E' da dire che anche se smettessimo domani di emettere, oppure emettessimo in pareggio con quanto la Terra riesce ad assorbire e compensare, la CO2 già presente nel sistema non avrebbe ancora raggiunto il punto di equilibrio termico.
Effettivamente ho visto scenari IPCC prolungati non solo fino al 2100, ma fino al 2500. Lo scenario 4.5, quello attualmente più probabile, vedrebbe un sostanziale arresto netto delle emissioni nella seconda metà del XXI secolo, e al 2100 la temperatura media terrestre sarebbe circa a +3° dalla preindustriale. Ciononostante la curva termica continuerebbe a crescere per altri 200 anni, sebbene a ritmo molto più lento, fino ad assestarsi sui +4,5° dalla preindustriale dopo il 2300-2400.
Questo per dire che servirebbe arrestare le emissioni il prima possibile perchè poi ci sarebbe ancora un delta termico che si verificherebbe dopo. E' vero che meno molecole di CO2 emesse avrebbero maggior peso in quel caso, però è da considerare che la chiave sta appunto in quel "emesse": se le emissioni nette fossero zero, il problema non si porrebbe.
La temperatura varia in modo lineare con le emissioni cumulate, dipende dal forcing radiativo (che ha una relazione logaritimica con la concentrazione) ma anche da quanto calore viene assorbito nell'oceano e il forcing radiativo a sua volta dipende da quanta co2 rimane in atmosfera.
la sensibilità del riscaldamento al forcing radiativo è inizialmente bassa poichè l'oceano è in forte disequilibrio e può assorbire molto calore ma aumenta col tempo fino a stabilizzarsi, al contrario la sensibilità del forcing radiativo alle emissioni di co2 è inizialmente alta ma si riduce man mano che l'oceano si satura, c'è una compensazione tra queste due curve ed il risultato è un riscaldamento circa lineare in funzione delle emissioni cumulate.
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Da appassionato meteo non però con basi studiose scientifiche, faccio notare che siamo contemporaneamente in periodo AMO+ ed EA+. Non vorrei che gli effetti del GW sull'Europa siano amplificati da questo, dato che siamo il continente che si sta scaldando di più
Ultima modifica di Tarcii; 08/01/2023 alle 17:59
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
a vedere alcuni interventi mi sa che non si è compreso il senso dei post da cui è scaturita la discussione
dire che il trend medio di lungo periodo risulta coerente con quello globale è talmente ovvio che non vale nemmeno la pena stare a specificarlo
si era parlato di aspetti configurativi e linearità regionale (in senso emisferico) su scale di breve-medio periodo
per altro dato che il mediterraneo non è certo un'area emisferica favorevolmente collocata per le incursioni gelide è altrettanto ovvio che quelli che vengono definiti eventi siano sempre stati episodici, non a caso gli inverni che uniscono eventi a continuità sono quelli gelidi, ovviamente rapportati al proprio contesto, prima che qualcuno venga a specificare nuovamente che gli inverni gelidi dell'800 erano più gelidi di quelli novecenteschi
anche se non è nemmeno questo un assoluto, tant'è che il 2005-06 è un inverno molto freddo per gli standard dell'ultimo secolo senza aver assistito ad alcuna botta epocale
quindi gli aspetti configurativi possono fare una consistente differenza in valore assoluto a prescindere dal riferimento relativo (media trentennale x o y) a cui li accosti, nessuno sta nemmeno negando che assetti configurativi sommariamente paragonabili producano gli stessi effetti, e come potrebbe essere altrimenti?
per altro in inverno molto più che in estate sono gli stessi assetti circolatori, sempre ora come in passato, a favorire l'amplificazione di certe isoterme prima sul continente e poi eventualmente verso il mediterraneo
questo in considerazione dell'assetto del vp e delle linee oceaniche
quindi quelli che vengono definiti serbatoi si espandono o si contraggono, non sono un valore assoluto che non può variare nell'arco delle settimane
persino le estati che sono più facilmente lineari rispetto al bilancio possono prentare scarti più o meno rilevanti a seconda delle configurazioni prevalenti
il ragionamento che perde di vista tale aspetto in un contesto come questo è volerle necessariamente rapportare a delle medie poco rappresentative e non ai valori assoluti gli scarti termici tra una stagione e l'altra
un delta tra due stagioni adiacenti di più +1 se non addirittura +2 in sostanza è comunque rilevante ed è conseguente agli assetti prevalenti, a prescindere che rispetto alla media tot ci sia comunque il segno +
tra l'altro gli stessi assetti estivi sono cambiati e rendono conto di un ciclo atlantico spesso sbilanciato a favore anche in questo caso di un rinforzo del js polare, quando credo che ormai si desse per scontato dopo i primi anni 2000 che gli scambi meridiani in snao- sarebbero stato il pattern prevalente a oltranza dopo le estati di inizio millennio
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Ultima modifica di Alessandro1985; 08/01/2023 alle 17:33
C'ho la falla nel cervello
Questo è vero, ma è da ciò che è scaturita la discussione: e se AMO+ ed EA+ siano i nuovi indici prevalenti per via del GW? E se i periodi in cui sono positivi diventassero molto più frequenti di quelli di segno opposto proprio per il mutato assetto termico globale?
Volevo inserirmi in questa discussione mettendo in evidenza qualcosa di diverso dalle configurazioni;essendo io solo un appassionato,ma non avendo le competenze della maggior parte della gente qui presente.
Leggendo articoli di ogni tipo si trovano spesso informazioni di ritrovamenti di scheletri,rifugi,armi di qualsiasi epoca,dai 50 ai 2000 anni fa e anche di più al di sotto dei ghiacciai;quindi io mi chiedo,ma se questi reperti finora erano coperti vuol dire che precedentemente i ghiacciai li non erano presenti e di conseguenza mi chiedo;essendo fuori dalla PEG(che comunque viene descritta come uno dei periodi più freddi dalla fine dell'ultima glaciazione)da 150-170 anni;come possiamo sapere se la terra sia ancora in cerca di un equilibrio termico e che questo equilibrio termico non ci porti per esempio ad avere il limite dei ghiacciai alpini a 3500mslm e le T un grado superiore ad ora per esempio;e che quindi le circolazioni atmosferiche vissute precedentemente stiano cambiando/scomparendo perché appunto non erano "normalità ";ma uno strascico della PEG.
Anche studiando le varie ondate di freddo "epocali" post PEG si nota una perdita potenza o in termini di lunghezza,ampiezza e/o in termini di picchi di freddo più ci si avvicina ai giorni nostri;il che potrebbe sottolineo potrebbe semplicemente essere che la terra sta cercando un equilibrio,che però non sappiamo dove potrebbe arrivare.
Questa voleva essere solo uno spunto e mi scuso se ho inquinato il thread senza portare a supporto dati e carte,ma solo attraverso un pensiero
Ci sono pochi casi in cui è possibile usare il ritrovamento di reperti per studiare il clima del passato, uno di questi è lo Schnidejoch pass in svizzera poichè non sono soggetti a movimenti glaciali e a differenza dei grossi ghiacciai che hanno lunghi tempi di riequilibrio forniscono indicazioni di breve periodo sul superamento di soglie di deglaciazione:
Just a moment...
In alternativa un ghiacciaio sommitale come lo Weißseespitze:
Contemporary mass balance on a cold Eastern Alpine ice cap as*a potential link to the Holocene climate | Scientific Reports
Entrambi suggeriscono che le attuali condizioni climatiche sono anomale in almeno 6000 anni, la t di equilibrio per lo Weißseespitze è intorno ai valori dell'estate 2020, una delle più favorevoli degli ultimi decenni in quell'area...più indietro non è chiaro, c'è il fattore orbitalico che incide molto ma non è certo questa la causa dell'attuale riscaldamento.
Non è neppure chiaro quanto fosse fredda la peg a livello globale rispetto al resto dell'olocene, c'è un dibattito in corso nella letteratura scientifica sulle ricostruzioni dell'olocene poichè molti proxy sono sensibili alla stagione estiva e sono localizzati in aree dove il forcing orbitalico ha un maggiore impatto, non è chiaro se la peg sia stato un periodo particolarmente freddo anche a livello globale e nelle medie annuali, il riscaldamento attuale è comunque una risposta all'attuale aumento dei forcing radiativi qualunque sia stata l'evoluzione nel corso dell'olocene.
Qui una delle ultime pubblicazioni sull'argomento:
CP - Reconstructing Holocene temperatures in time and space using paleoclimate data assimilation
Questo è quanto successo questa estate:
https://twitter.com/AndreaFischerIC/...96414402191361
Ultima modifica di elz; 08/01/2023 alle 21:14
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
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