I motivi circolatori sono gli stessi che hanno reso sempre più rari gli inverni un tempo frequenti nella PEG.
I motivi circolatori sono gli stessi che hanno reso le nostre estati molto calde all'improvviso, senza una vera gradualità, perchè sono venute a mancare le perturbazioni spezza-estate.
Questo per dire che dietro i motivi circolatori potrebbe esserci lo zampino diretto del mutato assetto termico globale. In fondo non serve nemmeno che lo si dimostri, è già accaduto, ciò che c'è oggi da accertare è se esistano degli interruttori e a che soglia si trovino, e questo lo si può solo immaginare, o supporre.
Come sempre, essendo ipotesi, mai dare qualcosa per certo, nè come dice @snowaholic vedere nella situazione degli ultimi anni la prova definitiva. Solo il tempo ce lo può dire, e 10 anni non bastano.
Ciao caro.
Concordo con la riga sottolineata (nel senso che nutro lo stesso sospetto) e con l'ultimo paragrafo, quel che non mi convince di ciò che hai scritto invece è il tuo accostamento tra estati e inverni.
Le une totalmente dipendenti dal bilancio termico globale, gli altri invece molto più ''mascheranti'', nonché penzolanti esclusivamente dalle vicende relative al vortice polare...mi pare un confronto azzardato, ecco.
Più che perturbazioni spezza estate, alle nostre estati manca il contributo oceanico, manca l'hp delle Azzorre e ciò è dovuto a mio modesto avviso ad una "rarefazione" del getto che nel semestre caldo per ovvie ragioni, già di per sé è più debole .se a ciò aggiungiamo un diminuito gradiente polo/tropici x il forte riscaldamento artico, va da sé che hai un getto ormai incapace di entrare alle medie latitudini europee oltralpe con tutte le conseguenze che poi ben conosciamo
Non sono sarcastico, ma credevo di aver sbagliato topic e di essere finito in una discussione climatologica.
Perché non si apre un trd dedicato a questa interessante discussione e qui si ritorna a parlare di modelli?
Scusate l'ot
So da diversi studi che dalla fine della PEG è diminuita la frequenza di pattern NAO-, che sono tendenzialmente favorevoli a inverni gelidi sul Continente, meno freddi sui Balcani. Ciò al netto della variabilità intersecolare, che rende le fasi NAO- più frequenti con cicli magari regolari (è accaduto ad esempio tra anni 50 e 70 del secolo scorso).
La coincidenza con la fine della PEG suggerisce che il blando aumento termico globale seguito alla fine di quella fase (e ai primi vagiti dell'influenza antropica, ancora molto modesta) potrebbe essere stata la causa di ciò, incidendo anche dunque sull'inverno medio europeo, divenuto meno freddo.
Evoluzione climatica in Europa, GW o meno
Ho creato questa discussione per proseguire su un thread apposito, evitando di inquinare questo.
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