Originariamente Scritto da
galinsog@
Corretto a livello di diagnosi, ma per ora mi limiterei a chiamarlo raffreddamento stratosferico (SC) e non ESE cold, di per sé l'evento non ha caratteri di eccezionalità (il
NAM dovrebbe essere attorno a 2,3/2,5 e le wz sono ovviamente altissime e accelereranno anche per la compressione imposta dalle quote superiori, che si stanno invece scaldando con innesco imminente dei primi probabili upper-warming). Non ci sono invece effetti troposferici in termini di trasferimento di vorticità potenziali. O meglio, ci sono stati ma la quantità di moto angolare trasmessa in troposfera è modesta e non in grado di imporre stabilmente un cambio di segno negativo->positivo all'
AO, non so dire il motivo, ma che ciò sia dovuto all'estensione e alla posizione del SH è una spiegazione che mi convince molto poco. Dello scarso impatto dell'ESE abbiamo testimonianza dal fatto che il rimbalzo dell'
AO è stato poca cosa e molto transitoria e dovremmo già essere nuovamente in
AO-. Ergo "touch-down" ancora non ne abbiamo visti e dunque per ora non possiamo rifarci alla letteratura corrente su ESE e (pre)condizionamento. Persiste invece quell'incognita che segnalo ormai da metà dicembre, ossia che una eventuale nuova contrazione del
VPS dopo la metà di gennaio, possa produrre una nuova impennata del
NAM e che l'impulso che ne sortirebbe possa trasmettersi a una troposfera più propensa, per una banale questione di assetto d'onda, ad accogliere il travaso di velocità potenziali e di momento angolare. Capitasse salteremmo direttamente a fine prima decade di febbraio...
Va anche detto che lo prevedevo come esito (molto ipotetico) di un MMW di tipo displacement che ovviamente non ci sarà... per cui non ho idea di cosa potrà succedere di qui a metà mese, ma il bello della meteorologia, se si trascende dalla ricerca forzosa di neve o di freddo, sta proprio nell'incertezza...
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