Originariamente Scritto da
galinsog@
In realtà c'è parecchio da de-mistificare:
1. la stratosfera invernale ad oggi non si è particolarmente raffreddata rispetto ai decenni passati; semmai la stratosfera si è raffreddata nel suo complesso a partire da fine anni '80 e molto più nel semestre caldo che in quello freddo (e questo è in perfetto accordo con gli scenari relativi all'
AGW e alle modalità con cui avviene il trasferimento di calore tra suolo e atmosfera).
2. che sia relativamente calda o fredda importa molto poco e se il riferimento è con gli anni 00 il raffreddamento invernale non lo si rileva proprio (totale assenza di segnale);
3. gran parte degli ESE (SC sfocianti in ESE) che abbiamo visto avvicendarsi in questi ultimi 10 anni sono avvenuti quando la
NAO era positiva, mentre l'impatto sull'
AO è stato abbastanza variabile. Gli Strong Polar Vortex Event (in grado di indurre lunghe fasi con
NAO e
AO+) sono stati comunque minoritari e, detto tra noi, non è che la frequenza di inverni con Strong Polar Vortex prevalente sia significativamente aumentata rispetto ai 40 anni precedenti, semmai siamo tornati a un periodo con prevalenza di
NAO invernale, questa però non sarebbe nemmeno una novità, dal 1987/88 al 1999/2000 abbiamo avuto solo 2 inverni con
NAO trimestrale tendente al negativo, ossia il 1995/1996 e il 1997/1998.
Io l'unica cosa che posso congetturare e che gli assetti circolatori tipicamente zonali (quindi con scarsa intrusività d'onda) tendano a favorire l'evoluzione in ESE degli Strat-cooling che si avvicendano tra tardo autunno e inverno, casualmente sono anche pattern che il più delle volte inducono la positività dell'indice
NAO.
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