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  1. #3531
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Comunque è quasi miracoloso, vedendo lo 06, restare perennemente sottomedia in territorio italico nonostante la piallatona. Quale santo bisognerebbe ringraziare?

  2. #3532
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    SK Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da mission Visualizza Messaggio
    Da retta nini, come si dice da noi, a Prato noi la c la si leva non la si aspira.....
    Oh via vai:
    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    No, non era mai accaduto.
    Tu dà retta a noialtri: Ché Vaia nella PEG, se passava lasciava traccia.

    Abeti e pini son stati piantumati dopo la 1. guerra mondiale qui, prima ci stavano i larici, che avrebbero retto meglio le raffiche immonde.
    A chiamar in causa la variabilità statistica con Vaia son tutti bravi.
    Ad analizzare i tempi di ritorno di quella bestia invece son bravi solo quelli che studiano il clima che fu e non commentano poi qua dentro.

    A parte qualche scemo, tipo io, che legge poi i risultati di quelle analisi e scopre che Vaia no: unn l'era mìa accaduto prima sai?
    In sottolineato le risposte vernacolari in toscano più o meno standard.



    Oltre le 240h ENS GFS e ECMWF differenti: come dire che se giro il rubinetto sul rosso mi esce l'acqua calda, sul blu l'acqua fredda.

  3. #3533
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da lucawsb Visualizza Messaggio
    Intanto un bel cicloncino da allerta meteo...

    Immagine

    Immagine

    E direi proprio di si....sulla costa sarà vento furioso e acqua, nelle interne delle marche centro settentrionali vagonate di neve dai 2/400 mt.

  4. #3534
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    @Heinrich : la seconda (cit.).

    Assoluto sostegno della tua tesi, al.eno da parte mia.
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  5. #3535
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Heinrich Visualizza Messaggio
    Oh via vai:

    Tu dà retta a noialtri: Ché Vaia nella PEG, se passava lasciava traccia.

    Abeti e pini son stati piantumati dopo la 1. guerra mondiale qui, prima ci stavano i larici, che avrebbero retto meglio le raffiche immonde.
    A chiamar in causa la variabilità statistica con Vaia son tutti bravi.
    Ad analizzare i tempi di ritorno di quella bestia invece son bravi solo quelli che studiano il clima che fu e non commentano poi qua dentro.

    A parte qualche scemo, tipo io, che legge poi i risultati di quelle analisi e scopre che Vaia no: unn l'era mìa accaduto prima sai?
    In sottolineato le risposte vernacolari in toscano più o meno standard.



    Oltre le 240h ENS GFS e ECMWF differenti: come dire che se giro il rubinetto sul rosso mi esce l'acqua calda, sul blu l'acqua fredda.
    Ma ancora esiste chi nega, veramente incredibile...poi tu, sei un pò troppo estremo, ma hai mille ragioni....e lo dico anche se ci siamo scontrati pesantemente io e te, ma non è facile capirsi da dietro una tastiera.

  6. #3536
    Vento moderato L'avatar di mafo85
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    no
    è piuttosto verosimile che ci sia una spianata del blocco
    Ma bene perché no Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023
    Tanto ormai

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  7. #3537
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    No, non era mai accaduto.
    Per affermarlo ci vogliono prove attualmente impossibili da trovare.
    Piuttosto, si trovano tanti altri dettagli.

    Come per esempio che gran parte dei boschi distrutti da Vaia erano piantagioni di conifere effettuate a quote troppo basse e fuori zona: lo sono praticamente tutte le peccete prealpine e le pinete varie impiantate ai tempi dell'autarchia su copiatura del modello selvicolturale tedesco (vedi Foresta Nera, nera di abeti rossi piantati e naturalizzati al posto dei faggi che c'erano fino a prima dell'inizio del '900).
    Il tutto poi è stato perpetuato negli anni 50-80 perché si riteneva che il coniferamento dei rilievi fosse la naturale espressione ecologica di quelle zone.
    A cavallo tra le province di Treviso e Belluno, per esempio, ci sono lariceti impiantati a 350 metri di quota.

    Resisti a un temporale, resisti a un altro, resisti a una caldazza e così via, finché finalmente è arrivato il reset di Vaia a spazzare via queste schifezze di appezzamenti pieni di conifere ''zombi'', già del tutto o parzialmente marce all'interno (da lustri, almeno).

    Nel '66 ad Asiago gli abeti rossi non caddero perché erano gli stessi del 2018 alti 30 metri di meno, come d'altronde potrebbe essere accaduto in quel di Paneveggio (dove l'abete rosso è sì realmente autoctono, come saprai, ma la foresta monospecifica indotta per fini selvicolturali ha sempre un preventivo piede nella fossa in termini di resilienza ai fenomeni meteorici).

    Quindi se vogliamo sentenziare sul clima attraverso i danni a questi ''ecosistemi'' dobbiamo prima fare i conti con la modifica impressionante da noi apportata a questi ultimi nell'ultimo secolo.
    Una modifica rapida e radicale che batte almeno 95 a 5 quella indotta al clima alla quale potremmo, forse, un giorno, ascrivere effetti come quelli portati da Vaia.

  8. #3538
    Vento forte L'avatar di Hirpus96
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Sottomedia fino alla fine dei tempi

  9. #3539
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    Io non ho detto che è accaduto nella PEG,ma prima o molto prima,non lo possiamo sapere,possiamo avere riscontri ma non sicuramente se torniamo indietro di centinaia di anni ....
    http://www.maestrorobertobernabini.it
    Il sito di un grande amico.visitatelo!!!!!
    ------------------------------------------------------------------
    "Due cose al mondo non ti abbandonano mai,l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"

  10. #3540
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    Predefinito Re: Analisi Modelli meteo-Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Per affermarlo ci vogliono attualmente impossibili da trovare.
    Piuttosto, si trovano tanti altri dettagli.

    Come per esempio che gran parte dei boschi distrutti da Vaia erano piantagioni di conifere effettuate a quote troppo basse e fuori zona: lo sono praticamente tutte le peccete prealpine e le pinete varie impiantate ai tempi dell'autarchia su copiatura del modello selvicolturale tedesco (vedi Foresta Nera, nera di abeti rossi piantati e naturalizzati al posto dei faggi che c'erano fino a prima dell'inizio del '900).
    Il tutto poi è stato perpetuato negli anni 50-80 perché si riteneva che il coniferamento dei rilievi fosse la naturale espressione ecologica di quelle zone.
    A cavallo tra le province di Treviso e Belluno, per esempio, ci sono lariceti impiantati a 350 metri di quota.

    Resisti a un temporale, resisti a un altro, resisti a una caldazza e così via, finché finalmente è arrivato il reset di Vaia a spazzare via queste schifezze di appezzamenti pieni di conifere ''zombi'', già del tutto o parzialmente marce all'interno (da lustri, almeno).

    Nel '66 ad Asiago gli abeti rossi non caddero perché erano gli stessi del 2018 alti 30 metri di meno, come d'altronde potrebbe essere accaduto in quel di Paneveggio (dove l'abete rosso è sì realmente autoctono, come saprai, ma la foresta monospecifica indotta per fini selvicolturali ha sempre un preventivo piede nella fossa in termini di resilienza ai fenomeni meteorici).

    Quindi se vogliamo sentenziare sul clima attraverso i danni a questi ''ecosistemi'' dobbiamo prima fare i conti con la modifica impressionante da noi apportata a questi ultimi nell'ultimo secolo.
    Una modifica rapida e radicale che batte almeno 95 a 5 quella indotta al clima alla quale potremmo, forse, un giorno, ascrivere effetti come quelli portati da Vaia.
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