Originariamente Scritto da
galinsog@
Comunque questa situazione di gradienti verticali molto marcati (direi quasi esasperati) sul Nord Italia mi sembra dovuta a una serie di concause:
1. quasi 4 settimane di caldo anomalo tra la fine della seconda decade di dicembre e l'inizio della seconda decade di gennaio su tutta la metà settentrionale del territorio italiano hanno sicuramente un loro effetto, andando a costituire condizioni di inerzia termica;
2. l'anomalia più a Sud è stata ancora più duratura, estendendosi in pratica all'intero mese di dicembre;
3. i mari italiani sono sicuramente caldi, in particolare l'Adriatico è insolitamente caldo già all'altezza del Gargano e lo diventa in maniera sempre maggiore procedendo verso Nord, con valori da record tra coste romagnole e bisiaco-giuliane, ma comunque pur meno marcata è rilevante anche l'anomalia del Mar Ligure e del Tirreno settentrionale (tra +2 e +3°C), non molto sopra media invece il Tirreno, lo Jonio orientale e il Mar di Sicilia, dove le anomalie sono attorno a 1°C/1,5°C.
4. c'è una fortissima componente adiabatica dovuta alla direttrice di ingresso delle correnti, questa è particolarmente evidente al NW, praticamente l'unico momento in cui il freddo è riuscito a depositarsi al suolo nella pianura padana occidentale e nelle vallate padane dell'Appennino Ligure e delle Alpi occidentali e centro-occidentali è coinciso con la mattinata di sabato, per il resto foehn e coperture da nubi alte hanno spesso inibito il raffreddamento notturno.
5. anche il NE, se escludiamo l'esordio della fase fredda a inizio settimana scorsa, è stato poi coinvolto da venti di caduta alpini fino almeno alle pedemontane;
6. in questo momento un flusso da ENE scorre sull'Adriatico settentrionale (anormalmente caldo) e crea una sorta di "termoclino" che mantiene le temperature al suolo abbondantemente positive e per di più porta nuvolosità in gran parte poco o nulla produttiva in termini di precipitazioni.
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