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  1. #81
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Trieste, media finale 8.2° ovvero +2.5° dalla 71/00, si piazza al 6° posto come più caldo dal 1870, primo il 2014 con 9.6° di media e +3.9° di anomalia, secondo il 1936 (si, quasi 100 anni fa, negli anni '30 del secolo scorso, il 1936, avete capito bene!) con 9.0° e +3.3° di anomalia. Nella lunghissima serie storica di Trieste, i mesi di gennaio che hanno chiuso oltre +8° di media sono tutti negli anni 2000, tranne appunto il 1936, che per il periodo, fu peggio del 2014, visto che la media trentennale di riferimento dell'epoca 1901/30 era di 4.6° quindi l'anomalia climatica dell'epoca fu di ben +4.4° contro i +3.9° del 2023 rispetto alla 1981/2010 (identica alla 71/00 ovvero 5.7°).
    Gennaio 2023 chiude senza nessuna minima uguale o inferiore allo 0° ed è il 4° consecutivo e anche qui, mai successo prima, al massimo ci si fermava a 2 gennaio di fila senza minime negative. Se poi consideriamo che nel 2019 la minima fu appunto di 0.0° e che nel 2018 di +4.0°, la serie senza minime propriamente negative sale a 6 anni di fila, record anche qui assoluto.
    Minima assoluta 1.5°, massima assoluta 14.2°, minima massima 11.2° massima minima 5.5°.
    Dal 2012 in poi, questo è il l'11° gennaio su 12 che finisce sopra media, anche in questo caso, mai successo prima, dal 2018 è il 6° consecutivo sopra media, anche qui, mai successo prima di avere una serie così lunga di gennaio sempre sopra media. Se poi consideriamo l'anno 2007, da quel momento in poi ovvero 17 anni, solo 3 gennaio hanno chiuso sotto media, record anche qui.

    Passiamo alla pioggia, qui le cose sono andate decisamente meglio ed è grazie a questo aspetto, che gennaio in parte è stato mitissimo, le piogge a Trieste cadono prevalentemente con venti di libeccio-ostro e in minima parte scirocco. Accumulo mensile 107.4 mm ovvero +46.5 mm dalla media 71/00 e +51.8 mm rispetto alla media anni 2000.

    Per quanto riguarda il vento, anche qui nota positiva, abbiamo avuto ben 13 giorni con bora superiore ai 50 km/h con punta massima di 126 km/h il giorno 23, 113 km/h il giorno 22 e 100 km/h il giorno 21. g

    Passiamo ora ai dati della mia stazione di Trieste zona via Bonomea alta, definita per comodità di ubicazione SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), in quanto sta di fronte a questo Istituto, alla quota di 290 mt s.l.m. in regione sub carsica, sotto 50 mt di altitudine e a 700 mt dall'Obelisco di Opicina e alla strada-percorso panoramico definito Napoleonica (Opicina - Santuario di Monte Grisa), per intenderci nell'area cerchiata in rosso:

    Screenshot 2023-02-01 10.28.30.jpg

    Temperatura media 6.2° , sui 4 anni di vita della stazione, risulta 2° più mite dopo il 2020 con 7.1°. Più freddo il 2021 con 4.5° di media.
    Minima più bassa -0.5° il 29 gennaio, solo 3 minime inferiori o uguali a 0°. Massima più bassa 3.6° il 28 gennaio, massima più alta 12.7° il 14 gennaio. Minima più alta 9.4° il 3 gennaio.
    Pioggia caduta 114.9 mm.
    Rispetto alla città ci sono -2° di differenza netti.

  2. #82
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Sintesi molto rapida del gennaio 2023 qua da me:

    Mele (località Fado Basso, stazione OMIRL, m 278 s.l.m.)
    Temperatura media giornaliera: +6,0°C. (anomalia rispetto a media 2004/2022: +1,3°C).
    Temperatura minima assoluta: -1,1°C (30/01/2023).
    Temperatura minima più alta: +9,3°C (4/01/2023).
    Temperatura massima assoluta: +13,5°C (6/01/2023).
    Temperatura massima più bassa: +1,8°C (19/01/2023).
    Gelate: 2 (19/01 e 30/01/2023).

    Precipitazioni cumulate: 191,8 mm (+36% sulla media 2004/2022).
    Giornata con massima cumulata giornaliera: 119 mm (03/01/2023).
    Numero giorni piovosi: 6 (-67%).
    Numero giorni con neve: 1 (19/01/2023).

    In sostanza: mese moderatamente più caldo della media (in questo senso pesa moltissimo la prima decade, con anomalia di +5,3°C), più piovoso della media per cumulata ma solo in seguito ai fenomeni da stau verificatisi nelle giornate del 2 e 3 gennaio. Per portata dell'anomalia termica il mese di gennaio 2023 risulta essere il 7° più caldo dell'intera serie completa che parte dal gennaio 2004, attualmente il record di mese di gennaio più caldo dell'intera serie spetta al gennaio 2007, con media giornaliera di +8,2°C e anomalia di +3,5°C. Faccio ancora presente che l'unica media disponibile è la 2004/2022 e che, se volessimo tentare un raffronto con un'ipotetica 1981/2010, parametrando il dato a quello di stazioni con serie più lunghe, a questi valori andrebbero sommati +0,7/+1°C con un valore finale che nel caso di questo gennaio superebbe probabilmente i +2°C di anomalia.
    Ultima modifica di galinsog@; 01/02/2023 alle 12:14

  3. #83
    Brezza tesa L'avatar di Sibillo
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Media 5.9°
    media massime 9.3°
    media minime 3.4°
    Max 16.4°
    Min -2.4°

    giorni <0° 4

    precipitazioni totali 123.4 mm

    neve 36 cm

    Nonostante il bell'episodio freddo dei giorni scorsi il mese è a +2.5° abbondanti dalla media 1981/2010 grazie ad una prima parte pienamente primaverile,pochissime gelate con tre giorni fermi a 0.1°

    Precipitazioni invece sopramedia ed anche sottostimate dal pluviometro causa neve.

    Netta differenza con la stazione meteo ASSAM (480 mt nella zona bassa del paese) che grazie alle inversioni ha una media di 4.9° (estremi +17.2°/-5.6°)
    Ultima modifica di Sibillo; 01/02/2023 alle 13:26

  4. #84
    Uragano L'avatar di baccaromichele
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Gennaio sul podio del caldo, al terzo posto dietro 2014 e 2018
    Notevole che non sia sceso sotto la vecchia 61-90 nemmeno un solo giorno.

    Anomalia mensile +2.3°C sulla 91-20 e +3.9°C sulla 61-90
    gennaio 1955-2023.PNG
    gennaio 1955-2023a61-90.PNG
    gennaio2023dailya61-90.PNG
    gennaio2023dailya91-20.PNG


    Precipitazioni abbondanti, in gennaio mancavano così dal 2010
    gennaio 1958-2023.PNG
    Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
    Minima: -8,3°C 21/12/2009
    Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013​=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
    http://climarimini.altervista.org/index.html

  5. #85
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    Anomalie rispetto alla mensile periodo 1-20 gennaio
    Alghero Fertilia
    Minime 8,5°C (+2,6°C 1991/2020)
    Massime 16,3°C (+2°C 1991/2020)
    Precipitazioni 71,8 mm (+13 mm 1991/2020)

    Olbia Costa Smeralda
    Minime 8,4°C (+2,4°C 1991/2020)
    Massime 16,3°C (+2°C 1991/2020)
    Precipitazioni 53,6 mm (-11,6 mm 1991/2020)

    Cagliari Elmas
    Minime 7,5°C (+1,7°C 1991/2020)
    Massime 16,4°C (+1,8°C 1991/2020)
    Precipitazioni 54,6 mm (+17 mm 1991/2020)
    Anomalie rispetto alla mensile
    Alghero Fertilia
    Minime 6,6°C (+0,7°C 1991/2020)
    Massime 14,8°C (+0,5°C 1991/2020)
    Precipitazioni 88,8 mm (+30 mm 1991/2020)

    Olbia Costa Smeralda
    Minime 7°C (+1°C 1991/2020)
    Massime 14,7°C (+0,4°C 1991/2020)
    Precipitazioni 101,4 mm (+36,2 mm 1991/2020)

    Cagliari Elmas
    Minime 5,7°C (-0,1°C 1991/2020)
    Massime 14,8°C (+0,2°C 1991/2020)
    Precipitazioni 71 mm (+33,4 mm 1991/2020)

  6. #86
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di gennaio per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime -1.4°C, -0.7°C dalla media 1992/2020, estremi -4.5°C/3.3°C, dodicesimo posto su 32 fra le più fredde insieme al 1994 e 2016, sette valori negativi.
    • Media medie 3.7°C, +0.1°C dalla media, estremi 0.6°C/8.3°C, sedicesimo posto tra le più miti insieme al 1992, tre valori sopra i cinque gradi.
    • Media massime 8.4°C, +0.3°C dalla media, estremi 5.4°C/11.2°C, quindicesimo posto tra le più fredde insieme al 1995, tre valori sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 9.8°C, +1°C dalla media, estremi 6.3°C/14.9°C, dodicesimo posto fra le più alte.
    • Radiazione solare media 6296 KJ\mq, +775 dalla media, estremi 2553/9415 KJ\mq, undicesimo posto tra le più soleggiate.
    • Caduti 1.7 mm in un giorno.
    • Pressione media 1009 hPa, +3.4 hPa dalla media 1994/2020, estremi 999.5/1018.2 hPa, dodicesimo posto su trenta fra le più basse.
    • Media ad 850 hPa -2.6°C, -1.7°C dalla media 1991/2020, estremi -6.5°C/+1°C, nono posto su 42 tra le più fredde insieme al 1986, diciotto valori negativi di cui quattro inferiori ai -5°C.
    • Quota media ZT 1090 metri, -328 dalla media, estremi 564/2209 metri, nono posto tra le più basse, 17 valori inferiori a 1500 metri (di cui dodici sotto i mille) ed uno sopra i duemila.

    Terza decade mensile molto vicina alle medie al suolo, un po' sotto in quota.
    Abbiamo avuto una normale fase invernale, con minime finalmente sottozero in maniera un po' più costante, medie inferiori a cinque gradi e massime sotto ai dieci; in quota ci sono stati diversi valori negativi (anche se nessuno veramente basso) e lo zero termico è stato spesso sotto i mille metri.
    Da segnalare in negativo il giorno 23 che ha avuto vento e temperature altissime già di primo mattino (dieci gradi!!).

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 2.3°C, +2.7°C dalla media 1992/2020, estremi -4.5°C/9.4°C, terzo posto su 32 fra i più caldi insieme al 2001, nove valori negativi ed altrettanti sopra i cinque gradi.
    • Media medie 6.1°C, +2.3°C dalla media, estremi 0.6°C/10.1°C, terzo posto fra i più caldi, dieci valori sotto i cinque gradi ed uno sopra i dieci.
    • Media massime 9.8°C, +1.6°C dalla media, estremi 5.4°C/14.6°C, sesto posto fra i più caldi insieme al 2022, sedici valori sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 7.4°C, -1.2°C dalla media, estremi 1°C/14.9°C, nono posto tra le più basse.
    • Radiazione solare media 3986 KJ\mq, -784 dalla media, estremi 616/9415 KJ\mq, settimo posto fra i meno soleggiati.
    • Caduti 97.4 mm, +11.7 mm (+13.7%) dalla media, decimo posto tra i più piovosi; otto giorni piovosi, +2 dalla media, ottavo valore più alto insieme al 1994 e 2008.
    • Pressione media 1006.5 hPa, -0.1 hPa dalla media 1994/2020, estremi 979.5/1020.4 hPa, quattordicesimo posto su trenta fra le più alte insieme al 2005.
    • Media ad 850 hPa -0.1°C, +0.4°C dalla media 1991/2020, estremi -6.5°C/8°C, ventesimo posto su 42 tra i più miti insieme al 2013, 32 valori sottozero di cui sei inferiori ai -5°C e tre sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1648 metri, +115 dalla media, estremi 564/3620 metri, diciannovesimo posto tra le più alte, 29 valori inferiori a 1500 metri (di cui sedici sotto i mille) e diciassette sopra i duemila (di cui tre sopra i tremila e due sopra i 3500).

    Gennaio è stato piuttosto caldo al suolo, molto vicino alle medie in quota.
    La prima decade è stata dominata da cielo spesso coperto con nebbia e qualche pioviggine in pianura, sereno e caldo in alta montagna.
    Essa ha avuto anomalie incredibilmente elevate, nell’ordine di sette e cinque gradi per le temperature minime e medie (quattro per le massime) ed è fra le più calde in assoluto tra quelle invernali; lo scarto delle temperature minime è il più alto in assoluto, da questo punto di vista la prima decade è stata la più anomala dal 1991 in poi anche considerando le altre decadi degli altri anni.
    Il gran caldo è terminato durante la seconda decade: il clima si è fatto pian piano più invernale, è tornato a piovere e a nevicare in montagna e la neve ha fatto qualche breve comparsa anche in pianura il giorno 19.
    Infine, la terza decade è stata complessivamente vicina alle medie al suolo ed un po' sotto in quota; il clima si è fatto ancora più invernale con minime sottozero un pò dappertutto, medie vicine allo zero, valori in quota negativi e ZT spesso inferiore ai mille metri.
    Non è stato nulla di trascendentale, in fin dei conti è stato un normalissimo periodo invernale che però spicca rispetto a quanto accaduto prima.
    Purtroppo non è arrivata nessuna ondata di freddo davvero incisiva e non abbiamo avuto nevicate degne di nota in pianura; a causa della frequente nuvolosità, l’escursione termica ed il soleggiamento sono stati bassi mentre per la piovosità il mese è stato leggermente sopra la media.
    Al momento l’inverno è davvero incolore ed ha combinato davvero poco: i primi due mesi hanno medie al suolo di 3.1°C, 6.5°C e 9.7°C, in quota di 0.5°C e 1828 metri.
    Se l’inverno mantenesse queste medie, sarebbe al secondo, terzo e settimo posto fra i più miti al suolo, avrebbe l’escursione termica più bassa in assoluto e sarebbe al sedicesimo posto fra i più piovosi; in quota sarebbe all’undicesimo posto tra i più miti ed all’ottavo posto per lo zero termico più elevato.
    Da segnalare che la prima metà stagionale è stata da record per le minime e le medie giornaliere: essa ha fatto segnare rispettivamente 4.3°C e 7.3°C (con scarti dalle medie di 4°C e 2.9°C) battendo di 1.1°C il 2000/01 ed il 2006/07 di sette decimi.

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Distribuzione_Min.jpg Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono rimaste praticamente stabili, passando da -0.2°C a -0.5°C ed ora sono a -0.4°C; anche dicembre è rimasto stabile (0.4°C, 0.3°C e 0.5°C), invece febbraio è salito di 1.7°C (-0.8°C, 0.0°C ed ora è a 0.9°C).
    Gennaio è stato per tredici volte il mese con la media mensile più bassa del trimestre, contro le otto di dicembre e le dieci di febbraio; ha prevalso nel 1994/95, 1999/00, 2003/04, 2005/06, 2008/09, 2009/10, 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2019/20, 2020/21 e 2021/22.
    è stato in nove occasioni il mese con la media più elevata, contro le undici di febbraio e le dodici di dicembre; è stato il peggiore nel 1991/92 (pari con febbraio), 1993/94, 1996/97, 1998/99, 2006/07, 2007/08, 2012/13, 2013/14 e 2017/18.
    I valori negativi sono rimasti sempre diciotto; le temperature sotto i -5°C sono passate da due a quattro ed ora sono tre.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una minima negativa, da questo punto di vista i migliori sono stati il 2000 ed il 2017 con trenta valori ciascuno seguiti dal 2022 (28), dal 2012 (26) e dal 2005 (25).
    Il 2014 è il peggiore con solo un valore (!!) e pure di soli tre decimi sotto lo zero.
    Da notare che il 2017 è il mese con la media più bassa in assoluto, batte il dicembre 1991 di un decimo.
    Avere almeno un valore sotto i -5°C è un fatto frequente, esso non si è verificato una volta su tre (1992, 1994, 1996, 1997, 2007, 2013, 2014, 2015, 2018, 2020 e 2022); notiamo che la gran parte delle volte si è verificata tra gli anni ’90 e lo scorso decennio, nel secondo caso quest’evenienza si è verificata cinque volte in otto anni.
    In alcuni casi abbiamo avuto anche alcuni vicini o inferiori ai -10°C: nel 1993 (-9.1°C), 2000 (due valori di -10.8°C e -10.7°C), 2002 (-9.8°C), 2003 (-9.3°C), 2006 (-10°C) e 2017 (-10.7°C); i valori del 2000 e 2017 sono al quarto e sesto posto assoluto tra i valori più bassi di tutta la serie (quelli del 2006 e 2002 sono undicesimo e dodicesimo).
    È possibile anche avere minime sopra i cinque gradi (che sono mediamente tre-quattro): questo non è accaduto nel 1992, 1995, 1999, 2000 (punta massima di soli 0.2°C), 2004, 2005, 2006, 2017 e 2019.
    I primatisti sono il 2007 e 2023 (nove) ed il 2014 (addirittura diciassette); nel 2001 abbiamo superato una volta i dieci gradi (11.8°C).

    Ora il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_Med.jpg Decenni_Med.png

    Gennaio si è scaldato di appena tre decimi, passando da 3.7°C a quattro gradi; per contro dicembre si è scaldato di otto decimi (4.2°C/4.6°C/5°C) e febbraio di un grado (4.5°C/4.7°C/5.5°C).
    È stato il mese più freddo in ben diciotto occasioni, contro le otto di dicembre e le sei di febbraio; questo fatto si è verificato nel 1992/93, 1994/95, 1997/98, 1999/2000, 2000/01, 2003/04, 2004/05 (alla pari con febbraio), 2005/06, 2006/07, 2008/09, 2009/10, 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2019/20, 2020/21 e 2021/22.
    È stato il più caldo solamente cinque volte, contro le nove di dicembre e le diciassette di febbraio; è accaduto nel 1993/94, 1998/99, 2007/08, 2012/13 e 2017/18.
    Le giornate con media inferiore a cinque gradi sono rimaste sempre 19-20, quelle con media negativa sono sempre state poche (due-quattro).
    Avere almeno una giornata con media negativa è un fatto frequente, esso non si è verificato solamente nel 1994, 1997, 2007, 2013, 2014, 2015, 2018, 2020, 2021, 2022 e 2023; notiamo che la frequenza di questo fatto è decisamente aumentata a partire dallo scorso decennio, dato che esso si è verificato per ben otto volte (su undici totali) in undici mesi.
    In genere si è trattato di valori di poco sotto lo zero, ma a volte sono scesi parecchio sotto tale soglia e perfino sotto i -5°C.
    Tra i valori molto bassi segnaliamo il 1993 (-3.3°C), il 2000 (-4.4°C con anche un -4°C), il 2002 (-3.4°C), il 2003 (-2.8°C) e soprattutto il 2017 (-5.1°C); in quest’ultimo caso ci furono anche due valori di -3.9°C, il picco di -5.1°C è la sesta giornata più fredda di tutta la serie e quello del 2000 è ottavo.
    Da segnalare che il 2017 è il mese più rigido di tutta la serie, batte di quattro decimi la coppia dicembre 1991 – gennaio 2000; purtroppo il febbraio 1991 è largamente incompleto (c’è solo la freddissima prima decade), per cui non possiamo sapere con certezza se il gennaio 2017 abbia superato anche quel mese (ma lo ritengo possibile, dato che il febbraio 1991 fu primaverile nell’ultima parte analogamente al 2012).
    Quasi tutti i mesi hanno avuto almeno una giornata con media superiore a cinque gradi, solo il 2000 fa eccezione (punta massima di 4.5°C), a volte si sono avuti mesi con almeno una giornata pari o sopra i dieci: questi ultimi sono il 1994 (11.6°C), 1996 (10.9°C), 2001 (12.6°C, record), 2007 (10°C), 2008 (10.1°C), 2014 (11.2°C), 2015 (10.2°C), 2016 (10.3°C), 2018 (10.8°C) e 2022 (10.1°C).
    Abbiamo avuto molte giornate con media sopra i cinque gradi nel 2007 (24), 2014 (23), 2008 (22), 2023 (21), 2001 e 2018 (18), 1997 (16), 2015 (15) e 1994 - 1998 (14); nessuna nel 2000 e 2017, tre nel 2012 e 2019 e quattro nel 2005.

    Ora le massime:

    Distribuzione_Max.jpg Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono aumentate di sette decimi, passando da 8°C a 7.9°C ed ora sono a 8.7°C; l’aumento è superiore a quello di febbraio (mezzo grado, è passato da 9.8°C a 10.3°C) e molto inferiore a quello di dicembre (ben 1.9°C, da 8.2°C a 10.1°C).
    In questo caso gennaio ha avuto la media più bassa del trimestre per ben ventuno volte, contro le otto di dicembre e le quattro di febbraio; è capitato nel 1991/92, 1992/93, 1994/95, 1997/98, 1999/00, 2000/01, 2002/03, 2003/04, 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2008/09, 2009/10, 2010/11, 2012/13 (alla pari con dicembre), 2013/14, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2019/20 (pari con dicembre) e 2020/21.
    È stato il mese più caldo solamente in tre occasioni, contro le sei di dicembre e le ventidue di febbraio; è successo nel 1993/94, 1998/99 e 2017/18.
    I valori sopra i dieci gradi sono passati da sei ad otto e poi ad undici e tutti i mesi invernali ne hanno avuta almeno uno; i valori sotto i cinque gradi sono passati da cinque a sei ed ora sono tre.
    Quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore sotto i cinque gradi, tranne il 1994, il 2018 ed il 2023; solo nel 1992 si è avuta una massima negativa (-0.1°C), nel 1996 e 2017 abbiamo avuto dieci massime sotto i cinque gradi, nove nel 2004, 2006 e 2010.
    Il 2010 è il mese in assoluto con la media delle massime più bassa (5.9°C), dicembre si ferma a sette gradi (sempre il 2010) e febbraio a 7.1°C (1996); vediamo quindi che gennaio si prende tutte le medie record mensili più basse, di cui due grazie al 2017.
    In quota invece gennaio non riesce a prevalere, anche ampliando la serie agli anni ’80: sua maestà 1985, pur avendo l’ondata di freddo più forte in assoluto (prima decade con medie di -10.3°C e 190 metri, picco minimo di -16.1°C che è il record assoluto di tutta la serie) e facendo segnare medie mensili eccellenti (-4.8°C e 824 metri) è stato superato dal febbraio 1986 (-5°C e 663 metri) e dal febbraio 2003 (-5.1°C e 675 metri) ed è stato eguagliato dal febbraio 2005 per la temperatura.
    Tornando alle massime al suolo, è anche possibile avvicinare o superare i quindici gradi: tale soglia è stata superata nel 1992 (16.3°C), 1993 (16.2°C), 1997 (16.3°C), 2006 (16.2°C), 2007 (17.4°C, record mensile), 2008 (15.6°C) e 2020 (16.4°C).
    Abbiamo registrato molte massime superiori ai dieci gradi nel 2020 (una ventina), 2014 (18, nonostante il cielo quasi sempre coperto), 2015 (17), 2023 (16), 2012 e 2018 (15), 2007 e 2022 (14) e 1999 (tredici).
    Sono state registrate poche massime in doppia cifra nel 2010 (solo una!), 1995, 2004, 2011 e 2019 (tre), 2021 (quattro) e 1992, 1996, 1998, 2000 e 2017 (cinque).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    In questo caso gennaio si è scaldato di appena due decimi, passando da -0.7°C a -0.5°C e si è raffreddato di mezzo grado rispetto agli anni ’90; non presenta un andamento apprezzabile nel corso dei decenni.
    Dicembre invece si è scaldato di otto decimi passando da 0.8°C a 0.1°C, poi a -0.3°C ed ora è a 1.6°C (quasi due gradi in un decennio), mentre febbraio è salito complessivamente di 1.2°C passando da -1.7°C a -0.8°C a -1.3°C ed ora anch’esso è a -0.5°C.
    Gennaio è stato il più rigido del trimestre per undici volte, una più di dicembre ed nove meno di febbraio (20); questo è successo nel 1984/85, 1986/87, 1994/95, 2000/01, 2003/04, 2009/10, 2015/16, 2016/17 e 2018/19 e 2020/21.
    È stato il più caldo per dodici volte, contro le sette di febbraio e le 21 di dicembre; questo è successo nel 1982/83, 1988/89, 1990/91, 1991/92, 1995/96, 1996/97, 1998/99, 2007/08, 2012/13, 2017/18 e 2020/21.
    Il mese ha mediamente 15-20 giorni (a seconda del decennio) con temperature negative, di cui 3-5 con valori inferiori a -5°C.
    Le isoterme sotto i -10°C si sono verificate nel 1982 (-12.1°C), 1985 (-16.1°C), 1987 (-13.5°C), 1992 (-10.5°C), 1993 (-12.5°C), 1999 (-11.7°C), 2000 (-13.7°C), 2005 (-10.9°C) e 2017 (-11.9°C), nel 1983, 1995 e 2004 abbiamo raggiunto i -9.9°C; notiamo che a partire dagli anni Duemila è diventato decisamente più difficile scendere in doppia cifra negativa.
    Isoterme così basse sono solitamente di passaggio, ma nel 1985 abbiamo avuto ben sei giorni filati e nel 1987 quattro (2.5 nel 2017).
    Quasi tutti i mesi hanno avuto almeno un valore sotto i -5°C, quelli che non ce l’hanno fatta sono il 1988 (-4.9°C), 1989 (-2.9°C), 1990 (-2.7°C), 1997 (-3.7°C), 2015 (-4.7°C) e 2018 (-4.7°C).
    Tutti i gennai hanno avuto almeno una giornata con temperatura negativa; abbiamo registrato molti giorni nel 1984 (23.5), 1985 (26), 1986 (24), 1987 (24.5), 1995 (23.5), 2004 (28.5), 2006 (23.5), 2010 (27.5), 2017 (24.5), 2019 (24.5) e 2021 (25).
    Dall’altro lato ne abbiamo avuti appena 9.5 nel 1983, sette nel 1989, 10.5 nel 1990, 11.5 nel 1993, nove nel 1997, 10.5 nel 2007, 11.5 nel 2014 ed otto nel 2020; molti mesi hanno superato almeno una volta i cinque gradi, questo fatto non è accaduto nel 1986, 1988, 1995, 1996, 2009, 2010 e 2017.
    È possibile, seppur non molto frequente, superare i dieci gradi: questo è accaduto nel 1983 (10.8°C), 1984 (10.4°C), 1997 (10.6°C), 2002 (11.8°C), 2007 (13.8°C), 2008 (11.6°C), 2011 (10.4°C), 2015 (12.8°C), 2016 (11.6°C) e 2022 (addirittura 15.2°C!).
    Come accennavo sopra, gennaio è il mese invernale che ha subìto in maniera minore gli effetti del riscaldamento climatico nel corso dei decenni: esso ha avuto il suo momento migliore durante gli anni Duemila ed al momento esso non presenta una tendenza al riscaldamento molto decisa (contrariamente a dicembre e febbraio).
    Durante gli anni Ottanta, fra i mesi più rigidi abbiamo ovviamente il 1985 (di gran lunga il più freddo, ha la decade più rigida in assoluto, ha il picco minimo più basso di tutta la serie ed è il terzo mese invernale più freddo insieme al febbraio 2005), il 1987 (terzo), il 1986 (settimo) ed il 1984 (decimo); dall’altro lato abbiamo mesi molto caldi come il 1983 (ancora imbattuto), il 1989 (secondo), il 1990 (sesto) e poi dobbiamo scendere al diciottesimo posto per trovare il 1988.
    Gli anni Novanta sono stati complessivamente i peggiori, tant’è vero che gennaio era quasi stato eguagliato da dicembre (complice il miglioramento di quest’ultimo); solo il 1995 è stato veramente freddo (settimo) e poi dobbiamo scendere a metà classifica per trovare il 1996, essi sono gli unici due ad avere media sottozero.
    Fra i mesi più miti abbiamo soprattutto il 1997 (terzo) ed il 1992 (settimo), poi ci sono il 1993, 1998, 1994 e 1999 dall’undicesimo al quattordicesimo posto.
    Gli anni Duemila sono stati complessivamente i migliori per gennaio (e dicembre), in pratica abbiamo solo il biennio 2007-2008 veramente caldo (sono terzo e nono); essi sono gli unici ad essere nella prima metà della classifica e ad avere media positiva.
    Tra i più rigidi abbiamo il 2004 (secondo), il 2010 (terzo), il 2006 (nono) ed il 2003 (dodicesimo).
    Durante lo scorso decennio la media mensile è risalita di mezzo grado, abbiamo perso qualche giornata con temperatura negativa ed anche le medie degli estremi sono salite; gennaio è un po' peggiorato, ma a mio parere non si tratta di un deterioramento paragonabile a quello subìto da dicembre (e un po' anche da febbraio).
    Abbiamo ancora mesi freddi come il 2017 (terzo), il 2019 (settimo), il 2021 (decimo) ed il 2012 (dodicesimo); tra quelli con media negativa ci sono anche il 2011, il 2013 ed il 2023.
    Il 2020 invece è il terzo più caldo, il 2022 settimo, il 2014 decimo ed il 2018 undicesimo; limitandoci al passato recente gennaio non ha quasi mezze misure, o è rigido (2017-2019-2021) o è mite/caldo (2018-2020-2022) alternando curiosamente mesi dalle caratteristiche opposte.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Pure nel caso dello ZT gennaio è cambiato poco nel corso dei decenni, sia dal punto di vista delle medie che delle frequenze e non presenta tendenze apprezzabili; è salito di appena 17 metri, contro i 178 di dicembre (passato da 1733 a 1649, poi a 1527 ed infine a ben 1911) ed i 237 di febbraio (passato da 1277 a 1489, poi a 1357 ed ora a 1514 metri).
    Gennaio ha avuto la media più bassa del trimestre in dodici occasioni, contro le dieci di dicembre e le diciannove di febbraio; gennaio ha primeggiato nel 1984/85, 1986/87, 1994/95, 1999/00, 2000/01, 2003/04/, 2005/06, 2009/10, 2015/16, 2016/17, 2018/19 e 2020/21.
    È stato il peggiore per quattordici volte, contro le otto di febbraio e le diciannove di dicembre; questo fatto è capitato nel 1981/82, 1982/83, 1988/89, 1990/91, 1992/93, 1995/96, 1996/97, 1998/99, 2007/08, 2012/13, 2017/18, 2019/20 e 2021/22.
    Il mese ha mediamente 14-18 giorni con ZT inferiore a 1500 metri; quelli con valori sotto i mille sono mediamente 8-10 ed alcuni di essi presentano valori inferiori ai 500.
    Abbiamo sempre avuto almeno un valore sotto i mille metri, non siamo scesi sotto i 500 solo nel 1988, 1990, 1994, 1997, 2018, 2020 e 2023.
    Tra i mesi che hanno avuto il maggior numero di giornate con ZT sotto i 1500 metri abbiamo il 1984 (22), 1985 e 1986 (24), 1987 (22), 1995 (22), 2003 (20.5), 2004 (26.5), 2009 (21), 2010 (27), 2017 (22.5), 2019 (23) e 2021 (24); tra questi il 1985, 1987, 2004 e 2010 hanno avuto 14.5, 8.5, 9 ed 8.5 giornate con ZT inferiore a 500 metri.
    I mesi con poche giornate sono stati il 1983 (7.5), 1989 (5.5), 1990 (8.5), 1992 e 1993 (8.5), 1997 (9), 2007 (6.5), 2008 (11), 2014 (10.5) e la maglia nera 2020 (solamente cinque, un dato che si commenta da solo).
    Durante gennaio è possibile superare i tremila metri, questo non è accaduto una volta su tre (1985, 1987, 1988, 1994, 1995, 2000, 2003, 2004, 2006, 2009, 2010, 2012, 2017, 2019 e 2021); in alcuni casi abbiamo avuto perfino valori estivi oltre i 3500 metri come nel 1982, 1983, 1984, 1999, 2005, 2007, 2022 e 2023.
    Durante anni ’80 abbiamo, tra le medie più basse, il solito 1985 (primo ed è uno dei tre gennai aventi media mensile inferiore a mille metri), il 1987 (quinto), il 1986 (nono) ed il 1984 (undicesimo).
    Tra le medie più elevate troviamo il 1983 (secondo), 1989 (quarto) ed il 1990 (ottavo).
    Durante gli anni ’90 gennaio peggiora, tant’è vero che esso viene praticamente eguagliato da dicembre (complice il miglioramento di quest’ultimo); tra le medie più basse troviamo il solito 1995 (sesto) ed il 2000 (quattordicesimo); tra i mesi con media inferiore a 1500 metri c’è anche il 1996 (tre posizioni più indietro).
    Fa le medie più alte abbiamo il 1993, 1999 e 1992 fra il quinto e l’ottavo posto, poi c’è il 1997 al decimo ed il 1994 dodicesimo; del resto gli inverni degli anni ’90 erano spesso anticiclonici, e questo porta spesso mitezza in quota.
    Gli anni Duemila sono i migliori per gennaio ed anche dicembre; la media si abbassa di 260 metri e le giornate con valori inferiori a 1500 metri salgono a 18 (quattro in più).
    Fra le medie più basse abbiamo il 2010 e 2004 sul podio e sono gli altri due gennai con media mensile sotto i mille metri, poi ci sono il 2006 (ottavo), il 2003 (decimo), il 2009 (undicesimo) ed il 2001 tredicesimo; tra le medie più elevate abbiamo il biennio 2007-2008 (terzo ed undicesimo) ed il 2002 (sedicesimo), quelli che non ho citato sono a metà classifica.
    Durante il decennio scorso gennaio si riporta nuovamente ai livelli degli anni ’80: la media risale di 157 metri e le giornate con ZT inferiore a 1500 metri diminuiscono di due.
    I mesi con le medie più basse sono il 2017 (quarto), il 2021 (quinto) ed il 2019 (ottavo); tra i gennai aventi media inferiore a 1500 metri c’è anche il triennio 2011-2013 che si trova poco sopra la metà classifica; fra i mesi con le medie più alte abbiamo il 2020 (record), il 2022 (sesto) e poi il duo 2014-2018 (dodicesimo e tredicesimo).

    Ora la pioggia:

    Piog.jpg

    Le medie decennali sono 69.7, 89.9 e 96 mm; i giorni piovosi sono sei, sette e sei.
    Gennaio ha aumentato la sua piovosità media del 37.7%, contro l’8.1% di dicembre (100.6 – 108.7 mm) ed il 287.9% di febbraio (32.1 – 124.5 mm).
    Gennaio è stato il più secco del trimestre per sette volte; è accaduto nel 1999/00, 2003/04, 2006/07, 2008/09, 2009/10, 2017/18 e 2019/20.
    è stato il più piovoso sempre per sette volte: nel 1993/94, 1996/97, 1998/99, 2000/01, 2002/03, 2007/08 e 2013/14.
    Tra tutti i mesi, spicca sicuramente il 2014: non solo è il mese più piovoso della sua classifica, ma è anche quello invernale ed è secondo assoluto nella classifica comprendente tutti i mesi dietro all’ottobre 1998 (540 mm) e davanti al novembre 2019 (439.9).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  7. #87
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Iniziato non sotto i migliori auspici con una prima decade che è stata la prosecuzione dell'eccezionale e anomala area di alta pressione a cuore (molto) caldo dell'ultima decade di Dicembre, Gennaio dopo il 9 ha ripreso in mano le redini di un inverno fino ad allora completamente assente, e seppure in un primo momento con fatica è infine riuscito, in ultima decade, a regalare una fase discretamente fredda e pienamente in linea con la stagione.


    E' possibile identificare due precisi momenti chiave per descrivere le modalità con cui Gennaio ha progressivamente raddrizzato la stagione che fino a quel momento si contendeva il primo posto con l'inverno 2000/01 per la più calda dal 1951:

    • 10 Gennaio, con il primo fronte freddo dopo quasi un mese che ha segnato la fine definitiva del periodo anticiclonico e mite (caldo, anzi estremamente caldo, in atmosfera) che perdurava da 3 settimane e sancito l'inizio di una seconda decade "interlocutoria" tra tardo-autunno (quale era stata la stagione dal 1° Dic) e l'inverno, una decade che ha essenzialmente svolto dunque il ruolo che sarebbe dovuto competere alla prima metà di Dicembre
    • 20 Gennaio, data di inizio della fase fredda che prosegue tuttora e proseguirà ancora per diversi giorni, con clima squisitamente invernale

    Il netto contrasto che si è dunque avuto tra la prima decade e l'ultima, in particolar modo in troposfera, rende conto degli scarti davvero notevoli che si sono registrati, e che avrò modo di enunciare meglio in un'apposita sezione.
    Gennaio ha ad ogni modo recuperato l'inverno, e ripristinato il calendario meteorologico al mese in corso.




    Di seguito le medie termiche di Gennaio 2023 a Brindisi Casale:

    media min: 7,1° (+0,5° dalla 81/10; +0,5° dalla 91/20)
    media max: 14,15° (+1,15° dalla 81/10; +1,05° dalla 91/20)
    media delle medie: 10,6° (+0,8° dalla 81/10; +0,7° dalla 91/20)

    Considerando che le prime due decadi erano terminate a quasi +2° dalla media mensile, essere riusciti a chiudere il mese addirittura solo il grado di anomalia positiva è prodigioso.
    Gennaio 2023 ha seguito il copione del 2022, con una prima metà calda, un cambiamento iniziato attorno al 10 e un'ultima decade fredda che ha trascinato il mese lontano dal destino da top 5 dei più caldi cui sembrava essere destinato dopo la prima settimana.

    Occupa il 12esimo posto tra i più caldi mesi di Gennaio dal 1951, posizione tuttavia condivisa con 1956, 1973, 1994 e 1997.
    Nel complesso, ci sono stati 16 mesi di Gennaio caldi quanto o più di questo negli ultimi 73 anni.


    La media minime è stata poco sopra la norma, ciò grazie alle inversioni notturne che hanno donato parvenza invernale alle notti in un contesto altrimenti primaverile in prima decade e, in ultima decade, alla predominante ventilazione da terra. Paradossalmente è proprio nel campo delle minime che si ritrova quello che è forse il dato più rilevante dell'intero mese al suolo.


    La media max è stata decisamente più alta, probabilmente molto più di quella che sarebbe stata in altre annate.
    A condannarla il mare molto caldo eredità del mite autunno e del caldissimo Dicembre, tanto che ancora adesso, e soltanto grazie alla fredda ultima decade, le temperature dell'Adriatico sono ancora indietro di 3 settimane sulla tabella di marcia. Ad inizio Gennaio lo erano tuttavia di più di un mese!
    Stimo che il mare in netto sopra media sia costato +0,2° circa alla media mensile, e fino a +0,4/+0,5° alla media max. Si tratta di un'influenza per niente indifferente, e uno dei fattori che bisognerà mettere in conto per la futura evoluzione del clima.

    Termina nella top 10 delle più calde medie max di Gennaio dal 1951, verso il settimo od ottavo posto a seconda di come vada corretta la sovrastima del 2015 (leggera) e soprattutto quella del 2016.
    E' da evidenziare come della seconda metà del Novecento si individuano soltanto 3 mesi di Gennaio che ebbero una media max sopra i 14° (1955, 1956, 1988); dal 2001 al 2022 invece se ne contano fino a 6, di cui 2 nel primo decennio (2001 e 2007) e 4 nel secondo (2014, 2015, 2016, 2018).
    Da notare come, a differenza di tutti i casi sopra citati, Gennaio 2023 abbia visto una bassa prevalenza dei venti da SSE/SE (5% VS > 9%). Lo scirocco è un buon marker della frequenza con la quale si sono avute correnti meridionali, questo perchè non è un vento di brezza di terra (come accade per il SW, meno frequente ma possibile anche per il vento da S) quindi quando soffia deriva sempre dal quadro sinottico, ed è perciò indicativo di rimonte d'aria più mite. Il fatto che sia stato poco frequente questo Gennaio è suggestivo di come la media max alta sia da ascrivere a dinamiche non dipendenti da frequenti sciroccate o risalite calde da sud, e di conseguenza sostiene indirettamente l'ipotesi dell'origine "marina" dell'anomala media massime.




    Vediamo adesso le statistiche più significative del mese:

    • estremi 2,2/17,6°
    • 4 min > 10°
    • nessuna max sotto i 10°, non sono tanti i mesi di Gennaio a non averne avute (16 in totale includendo il 2023, di cui tuttavia 4 con 10° spaccati di max più bassa)
    • la minima più alta del mese (14,2° il 18/1) è stata la seconda minima più alta a Gennaio dal 1951 [1]; è stata letteralmente una sorpresa, ed è uno dei due dati (assieme alle straordinarie max della prima decade, vedi sotto) con cui Gennaio 2023 lascia indelebile il suo segno negli annali!
    • la notte del 18/1 è stata la sesta più calda dal 1951 [1]
    • il 18/1 è stata la decima giornata più calda a Gennaio dal 1951 [1]
    • terzo posto per la più tardiva prima minima di Gennaio < 5,4° dal 1951, avvenuta solo il 20, dietro a 1972 (arrivò solo il 24) e 2014 (addirittura il 29!)
    • quarto posto per il maggior n° di minime consecutive (19) ≥ 5,4° a Gennaio dal 1951
    • quarto posto per la più tardiva prima minima di Gennaio < 5,6° dal 1951, verificatasi il 15; davanti si ritrovano 1971 (arrivò il 18), 2014 (il 29!) e 2018 (il 18); da notare i due anni recentissimi in classifica
    • secondo posto per la più tardiva prima massima di Gennaio < 13° dal 1951, registrata per la prima volta il 20; davanti solo il 2014, quando la prima massima sotto i 13° fu fatta il 25!
    • terzo posto per il maggior n° di massime consecutive (19) con max > 13° a Gennaio dal 1951, dietro a 2014 (24) e 2007 (20)
    • terzo posto per la più tardiva prima max di Gennaio < 11,5° dal 1951, per la prima volta il 30; al primo posto ex aequo il 1988 e il 2001, quando addirittura nessuna max scese sotto 11,5°!
    • pareggiato il record del 1984 per il maggior n° (9) di max consecutive ≥ 15,3° a Gennaio dal 1951; questo record è particolarmente significativo, perchè è stato fatto interamente in prima decade (dall'1 al 9) e sotto prevalente vento dai quadranti settentrionali, un'anomalia unica nel suo genere visto e considerato che a Gennaio una tale continuità si dovrebbe avere esclusivamente a seguito di lunghissime (e, proprio per la loro durata temporale normalmente fugace, rare) fasi di correnti calde da sud
    • il record precedente può essere unicamente spiegato tenendo conto delle acque ancora molto calde ad inizio mese dell'Adriatico, e infatti non era mai successo in nessun Gennaio dal 1951 al 2022 che le massime, sotto vento dal mare/vento da nord, fossero superiori alla soglia dei 15°; nel 2023 invece se ne sono avute persino 6!
    • quarto posto per il maggior n° (10) di giornate consecutive con media grezza > 11° a Gennaio dal 1951, dietro a 1956 (16), 2007 (13) e 2014 (12)
    • record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima min < 5,8/5,6/5,4° dal 1951; il record è stato riscritto gradualmente, con una prima minima di 5,6° l'8/1, poi una minima di 5,4° il 15/1 e infine una minima di 4,6° addirittura il 20/1; stra-battuto il primato (oramai remoto e anacronistico) del 1964, che registrò la prima minima sotto i 5,4° il 7/1/1964 e che è stato migliorato di conseguenza di quasi due settimane (+13 gg)!
    • record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima max < 13° dal 1951; già raggiunta in verità il 12/12, e già allora piuttosto tardi, non è stata rinnovata per più di un mese (!) e fino al 20/1, quando si è riusciti a strappare una max di 12.4°; anche in questo caso il record è stato pesantemente ritardato di 13 gg in quanto il precedente primato spettava all'inverno 1985-86, quando la prima max sotto i 13° si rilevò curiosamente sempre il 7/1
    • record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima max < 12,4° dal 1951, fatta il 22/1; battuto il precedente record del 1985-86 di +11 gg
    • record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima max < 11,5° dal 1951, il 30/1 con circa 10.3° che riscrive di +9 gg il primato del 1997/98
    • record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima giornata con media grezza < 10° dal 1951, per la precisione già Dicembre aveva visto il 22 una giornata con media grezza di quasi 10° (10,05°) ma escluso questo picco non si è riusciti fino al 14/1 ad avere una giornata più fredda, "impresa" di cui è stato capace solo il 15/1 (di poco, media grezza 9,8°!) e, definitivamente e inequivocabilmente, sempre il 20/1 (media grezza 8,5°)
    • da quanto appena detto ne deriva che sia stato anche record di tardività per l'inverno e per il semestre freddo per la prima giornata con media grezza ≤ 9,8° dal 1951; battuto il record sempre dell'inverno 1963-64 di oltre metà mese (fino a quest'inverno, infatti, già Dicembre aveva sempre registrato almeno una giornata con una media grezza sotto i 10°, con il Dicembre 1963 che era stato l'unico ad avvicinare il rischio di non averne nemmeno una visto che la giornata più "fredda" del mese ebbe appunto una media di 9,8°)
    • record di tardività anche per la prima giornata con media grezza < 9° in inverno e nel semestre freddo dal 1951, così come anche per la prima giornata con media grezza ≤ 8,5°
    • la rapida evoluzione termica avvenuta dal 20 Gennaio, con il repentino passaggio ad ua fase più fredda anche per questo periodo dell'anno, evita stavolta un altro record che sembrava cosa fatta: per una manciata di giorni (appena 5) il 2022/23 conquista infatti soltanto il secondo posto per la più tardiva prima giornata con media grezza < 8° dal 1951 in inverno e nel semestre freddo, ciò grazie al rapido crollo delle medie dal 20 che ha portato già il 22/1 a rilevare una giornata con media 7,4°
    • analizzando i dati sopra esposti si può evidenziare come tutti questi record di tardività, ancora in divenire oltre la metà mese, sono stati tutti improvvisamente chiusi e archiviati nel giro di pochissimi giorni, segno evidente della transizione da tardo-autunno ad inverno completata proprio il 20/1 da parte del sistema climatico
    • l'unica pratica che è rimasta aperta fino all'ultimo (non solo retoricamente, ma letteralmente fino all'ultimo del mese!) è stata quella del dew point negativo, che ancora al 30/1 non si era mai visto (in verità non era mai sceso, se non qualche giorno prima di un decimo, neppure sotto 1°!); proprio nelle ultime ore del 31/1 si è scesi finalmente sotto lo zero, fino addirittura a -3°, salvando Gennaio da quel che sarebbe stato la clamorosa assenza di un punto di rugiada negativo (!!); ad ogni modo è record di tardività dal 1951 per il più tardivo primo dp negativo




    La stazione di Brindisi Montenegro ha visto medie 6,2/14° (grezza di 10,1°). L'aeroporto invece ha avuto medie 7,1/14,15° (grezza di 10,6°).
    La media min, in particolare, è stata -0,9° dall'aeroporto, mentre la media max -0,15°.

    Il distacco tra le medie grezze di Montenegro e dell'aeroporto è stato pari a -0,5°.


    Il delta è stato quello standard, ma colpisce la modalità con il quale si è realizzato: normalmente, infatti, Montenegro è più calda dell'aeroporto per le massime, al più simile in inverno; viceversa la differenza consiste più che altro in una media minime decisamente più bassa.
    In questo Gennaio, invece, la differenza nella media minime è stata più esigua del solito, mentre la media max è stata persino inferiore a quella dell'aeroporto! Davvero un pattern curioso.



    ZT Brindisi Gennaio 2023.pngT 850 hPa Brindisi Gennaio 2023.pngT 500 hPa Brindisi Gennaio 2023.png


    Atmosfera- Se già le differenze tra prima e terza decade sono state nette al suolo, in quota giungono all'esasperazione.
    La prima decade è stata in perfetta continuità termica e di gpt con l'anticiclonica ultima decade di Dicembre 2022, e pertanto degna di fine Ottobre (o di fine Aprile, a seconda dei punti di vista).
    Il fronte freddo del 10 ha segnato l'inizio chiaro dell'inverno: nel giro di 24 h le condizioni bariche e termiche sono precipitate da un contesto persino tardo-primaverile ad uno nella norma per il periodo più freddo dell'anno, quanto meno in medio-alta troposfera (700 e 500 hPa), e l'ultima decade ha soltanto acuito la tendenza tanto che a 500 hPa la terza decade di Gennaio è stata la quarta più fredda terza decade degli ultimi 50 anni!

    Diverso il discorso per la bassa troposfera (850 hPa e, visto che siamo in inverno, anche la quota dello ZT): essa ha seguito il decorso visto per il suolo, con il mantenimento ancora di anomalie positive, sebbene senza i picchi marcati raggiunti a terra (vedi 18 Gennaio), ma altrettanto con la scarsità di picchi, pure se molto lievi, sotto la media.
    Soltanto dal 20 Gennaio le condizioni si sono fatte pienamente invernali.


    Sintetizzando, è come se l'inverno si fosse improvvisamente palesato il 10 Gennaio e fosse "calato dall'alto", lentamente, fino a conquistare l'intera colonna d'aria soltanto in ultima decade.
    Questo curioso andamento è efficacemente visualizzabile nel grafico delle anomalie alle varie quote di riferimento:

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi Gennaio 2023.png


    Prima di commentarlo è necessario esporre le medie:

    • 850 hPa: 2,5° (+1,1° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -5,8° (+0,7° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -23,6° (-0,3° dalla 81/10)
    • ZT: 2038 m (+245 m dalla 81/10)


    Si nota chiaramente come le anomalie positive siano andate stemperandosi salendo di quota, fino a farsi addirittura di poco negative a 500 hPa! E' un andamento contrario a quello solito degli ultimi tempi, quando normalmente è la bassa troposfera ad avere anomalie meno positive (a volte anche negative) rispetto alla alta.


    La spiegazione di questo peculiare pattern può essere intesa osservando il riepilogo delle anomalie e delle medie delle varie quote per ogni decade (rispetto alla mensile):

    Anomalie medie Gennaio 2023.png

    E' evidente come la prima decade sia stata eccezionalmente calda a tutte le quote, ma come soltanto a 500 hPa essa sia stata bilanciata da un'ultima decade di eguale anomalia ma di verso opposto. A 850 hPa invece non solo non c'è stato compenso ma la seconda decade ha acuito l'entità dello scarto positivo già ereditato dalla prima decade, inoltre la terza ha visto condizioni fredde ma di entità non rilevante.



    Non ci sono stati picchi di rilievo, l'unico da segnalare è il sesto posto per la più alta temperatura a 500 hPa a Gennaio dal 1973, con -14.4° il 2.



    La prima decade è stata totalmente fuori stagione, una delle 5 più decadi calde mai rilevate a tutte le quote a Gennaio dal 1973, addirittura al secondo posto per la media termica a 700 hPa e per lo ZT; rimando al relativo resoconto per approfondimenti.
    La terza decade come già ampiamente illustrato è stata viceversa fredda, senza che però abbia raggiunto i livelli della prima (fatta eccezione per la quota dei 500 hPa).


    La compresenza di due fasi così opposte rende ragione della contemporanea capacità che ha avuto Gennaio di riscrivere statistiche sia di caldo sia di freddo. Come spesso capita, si è trattato di "statistiche di continuità", vale a dire che i dati significativi sono stati stabiliti non tanto in relazione all'entità delle isoterme quanto piuttosto alla loro impressionante persistenza, che come si vedrà non è stata solo una peculiarità della fase mite di inizio mese, tutt'altro.

    Seguendo la cronologia del mese, ha senso prima elencare le statistiche correlate al caldo visto che queste sono state diretta espressione dell'assenza (in prima decade) o della scarsità (in seconda decade) di ondate fredde che si è avuta nella prima metà mensile:

    • pareggiato il record per il più lungo intervallo di tempo (3 gg) con quota dello ZT superiore a 3220 m a Gennaio dal 1973, condiviso con il 2005; da evidenziare come in realtà sostanzialmente a pari merito sia stato anche l'episodio del 1993, che se scegliessimo il cut-off dei 3195 m sarebbe addirittura davanti sia a 2005 sia a 2023 di appena 6 h
    • terzo posto per il più lungo intervallo di tempo (4,5 gg) con quota dello ZT superiore ai 3000 m a Gennaio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (6,5 gg) con quota dello ZT superiore ai 2900 m a Gennaio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (8,5 gg) con quota dello ZT superiore ai 2800 m a Gennaio dal 1973, dietro al già nominato 1993 sempre di un nulla (6 h!)
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (27,5 gg) con quota dello ZT superiore ai 1210 m a Gennaio dal 1973
    • sesto posto che però vale come un secondo per il più lungo intervallo di tempo (4 gg) sopra i 5,4° a 850 hPa in un mese di Gennaio dal 1973; davanti di sole 12 h si ritrovano, in ex aequo al secondo posto, ben 4 episodi del passato (1998, 2007, 2010, 2014)
    • record per il più lungo intervallo di tempo (7 gg) sopra i 4° a 850 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • terzo posto per il più lungo intervallo di tempo (29 gg!) sopra i -2° a 850 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (8 gg) sopra i -2° a 700 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (9 gg) sopra i -2,5° a 700 hPa in un mese di Gennaio dal 1973, a pari merito con il 1993
    • quarto posto per il più lungo intervallo di tempo (3,5 gg) sopra i -18° a 500 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • terzo posto per il più lungo intervallo di tempo (9 gg) sopra i -21,1° a 500 hPa in un mese di Gennaio dal 1973


    Sul finire del mese il repentino ribaltamento dello scenario ha portato, sorprendentemente, a stabilire anche le seguenti statistiche di freddo:

    • record per il più lungo intervallo di tempo (11 gg) sotto i -25,7° a 500 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (11,5 gg) sotto i -24,6° a 500 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • quinto posto per il più lungo intervallo di tempo (12 gg) sotto i -22,7° a 500 hPa in un mese di Gennaio dal 1973
    • quinto posto per il più lungo intervallo di tempo (12,5 gg) sotto i -6,7° a 700 hPa in un mese di Gennaio dal 1973


    Leggendo questi dati ci si accorge di come le statistiche di caldo siano state rilevate in special modo in bassa troposfera (850 hPa e ZT), viceversa come le statistiche di freddo siano state esclusiva pertinenza della medio-alta troposfera.
    Ciò è da ricollegare al discorso iniziale: le basse quote hanno visto l'inverno arriva praticamente negli ultimissimi giorni di Gennaio, e dato il pregresso periodo ciò non poteva che tradursi in una lunghissima fase mite/poco fredda che ha assunto caratteri di eccezionalità; le alte quote invece hanno beneficiato di una goccia fredda rimasta nel Mediterraneo per tutta l'ultima decade, situazione che ha acquisito altrettanto contorni eccezionali.



    Anche in bassa troposfera, così come al suolo (dopotutto è lo strato atmosferico a diretto contatto con esso, quindi è ovvio che vadano a braccetto), il venire dal caldissimo Dicembre 2022 e il perdurare di condizioni non consone alla stagione in corso ha portato a riscrivere pesantemente dei record di tardività:

    • record di tardività per la prima isoterma dell'inverno e dopo l'estate sotto zero a 850 hPa dal 1973; fino al 10 Gennaio infatti la temperatura più bassa raggiunta a 850 hPa erano ancora gli 0° spaccati del 24 Nov e del 12 Dic (!!!)
    • record di tardività per la prima isoterma ≤ -1° a 850 hPa dal 1973 dopo l'estate e dell'inverno; essa è stata rilevata soltanto il 20/1 (!), e dire che il record spettava proprio a due inverni fa!
    • record di tardività per la prima isoterma ≤ -2° a 850 hPa dal 1973 dopo l'estate e dell'inverno; giunta solo il 30/1 (e poi rinnovata con la prima isoterma < -3 il giorno dopo); anche in questo caso il primato era di due inverni fa, ed è stato ulteriormente ritardato di due settimane!
    • record di tardività per il primo ZT dopo l'estate e dell'inverno sotto i 1400 m dal 1973, questo record va in parallelo con quello a 850 hPa visto che 1400 m è appunto la quota gpt 850 hPa, e appunto essa non aveva ancora fino al 10 visto nemmeno lo zero!
    • record di tardività per il primo ZT dopo l'estate o dell'inverno sotto i 1200/1300 m dal 1973


    La tardività con la quale sono giunte le prime isoterme fredde in bassa troposfera, assieme alla loro scarsa rilevanza, si riflette anche a livello mensile, in quanto Gennaio 2023 con appena una -3° di picco minimo a 850 hPa e una quota minima dello ZT di 1150 m diventa:

    • il settimo Gennaio per la più alta isoterma minima a 850 hPa dal 1973, praticamente sesto considerando che nel 1997 fu -2.9°
    • soprattutto, il secondo Gennaio per la più alta quota minima dello ZT dal 1973, dietro solo al 1988

    Decisamente diversa la situazione a 700 e 500 hPa, dove si sono toccati valori minimi nella norma.





    Analisi e confronti-
    Per completare l'analisi termometrica e per chiudere anche il discorso atmosferico, apro questo specchietto per rendere merito del netto contrasto avutosi tra prima e terza decade. Curiosamente era accaduto lo stesso esattamente un anno fa (!), e questo mi ha enormemente facilitato il lavoro perchè non ho dovuto compiere ulteriori ricerche.
    Nonostante alcuni scarti fossero già stati record l'anno scorso, come si vedrà sono stati ristabiliti nuovi primati!

    1. Suolo:

    Decadi
    I
    II III
    media min
    7,9 8,25 5,4
    media max
    15,6 14,7 12,3
    media tot
    11,75 11,5 8,8

    Scarto I-III dec. min: -2,5°
    Scarto I-III dec. max: -3,2°
    Scarto I-III dec. media: -2,95°



    2. Quota:

    Decadi
    I
    II
    III
    850 hPa
    5,5 2,3 -0,2
    700 hPa
    -1,3 -6,5 -9,3
    500 hPa
    -19,2 -23,5 -27,8
    ZT (m) 2916 1836 1422

    Scarto I-III dec. 850 hPa: 5,7°
    Scarto I-III dec. 700 hPa: 8° (secondo posto)
    Scarto I-III dec. 500 hPa: 8,6°
    Scarto I-III dec. ZT: 1494 m

    In rosso i record espressi come valore assoluto, cioè indipendentemente dal segno; in altre parole si sta considerando soltanto quanto la prima e la terza decade siano state distanziate tra loro, non importa se nel passaggio tra le decadi la temperatura sia calata o aumentata.

    In blu ho invece indicato i dati da podio; il record per lo scarto I-III dec a 700 hPa spetta niente di meno che all'anno scorso!!

    Battuto il 2022 invece per quel che è ora il nuovo record per il maggior scarto tra ZT medio della prima e lo ZT medio della terza decade dal 1973.
    Tutte le posizioni finora riportate sono riferite alla serie dei radiosondaggi dal 1973.





    Pluviometria-
    Come se fosse stata un mago l'ultima decade di Gennaio tira fuori dal cilindro piogge talmente abbondanti, in un contesto peraltro freddo, da far impallidire tutte le seconde metà mensili del 2022 messe assieme!

    Avevo già parlato di quella curiosa anomalia che andava avanti imperturbata (è proprio il caso di scegliere questa parola ) da Settembre 2021, e che nel 2022 si era ripetuta in 10 mesi su 12, tanto che del totale annuale soltanto 1/4 delle precipitazioni era caduta nelle seconde metà mensili.

    Gennaio 2023 invece, cumulando circa 111 mm (+70,8% dalla 81/10), di cui circa 77 in ultima decade (e 92 mm includendo anche il 20 Gennaio), chiude per la prima volta da Luglio la mensilità in netto sopra media, e tornando alla curiosa statistica di prima fa quasi meglio nel giro di 12 gg di quanto avessero fatto tutti i 186 gg delle seconde metà di TUTTI i mesi del 2022, che messi assieme totalizzarono la miseria di 95 mm (di cui 3-5 erano frutto di condensa!).
    Detto in altro modo, il periodo 20-31 Gennaio 2023 ha da solo pareggiato perfettamente il quantitativo di pioggia caduto in tutte le precedenti seconde metà mensili del 2022!!


    Per la prima volta Gennaio chiude sopra i 100 mm da dieci anni (era dal 2013 che non accadeva), e per la prima volta dopo Febbraio 2018 un mese invernale raggiunge i 100 mm. Considerando che Febbraio 2018 agguantò i 100 mm per questione di 0,1 mm (il tot fu infatti 100,1 mm), Gennaio 2023 è il primo mese invernale dal Febbraio 2013 a superare decisamente i 100 mm, riuscendo persino a varcare soglia 110 mm.


    Moltissimi i giorni che hanno visto precipitazioni, l'aeroporto ne ha segnalati 16, e io ho assistito, anche se per un minuto, a qualche goccia anche giorno 29. In 15 su 16 è scattato il pluviometro.
    Per la prima volta da un anno a questa parte la stragrandissima maggioranza della pioggia mensile si è vista nella seconda metà mensile.
    34 mm dei 111 totali sono precipitati in 10 h giorno 25; in generale il peggioramento del 25-26-27 è stato quello più propizio, con 62 mm caduti in 3 giorni.

    Record inoltre per il maggior n° di giorni (7) con precipitazioni ≥ 8 mm a Gennaio dal 1951, pareggiando il 1972 e il 2009.


    0,6 mm da condensa, di cui 0,4 mm a seguito della fitta nebbia che ha avvolto Brindisi nel suo fumoso abbraccio la sera di Capodanno.






    E' stata una maratona scrivere questo resoconto in modo da averlo pubblicato prima che iniziasse l'ondata di gelo, in dirittura d'arrivo. Voglio infatti avere la testa solo per godermi l'incredibile forza di madre natura, che nei prossimi giorni farà piombare Brindisi sul mar di Norvegia, tra fiocchiettate allegre, venti tempestosi da nord, mare grosso ma poi leggermente mosso.
    Febbraio è cominciato con un piede diverso rispetto al solito dell'ultimo decennio, e tutto promette per un mese freddo come non capita ormai dal 2014. Certamente quanto sta per verificarsi già di per sè sarà Storia e andrà negli annali della meteorologia locale, ma tutto sembra suggerire che l'intero mese possa chiudere sottomedia, persino in forte sottomedia.

    In attesa di scoprire cosa accadrà domani, dopodomani e la prossima settimana, devo ammettere che l'inverno 2022/23 mi sta stupendo sempre di più e che non è più tra i peggiori da quando sono appassionato, tutt'altro, sta per entrare forse tra quelli memorabili. Nonostante la partenza indegna, ed una prima metà d'inverno meteorologico dietro soltanto al 2000/01, Gennaio ha saputo salvare sia la propria faccia sia quella della stagione in corso, e il periodo sottomedia che si è inaugurato il 20 Gennaio non solo prosegue ma continua ad intensificarsi come la stessa irruzione ormai alle porte dimostra. Tra una decina di giorni, a decade ed Evento concluso, sarà molto interessante rileggere tutti i dati raccolti; nel frattempo, sono in trepidante attesa: solo qualche ora, e la giostra inizierà a girare.
    Ultima modifica di burian br; 04/02/2023 alle 13:32

  8. #88
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    So che vista la comprensibile fibrillazione per le recenti uscite modellistiche il discorso delle anomalie termiche sia passato in secondo piano ma ho calcolato lo scarto in Italia sulla 1981-2010 per gennaio 2023 e dovrebbe aver chiuso (pur con un margine di incertezza dell'ordine di circa 2 decimi, sia verso l'alto che verso il basso rispetto alla mia stima) a +1,77 °C: si tratterebbe, se così fosse, del sesto mese di gennaio più caldo dal 1900 ad oggi su scala nazionale, dietro al 1936 (+2,4 °C circa sulla 1981-2010), al 2007 (+2,3/+2,4 °C), al 2018 (+2,3 °C), al 2014 (+2,2 °C) e al 1988 (+2,0/+2,1 °C). Sarebbe comunque grossomodo al livello di gennaio 1948 e gennaio 1955: anche loro chiusero tra il +1,7 °C e il +1,8 °C sulla 1981-2010.
    Ciao Alessandro.

    Ti quoto perchè è uscito il dato del CNR e mi ha letteralmente lasciato spiazzato.

    La differenza con il tuo dato è davvero notevole a questo giro. L'anomalia calcolata dal CNR è pari a +0,96°C sulla 1991-2020, che significa un +1,25°C circa sulla 1981-2010. Un dato che, secondo il CNR, collocherebbe questo Gennaio fuori dalla top 10 dei mesi di Gennaio più caldi, dato che sarebbe in 11esima posizione, a distanza notevolissima dal primo posto che secondo loro rimane sempre quello del 1936.




    https://www.isac.cnr.it/climstor/cli...month_TMM.html


    Boh...a me sembra un dato palesemente sottostimato soprattutto per quanto concerne l'Italia centrale. Come fanno ad avere tutti quei quadrati rosa (anomalia tra +0,5 e +1,5) e ad avere chiuso a +0,65° appena?

    Mi verrebbe da pensare proprio ad un errore di calcolo.

    Anche per certe zone del nord Italia trovo delle stranezze...si passa da un anomalia tra +2,5 e +3,5 sul Veronese, ad un'anomalia praticamente neutra sulle Dolomiti di Brenta

    Infine, e su questo sono abbastanza certo, c'è una bella sottostima sul quadrato a SW del Lago di Garda, infatti come detto Ghedi ha chiuso a +3,0 sulla 1991-2020 e in questa mappa viene messa tra +1,5 e +2,5.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  9. #89
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    A Bologna Borgo Panigale (anomalia sulla 1971-2000):

    Min: 2,7ºC (+3,2ºC)
    Max: 9.2ºC (+3,2ºC)
    Med: 5,8ºC (+3,1ºC)

    Saludos!

    ps. considerando che la 1981-2010 è sicuramente un po' più calda (non so di quanto però), la mappa del CNR che ha mostrato Friedrich qui sopra mi pare abbastanza fedele alle osservazioni...
    Climate is what you expect
    Weather is what you get

  10. #90
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    Predefinito Re: Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    A Bologna Borgo Panigale (anomalia sulla 1971-2000):

    Min: 2,7ºC (+3,2ºC)
    Max: 9.2ºC (+3,2ºC)
    Med: 5,8ºC (+3,1ºC)

    Saludos!

    ps. considerando che la 1981-2010 è sicuramente un po' più calda (non so di quanto però), la mappa del CNR che ha mostrto Friedrich qui sopra mi pare abbastanza fedele alle osservazioni...
    con il tuo dato sicuramente lo è visto che risulta nei quadrati più calienti
    C'ho la falla nel cervello


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