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  1. #81
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Febbraio chiude con una media delle minime che, nonostante l'ultima settimana fortemente in positivo, si attesta a -0,2°!
    Caduti in totale 58,8mm.
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  2. #82
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    Anomalie rispetto alla mensile 1-20 febbraio
    Alghero Fertilia
    Minime 1,9°C (-3,6°C 1991/2020)
    Massime 14,6°C (+0,1°C 1991/2020)
    Precipitazioni 1,2 mm (-51 mm 1991/2020)

    Olbia Costa Smeralda
    Minime 3,7°C (-2°C 1991/2020)
    Massime 14,9°C (-0,1°C 1991/2020)
    Precipitazioni 25 mm (-20,4 mm 1991/2020)

    Cagliari Elmas
    Minime 3,5°C (-2°C 1991/2020)
    Massime 15°C (+0,1°C 1991/2020)
    Precipitazioni 15,6 mm (-15,5 mm 1991/2020)
    Anomalie rispetto alla mensile

    Alghero Fertilia
    Minime 3,4°C (-2,1°C 1991/2020)
    Massime 15,1°C (+0,6°C 1991/2020)
    Precipitazioni 34,4 mm (-17,8 mm 1991/2020)

    Olbia Costa Smeralda
    Minime 4,2°C (-1,5°C 1991/2020)
    Massime 15,1°C (+0,1°C 1991/2020)
    Precipitazioni 60,2 mm (+14,8 mm 1991/2020)

    Cagliari Elmas
    Minime 4,6°C (-0,9°C 1991/2020)
    Massime 15,2°C (+0,3°C 1991/2020)
    Precipitazioni 40,6 mm (+9,5 mm 1991/2020)

  3. #83
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    A Ferrara Febbraio 2023 termina con medie di 1,3°C/11,5°C.

    Questo significa che ha chiuso a circa +1,8°C sulla media 1981-2010. Val la pena di segnalare la paurosa rimonta fatta nella media delle minime, che rimane comunque la 2° più bassa dal 2014 ad oggi ma di un soffio: fino al giorno 19, tuttavia, la media delle minime era pari a -0,8°C, cioè il 4° valore più basso dal 2000 ad oggi dopo 2003, 2005 e 2012.

    Il mese nonostante tutto è il 3° più freddo dal 2014 in avanti dietro al 2018 (lontanissimo) e al 2015 (chiuso a +1,25° sulla 1981-2010).

    A Ghedi la situazione forse è addirittura peggiore: il mese infatti ha chiuso a +1,7° sulla 1991-2020, che significa tranquillamente un +2° sulla 1981-2010.

    Insomma, anche in questo mese, che al centro-sud è stato abbastanza normale mi sembra di capire, sarà il nord Italia a recitare la parte della pecora nera, come ormai avviene in maniera pressochè ininterrotta da Gennaio 2022 in avanti (e a livello invernale anche da prima).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #84
    Vento moderato L'avatar di dude79
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    A Bologna Borgo Panigale, Febbraio 2023 è il più freddo degli ultimi cinque, e il terzo più freddo (dopo 2018 e 2015) degli ultimi dieci anni: siamo SOLO 2ºC sopra la media 1971-2000, quella che alcuni anni fa era una cacotopia nella testa dei pessimisti del forum è ormai triste realtà.

    min: 1,1ºC (+0,2)
    med: 6,4ºC (+2ºC)
    max: 12,4 (+3,4ºC)

    Pioggia solo 22,8 mm in un episodio di due giorni (25-26).

    Climate is what you expect
    Weather is what you get

  5. #85
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    A Ferrara Febbraio 2023 termina con medie di 1,3°C/11,5°C.

    Questo significa che ha chiuso a circa +1,8°C sulla media 1981-2010. Val la pena di segnalare la paurosa rimonta fatta nella media delle minime, che rimane comunque la 2° più bassa dal 2014 ad oggi ma di un soffio: fino al giorno 19, tuttavia, la media delle minime era pari a -0,8°C, cioè il 4° valore più basso dal 2000 ad oggi dopo 2003, 2005 e 2012.

    Il mese nonostante tutto è il 3° più freddo dal 2014 in avanti dietro al 2018 (lontanissimo) e al 2015 (chiuso a +1,25° sulla 1981-2010).

    A Ghedi la situazione forse è addirittura peggiore: il mese infatti ha chiuso a +1,7° sulla 1991-2020, che significa tranquillamente un +2° sulla 1981-2010.

    Insomma, anche in questo mese, che al centro-sud è stato abbastanza normale mi sembra di capire, sarà il nord Italia a recitare la parte della pecora nera, come ormai avviene in maniera pressochè ininterrotta da Gennaio 2022 in avanti (e a livello invernale anche da prima).
    E' stato normale al suolo (credo comunque che diverse zone interne hanno chiuso comunque sopra la media), ma in quota credimi assolutamente no, anche se le anomalie sono più contenute di quanto lo siano state da te a livello di pianura.

    Ho quasi finito il resoconto mensile, sarà interessante la parte atmosferica perchè come sempre al Sud c'è un certo disaccoppiamento tra suolo e quota, forse derivante dal fatto di essere circondati dal Mediterraneo che attutisce tutte le anomalie. In libera atmosfera l'influenza del mare non si avverte invece.

  6. #86
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    L'ondata di gelo della prima decade, benchè sterile, era stata di una eccezionalità tale da far credere che fosse inevitabile chiudere la mensilità con una discreta anomalia negativa sulla 81/10. Ma tanto sorprendentemente e brutalmente si era verificata, dopo due mesi in cui di freddo non ce n'era stata traccia nè al suolo nè lungo la colonna d'aria (record di tardività per la prima temperatura sotto i 5.4°; record di tardività per la prima isoterma sotto i -2° a 850 hPa; record di tardività per il primo ZT sotto i 1400 m: è questo il contesto che aveva caratterizzato la stagione fino a quel punto), altrettanto sorprendentemente e brutalmente si è ripristinato nel giro di qualche giorno lo stesso clima ben poco invernale lungo tutte le quote che aveva caratterizzato il resto dell'inverno, come se la terza decade di Gennaio e ancor più la prima decade di Febbraio fossero stati un sogno, perchè sarebbe più facile concepire che si sia trattato di un sogno piuttosto che trovare una spiegazione sensata a quanto incompatibile sia stata quella parentesi molto fredda durata tre settimane piombata nel mezzo di una stagione che è assomigliata più ad un tardo autunno che all'inverno.


    Sembrava quasi impossibile dilapidare il consistente scarto negativo che lungo l'intera colonna la prima decade aveva lasciato in eredità, ma di questi tempi nulla è impossibile.
    Sembrava quasi impossibile che Febbraio potesse chiudere anche solo in media, mentre in atmosfera a vedere le medie finali non si crederebbe che la prima decade sia stata una delle più fredde degli ultimi 70 anni, capace di competere con mostri sacri quali 2003, 1965 e 1956 a 850 hPa, nè si crederebbe che l'ondata di gelo di inizio mese sia stata la più lunga per persistenza di isoterme sotto -8/-9° a 850 hPa, sotto -15° a 700 hPa e per lo ZT sotto i 530 m a Febbraio degli ultimi 50 anni.

    Eppure è successo, e alla fine Febbraio 2023 da potenziale mese capace di rompere la tendenza iniziata nel 2014 diventa esso stesso parte di essa, in un processo di integrazione che è iniziato con la fase anticiclonica a cuore caldo tra 14 e 24 Febbraio e si è concluso con la risalita mite in un contesto perturbato degli ultimi 4 giorni.
    E' dal 2014 che Febbraio è cambiato profondamente, da allora infatti nessun mese è riuscito mai a scendere sotto la media 81/10, nemmeno il 2018 che a Brindisi non brillò quanto fece altrove data la posizione orientale sul tacco d'Italia.
    E' dal 2014 che Febbraio alterna mesi caldissimi, con anomalie ben sopra il grado di anomalia positiva, a mesi comunque sopra la media, e quando va proprio bene non finisce che in semplice media 81/10, come appunto ha fatto alla fine, arrendendosi a questa tendenza, anche Febbraio 2023.





    Di seguito le medie termiche di Febbraio 2023 a Brindisi Casale:

    media min: 6,1° (-0,3° dalla 81/10; -0,5° dalla 91/20)
    media max: 13,3° (+0,2° dalla 81/10; -0,2° dalla 91/20)
    media delle medie: 9,7° (-0,05° dalla 81/10; -0,4° dalla 91/20)

    Primo mese con anomalia negativa da Aprile scorso, ma è un'anomalia negativa più simbolica che effettiva. Da dire che la 81/10 è la trentennale più fredda, per cui il mese ha chiuso sotto qualsiasi media del passato (-0.2° dalla 71/00 ad esempio, -0.3° dalla 51/80 che a dispetto delle aspettative è la più mite, grosso modo quanto la 91/20).

    Chiudendo appena sotto la 81/10 Febbraio 2023 si pone sullo stesso livello del 2015 e del 2018 (anch'essi chiusero a -0,05°) come Febbraio più freddo della nuova epoca climatica iniziata nel 2014 per questo mese, che da allora viaggia su livelli senza precedenti storici.
    Per darne un quadro, riprendo ciò che già scrissi lo scorso anno:

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Il mutamento subito dal 2014 è drammatico: Febbraio 2022 chiude infatti addirittura a -0,5° dalla 2014-2021, a indicare come la media degli ultimi 9 anni sia stata ben 1,3° più alta rispetto alla 81/10. Un cambiamento drastico e violento, specialmente se si considera che i 9 anni precedenti (2005-2013) avevano visto una media termica di 9,5° (-0,2° dalla 81/10), per cui si è passati da un lunga sequenza piuttosto fredda tra fine anni 2000 e primi anni 2010 ad una lunga sequenza ma abnormemente calda e senza precedenti dal 1951 dal 2014.

    E' stata la media minime a trascinare al risultato il mese, il che è ironico considerando che in prima decade, durante l'ondata di gelo, era stata quella più penalizzata dalla costante presenza di vento dal mare, tanto che la minima più bassa dell'ondata è stata 3,8°.
    Tuttavia la fase anticiclonica successiva ha riscattato la media minime, che si è mantenuta su valori in media con il periodo praticamente sempre, salvo gli ultimi 4 giorni a causa del richiamo mite e dell'assenza di inversioni.

    Proprio la costanza nel rilevare minime basse, frutto della bizzarra combinazione tra vento dal mare in un contesto gelido (che pertanto ha determinato temperature comunque basse nonostante l'alito mite dell'Adriatico) e la prolungata stasi anticiclonica delle due settimane successive, ha permesso di conquistare un dato di rilevanza storica nel mezzo di una stagione in cui non te lo aspetteresti, vale a dire la seconda più lunga sequenza di minime consecutive sotto gli 8° dal 1951 (indipendentemente dal mese), ben 30 giorni dal 26/1 al 24/2, a pari merito con Febbraio 1956 e 2005 e dietro solo di 4 giorni al Febbraio 2003.

    Leggermente sopramedia le massime, che fino al giorno di S.Valentino era state paradossalmente la forza trainante le anomalie negative del mese, tanto che ben 3 massime pomeridiane erano entrate nella top 40 delle più basse dal 1951, e si era stabilito il secondo più lungo periodo con max sotto 8,5° degli ultimi 30 anni.
    Rovescio completo del quadro nella seconda metà mensile, con massime sempre elevate.




    Altri dati significativi:

    • estremi 2,2/18,6°
    • 2 min > 10°
    • 5 max < 10°
    • secondo posto per il maggior n° (24) di minime consecutive < 8° a Febbraio dal 1951, a pari merito con il 1956 e dietro solo al 2003
    • terzo posto per il maggior n° (19) di giornate consecutive con media grezza ≤ 10,6° a Febbraio dal 1951, dietro al 2003 e al 2009
    • secondo posto per la più tardiva prima minima del mese di almeno 8° a Febbraio dal 1951 (solo il 25), a pari merito con il 1956
    • secondo posto per la più tardiva prima giornata del mese (solo il 20) con una media grezza > 10,6° a Febbraio dal 1951, dietro soltanto al solito 2003
    • nona notte più calda a Febbraio dal 1951 il 26 (minima notturna 14,3°)





    ZT Brindisi Febbraio 2023.pngT 850 hPa Brindisi Febbraio 2023.pngT 500 hPa Brindisi Febbraio 2023.png


    Atmosfera- A differenza del suolo in quota Febbraio 2023 termina sopra la media: troppo lunga e troppo intensa, infatti, è stata la fase molto calda a partire dalla seconda decade; essa ha sovvertito il verdetto che sembrava essere ormai scritto dopo una prima decade assolutamente incredibile per durata e magnitudo del freddo.
    Febbraio 2023 prosegue così il trend di perpetua anomalia positiva che va avanti da 10 anni (dal 2014), una tendenza cui solo il 2015 è finora riuscito a sfuggire e di poco (non ne fu in grado nemmeno il 2018, che chiuse di qualche decimo sopra la 81/10 a tutte le quote eccetto che per lo ZT).


    Le medie sono state:

    • 850 hPa: 1,7° (+0,8° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -6,7° (+0,7° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -23,1° (+1,2° dalla 81/10)
    • ZT: 2020 m (+280 m dalla 81/10)


    Questo il riepilogo delle anomalie e delle medie delle varie quote per ogni decade (rispetto alla mensile):

    Anomalie medie Febbraio 2023.png



    Non si tratta di medie significative, il che può apparire paradossale essendo frutto di due eventi di rilievo (l'ondata di gelo in prima decade; la caldissima seconda metà del mese) che però hanno finito per annullarsi tra loro, dando l'immagine di un mese a prima vista anonimo e mite.

    Il primo evento (ondata di gelo tra 4 e 10 Febbraio) è stato già ampiamente trattato nella discussione sulla prima decade.
    Sintetizzando i punti di rilievo mensile, si è distinto per il quinto episodio più freddo a Febbraio dal 1954 per l'isoterma più bassa raggiunta a 850 hPa (-11°), dato che si riflette sul mese intero rendendolo il quinto Febbraio per la più bassa temperatura a 850 hPa dal 1954 . L'eccezionalità delle isoterme sopraggiunte diminuisce salendo di quota, essendo di rilevanza decadale a 700 hPa e per lo ZT e già priva di alcuna significatività a 500 hPa.
    Ciò è compatibile con il carattere pellicolare dell'aria continentale affluita.



    Più che per intensità l'ondata ha lasciato una traccia per la durata, tale da stabilire numerosi record di persistenza sotto certe isoterme:

    • quarto posto per maggiore durata (6 gg) dello ZT sotto i 1000 m a Febbraio dal 1973, a pari merito con il 1981 (14-19/2); al quarto/quinto posto anche per la maggiore durata (4,5-5 gg, dipende da come si interpreta la stima che ho eseguito considerando il suo possibile errore) dello ZT sotto i 900 m a Febbraio dal 1973
    • record per maggiore durata (2,5 gg) dello ZT sotto i 530 m a Febbraio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (4,5 gg) con isoterme sotto -5,9° a 850 hPa a Febbraio dal 1973;
    • record per il più lungo intervallo di tempo (3 gg) con isoterme sotto -8° a 850 hPa a Febbraio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (2-2,5 gg) con isoterme sotto -9° a 850 hPa a Febbraio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (4,5 gg) con isoterme sotto -14,9° a 700 hPa a Febbraio dal 1973; anche scegliendo il cut-off convenzionale (-15°) il dato sarebbe stato comunque record (4 gg)
    • record per il più lungo intervallo di tempo (3,5 gg) con isoterme minori o uguali a -15,7° a 700 hPa a Febbraio dal 1973



    Non è stata da meno la fase calda della seconda metà mensile, che totalmente priva del minimo disturbo più fresco (fosse stato anche un semplice rientro nelle medie) ha lasciato anch'essa in eredità numerosi nuovi record di persistenza stavolta però sopra determinate isoterme:

    • pareggiato il record del 1990 per il più lungo intervallo di tempo (14 gg) con isoterme sopra 2,7° a 850 hPa a Febbraio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (15,5 gg) con isoterme sopra -7,7° a 700 hPa a Febbraio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (13,5 gg) con isoterme sopra -5,7° a 700 hPa a Febbraio dal 1973; davanti di appena un run il 1990!
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (9,5 gg) con isoterme sopra -4° a 700 hPa a Febbraio dal 1973; stesso pattern visto prima, davanti il 1990 di un singolo run!
    • record per i più lunghi intervalli di tempo sopra i 1910 m (15 gg), 2300 m (13 gg), 2500 m (9,5 gg) di ZT a Febbraio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (13,5 gg) con isoterme sopra -23,7° a 500 hPa a Febbraio dal 1973
    • quarto posto per il più lungo intervallo di tempo (5,5 gg) con isoterme sopra -20,2° a 500 hPa a Febbraio dal 1973, pareggiando il 2004


    Due fasi meteorologiche termicamente agli antipodi e totalmente contrapposte, il tutto a distanze temporali esigue, davvero incredibile.
    Proprio questo introduce la prossima sezione.





    Analisi e confronti- E' da qualche anno, come detto, che Febbraio viaggia ormai su medie quasi marzoline per le vecchie trentennali, ciò è vero in special modo in troposfera ma anche al suolo, sebbene in maniera meno netta, si evince questo autentico cambiamento climatico di quel che dovrebbe essere l'ultimo mese invernale.
    Poichè però, per l'appunto, è un mese ancora appartenente alla sfera della stagione più fredda dell'anno è inevitabile, anche in quest'epoca, che alcuni episodi (anche molto) freddi si affaccino.
    Il risultato è la tendenza all'estremizzazione climatica di Febbraio, che si evidenzia ancor di più quando isolati eventi di intenso gelo si collocano in una mensilità che per il resto procede seguendo binari pre-primaverili al suolo e ormai autenticamente primaverili in atmosfera.

    In passato poteva capitare, saltuariamente, di avere mesi estremi che alternassero al clima invernale di sottofondo degli episodi di anticipo primaverile. Negli ultimi anni però l'imperare di un clima da vecchio Marzo della seconda metà del Novecento fa risaltare ancor di più quelle limitate fasi sotto la media, che però lo sono non rispetto alla media di Marzo ma a quella di Febbraio 81/10 che ricordo essere circa 2° inferiore!
    Ne deriva un contrasto davvero accentuato, come se nel mezzo di un normale Marzo del secolo scorso piombassero colpi di coda capaci di competere con intensi episodi tipici del cuore dell'inverno.


    Già il 2021 aveva dimostrato quali potessero essere le potenzialità del Febbraio di quest'epoca, quando tra una prima e una terza decade talmente estreme da essere degne addirittura di metà Aprile (quindi già per questo parliamo di qualcosa di "estremamente estremo" anche per oggi!) si inserì nel mezzo una potentissima ondata di gelo da altra epoca. Febbraio 2021 è infatti probabilmente il mese più estremo dell'intera serie storica dei radiosondaggi.

    Febbraio 2023 riprende, senza raggiungere quei livelli, quanto avvenuto nel 2021: ad una prima decade tra le più fredde degli ultimi 50 anni per ZT, T850 e T700 è succeduta un'ultima decade tra le più calde negli ultimi 50 anni per ZT, T850 e T700.
    Gli scarti generati sono stati dunque consistenti, ed è dall'intento di ricercarne la rilevanza nella serie storica che nasce questa sezione.



    1. Suolo:

    Decadi
    I
    II III
    media min
    5 5,4 8,3
    media max
    10,2 13,9 16,3
    media tot
    7,6 9,7 12,3

    Scarto I-III dec. min: +3,3°
    Scarto I-III dec. max: +6,1° (secondo posto)
    Scarto I-III dec. media: +4,7°


    Per un solo decimo non si supera Febbraio 1960, che vide la media max della terza decade più calda della media max della prima decade di +6,2°.
    Si tratta inoltre del terzo posto per il maggior scarto in valore assoluto (indipendentemente dal segno) tra le medie max di due decadi della stessa mensilità di Febbraio dal 1951, aggiungendosi al già citato 1960 anche Febbraio 2009, che vide la seconda e la prima decade differire per media max di 6,3° (da 15,1° in I dec a 8,8° in II dec).
    Non esiste nessun altro precedente dal 1951 ad oggi in cui due decadi all'interno dello stesso mese (qualunque esse siano, prima e seconda, o seconda e terza, o prima e terza) siano differite tra le loro medie max di oltre 6°.



    2. Quota:

    Decadi
    I
    II
    III
    850 hPa
    -3,8 3,4 6,3
    700 hPa
    -12,3 -3,9 -3,4
    500 hPa
    -26,5 -21,2 -21,3
    ZT (m) 1092 2496 2583

    Scarto I-II dec. 850 hPa: +7,2° Scarto I-II dec. 700 hPa: +8,4°
    Scarto I-II dec. 500 hPa: +5,3° (terzo posto)
    Scarto I-II dec. ZT: +1404 m


    Scarto I-III dec. 850 hPa: +10,1°
    Scarto I-III dec. 700 hPa: +8,9°
    Scarto I-III dec. 500 hPa: +5,2° (secondo posto)
    Scarto I-III dec. ZT: +1491 m


    In rosso sono indicati i nuovi record. Questi valgono soltanto per gli scarti positivi, cioè riferendosi soltanto a quei mesi di Febbraio in cui le seconde e/o terze decadi sono state più calde delle rispettive prime decadi.


    Considerando gli scarti in valore assoluto (indipendentemente dal segno, quindi includendo anche gli scarti negativi, cioè quei mesi di Febbraio in cui le seconde e/o terze decadi sono state più fredde delle rispettive prime decadi):

    • terzo posto per il massimo scarto I-II decade per le medie termiche a 850 hPa
    • terzo posto per il massimo scarto I-II decade per le medie termiche a 700 hPa
    • secondo posto per il massimo scarto I-II decade per lo ZT medio
    • secondo posto per il massimo scarto I-III decade per le medie termiche a 700 hPa
    • secondo posto per il massimo scarto I-III decade per lo ZT medio
    • record assoluto per il massimo scarto I-III decade per le medie termiche a 850 hPa

    Per gli scarti tra I e II decade si aggiungono 2004 e 2009, che videro delle seconde decadi più fredde delle prime di oltre 8° a 850 hPa e oltre 9° a 700 hPa, con uno ZT oltre 1650 m più basso; per gli scarti tra I e III decade si aggiunge il 1993, che vide la terza decade più fredda della prima di oltre 9° a 700 hPa e uno ZT oltre 1500 m più basso.



    3. Estremi:

    Estremi

    min
    max
    Suolo (media giornaliera) 4,6 15
    850 hPa
    -11 10,8
    700 hPa
    -18 1,6
    500 hPa
    -16,1 -29,8
    ZT (m) 345 3365

    Delta massimo al suolo (media giornaliera): 10,4°
    Delta massimo 850 hPa: 21,8°
    Delta massimo 700 hPa: 19,6°
    Delta massimo 500 hPa: 13,7°
    Delta massimo ZT: 3020 m


    Non solo le medie sono state profondamente distanti tra la prima e le altre decadi, ma lo sono stati anche gli estremi raggiunti.
    Il 2023 guadagna così il quarto posto per la maggiore escursione termica a 850 hPa e per la maggiore escursione di ZT a Febbraio dal 1973, e il quinto posto per la maggiore escursione termica a 700 hPa a Febbraio dal 1973. Tra le prime 3/4 posizioni c'è il 2021.





    Barometria- Per quasi tutta la sua durata, fatta eccezione per gli ultimissimi giorni, a dominare il tempo meteorologico su scala continentale è stato un anticiclone semipermanente di stanza tra l'Europa occidentale e centro-orientale, che ha incluso nel suo ampio abbraccio terre molto lontane, dalla penisola iberica all'Ucraina, dalle isole britanniche alla Grecia.
    Inamovibile dall'Europa fino al 25, quando è stato trafitto da una colata da NE che ha generato una bassa pressione sul Mediterraneo occidentale, si è distinto per l'eccezionale persistenza di valori di pressione molto alti su mezzo continente, incluso anche il Salento.

    Confermando un trend che va avanti da più anni (come non citare il record di alta pressione di fine Gennaio 2020, o le altissime pressioni raggiunte ad Aprile 2020 o Febbraio 2021, e sono solo le prime che mi vengono in mente sul momento), ma che da un anno a questa parte ha assunto una ripetitività incredibile, anche stavolta ne sono derivati record e statistiche di rilievo ultradecennale per la pressione atmosferica non solo al suolo ma lungo l'intera colonna d'aria.



    Suolo- Come sempre, ricordo che sono disponibili solo 64 anni su 72, mancando 1957, 1959-1964 e 1972. La serie storica inizia nel 1952 per Febbraio, e per gli anni mancanti ho integrato con le reanalisi ECMWF.


    La pressione atmosferica media dell'intero mese di Febbraio 2023 è stata 1023.58 hPa, un valore peraltro spinto al ribasso dalla bassa pressione dell'ultima settimana considerando che le medie tenute dalle prime due decadi erano state superiori ai 1025,5 hPa (la seconda decade ha sfiorato i 1030 hPa di media!).
    Con questa media diviene il terzo Febbraio con la più alta pressione atmosferica media dal 1952, dietro al 1959 (1026,6 hPa frutto di stima dalle reanalisi) e al 2008 (1025,3 hPa).

    Questo risultato è stato frutto della persistenza di altissimi valori di pressione per settimane, come illustrano chiaramente queste altre due statistiche significative:

    • terzo posto per il maggior n° di giorni consecutivi (5) con pressione media giornaliera ≥ 1030 hPa nell'intero mese di Febbraio dal 1952
    • terzo posto per il maggior n° di giorni (14) con pressione media giornaliera ≥ 1025 hPa nell'intero mese di Febbraio dal 1952, un terzo posto che ne vale però quanto un sesto visto che è condiviso da ben 5 anni (1960, 1993, 1998 e 2008, oltre al novello 2023)
    • secondo posto (a pari merito però con il 1993) per il maggior n° di giorni (9) con pressione media giornaliera≥ 1029,9 hPa nell'intero mese di Febbraio dal 1952; la scelta del cut-off non intero (1029,9 invece di 1030) deriva dal fatto che si sarebbe persa dell'informazione considerando che ben 2 giorni su 9 hanno chiuso con una media appunto di 1029,9 hPa (!); da citare il 1960, che è stato ricostruito dalle reanalisi e che a seconda della rielaborazione potrebbe figurare al secondo posto a pari merito con 2023 e 1993 oppure al primo posto assieme al 1993 (che detiene per certo il record, con 10 giornate con pressione superiore a 1030 hPa)
    • quarto posto per il minor n° di giorni (9) con pressione media giornaliera < 1022 hPa nell'intero mese di Febbraio dal 1952; a pari merito c'è il 1998, e davanti il 1959 (ricostruito dalle reanalisi), 1997 e 2008


    La pressione massima raggiunta è stata 1035,2 hPa il 13 Febbraio, quinto posto dal 1952 per la più alta pressione mensile. Il 13 Febbraio è stata inoltre una delle 10 giornate con la più alta pressione atmosferica media (1033,8 hPa) degli ultimi 70 anni, e rende Febbraio 2023 il quinto con la più giornata con la più alta pressione atmosferica media giornaliera dal 1952, vale a dire che esistono solo altri 4 mesi di Febbraio che ebbero giornate con pressione media maggiore di 1034 hPa [1].



    Altezze gpt - Anche in quota la pressione è stata eccezionale, come si ravvede dalle altezze gpt.
    Se al suolo è il terzo Febbraio con la più alta pressione dal 1952, in atmosfera risulta:

    • il terzo Febbraio con la più alta quota gpt 850 hPa media (1525 m) dal 1973; per 1 metro si evita il secondo posto (2008 con 1526 m!)
    • il quinto Febbraio con la più alta quota gpt 700 hPa media (3065 m) dal 1973; anche stavolta per 1 metro si perde una posizione, trovandosi immediatamente davanti con 3066 m il 2021, e peraltro a soli 4 m (3069 m) c'è il secondo posto occupato ex aequo da 2008 e 2017

    Elevata, ma non così eccezionale, la quota gpt media 500 hPa, che ha risentito oltre che dei gpt più bassi in terza decade anche di un calo dei gpt in concomitanza dell'ondata di gelo della prima decade, calo che si è avvertito sempre meno scendendo di quota. Rientra comunque nella parte più bassa della top 10.


    Numerosi i record di persistenza oltre determinate altezze gpt stabiliti:

    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (24 gg) sopra i 1470 m di altezza gpt 850 hPa a Febbraio dal 1973; davanti l'intero Febbraio 2008, quando la più bassa quota gpt 850 hPa fu addirittura 1477 m!
    • pareggiato il record del 1993 per il più lungo intervallo di tempo (14 gg) sopra i 1530 m di altezza gpt 850 hPa a Febbraio dal 1973
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (10,5 gg) sopra i 1551 m di altezza gpt 850 hPa a Febbraio dal 1973, dietro soltanto ai 14 gg del 1993
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (12,5 gg) sopra i 3082 m di altezza gpt 700 hPa a Febbraio dal 1973, sempre dietro al 1993
    • secondo posto per il più lungo intervallo di tempo (8,5 gg) sopra i 3100 m di altezza gpt 700 hPa a Febbraio dal 1973; davanti c'è una data recente, il 2021!
    • pareggiato il record già stabilito dal 1993 e dal 1998 per il più lungo intervallo di tempo (6,5 gg) sopra i 3127 m di altezza gpt 700 hPa a Febbraio dal 1973
    • secondo posto affollato (condiviso con 1989, 1993 e 2004) per il più lungo intervallo di tempo (3,5 gg) sopra i 3145 m di altezza gpt 700 hPa a Febbraio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (12,5 gg) sopra i 5640 m di altezza gpt 500 hPa a Febbraio dal 1973
    • record per il più lungo intervallo di tempo (8 gg) sopra i 5700 m di altezza gpt 500 hPa a Febbraio dal 1973





    Pluviometria- Lo stesso anticiclone che ha determinato nuovi record e statistiche di rilievo per la pressione ha dettato anche l'andamento pluviometrico.
    Serrando la strada alle correnti occidentali atlantiche, e imponendosi esso stesso sullo scenario euromediterraneo, l'anticiclone ha impedito quasiasi possibilità di precipitazione finchè ha dominato, fatta eccezione per qualche fiocco portato dal vento (e qualche fenomeno più organizzato nel barese) grazie all'ASE.


    Che la via atlantica fosse sbarrata lo dimostra l'alta prevalenza avuta dalle correnti da est, tanto che Febbraio 2023 è il secondo Febbraio per frequenza di venti da NE (NNE-NE-ENE) del nuovo secolo (quasi il 30% del tempo), dietro al 2003, e uno dei 5 per frequenza degli ultimi 40 anni.
    Le correnti orientali hanno portato freddo nella prima metà del mese, freddo però secco; successivamente i venti da est sono stati quelli delle brezze di mare diurne che si attivavano durante il regime anticiclonico.
    Solo negli ultimissimi giorni del mese, con la cessazione del dominio anticiclonico e lo sviluppo di un'area di bassa pressione, si è rivista la pioggia, dopo quasi un mese di assenza. Anche in questo caso, tuttavia, è stata questione di pochi millimetri, in quanto le correnti da S/SSW non sono le più produttive sul lato adriatico.



    Febbraio 2023 chiude con 11,2 mm (-81,6% dalla 81/10) come uno dei più secchi della serie storica, ma non il più secco. Diversi sono stati infatti i mesi di Febbraio chiusi sotto i 10 mm a cavallo tra anni 50 e 60. Escludendo quegli anni, che rappresentano nel panorama della serie un'anomalia, si è trattato del quarto Febbraio più secco dal 1967, dietro a 1989 (2,9 mm), 2019 (7,4 mm) e 2001 (10,6 mm). Poichè posso solo contare, da quando l'AM ha eliminato dalla sua pagina i SYREP, sui messaggi SYNOP (che sono arrotondati), il dato di Febbraio 2023 può essere considerato sostanzialmente a pari merito con quello del 2001 (e del 1966).


    5 giorni con precipitazioni segnalate, 4 con riscontro al pluviometro. L'aeroporto ha registrato altri falsi scatti, assolutamente inesistenti, quindi sono da diffidare i 31 mm segnalati per il mese stando agli organi ufficiali.

    In 3 giornate le precipitazioni sono state associate a temporali, tanto che si può affermare che la quasi totalità delle piogge è stata frutto di temporali, come se fosse piena estate, cui il mese è assomigliato anche per il regime pluviometrico e meteorologico, con sole prevalente e appena 11 mm (in media con Luglio e sotto quelle di Giugno e Agosto!).

    Memorabile il temporale del pomeriggio di sabato 4 febbraio, giunto violentemente dal nulla e accompagnato da forti raffiche di vento (quasi 70 km/h all'aeroporto!) e grossi chicchi di grandine!
    Il temporale è stato parte integrante dell'undular bore, un fenomeno che già si era verificato a fine Luglio e che come allora è stato causato dall'intenso outflow di un temporale in mezzo all'Adriatico che si è innescato per lo sfondamento dell'aria fredda che stava iniziando ad arrivare dai Balcani.
    Qui la cronaca dell'evento, che è durato poco ma per brutalità è stato incredibile, apportando 3 mm in pochi minuti:

    Puglia - Sorvegliato speciale dall’1 al 15 Febbraio
    Puglia - Sorvegliato speciale dall’1 al 15 Febbraio


    Per la seconda volta di fila piove per la maggioranza nella seconda metà del mese, anzi in ultima decade. Sembra essersi rotta la sequenza assolutamente incredibile di seconde metà mensili poco o per nulla piovose che si è stranamente avuta da fine 2021 a Dicembre 2022!
    Il 50% della pioggia mensile è caduta il 27 Febbraio.







    Febbraio 2023, per quanto possa aver deluso sia per l'evento gelido sterile e improduttivo sia per il finale caldo che ha rischiato di buttare il gelo della prima decade, ha comunque interrotto la sequela di mesi sopra la media che perdurava da Maggio 2022. O perlomeno ci è riuscito al suolo, in atmosfera non ne è stato in grado nemmeno lui.
    Si apre la primavera meteorologica, con il suo primo mese, Marzo, che pare stavolta voler tornare all'andamento primaverile e soporifero che lo ha caratterizzato tutto lo scorso decennio, e che era svanito dal 2020. La mia speranza è che qualche episodio invernale possa ancora verificarsi, e che Marzo possa prolungare l'inversione di tendenza inaugurata tre anni fa. Ho seri dubbi che possa riuscirci, visto come è iniziato e considerando quanto viene visto ad oggi dai modelli, tuttavia anche nel 2020 e 2021 era stata la seconda metà del mese a brillare, non la prima, inoltre il VP sarà a solo 1000-2000 km dal Mediterraneo. E' lecito quindi sperare ancora, sperando che di speranza (scusate il gioco di parole) non si muoia.
    Ultima modifica di burian br; 04/03/2023 alle 01:02

  7. #87
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da SsNo Visualizza Messaggio
    Anomalie rispetto alla mensile

    Alghero Fertilia
    Minime 3,4°C (-2,1°C 1991/2020)
    Massime 15,1°C (+0,6°C 1991/2020)
    Precipitazioni 34,4 mm (-17,8 mm 1991/2020)

    Olbia Costa Smeralda
    Minime 4,2°C (-1,5°C 1991/2020)
    Massime 15,1°C (+0,1°C 1991/2020)
    Precipitazioni 60,2 mm (+14,8 mm 1991/2020)

    Cagliari Elmas
    Minime 4,6°C (-0,9°C 1991/2020)
    Massime 15,2°C (+0,3°C 1991/2020)
    Precipitazioni 40,6 mm (+9,5 mm 1991/2020)
    Ad Alghero quarto febbraio più freddo nelle minime, dopo
    2°C 2012
    2,9°C 1981
    3,1°C 1998
    3,4°C 2023

  8. #88
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Ecco la parte finale di febbraio per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 4.3°C, +3.5°C dalla media 1992/2020, estremi 2.9°C/7.1°C, terzo posto su 32 fra le più calde, due valori sopra i cinque gradi.
    • Media medie 7.9°C, +2.2°C dalla media, estremi 5.4°C/10.2°C, sesto posto tra le più calde, un valore sopra i dieci gradi.
    • Media massime 10.9°C, +0.2°C dalla media, estremi 8.1°C/14.7°C, sedicesimo posto tra le più fredde, cinque valori sopra i dieci gradi.
    • Escursione termica giornaliera 6.6°C, -3.3°C dalla media, estremi 4.5°C/8.4°C, sesto posto tra le più basse.
    • Radiazione solare media 6457 KJ\mq, -2146 dalla media, estremi 2306/14544 KJ\mq, settimo posto tra le meno soleggiate.
    • Caduti 3.1 mm in due giorni.
    • Pressione media 1003.5 hPa, -1 hPa dalla media 1993/2020, estremi 989.9/1011.6 hPa sedicesimo posto su 31 tra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 0°C, +0.6°C dalla media 1991/2020, estremi -6.5°C/6.6°C, 17° posto su 43 tra le più miti, sei valori negativi (di cui tre inferiori a -5°C) ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1776 metri, +265 dalla media, estremi 668/3407 metri, quattordicesimo posto tra le più alte, sei valori sotto i 1500 metri (di cui cinque inferiori ai mille) e quattro sopra i 2500 (di cui un paio oltre i tremila).

    Finale mensile piuttosto caldo per minime e medie, a causa della frequente nuvolosità; anomalie più contenute in quota, anche grazie alla sfreddata degli ultimi giorni che ha riportato la temperatura ben sottozero e lo zero termico sotto i mille metri.
    Come conseguenza della frequente nuvolosità, l’escursione termica ed il soleggiamento sono stati bassi.
    Per il resto poco da dire, la goccia fredda passata lo scorso fine settimana ha portato pochissima pioggia (l’unica del mese) su questa stazione ed è andata un po' meglio in varie altre zone della pianura e Prealpi (con neve fino a 4-500 metri).

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 0.5°C, +0.4°C dalla media 1992/2020, estremi -6.4°C/7.1°C, dodicesimo posto su 32 tra i più caldi, sedici valori negativi e cinque sopra i cinque gradi.
    • Media medie 5.6°C, +0.7°C dalla media, estremi 0.9°C/10.2°C, 14° posto tra i più caldi, diciotto valori sopra i cinque gradi di cui uno oltre i dieci.
    • Media massime 11°C, +1.1°C dalla media, estremi 4.7°C/18.2°C, nono posto tra i più caldi insieme al 2011, diciannove valori sopra i dieci gradi di cui quattro oltre i quindici.
    • Escursione termica giornaliera 10.5°C, +0.6°C dalla media, estremi 3.9°C/19.9°C, tredicesimo posto tra le più alte insieme al 2020.
    • Radiazione solare media 8109 KJ\mq, +429 dalla media, estremi 2054/14544 KJ\mq, 14° posto tra i più soleggiati.
    • Caduti 3.6 mm, -79.5 mm (-95.7%) dalla media, terzo posto fra i più secchi; due giorni piovosi, -4 dalla media, terzo valore più basso insieme al 1993, 2000, 2003, 2011 e 2015.
    • Pressione media 1014.9 hPa, +9.1 hPa dalla media 1993/2020, estremi 989.9/1027.2 hPa, quarto posto su 31 tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 0.4°C, +1.3°C dalla media 1991/2020, estremi -11.5°C/10.6°C, quindicesimo posto su 43 tra i più caldi insieme al 1993 e 1997, 21 valori negativi di cui tredici inferiori ai -5°C (ed uno sotto i -10°C) e dieci sopra i cinque (di cui uno oltre i dieci).
    • Quota media ZT 1844 metri, +390 dalla media, estremi 272/3407 metri, ottavo posto tra i più alti, diciotto valori sotto i 1500 metri (di cui quindici inferiori ai mille e sette sotto i 500) e sedici sopra i 2500 (di cui cinque oltre i tremila).

    Febbraio è stato molto secco, è passata solamente una modesta perturbazione a fine mese ed esso non è stato complessivamente freddo.
    La prima decade ha portato finalmente un’irruzione fredda decisa: minime ben negative dappertutto (costa compresa), medie vicine allo zero o sotto e massime anche sotto i cinque gradi con il sole.
    Anche in quota ha fatto piuttosto freddo, con vari giorni aventi temperatura ben inferiore ai -5°C (ed un picco sotto i -10°C a quasi due anni dall’ultima volta) e zero termico vicino al suolo; stranamente lo zero termico non ha toccato il suolo pur con una temperatura in quota teoricamente sufficiente a tal scopo, forse si è trattata di semplice sfortuna dato che l’irruzione è stata spesso disturbata da vento e nubi.
    Forse si sarà trattata di sfortuna anche per il fatto che in questa stazione la temperatura media non è mai scesa sotto lo zero.
    Come spesso accade da vari inverni, è mancata la continuità del freddo: questo febbraio ne è l’esempio, dato che il freddo della prima decade è stato seguito da un lungo periodo umido e piuttosto caldo sia al suolo che in quota, di fatto l’inverno vero e proprio si è concluso durante la seconda decade quando anche le minime sono salite sopra lo zero.
    La seconda decade ha avuto medie molto alte in quota, anche perché essa è quella che ha le medie di riferimento più basse di tutto l’anno (quella avente le medie più elevate è la prima di agosto); essa si è piazzata al tredicesimo e 23° posto tra le decadi invernali aventi le medie più alte.
    La terza decade non ha portato quasi nulla degno di nota, a parte una goccia fredda che ha riportato un po' di neve fino a bassa quota e temperature ben negative in quota.
    Oltre alla solita mitezza, segnaliamo l’escursione termica e soprattutto la pressione atmosferica piuttosto alte; come accennavo in precedenza, febbraio è stato molto secco e questo non va affatto bene in quanto anche nel Triveneto siamo messi male in quanto a siccità.
    Febbraio ha confermato di aver perso smalto rispetto al passato, in particolare dal 2014 in poi; esso è ancora in grado di proporre ondate fredde decise, ma difetta molto spesso della continuità (2018 a parte) e più di qualche volta non ha combinato assolutamente nulla risultando molto mite (2014, 2016, 2017, 2019, 2020 e 2022).

    Ora passiamo ai grafici, cominciando con le temperature minime:

    Distribuzione_Min.png Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono aumentate in maniera notevole (1.7°C), al contrario degli altri due mesi: dicembre è salito di un solo decimo (0.4°C/0.3°C e 0.5°C) mentre gennaio è diminuito di due (-0.2°C/-0.5°C e -0.4°C), durante gli anni Novanta febbraio era il mese (invernale e dell’anno) con le minime più basse mentre ora è il mese invernale con le minime più alte.
    Febbraio è stato il mese più freddo del trimestre per undici volte, contro le otto di dicembre e le tredici di gennaio; ha prevalso nel 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1996/97, 1997/98, 1998/99, 2000/01, 2002/03, 2004/05, 2011/12 e 2022/23, osserviamo che questo fatto era assai comune fino alla prima parte degli anni Duemila per poi sparire quasi completamente.
    È stato il più caldo per undici volte, contro le tredici di dicembre e le nove di gennaio; è stato il peggiore nel 1991/92 (pari con gennaio), 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2009/10, 2010/11, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2020/21 e 2021/22.
    Abbiamo perso sei minime negative, passate da 18 a 15 e poi a dodici; quelle sopra i cinque gradi sono passate da due a tre e poi a quattro.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una minima negativa, fa eccezione solo il 2014 che si è fermato a zero gradi spaccati (e da questo punto di vista è il mese invernale peggiore in assoluto) mentre il 2003 ed il 2005 ne hanno avute 26; i mesi senza minime inferiori a -5°C sono il 1995, 1997, 2000, 2002, 2004, 2007, 2014, 2015, 2016, 2020 e 2022.
    Sono stati raggiunti i -10°C solo nel 1991 (-10.4°C e -10.1°C, settimo e nono valore più basso in assoluto), per il resto si segnalano i -9.3°C del 1993, i -7.9°C del 1999, i -8°C del 2012 ed i -8.2°C del 2018 (raggiunti a fine mese).
    Le minime hanno quasi sempre superato i cinque gradi almeno una volta, non è accaduto solo nel 1993, 1996, 1999, 2000, 2003, 2005 e 2012; non sono mai stati superati i dieci gradi, a differenza degli altri due mesi.

    Adesso metto il grafico delle temperature medie:

    Distribuzione_Med.png Decenni_Med.png

    Febbraio è il mese invernale che si è scaldato maggiormente, aumentando le sue medie di un grado contro i tre decimi di gennaio (3.7°C/3.7°C/4°C) e gli otto di dicembre (4.2°C/4.6°C/5°C).
    È stato il mese più freddo del trimestre per sette volte, contro le otto di dicembre e le diciotto di gennaio; è stato il più rigido nel 1993/94, 1995/96, 2002/03, 2004/05 (pari con gennaio), 2011/12, 2017/18 e 2022/23.
    È stato il più caldo per 17 volte, contro le dieci di dicembre e le cinque di gennaio; è stato il peggiore nel 1991/92, 1994/95, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2006/07, 2009/10, 2010/11, 2013/14, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2019/20, 2020/21 e 2021/22.
    Abbiamo perso sei giornate con media inferiore a cinque gradi, passate da sedici a dieci mentre quelle con media negativa sono state sempre una o due.
    Diversi mesi hanno avuto almeno una giornata con media negativa, quelli che non ne hanno avuta nemmeno una sono 17 (1992, 1995, 1997, 2000, 2001, 2002, 2007, 2009, 2011, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019, 2020, 2022 e 2023).
    Tra gli altri mesi, si distinguono in particolare il 1991, 1994, 2012 e 2018; il 1991 purtroppo ha solo la prima decade, la quale è la più rigida in assoluto (anche considerando tutte quelle degli altri mesi) con otto valori negativi tra cui spiccano un -3.2°C, un -4.4°C e soprattutto un -6.2°C registrato il giorno sei (è la terza giornata più fredda di tutta la serie storica, superata solo durante i dicembri 1996 e 2009).
    Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, fortunatamente sono disponibili i dati relativi proprio alla fortissima irruzione fredda.
    Nel caso del 2012 il picco minimo è settimo, ma soprattutto abbiamo avuto ben undici giornate con media negativa; è il record assoluto tra tutti i mesi con dati completi (non solo febbrai, tutti), e pensare che c’è chi vuol far passare quel febbraio come “al nordest non ce ne siamo accorti”.
    I valori del 2018 sono notevolissimi perché arrivati a fine mese, durante la burianata finale.
    In alcuni casi abbiamo avuto medie superiori ai dieci gradi come nel 1997, 1998, 2001, 2007, 2009, 2014, 2015, 2019, 2020, 2021 (in questo caso i 13.9°C registrati il giorno 24 sono il record mensile e stagionale) e 2023.
    Osserviamo che questo fatto è diventato decisamente più frequente dal 2014 in poi, anno che ha segnato un deciso deterioramento di questo mese.

    Ora passiamo alle massime:

    Distribuzione_Max.png Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono salite di mezzo grado, in questo caso febbraio è il mese che presenta l’incremento minore: gennaio è salito di sette decimi (8°C/7.9°C/8.7°C), dicembre di addirittura 1.8°C (8.2°C/9°C/10°C).
    Febbraio è stato il più rigido solamente per quattro volte, contro le nove di dicembre e le ben ventuno di gennaio; ha prevalso nel 1993/94, 1995/96, 2011/12, 2017/18.
    È stato il più caldo per ben 23 volte, contro le sei di dicembre e le appena tre di gennaio; gli inverni nei quali è stato il peggiore sono il 1991/92, 1992/93, 1994/95, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2000/01, 2001/02, 2002/03, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09, 2009/10, 2010/11, 2012/13, 2013/14, 2014/15, 2018/19, 2019/20, 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
    Le massime inferiori a dieci gradi sono diminuite di due (da quindici a tredici), quelle sotto i cinque gradi sono sempre state poche (due-tre) come pure quelle sopra i quindici (una-tre).
    Gran parte dei mesi ha avuto almeno una massima inferiore a cinque gradi, questo non è accaduto nel 1995, 2007, 2011, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019, 2020 e 2022 (si nota come otto volte su dieci siano capitate dal 2011 in poi).
    Gli unici mesi che hanno avuto massime negative sono il 1991 ed il 2012: nel primo caso i valori sono stati due (-4.2°C e -1.3°C), essi sono anche i valori più bassi per febbraio ed il primo è il record assoluto di tutta la serie, nel caso del 2012 sono stati tre; nel caso del 2018 c’è mancato pochissimo (un decimo), ma eravamo a fine mese.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una massima superiore a dieci gradi ed in vari casi abbiamo superato i quindici: 1992, 1993, 1997, 1998, 2001, 2002, 2003, 2006, 2007, 2011, 2012, 2014, 2017, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.
    Tra quelli citati spiccano i valori del 1992 (19.3°C) e soprattutto quelli del 1998 (21°C), 2019 (21.3°C) e 2021 (24.8°C, 22°C e 19.9°C): si tratta dei record assoluti invernali.
    Il 1998 è anche il mese invernale con la media massime più elevata (13.6°C), con ben undici valori sopra i quindici gradi (di cui due sopra i venti) ed è stato avvicinato molto dal 2019 (nove valori e mezzo grado in meno).

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    La temperatura 850 hPa è salita di 1.2°C nel corso di quarant’anni, di 0.3°C a partire dagli anni ’90.
    Febbraio è il mese che si è scaldato in misura maggiore nel corso dei decenni: dicembre è salito di otto decimi (0.8°C/0.1°C/-0.3°C/1.6°C), mentre gennaio di soli due (-0.7°C/0°C/-1°C/-0.5°C).
    Febbraio era nettamente il mese più freddo di tutti, mentre ora è stato raggiunto da gennaio; quest’ultimo è rimasto quasi invariato, febbraio come detto sopra si è gradualmente scaldato mentre dicembre era migliorato durante i primi trent’anni e poi è peggiorato fortemente dal 2013 in poi (ha preso due gradi).
    Febbraio è stato il mese più freddo del trimestre invernale per venti volte, contro le dieci di dicembre e le dodici di gennaio: è stato il migliore nel 1981/82, 1982/83, 1983/84, 1985/86, 1987/88, 1990/91, 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1998/99, 2002/03, 2004/05, 2006/07, 2008/09, 2011/12, 2012/13, 2014/15, 2017/18, 2019/20 e 2021/22.
    È stato il più caldo in otto occasioni, contro le ben ventitré di dicembre e le dodici di gennaio: è accaduto nel 1989/90, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2010/11, 2018/19 e 2020/21.
    Abbiamo perso cinque giornate con temperatura negativa, passate da venti a sedici poi a diciassette ed ora a quindici; quelle con valori sotto i -5°C sono passate da sette a cinque, poi a sei ed ora sono solo tre.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore negativo e gran parte di essi ne ha avuto almeno uno inferiore ai -5°C; quelli che fanno eccezione sono il 1989, 1990, 1995, 2002, 2007, 2014, 2016, 2017 e 2020.
    Il valore del 2014, un miserrimo -2.1°C, è il peggior picco minimo registrato da un mese invernale; quel mese fu stradominato dal flusso atlantico che, come sappiamo, rende praticamente impossibili irruzioni fredde vere e proprie.
    Siamo scesi sotto i -10°C nel quinquennio 1982-1986, nel 1991, 1993, 1994, 2003, 2005, 2008, 2012, 2018, 2021 e 2022; nel 1986, 1991, 1994 e 2018 abbiamo avuto complessivamente 3.5-4 giorni sotto i -10°C, nel 2012 addirittura 7.5 (record assoluto anche considerando tutti gli altri mesi) e nel 2018 la temperatura rimase sui -14°C per 2.5 giorni.
    I mesi che hanno avuto il numero maggiore di giorni sottozero sono stati il 1983 (26.5), 1984 (25), 1986 (26), 1996 (25.5), 2003 (26), 2005 (27), 2013 (25) e 2018 (25.5); quelli con poche giornate sono stati il 1989 (otto), 1990 (nove), 1993 e 2022 (10.5), 1998 (4.5), 2001 (11.5), 2007 (7.5), 2014 (undici), 2017 (11.5), 2019 (sette) e 2020 (undici).
    È possibile superare i cinque gradi, ma ci sono vari esempi in cui questo non è successo: 1983, 1984, 1986, 1987, 1988, 1994, 1996, 2003, 2005, 2013, 2014 e 2018; in alcuni casi sono stati superati anche i dieci, come nel 1995, 1998, 2002, 2004, 2011, 2012, 2016 e 2020.
    Gli anni ’80 sono stati i migliori per febbraio, il quale era mediamente un mese piuttosto freddo: c’è il 1986 (secondo), il 1983 (sesto), il 1984 (decimo), il 1981 ed il 1985 (dodicesimo e tredicesimo) tutti con medie dai -2.4°C a scendere.
    Tra i più caldi abbiamo il 1989 ed il 1990 (terzo e secondo) che furono davvero miti; tutti gli altri mesi hanno media negativa, a conferma della bontà degli anni ’80 per questo mese.
    Durante gli anni ’90 febbraio si scalda di nove decimi e perde quattro giornate con temperatura negativa; sono presenti mesi freddi come la coppia 1991-1996 (settima), il 1999 (undicesimo) ed il 1994 (tredicesimo).
    Dall’altro lato abbiamo il caldissimo 1998, che è stato per diciassette anni il mese invernale più caldo in assoluto), poi il 1995 (ottavo) e poi il trittico 1997, 1993 e 1992 dal quindicesimo posto a scendere e tutti sono con media positiva.
    Gli anni Duemila vedono febbraio raffreddarsi nuovamente di mezzo grado e riguadagnare un giorno con temperatura negativa, ma il mese non torna sui livelli degli anni ’80.
    Ciononostante febbraio fa segnare medie eccellenti come il 2003 (il mese più freddo di tutti, anche considerando tutti gli altri) ed il 2005 (terzo), poi però dobbiamo scendere al quindicesimo e diciottesimo posto per trovare il 2009 ed il 2006.
    Tra i più caldi ci sono il 2002 (sesto), il 2007 (settimo) e poi il 2008 (tredicesimo).
    Durante lo scorso decennio febbraio peggiora nuovamente e fa segnare il suo decennio peggiore: si scalda di otto decimi e perde due giorni con media negativa, quelli sotto i -5°C diventano solo tre contro i sette degli anni ’80.
    Troviamo ancora mesi molto buoni come il 2012 (quinto), il 2013 (nono) ed il 2018 (quarto), ma essi sono anche gli unici del decennio veramente molto freddi; tra quelli con media negativa c’è anche il 2015 (ventunesimo).
    Il 2012 ebbe un’ondata fredda potentissima, ma il vento e la nuvolosità persistenti impedirono di apprezzarla fino in fondo, il 2013 è stato molto generoso di neve ed il 2018 ha avuto un gran finale come il 2005.
    Tra i più caldi abbiamo il biennio 2019-2020 (secondo e quinto), poi la coppia 2011-2014 (settima), poi ci sono il 2017 ed il 2016 (undicesimo e dodicesimo).

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Nel caso dello ZT ritroviamo lo stesso andamento della temperatura: le medie decennali hanno un andamento oscillante, ma si riconosce un andamento crescente nel tempo.
    La media di febbraio è salita di 237 metri, contro i 178 di dicembre (1733/1649/1527/1911) ed i soli diciassette di gennaio (1534/1657/1394/1551).
    Anche in questo caso febbraio è il mese che ha aumentato maggiormente le proprie medie, inizialmente era quello con le medie più basse in assoluto ed ora è simile a gennaio, quest’ultimo è il mese che è cambiato meno, dicembre era migliorato durante i primi trent’anni (raggiungendo gennaio durante gli anni ’90) e poi è peggiorato fortemente (+384 metri).
    Analogamente alla temperatura, febbraio è stato il migliore per la maggior parte delle volte (diciannove) contro le dieci di dicembre e le tredici di gennaio: è accaduto nel 1982/83, 1983/84, 1985/86, 1987/88, 1990/91, 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1998/99, 2002/03, 2004/05, 2006/07, 2008/09, 2011/12, 2012/13, 2013/14, 2014/15, 2017/18 e 2021/22.
    È stato il peggiore solamente per otto volte, contro le ben venti di dicembre e le quattordici di gennaio: è successo nel 1989/90, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2010/11, 2018/19 e 2020/21.
    Nel corso dei decenni abbiamo perso quattro giornate con ZT inferiore a 1500 metri, passate da 19 a 15 dagli anni ’90 in poi; in particolare, quelle con ZT inferiore a mille metri si sono quasi dimezzate passando da dodici ad otto, poi a dieci ed ora sono sette.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore sotto i mille metri, ad eccezione del 2007 e del 2020; quasi tutti hanno avuto almeno un valore sotto i 500, le eccezioni sono (oltre al 2007 e 2020) il 1988, 1989, 1995, 1997, 2000, 2002, 2014, 2016, 2017, 2019 e 2022 in diciannove occasioni (sempre più rare) lo ZT era sceso fino al suolo.
    I mesi con il maggior numero di giornate aventi ZT inferiore a 1500 metri sono il 1983 (26.5), 1984 (25.5), 1986 (27), 1996 (26), 2003 (25.5), 2005 (25.5), 2013 (24) e 2018 (26.5); quelli con il minor numero sono il 1989 e 1990 (8.5), 1992 (undici), 1995 e 1997 (11.5), 198 (cinque), 2001 (dieci), 2002 (7.5), 2007 (6.5), 2008 (undici), 2017 (9.5), 2019 (6.5), 2020 (8.5), 2021 (sette) e 2022 (nove).
    Il 1986 ed il 2003 non hanno superato i duemila metri, ma molti altri (ventidue) invece hanno superato i tremila: mi riferisco al 1981, 1989, 1990, 1991, 1993, 1994, 1995, 1998, 2000, 2001, 2002, 2004, 2006, 2008, 2011, 2012, 2016, 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022.
    Nel caso del 1990, 1998, 2016, 2020 e 2022 siamo andati addirittura oltre i 3500 (praticamente facendo segnare valori estivi) e nel caso della coppia 2016-2020 addirittura sfiorando i 4000.
    Certo, si tratta di picchi estemporanei, ma credo che meritino ugualmente di essere citati; d’altro canto buona parte dei mesi con medie basse ha anche avuto picchi massimi molto contenuti (il 1986 ed il 2003 ne sono un esempio).
    Durante gli anni ’80 febbraio aveva mediamente 19 giorni con ZT sotto i 1500 metri, fra i migliori troviamo il 1986 (mese con la media più bassa in assoluto, anche considerando tutti gli altri), il 1983 (terzo), il 1984 (decimo), il 1981 (quattordicesimo) ed il 1985 (sedicesimo); gli unici con medie molto alte sono il 1990 (secondo) ed il 1989 (quinto), tutti gli altri hanno una media inferiore a 1500 metri.
    Durante gli anni ’90 febbraio perde quattro giorni con ZT sotto i 1500 metri e la sua media sale di 212 metri; tra le medie più basse abbiamo il 1996 (quinto), il 1991 (nono) ed il 1999 (undicesimo).
    Fra le medie più alte ritroviamo il 1998 (che è stato per molto tempo il mese invernale con la media più alta), il 1995 (ottavo), poi il 1993 (quattordicesimo), il 1997 (quindicesimo) ed il 1992 (ventesimo) aventi media superiore ai 1500 metri.
    Negli anni Dieci febbraio migliora, pur non tornando ai livelli iniziali: la media scende di 128 metri ed i giorni con ZT sotto i 1500 rimangono 15.
    Fra le medie più basse abbiamo il 2003 (secondo), il 2005 (quarto), il biennio 2009-2010 (dodicesimo ed undicesimo) e due posizioni più in basso il 2006, tutti hanno medie sotto i 1200 metri ed i primi due sotto i mille.
    Tra le medie più alte c’è il 2002 (settimo), il 2008 (undicesimo), il 2007 (tredicesimo) ed il 2001 è diciottesimo.
    Il decennio scorso ha visto un nuovo peggioramento di febbraio, che aumenta le sue medie di 157 metri ed i giorni con ZT inferiore a mille metri scendono a sette (contro i dodici degli anni ’90).
    Tra le medie più basse abbiamo sempre il trittico 2018-2012-2013 fra il sesto e l’ottavo posto, poi c’è il 2015 al ventesimo; i primi tre hanno media inferiore ai mille metri.
    Fra le medie più alte troviamo il biennio 2020-2019 (terzo e quinto), il biennio 2017-2016 (dodicesimo e tredicesimo), poi c’è il 2011 al diciassettesimo posto; questo decennio ha già portato tre mesi su tre fra i primi dieci (il 2021 è quarto ed il 2022 è decimo), continuando così la tendenza che vede il prevalere di febbrai con ZT elevato.

    Ora la pioggia:

    Piog.png

    Le medie decennali sono 32.1, 87.6 e 124.5 mm; i giorni piovosi sono quattro, sei e sette.
    Febbraio ha aumentato la sua piovosità media di ben il 287.9%, contro l’8.1% di dicembre (100.6 – 108.7 mm) ed il 37.7% di gennaio (69.7 – 96 mm).
    È stato il più secco del trimestre per quindici volte; è accaduto nel 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1996/97, 1997/98, 2000/01, 2002/03, 2004/05, 2005/06, 2010/11, 2011/12, 2014/15, 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
    è stato il più piovoso sempre per sette volte: nel 1991/92, 1994/95, 2001/02, 2012/13, 2015/16, 2016/17, 2018/19.

    Per finire, ecco com’è andato il primo bimestre del 2023:

    • Media minime 1.5°C, +1.7°C dalla media 1992/2020, terzo posto su 32 fra i più caldi insieme al 2001.
    • Media medie 5.9°C, +1.6°C dalla media, terzo posto fra i più caldi.
    • Media massime 10.4°C, +1.4°C dalla media, quinto posto fra i più caldi insieme al 1998.
    • Escursione termica giornaliera 8.9°C, -0.3°C dalla media, sedicesimo posto tra le più basse insieme al 2008 e 2011.
    • Radiazione solare media 5976 KJ\mq, -182 dalla media, 14° posto tra i meno soleggiati.
    • Caduti 101 mm, -67.8 mm (-40.2%) dalla media, tredicesimo posto fra i più secchi; dieci giorni piovosi, -2 dalla media, tredicesimo posto tra i valori più bassi insieme al 1997 e 1999.
    • Pressione media 1010.5 hPa, +4.4 hPa dalla media 1994/2020, ottavo posto su trenta tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 0.1°C, +0.8°C dalla media 1991/2020, quindicesimo posto su 42 tra i più caldi insieme al 2019.
    • Quota media ZT 1742 metri, +247 dalla media, dodicesimo posto fra le più alte.

    I primi due mesi del 2023 sono stati piuttosto miti al suolo, un po' meno in quota; ha piovuto poco (con febbraio quasi completamente secco) e la pressione atmosferica è stata elevata.
    Come dicevo, il primo bimestre è stato caldo al suolo ed in particolare la prima decade di gennaio e la seconda di febbraio a causa della frequente nuvolosità (non accompagnata da pioggia) e perché non era arrivata aria fredda.
    Abbiamo avuto inverno vero e proprio solo verso fine gennaio e soprattutto ad inizio febbraio; in quota è andata un pò meglio, ha fatto freddo soprattutto fra metà gennaio e la prima parte di febbraio.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  9. #89
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    A Ferrara Febbraio 2023 termina con medie di 1,3°C/11,5°C.

    Questo significa che ha chiuso a circa +1,8°C sulla media 1981-2010. Val la pena di segnalare la paurosa rimonta fatta nella media delle minime, che rimane comunque la 2° più bassa dal 2014 ad oggi ma di un soffio: fino al giorno 19, tuttavia, la media delle minime era pari a -0,8°C, cioè il 4° valore più basso dal 2000 ad oggi dopo 2003, 2005 e 2012.

    Il mese nonostante tutto è il 3° più freddo dal 2014 in avanti dietro al 2018 (lontanissimo) e al 2015 (chiuso a +1,25° sulla 1981-2010).

    A Ghedi la situazione forse è addirittura peggiore: il mese infatti ha chiuso a +1,7° sulla 1991-2020, che significa tranquillamente un +2° sulla 1981-2010.

    Insomma, anche in questo mese, che al centro-sud è stato abbastanza normale mi sembra di capire, sarà il nord Italia a recitare la parte della pecora nera, come ormai avviene in maniera pressochè ininterrotta da Gennaio 2022 in avanti (e a livello invernale anche da prima).
    Qua molto meno solo +0,4 sopra media, fra le più basse del nord italia , grazie a nebbie e inversioni continue.
    sulla vecchia 1981-2010 saranno 0,8 ma non credo di più.
    Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2024: -4,8 22 gennaio

  10. #90
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    Predefinito Re: Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche

    Sul quadro ITALIA, Febbraio 2023 chiude a +0,57°C sulla media 1991-2020.

    Questo scarto positivo, secondo il CNR, è interamente imputabile al Nord Italia (ma pensa un po'...), con un'anomalia pari a +1,47° sulla 1991-2020 sul territorio del settentrione !

    Il centro-sud invece ha chiuso nel suo complesso il mese in perfetta norma 1991-2020.

    Naturalmente, poichè la 1991-2020 è pari a +0,39° sulla 1981-2010, questo significa che il mese ha chiuso a circa +0,9/+1,0° sulla 1981-2010 sul quadro Italia.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

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