni e distante dalle coste
    Nello studio delle cause e nella successione dei fenomeni

    www.meteoporano.it

  3. #93
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
    Data Registrazione
    05/08/18
    Località
    Solaro (MI)
    Età
    30
    Messaggi
    973
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    dicembre22.jpg

    Temperatura media
    4.7 °C (+0.8 °C sulla media 2011-20)
    Precipitazioni cumulate
    95.3 mm (+19.7 mm sulla media 2011-20)

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  4. #94
    Vento fresco
    Data Registrazione
    22/05/18
    Località
    Carbonate (CO) 267 m s.l.m.
    Età
    26
    Messaggi
    2,893
    Menzionato
    571 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Consueto aggiornamento ASSAM dopo il weekend: dicembre che schizza a +2,9 °C sulla 1981-2010 nelle Marche; è nettamente il più caldo dal 1961, andando a battere il 1985 che chiuse a circa +2,2 °C (questo il grafico delle anomalie dicembrine fino al 2021):

    dicembre marche.png
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  5. #95
    Vento moderato L'avatar di extreme
    Data Registrazione
    16/03/08
    Località
    Roma Talenti (quadrante nord-est)
    Messaggi
    1,262
    Menzionato
    2 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Da Associazione Bernacca Roma:
    Roma Ciampino Enav dicembre 2022 ed anno 2022 i più caldi mai registrati.Il mese di dicembre 2022 chiude con uno scarto termico positivo dalla media climatica dell'ultimo trentennio di ben 3,19°c ( +11,94 Vs +8,75°c). Tale valore medio è il più alto di tutta la serie storica mettendosi alle spalle il dicembre del 1995 che aveva fatto registrare una media di +10,56°c.Anche l'anno 2022 chiude con uno scarto termico positivo dalla media climatica dell'ultimo di 1,43°c ( +17,44°c Vs +16,01°c). Anche questo è il valore più alto di tutta la serie storica battendo il 2018 che si era fermato a +16,77°c.Per la pluviometria l'anno chiude a 444,4 mm facendo segnare uno scarto negativo dalla media climatica dell'ultimo trentennio del 45%.
    Stazione Roma Talenti: http://meteopoggiocavaliere.altervista.org/froggit/
    Stazione Ronciglione (loc. Poggio Cavaliere): http://meteopoggiocavaliere.altervis...e_Pro_Plus.htm

  6. #96
    Uragano L'avatar di burian br
    Data Registrazione
    06/01/17
    Località
    Brindisi
    Età
    29
    Messaggi
    23,169
    Menzionato
    971 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Prima di esaminare l'intero mese di Dicembre, un mese che è stato eccezionale su più sfaccettature e che meriterà un dettagliato approfondimento, è necessario dare il giusto tributo alla terza decade, essa stessa tracotante di statistiche significative di caldo, permettendo così di incoronare definitivamente il Dicembre più caldo, ma anche uno dei mesi più straordinariamente anomali, dell'intera serie storica di Brindisi Casale.


    E' stata una terza decade dominata da un anticiclone a cuore caldo in atmosfera, estremo non solo per le isoterme a tutte le quote ma anche nei gpt.

    Al suolo, come sempre capita nei mesi a bassa insolazione, le inversioni termiche hanno fortemente stemperato l'anomalia positiva la quale tuttavia è stata anche maggiore rispetto a quella che sarebbe potuta essere per via di blande correnti da SW che sono state una presenza costante in pieno giorno, tanto che su 11 giornate soltanto in 5 di queste (21, 22, 25, 28, 31) si è attivata la brezza di mare, in due casi molto tardivamente (dopo le 13). L'assenza di brezza di mare durante le ore di luce, così come la loro tardiva attivazione, suggerisce che il vento dal mare necessitasse di un input sinottico favorevole per innescarsi, sintomo evidente di un mare ancora molto caldo e incapace dunque di generare delle brezze efficienti nonostante per la maggior parte dei giorni il vento sinottico da SW sia stato poco intenso, nulla che potesse inibire di norma le potenti brezze brindisine. Poichè infatti le temperature delle acque adriatiche sono ancora sui 15-16°, e nell'entroterra per via della bassa insolazione non è stato possibile superare i 17°, il gradiente termico tra mare e terra è stato insignificante ed è quindi mancato il primum movens per lo sviluppo delle brezze diurne, specialmete in presenza di una debole componente sinottica da SW che per quanto debole le inibisce del tutto.
    Può apparire strano che d'inverno ci siano le brezze di mare, ma in realtà capita costantemente nei periodi di stasi anticiclonica per il semplice fatto che di giorno la temperatura del mare è più fredda rispetto all'entroterra, e questo è sufficiente per innescarle. Di solito però l'effetto refrigerante di queste brezze diurne è nullo o irrilevante, perchè sono minimi i contrasti termici che le hanno generate. Eclatante, e succede sempre più frequentemente negli ultimi inverni, è quando la brezza refrigera la costa di oltre 1°, evento che accade nel momento in cui ci sono forti scaldate in quota e al suolo.



    Le condizioni anticicloniche, in generale, sono sempre favorevoli in questa fase della stagione per la costa brindisina specialmente grazie alle notti per via delle inversioni.
    Proprio il forte strato inversionale, assieme al ristagnare dell'aria con il passare dei giorni per la stasi anticiclonica, ha determinato condizioni di umidità estrema molto precocemente, e già dalla notte della vigilia di Natale (cioè dopo qualche giorno di anticiclone) l'umidità si è tradotta in foschie, nebbie dense e banchi di nebbia.
    Protagonista pertanto delle notti di tutta la terza decade di Dicembre è stata la bassa visibilità, condizione che ha assunto veri e propri caratteri eccezionali:

    • in 8 notti su 12 (considerando anche la notte tra 20 e 21 e quella di Capodanno) si è avuta foschia, con visibilità inferiore ai 5 km
    • in 6 giorni su 11 si è verificata ad un certo punto della notte la nebbia, qualsiasi fosse la sua forma (FG, MIFG, BCFG; nebbia, nebbia bassa, banchi di nebbia)
    • dalla notte tra 23 e 24, con la sola eccezione della notte tra 26 e 27 causa nuvolosità, c'è sempre foschia e/o nebbia, per un totale di 9 giorni su 10, e la sequenza è lungi dall'interrompersi!


    La nebbia e la foschia hanno trasformato il paesaggio pugliese, e il puntuale appuntamento con cui ogni notte esse si verificano rende ancor più strabiliati perchè non è affatto qualcosa di usuale per il clima pugliese, che può sì conoscere qualche notte di nebbia o bassa visibilità, ma difficilmente con una tale persistenza.


    Una durata talmente prolungata di condizioni di bassa visibilità notturna è segno della mancanza di un altro tipico elemento dell'inverno pugliese, vale a dire il vento, specialmente della tramontana.
    In effetti questa terza decade di Dicembre, a Brindisi Casale, ha visto una media del vento di solo 8.7 km/h, che per una città come Brindisi è imbarazzante. La giornata più ventosa è stata quella del 30 Dicembre, con una media giornaliera appena sopra gli 11 km/h (11,4 km/h)! Quella meno ventosa, invece, il giorno di Natale, con una media di appena 5,9 km/h.
    Bisogna comprendere che non solo sono valori poco frequenti di per sè, specialmente se protratti per oltre una settimana (!), ma che capitano in quello che è fondamentalmente il periodo più ventoso dell'anno!
    A Dicembre, stando ai dati Weatherspark che ha elaborato le medie brindisine, la media giornaliera dovrebbe essere di ben 21 km/h, ovvero quasi +13 km/h da quella che è stata la media degli ultimi 12 giorni!

    Si è rimasti al di sotto del 10° percentile, vale a dire che solo meno del 10% delle giornate della terza decade di Dicembre dal 1951 hanno visto velocità medie del vento inferiori a 8/8,5 km/h:

    Screenshot 2023-01-01 at 16-22-08 Condizioni meteo temperatura media Brindisi dicembre (Italia) .png

    Detto in altro modo, solo altre 80 giornate, dal 1951, hanno visto medie del vento inferiori a 8 km/h in terza decade di Dicembre prima di oggi, e a queste se ne vanno ora ad aggiungere altre 3-5 soltanto di quest'anno.

    Devo però sottolineare come in gran parte della serie storica la velocità del vento venisse sottostimata quando soffiava sotto i 15 km/h, motivo per cui è probabile che in realtà siano state ben meno di 80 le giornate con velocità media inferiore a 8 km/h nella sola terza decade di Dicembre.


    Alla luce di queste considerazioni e di questi dati, pur in assenza di certezze, mi sento relativamente sicuro nell'affermare che si sia trattato almeno di:

    • uno dei più lunghi periodi con poco vento a Brindisi nel mese di Dicembre dal 1951
    • uno dei più lunghi periodi con poco vento a Brindisi in inverno dal 1951
    • uno dei più lunghi e continuativi periodi con poco vento a Brindisi IN ASSOLUTO dal 1951




    Sarebbe interessante condurre un analogo studio sulle nebbie, ma richiederebbe una mole di lavoro incalcolabile. Nessun dataset raccoglie il numero di segnalazioni di nebbie o di un qualunque evento meteorologico per l'intera serie storica, al massimo lo fa per il singolo mese (ad esempio Tutiempo).
    Mi affido dunque alla sensazione e anche alla testimonianza di un mio parente, contadino di 80 anni, che ieri mi ha detto come non ricordi nulla di simile nella pianura brindisina per persistenza e ripetitività. Sinceramente non ho dubbio minimo nel credere in quel che dice, nel mio piccolo non ricordo nulla del genere, non per più di 5 giorni (a maggior ragione oltre una settimana!), da quando sono appassionato, proprio 17 anni questo Dicembre.

    Negli ultimi anni periodi caratterizzati da frequenti notti con visibilità scarsa si sono verificati nel Dicembre 2015, o nel Gennaio 2011 o ancor prima nel Gennaio 1991, ma in nessuno di questi queste condizioni si sono reiterate sistematicamente senza alcuna breve pausa.
    Ad oggi, 2 Gennaio, si contano ben 8 notti su 10 in cui la visibilità è scesa sotto i 4 km. In 5 su 10 c'è stata nebbia, anche se solo per un'ora.
    Volendo parlare con prudenza credo di poter affermare che sia stato quanto meno una delle più lunghe sequenze (se non la più lunga!) continuative di notti con scarsa o pessima visibilità dal 1951!




    Ricapitolando, il dominio anticiclonico assoluto in questa terza decade di Dicembre ha assunto connotati eccezionali su diversi fronti:

    • condizioni di umidità estrema, tanto che la media dell'ur dal 21 al 31 Dic è stata 89.8%, e salvo una puntata al 62% il 27/12 è dal 22/12 che l'ur non scende sotto il 70% nemmeno nelle ore centrali del giorno, con un valore medio notturno sopra il 95% (!!) negli ultimi 12 gg e 1 mm cumulato sotto anticiclone (!); anche in questo caso è impossibile esaminare l'intera serie storica perchè sarebbe una mole di lavoro immensa, inoltre i dew point venivano sovente sovrastimati e di conseguenza anche l'ur; detto ciò è probabile sia una delle più lunghe sequenze con ur media > 85% e ur media notturna > 95% a Brindisi dal 1951, se non la più lunga
    • assenza di brezze di mare diurne, con dominio dei venti da SW anche in pieno giorno nonostante si tratti nella maggior parte dei casi di venti deboli
    • venti deboli, con medie inferiori ai 9 km/h; molto probabilmente uno dei più lunghi periodi ininterrotti a Brindisi con poco vento dal 1951
    • frequenza estremamente elevata di nebbie e foschie, a memoria deve essere uno dei periodi più straordinari per persistenza di questi fenomeni, che stanno rendendo la Puglia pianeggiante simile alla Pianura Padana






    Questo lungo preambolo è servito a descrivere il contesto meteorologico con cui si è espressa la fase anticiclonica che ha chiuso questo straordinario Dicembre.
    Di seguito, invece, le medie termiche della terza decade di Dicembre 2022 a Brindisi Casale:

    media min: 7,1° (-0,2° dalla decadale 71/00)
    media max: 16,1° (+2,5° dalla decadale 71/00)
    media tot: 11,6° (+1,1° dalla decadale 71/00)


    Rispetto a medie più recenti chiude a +1.2° dalla decadale 81/10; +1.1° dalla decadale 91/20; +1.2° dalla decadale 2011/20.
    La terza decade di Dicembre non ha avuto evoluzione nel corso dei decenni, pertanto quella del 2022 chiude poco sopra il grado di anomalia positiva rispetto a qualsiasi periodo storico si voglia considerare negli ultimi 50 anni.


    Durante questo periodo dell'anno l'anticiclone, indipendentemente dalle isoterme in atmosfera, riesce a dare un clima invernale a Brindisi. Ho già espresso sopra come si sarebbe potuto fare anche di meglio se solo ci fosse stata più brezza di mare.
    Come tipico, l'anticiclone regala forti inversioni termiche di notte, tanto che la media minime è stata perfettamente nei canoni storici.
    Diverso il discorso per le massime, che vengono sempre ad essere penalizzate da queste configurazioni, e che questa volta lo sono state ancor di più per via delle costanti correnti da S/SW. Sul fronte delle massime, dunque, la terza decade si colloca in perfetta continuità con le precedenti due di Dicembre, mantenendo anomalie positive esorbitanti, tanto da rappresentare la terza più alta media max per una terza decade di Dicembre dal 1951, dietro solo a 1995 (16,8°) e 2009 (16,6°)!
    Nel 1995 e nel 2009, però, la media massime molto alta fu frutto di correnti prevalenti di libeccio ad opera di un flusso atlantico basso in transito sul limite del Mediterraneo settentrionale, quest'anno invece sono massime puro frutto di un anticiclone stabile, il che rende queste massime ulteriormente più anomale rispetto a quanto già lo siano.



    Tempo stabile, soleggiato, clima mite di giorno e invernale (ma umido) di notte, è la sintesi perfetta della decade.
    Le costanti inversioni notturne hanno impedito di far rilevare minime alte (min più alta 9.2° il 30), ma al tempo stesso l'assenza di irruzioni fredde (pregresse o in corso) ha livellato le minime attorno ai 6-7°.
    La minima più bassa risulta pertanto 5.8° del 22/12, la quarta più alta minima assoluta per una terza decade di Dicembre dal 1951; soltanto nel triennio 1963 (8°), 1964 e 1965 (6°) si fece di peggio, e peraltro nel 1964 e 1965 la minima più bassa della terza decade fu solo 0,2° più alta rispetto a quella del 2022, che manca dunque un secondo posto ex aequo per questione di due decimi!
    Da dire però che al tempo stesso è un quarto posto strappato sempre per 1-2 decimi, visto che 1995 (5,6°) e 1958 (5,7°) seguono ora il 2022 di tanto.


    Il giorno più "freddo" della decade è stato sempre il 22/12, con una media grezza di 10,05°. Nella serie storica si ritrovano il 1958 (10.1°), il 1963 (10.5°), il 1979 (10°) e il 1995 (10°) come anni le cui terze decadi di Dicembre videro come giornata più "fredda" una media simile o superiore. A parte il 1963, in netto vantaggio su tutti di mezzo grado, il 2022 va dunque a collocarsi in quel che sostanzialmente è un affollato secondo/terzo gradino del podio per la giornata più fredda la più calda per una terza decade di Dicembre dal 1951.



    Non solo le notti sono state sempre livellate su sè stesse, ma lo sono stati anche i pomeriggi. L'assenza totale della benchè minima fase sotto media, fosse anche un refolo, ha fatto sì che la massima più bassa dell'intera decade fosse 14.3° registrati sempre il 22/12, che è stato quindi il giorno più vicino all'inverno di questa stagione.
    Questa massima va a battere di oltre 1° il precedente record per la massima più bassa la più alta per una terza decade di Dicembre dal 1951: mai, prima dell'ultima decade del 2022, era successo di non registrare neppure una max sotto i 13,5° nella decade natalizia.






    Atmosfera-
    Finora si è parlato solo del tempo meteorologico al livello del suolo, sotto le più varie facce (ur, vento, fenomeni, temperature), ma è soprattutto in atmosfera che si presentano le massime anomalie di questa terza decade di Dicembre. Lungo la colonna infatti non vigono le regole dell'inversione termica, e non vige alcuna frenata alle isoterme che si possono raggiungere, e dunque le anomalie significative ma scarne avute al suolo divengono eccezionali e numerose in quota.


    Le medie sono state le seguenti (anomalie rispetto alla mensile):

    • 850 hPa: 6,2° (+3,9° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -0,7° (+5° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -18,3° (+4° dalla 81/10)
    • ZT: 2989 m (+989 m dalla 81/10)


    Anomalie pazzesche, in special modo attorno alla quota dello ZT che corrisponde in questo caso a quella dei 700 hPa per quanto è stata elevata. Non è un caso se siano proprio lo ZT e la T700 ad aver conquistato i piazzamenti più rilevanti:

    • secondo posto per la più alta media termica a 700 hPa in terza decade di Dicembre dal 1953, dietro di poco (0,2°) soltanto all'eccezionale 2015, che sembrava imbattibile ma che non lo è affatto a quanto pare
    • record per la più alta quota media dello ZT in terza decade di Dicembre dal 1951, sostanzialmente un pareggio con il 2015 visto che lo avrebbe battuto di appena +18 m!!


    Ma il dato più straordinario è che il secondo posto per la media termica a 700 hPa e il record per lo ZT medio non hanno solo valenza per la terza decade, ma per qualsiasi decade di Dicembre: le due terze decadi di Dicembre 2015 e 2022 sono state le più calde decadi a 700 hPa e le decadi con la più alta quota di ZT a Dicembre dal 1953!


    Le anomalie lungo l'intera colonna d'aria, includendo il suolo, sono ben sintetizzate in questo grafico:

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi 21-31 Dic 2022.png


    Decisamente meno eclatanti le medie alle altre quote, le quali sono state di spessore ma soltanto per la terza decade:

    • terzo posto per la più alta media termica a 850 hPa in terza decade di Dicembre dal 1953, dietro a 1983 e 2009 (7.3°), e ad un solo decimo davanti al 2015 (6.1°) e due decimi davanti al 1995 (6°)
    • terzo posto per la più alta media termica a 500 hPa in terza decade di Dicembre dal 1953, dietro a 1963, 2009 e a pari merito con il 1983



    Ho allungato lo sguardo anche ai radiosondaggi pre-1973, disponibili negli archivi NOAA, motivo per cui ho esposto i dati fin dal Dicembre 1953. Gli anni 50 e primi anni 60 videro infatti una serie di Dicembre molto miti (1955, 1958, 1963).
    Proprio la terza decade di Dicembre 1963 fu estremamente calda, al suolo una versione in peggio della terza decade appena trascorsa, in quanto fortemente anticiclonica ma ventosa, per cui sono state completamente inibite le inversioni termiche (la minima più bassa fu appena 8°!). In media troposfera (700 hPa) fu calda quasi quanto le terze decadi di Dicembre 2015 e 2022, venne graziata da un flusso d'aria fredda che sfiorò gli ultimi due giorni dell'anno il bordo orientale della penisola, ma a 500 hPa chiuse persino al di sopra del 2009 e risulta ancora oggi la più calda terza decade di Dicembre dal 1953!




    Ovviamente l'eccezionalità della decade in quota non è esauribile alle sole medie. La varianza è stata molto scarsa, e considerando la media di base molto alta ne sono derivati da un lato picchi minimi decadali estremamente alti, e dall'altro picchi massimi notevoli. Questi ultimi, in realtà, sono stati da parte bassa della top 10, perchè è mancato un vero episodio eccezionale in atmosfera come invece si era avuto in seconda decade del mese. I dati più importanti riguardano pertanto i picchi minimi decadali:

    • record per la più bassa temperatura a 850 hPa (2°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953, a pari merito con il 1983
    • secondo posto per la più bassa temperatura a 700 hPa (-5,3°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; solo la terza decade di Dicembre 2015 vide come valore minimo a 700 hPa una temperatura superiore, e peraltro di appena +0,2° (-5,1°)
    • record per la più bassa quota di ZT (2325 m) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; in questo caso nessun precedente noto, nemmeno ex aequo
    • secondo posto per la più bassa temperatura a 500 hPa (-21,9°) la più alta in terza decade di Dicembre dal 1953; come già successo per la quota gpt 700 hPa davanti si ritrova, sempre di solo +0.2°, la terza decade di Dicembre 2015




    L'altro aspetto che ha caratterizzato l'anticiclone di fine 2022 ha riguardato gli altissimi geopotenziali, espressione di un forte campo di alta pressione a tutte le quote. Anche al suolo la pressione atmosferica è stata alta (media sopra i 1023 hPa) ma lontana dai record. Diverso il discorso lungo la colonna d'aria, specialmente in medio-alta troposfera.
    Le medie gpt sono state:

    • 850 hPa: 1548 m
    • 700 hPa: 3121 m
    • 500 hPa: 5722 m

    Si tratta rispettivamente del:

    • quinto posto per la più alta quota media gpt 850 hPa in terza decade di Dicembre dal 1973
    • secondo posto per la più alta quota media gpt 700 hPa in terza decade di Dicembre dal 1973, davanti solo il 2015
    • secondo posto per la più alta quota media gpt 500 hPa in terza decade di Dicembre dal 1973, dietro sempre al 2015



    Il dominio anticiclonico ha determinato anche sul fronte dei gpt una scarsa varianza attorno ad una media già di per sè altissima, derivandone altezze gpt minime e massime molto alte.
    In particolare, per quanto riguarda le altezze gpt minime raggiunte:

    • quinto posto per la più elevata quota gpt minima 850 hPa (1488 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973
    • secondo posto per la più elevata quota gpt minima 700 hPa (3044 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973; davanti solo il 2006, decade con un'alta pressione record in effetti
    • record per la più elevata quota gpt minima 500 hPa (5640 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973


    A differenza delle isoterme, in questo caso sono stati rilevanti anche i picchi massimi per le altezze gpt:

    • quarto posto per la più alta quota gpt massima 500 hPa (5805 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973
    • quinto posto per la più alta quota gpt max 700 hPa (3183 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973
    • sesto posto per la più alta quota gpt max 850 hPa (1602 m) per una qualunque terza decade di Dicembre dal 1973, a pari merito con il 1988






    Normalmente non tratto aspetti quali ur, vento e frequenza di eventi atmosferici, ma questa volta era davvero inevitabile. E' stata una decade storica, e lo è stata oltre le semplici temperature e isoterme/gpt, costituendo il perfetto coronamento di un mese, Dicembre 2022, entrato a gamba tesa nella storia.
    Ultima modifica di burian br; 03/01/2023 alle 03:37

  7. #97
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
    Data Registrazione
    12/09/12
    Località
    Fasano
    Età
    27
    Messaggi
    11,004
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Penso che per la mia città non servano altri commenti, se no questo grafico



    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  8. #98
    Vento forte
    Data Registrazione
    17/07/16
    Località
    Bellinzona (TI, Svizzera)
    Età
    25
    Messaggi
    4,796
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    A Bellinzona Nord alla fine il mese a chiuso a +0.6°C sulla 91/20 come dicembre più mite dal 2019, e un gran recupero in terza decade.
    Infatti le decadi registrano scarti di -0.2°C/-1.6°C/+3.3°C

    Con le precipitazioni sono stati ottenuti 60 mm (di cui 6 cm in neve), poco sotto la norma.

    Dati reperibili qui: Climatologie mensuelle en decembre 2022 a Preonzo | climatologie depuis 1900 - Infoclimat

    Senza titolo.jpg


    Un mese che per 2/3 è stato accettabilmente invernale, poi deve sempre inventare l'acqua calda (letteralmente)...

    Sugli scempi di questo inizio di gennaio ne parliamo in un altro thread.
    Stazione Davis Vantage Pro 2

  9. #99
    Vento forte
    Data Registrazione
    17/07/16
    Località
    Bellinzona (TI, Svizzera)
    Età
    25
    Messaggi
    4,796
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    Anomalie molto a macchia di leopardo questo mese in Lombardia occidentale: da zone solitamente inversionali, dove le inversioni notturne sono saltate per la grande copertura nuvolosa, che hanno chiuso oltre il +2 °C sulla 1981-2010 a zone prealpine dove le massime sono state contenute e l'anomalia finale si attesta attorno al grado positivo sulla trentennale o poco più. Da me una via di mezzo, ho calcolato un +1,80 °C sulla 1981-2010, meno di Malpensa (+2,2/+2,3 °C, zona abitualmente con grande inversione notturna che a questo giro non ha potuto sfruttare, difatti minime a quasi +4 °C sulla media!) e di Linate (+2,1 °C) ma più di Stabio, Lugano e altre stazioni meteo sparse tra basso Canton Ticino, Comasco e Varesotto.
    In Ticino anomalia più marcata alle basse quote senza tante distinzioni tra collina e pianura (tra +0.5°C e +1.5°C). In montagna e più a nord per contro ha chiuso praticamente in norma, quindi si è fatta sentire bene l'irruzione di metà mese.
    Stazione Davis Vantage Pro 2

  10. #100
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
    Data Registrazione
    01/09/14
    Località
    Artegna (UD) 191 mslm
    Messaggi
    4,419
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di dicembre per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 5.8°C, +6°C dalla media 1991/2020, estremi 0.8°C/7.9°C, secondo posto su 32 fra le più calde, nove valori sopra i cinque gradi.
    • Media medie 8.3°C, +4.5°C dalla media, estremi 5°C/9.7°C, secondo posto fra le più calde.
    • Media massime 10.5°C, +2.3°C dalla media, estremi 7.1°C/12.7°C, quarto posto fra le più calde, otto valori sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 4.8°C, -3.6°C dalla media, estremi 2.1°C/8.3°C, terzo posto fra le più basse insieme al 2013,
    • Radiazione solare media 2128 KJ\mq, -1728 dalla media, estremi 807/3774 KJ\mq, quarto posto fra le meno soleggiate.
    • Caduti tre mm in un giorno.
    • Pressione atmosferica 1011.7 hPa, +5.7 hPa dalla media 1993/2020, estremi 1005/1018.8 hPa, settimo posto su 29 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 2.3°C, +2.2°C dalla media 1991/2020, estremi -0.7°C/7.2°C, decimo posto su 42 fra le più calde, due valori negativi ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 2595 metri, +969 dalla media, estremi 1596/3412 metri, quarto posto fra le più alte, cinque valori sotto i duemila metri e quindici sopra i 2500 (di cui sei oltre i tremila).

    Finale mensile caldissimo al suolo, piuttosto caldo in quota e con zero termico molto alto.
    La situazione è rimasta stazionaria per tutta la decade: in pianura abbiamo avuto cielo quasi sempre nuvoloso con foschie e nebbie e temperature minime elevatissime (quasi a livello delle massime che sarebbe lecito attendersi), in montagna bel tempo con clima caldo e zero termico molto alto (molto speso sopra i 2500/3000 metri).
    A differenza del 2021, non sono arrivate isoterme molto alte in quota ma la persistenza di temperature positive ha ugualmente portato ad una decade piuttosto calda e con lo zero termico molto alto; non sono passate perturbazioni vere e proprie, solo qualche disturbo che ha portato pioviggini e qualche debole precipitazione nelle zone orientali.
    Come dicevo poc’anzi, la decade è stata veramente molto calda al suolo: per le temperature minime è al sesto posto assoluto su 283 decadi invernali finora censite e dodicesima per le medie, ottava ed undicesima per l’escursione termica ed il soleggiamento più bassi.
    La media dello zero termico è al quindicesimo posto assoluto su 375 decadi invernali.
    Un finale mensile davvero stucchevole ed allucinante, mi ricorda la parte centrale di dicembre 2019 (altro dicembre assai deludente, molto mite ed umido).

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 3.8°C, +3.4°C dalla media 1991/2020, estremi -3.7°C/7.9°C, nuova media record su 32 (battuto il 2000 di sei decimi), cinque valori negativi e ben 17 superiori ai cinque gradi.
    • Media medie 6.8°C, +2.2°C dalla media, estremi 0.8°C/9.7°C, nuova media record (battuto il 2006 di un decimo), 22 valori superiori ai cinque gradi.
    • Media massime 9.6°C, +0.5°C dalla media, estremi 3.8°C/13.3°C, undicesimo posto fra i più caldi insieme al 2020, un solo valore inferiore ai dieci gradi e ben quindici sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 5.9°C, -2.8°C dalla media, estremi 1.8°C/10.7°C, eguagliato il record negativo del 2002.
    • Radiazione solare media 2901 KJ\mq, -1093 dalla media, estremi 331/7368 KJ\mq, nuova media record negativa (battuto il 2002 di 98 KJ\mq).
    • Caduti 134.9 mm, +13.3 mm (+10.9%) dalla media, dodicesimo posto tra i più piovosi; dodici giorni piovosi, +4 dalla media, terzo valore più alto insieme al 2009 e 2017.
    • Pressione atmosferica 1006.3 hPa, -0.4 hPa dalla media 1993/2020, estremi 987.5/1022.7 hPa, tredicesimo posto su 29 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 1°C, +0.6°C dalla media 1991/2020, estremi -6.5°C/7.2°C, 17° posto su 42 fra i più caldi, 21 valori negativi (di cui cinque inferiori a -5°C) e due sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 2004 metri, +307 dalla media, estremi 415/3634 metri, settimo posto fra le medie più alte, 18 valori inferiori a 1500 metri (di cui sei inferiori ai mille e tre di questi inferiori ai 500) e venti sopra i 2500 (di cui nove oltre i tremila ed uno sopra i 3500).

    Nel complesso abbiamo avuto un dicembre veramente molto caldo al suolo, decisamente meno in quota e con zero termico molto alto.
    La sua parte centrale è stata sicuramente quella migliore, più interessante e che ha portato gli unici scampoli di inverno veri e propri: ci sono state alcune minime negative, medie giornaliere inferiori ai cinque gradi, in quota la temperatura è scesa sotto i -5°C e lo zero termico fino a 500 metri circa.
    Non è stato nulla di straordinario, ma questo spicca rispetto al resto del mese; il valore minimo in quota è fra i migliori dal 2013 in poi (anno che ha segnato una svolta rovinosa per dicembre e per l’inverno), esso ha eguagliato i picchi minimi del 2017 e 2018 e davanti c’è solo quello di fine 2014 (-9.8°C).
    Purtroppo, il tutto è durato poco e non è riuscito a portare nevicate in pianura; per il resto dicembre è stato veramente molto mite ed umido, ha fatto segnare il nuovo record negativo di escursione termica e soleggiamento e la pioggia è stata di poco sopra la media.
    Per le temperature minime, al momento dicembre è al terzo posto assoluto su 94 mesi invernali (dietro al bimestre gennaio-febbraio 2014), per le medie è al sesto posto assoluto insieme al febbraio 2021, è secondo assoluto (dietro solo al gennaio 2014) per l’escursione termica ed il soleggiamento più bassi.
    Riguardo lo zero termico, questo dicembre è uno degli otto che hanno superato la media mensile di duemila metri e si trova al diciassettesimo posto assoluto fra 148 mesi invernali.
    Questo mese conferma in pieno la forte crisi di dicembre (e dell’inverno) che è iniziata dalla stagione 2013/14: da allora gli episodi freddi e le nevicate in pianura sono diminuiti vistosamente sia come numero che come intensità ed ora prevalgono i mesi miti (umidi o secchi) con qualche irruzione fredda poco incisiva e di passaggio.

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Distribuzione_Min.png Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono rimaste praticamente stabili, passando da 0.4°C a 0.3°C ed ora sono a 0.5°C; anche gennaio è cambiato pochissimo (0.4°C, 0.3°C e 0.5°C), invece febbraio è salito di 1.7°C (-0.8°C, 0.0°C ed ora è a 0.9°C).
    Il numero di temperature minime nel corso dei decenni è rimasto praticamente stabile, ma quelle inferiori a -5°C si sono ridotte di parecchio durante gli anni Dieci (appena tredici valori, contro i trentuno degli altri due decenni).
    Dicembre è stato il mese più freddo del trimestre invernale per otto volte contro le dodici di gennaio e le dieci di febbraio; ha prevalso nel 1991/92, 2001/02, 2006/07, 2007/08, 2010/11, 2012/13, 2013/14 e 2017/18.
    È stato il più caldo in dodici occasioni, contro le nove di gennaio e le dieci di febbraio; è stato il peggiore nel 1992/93, 1994/95, 1995/96, 1997/98, 2000/01, 2002/03, 2003/04, 2004/05, 2008/09, 2011/12, 2014/15 e 2019/20.
    È praticamente scontato avere almeno una minima negativa, quasi tutti i mesi invernali ci sono riusciti (a parte il febbraio 2014, fermatosi a zero gradi spaccati); dall’altro lato nessun mese è riuscito ad avere tutte le minime sottozero, nel caso di dicembre il 1991 ed il 2001 sono arrivati a 29, nel caso di gennaio il 2000 ed il 2017 sono arrivati a trenta ed infine nel caso di febbraio il 2003 ed il 2005 sono arrivati a 26.
    Tornando a dicembre, mediamente poco più di una minima su due è sottozero (16-17), mentre quelle sotto i -5°C sono quasi sempre poche a parte il 1991 (ben dodici) ed il 2001 (otto); non abbiamo avuto minime inferiori ai -5°C nel 1993, 1994, 1995, 1997, 2006, 2013, 2015, 2019, 2020, 2021 e 2022.
    Notiamo che questo fatto si era verificato alcune volte durante gli anni Novanta e che ultimamente ha preso piede in maniera ancora più decisa.
    I dicembri che hanno avuto poche minime negative sono il 2022 (cinque), 2000 e 2002 (otto), il 1994, 2009, 2014 e 2020 (dieci).
    Fra i valori molto bassi si segnalano in particolar modo quelli del 1991, 1996, 2005, 2009 e 2010: quello del 1991 è stato davvero molto precoce (giorni dieci ed undici), nel caso del 1996 abbiamo avuto quattro valori consecutivi (dal 27 al trenta) fra -7.7°C e -8.9°C, il valore del 2005 è all’undicesimo posto fra i più bassi, per il 2009 abbiamo i tre valori più rigidi della serie storica (-11.2°C, -11.8°C e -11.4°C fra i giorni 19 e 21) ed infine per il 2010 abbiamo il quarto valore più basso della serie storica.
    Dall’altro lato è quasi scontato avere almeno una minima superiore ai cinque gradi: questo non è accaduto solamente nel 1991, 1998, 2001 e 2016.
    In un paio di mesi (2006 e 2019) abbiamo avuto perfino valori superiori ai dieci gradi (tre per ciascuno); il valore del 2006, registrato il giorno sette, è il record invernale.

    Ora il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_Med.png Decenni_Med.png

    Il mese si è scaldato di otto decimi, passando da 4.2°C a 4.6°C e poi a cinque gradi; l’incremento è molto superiore a quello di gennaio che è salito di tre decimi (da 3.7°C a quattro gradi) e molto simile a quello di febbraio (quest’ultimo si è scaldato di un grado, passando da 4.5°C a 4.7°C e poi a 5.5°C).
    Nel corso dei decenni abbiamo perso una-due giornate con media inferiore a cinque gradi.
    Dicembre è stato il migliore in otto occasioni contro le 17 di gennaio e le sei di febbraio: ha prevalso nel 1991/92, 1996/97, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2010/11, 2012/13 e 2013/14.
    È stato il peggiore per nove volte, contro le cinque di gennaio e le sedici di febbraio; questo fatto di è verificato nel 1992/93, 1995/96, 2000/01, 2003/04, 2004/05, 2008/09, 2011/12 e 2014/15.
    Notiamo che i mesi aventi almeno una giornata con media negativa sono parecchi; quelli che non ne hanno avuta nemmeno una sono il 1993, 1994, 1997, 2006, 2007, 2013, 2015, 2016, 2019, 2020, 2021 e 2022, notiamo come la loro frequenza sia aumentata durante lo scorso decennio.
    Fra i valori molto bassi spiccano quello del 1991, 1996, 2005, 2009 e 2010: nel caso del 1991 il valore è stato molto precoce (giorno dieci), nel caso del 1996 abbiamo avuto quattro giornate freddissime (medie di -4.3°C, -5.8°C, -6.4°C e -5.3°C che sono al decimo, quarto, secondo e quinto posto fra le più rigide di tutta la serie) e senza l’aiuto della neve al suolo (che arrivò a S.Silvestro), per il 2005 il valore è arrivato dopo tre giorni di nevicate intermittenti (ed abbondanti) sul Friuli centro orientale, nel caso del 2009 è il record assoluto di tutta la serie (arrivato dopo una nevicata memorabile sulla media-bassa pianura accompagnata da Bora e temperatura ampiamente sottozero) ed infine nel 2010 tale giornata ha preceduto un’altra nevicata importante ed accompagnata da temperature molto basse.
    Dall’altro lato è perfino possibile avere giornate con media in doppia cifra: è successo nel 1992, 2002, 2003, 2004, 2006, 2008, 2009, 2010, 2013, 2017, 2019 e 2020.
    Notiamo che questo fatto era quasi assente durante gli anni Novanta.

    Ora le massime:

    Distribuzione_Max.png Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono aumentate fortemente, passando da 8.2°C a 9°C e poi a 10°C (ben 1.8°C); gennaio è salito di sette decimi (8°C/7.9°C e 8.7°C) mentre febbraio ha aumentato le proprie medie di mezzo grado (9.8°C/9.6°C/10.3°C).
    Osserviamo come ora le temperature massime di dicembre siano molto simili a quelle di febbraio, nonostante le giornate ben più brevi ed il sole ben più basso all’orizzonte; a mio parere questo è un altro segno della mancanza di irruzioni fredde decise.
    L’aumento delle temperature massime è stato così alto che anche le medie sono salite in maniera tangibile, nonostante la brevità delle giornate; nel corso dei decenni le massime in doppia cifra per mese sono passate mediamente da otto a tredici e poi a sedici.
    In questo caso dicembre ha avuto la media più bassa in sette occasioni contro le 21 di gennaio e le sole quattro di febbraio: è accaduto nel 1996/97, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2012/13, 2014/15 e 2019/20 (alla pari con gennaio).
    Ha avuto la media più alta per sei volte, contro le tre di gennaio e le 21 di febbraio; è accaduto nel 1995/96, 2003/04, 2004/05, 2011/12, 2015/16 e 2016/17.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una massima inferiore a dieci gradi e molti anche almeno una sotto i cinque; quest’ultimo fatto non è accaduto solo nel 1994, 2003, 2004, 2006, 2011, 2016 e 2019.
    I mesi che hanno avuto il numero maggiore di massime inferiori a cinque gradi sono il 1996, 2001, 2005, 2009 e 2010 (tutti con sette valori).
    In alcuni casi abbiamo avuto anche massime negative, come nel 1996 e nel 2009 (nel 2010 a zero gradi esatti): nel caso del 1996 abbiamo avuto tre massime negative (-3.2°C, -2.8°C e -0.6°C fra il giorno ventotto ed il trenta), esse sono al secondo, terzo e quinto posto fra i valori più bassi di tutta la serie e sono state ottenute con il cielo sereno e senza neve al suolo (il che la dice lunga sulla potenza di quell’ondata di gelo).
    Dall’altro lato è praticamente scontato avere almeno una massima superiore ai dieci gradi e questo vale anche per gennaio e febbraio; in alcuni casi abbiamo perfino toccato o superato i quindici gradi come nel 1992, 2002, 2003, 2004, 2006, 2013, 2015, 2016, 2019 e 2020.
    Il caso del 2016 è particolarmente importante perché il picco massimo è stato registrato nel periodo natalizio (quindi quello con le giornate più corte); inoltre, il 2016 è al quinto posto fra le medie più elevate tra tutti i mesi invernali ed è uno dei 28 aventi media mensile in doppia cifra (otto dicembri, cinque gennai e quindici febbrai).
    I mesi che hanno avuto poche massime superiori ai dieci gradi sono il 1999 (tre), 1996 (cinque), 1991, 1993, 1994, 1998, 2001, 2005 e 2010 (sei); dall’altro lato i mesi che ne hanno avute tante sono il 2013 (24), 2016 (22), 2015 (21), 2004 e 2006 (venti) ed il 2019 (18).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    Dicembre è il primo mese dell’inverno, durante esso le isoterme negative sono praticamente scontate (perfino per i mesi più caldi) ed a volte possono arrivare anche le prime botte gelide.
    Esso è stato il più freddo del trimestre invernale per dieci volte, contro le undici di gennaio e le 19 di febbraio; è successo nel 1988/89, 1989/90, 1991/92, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2007/08 e 2010/11, notiamo che questo evento non si verifica ormai da undici anni.
    È stato il più caldo della stagione per 22 volte, contro le dodici di gennaio e le otto di febbraio; l’ultima volta è accaduto nel 2021/22.
    Come dicevo, durante dicembre le temperature negative sono praticamente scontate ed è frequente anche avere valori inferiori a -5°C; questo non è accaduto solamente nel 2006, 2013, 2015, 2016, 2019 e 2021, notiamo che quasi tutti si concentrano dal 2013 in poi.
    A volte sono arrivate perfino isoterme in doppia cifra negativa, come nel 1986, 1996, 2001, 2002, 2009 e 2010 e c’era mancato pochissimo anche nel 1981 e 2014; le più precoci sono quelle del 2002 (giorno dieci), 2001 (giorno 14), 2010 (giorni sedici e diciassette) e 2009 (dal diciotto al ventuno, serie iniziata e finita alle ore 12 per entrambe le giornate).
    è molto difficile avere botte gelide già durante la prima metà mensile, gli unici esempi sono proprio il 2001 ed il 2002 a cui va aggiunto il valore di -10.3°C del 22 novembre 1998; tra l’altro notiamo che valori così bassi in dicembre sono quasi spariti da vari anni.
    Nessun mese invernale è riuscito ad avere solo temperature negative; i mesi che hanno avuto molte giornate con temperatura sottozero sono il 2001 (24.5), 1981 (venti), 1990 e 2005 (24), 2010 (22), 1998 (19.5) e 2012 (18.5), quelli che ne hanno avuti pochi sono il 2015 (2.5), 2006 (4.5), 2016 (cinque), 2013 (5.5), 1985 e 2014 (otto) e 2019 (8.5).
    Dall’altro lato è pressoché scontato avere temperature sopra i cinque gradi, non è successo solo nel 1981, 1996, 1997 e 2005; a volte è possibile perfino superare i dieci gradi come nel 1983, 1984, 1985, 1987, 1992, 1994 (toccando addirittura i 15!), 2006, 2012, 2014, 2015, 2016 e 2021.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con temperatura sopra i cinque gradi sono il 2015 (14.5), 2016 (10.5), 1985, 1987 e 2013 (9.5).
    Dal secondo grafico vediamo che dicembre si era mediamente raffreddato di un grado passando dagli anni ’80 ai Duemila; in seguito è sensibilmente peggiorato, in particolare dal 2013 in poi.
    Fra i mesi più freddi abbiamo il 2001, 2005, 2010, 1990, 1981, 1999, 2009, 1998, 1996, 2012, 1995 e 2017 ai primi dodici posti e con media negativa; in più di qualche caso abbiamo avuto ondate fredde rilevanti ed anche nevicate importanti fino in pianura (come nel 1996, 2001, 2005, 2009, 2010 e 2012), notiamo che fra questi c’è solo uno recente ossia il 2017.
    Come scritto poc’anzi, a partire dal 2013 dicembre è peggiorato in maniera visibile: solo il 2017 è stato discretamente freddo, abbiamo avuto il 2018, 2020 e 2022 circa a metà classifica e per il resto mesi decisamente caldi con il 2014 che si è salvato parzialmente grazie all’ondata fredda finale e con il biennio 2015-2016 bollente (ed il 2015 è il mese invernale più caldo in assoluto, sarebbe sopramedia anche per i riferimenti di aprile e novembre).
    Infatti abbiamo il biennio 2015-16 ai primi due posti, il 2013 completa il podio (insieme al 1985), il 2019 è settimo, il 2021 ottavo ed il 2014 decimo insieme a 1998 e 2004.
    Si nota anche che ora le irruzioni fredde sono meno incisive, si fa fatica a scendere sotto i -5/-6°C (2014 a parte), mentre in precedenza ondate con la -8/-9°C erano ben più frequenti; vediamo quindi che ultimamente l’inverno fa molta fatica ad ingranare bene a dicembre.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Dicembre ha avuto la media più bassa del trimestre per dieci volte, contro le dodici di gennaio e le 18 di febbraio; è accaduto nel 1981/82, 1988/89, 1989/90, 1991/92, 1996/97, 1997/98, 2001/02, 2007/08, 2010/11 e 2019/20.
    È stato il peggiore per 19 volte, contro le tredici di gennaio e le otto di febbraio; l’ultima volta in cui ciò è accaduto è stato nell’inverno 2016/17.
    Durante dicembre è quasi scontato avere almeno un valore sotto i 1500 metri, solamente il 2015 non c’è riuscito (unico fra i mesi invernali); anche l’avere almeno un valore sotto i mille è molto frequente (solamente il 2006, 2013 ed il 2015 non ci sono riusciti) e lo ZT ha raggiunto il suolo in quindici mesi (l’ultima volta il 31 dicembre 2014).
    Lo ZT al suolo è possibile durante tutto l’arco del mese, ma si è verificato durante la prima decade solamente nel 1991 e 2002.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con ZT inferiore a 1500 metri sono la coppia 1990 e 2005 (24), 2001 (23.5), 2010 (22) 1981 (21.5) e la coppia 1998-2012 (17.5); i mesi che ne hanno avute poche sono il 2015 (nessuna), 2016 (3.5), 2006 e 2013 (4.5), 1985 e 2019 (sette), 1992 (nove) e 1996 (9.5).
    Dall’altro lato è possibile avere valori superiori ai tremila metri e perfino sopra i 3500 (praticamente estivi): lo ZT non è mai salito sopra i tremila metri nel 1981, 1995, 1999, 2001, 2004, 2005, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2018, lo ZT è salito sopra i 3500 metri nel 1983, 1984, 1985, 1986, 1993, 1994, 2000, 2015, 2016 e 2022.
    I mesi che hanno avuto molte giornate con ZT superiore ai 2500 metri sono il 2015 (addirittura 24.5, di cui 10.5 sopra i tremila metri!), la coppia 1987-2006 (11.5), la coppia 1985-2016 (10.5), il 2022 (dieci) e la coppia 1986-2013 (9.5).
    Anche in questo caso vediamo che dicembre, dopo aver diminuito la propria media di circa duecento metri in trent’anni, è peggiorato durante lo scorso decennio (salendo di quasi 400); pure nel caso dello ZT il punto di svolta è il 2013, a partire da quell’anno i valori sotto i mille metri sono diminuiti in maniera visibile e questa è un’altra conferma della mancanza di irruzioni fredde decise.
    Abbiamo anche avuto mesi con medie veramente molto alte come il 2015 (che ha avuto una media quasi da ottobre, un risultato davvero incredibile ed anche in questo caso è il mese invernale con la media più elevata in assoluto), il 2016 (terzo), il 2013 (quinto), il 2022 (settimo), il 2019 (ottavo) ed un po' anche il 2014 (tredicesimo); per il resto il 2018 ed il 2020 si sono piazzati circa a metà classifica, mentre il 2017 è al tredicesimo posto fra le più medie più basse ed il 2021 al sedicesimo fra le più alte.
    Dall’altro lato i mesi con le medie più basse sono il 2001, 2010, 1981, 1990, 2005, 2009, 1995, 2012, 1999, 1998 e 2008, i quali sono ai primi undici posti della graduatoria ed hanno avuto media inferiore a 1500 metri.

    Ora la pioggia:

    Pioggia.jpg

    Le medie decennali sono 100.6, 155.7 e 104.3 mm; i giorni piovosi sono sette, nove e sei.
    Dicembre ha aumentato la sua piovosità media dell’3.7% contro il 37.7% di gennaio (86.5 – 96 mm) ed il 287.9% di febbraio (32.1 – 124.5 mm).
    È stato il mese più secco del trimestre per dieci volte: 1991/92, 1994/95, 1998/99, 2001/02, 2007/08, 2012/13, 2013/14, 2015/16, 2016/17 e 2018/19.
    È stato il mese più piovoso in ben sedici occasioni: 1992/93, 1995/96, 1997/98, 1999/00, 2003/04, 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2008/09, 2009/10, 2010/11, 2011/12, 2014/15, 2017/18, 2019/20 e 2020/21.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •