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  1. #1
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    Vedo che nessuno ha aperto questa discussione, strano.

    Lo faccio io.

  2. #2
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    La metafora più adeguata per descrivere quest'inverno mi è nata l'altro giorno, quando esaminando i dati ho pensato a come la stagione fosse stata una intensa ma molto breve storia d'amore, tanto improvvisamente giunta dopo troppa attesa quanto improvvisamente fuggita via proprio quando si era nel mezzo della favola.

    Dopo infatti un mese e mezzo di tormento, un lungo e soporifero Novembre che ha preso la prima metà dell'inverno, finalmente l'amata stagione si è presentata in tutta la sua bellezza in ultima decade di Gennaio, in un crescendo che iniziato con un periodo freddo e piovoso è culminato nell'ondata di gelo della prima decade di Febbraio, punta massima dell'inverno 2022/23 e, nonostante le delusioni per le aspettative mancate, autentica perla nel mezzo del fango di una stagione per il resto indegna di essere appellata come inverno.
    L'inverno è durato solo tre settimane, dal 19 Gennaio fino al 13 Febbraio, scappando proprio il giorno di S.Valentino a rendere ancora più efficace la mia metafora dell'amore tanto aspettato e poi spezzato drammaticamente nel momento più bello, quando le aspettative erano tante.



    Le medie trimestrali sono state le seguenti:

    Dicembre 2022: 9,4/16,6° (13)
    Gennaio 2023: 7,1/14,15° (10,6)
    Febbraio 2023: 6,1/13,3° (9,7)


    INVERNO 2022/23

    media max: 14,7° (+1,3° dalla 81/10 trimestrale; +1° dalla 91/20 trimestrale)
    media min: 7,5° (+0,5° dalla 81/10 trimestrale; +0,5° dalla 91/20 trimestrale)
    media delle medie: 11,1° (+0,9° dalla 81/10 trimestrale; +0,8° dalla 91/20 trimestrale)


    Nonostante il Dicembre più caldo mai registrato e una prima metà d'inverno meteorologico seconda solo al 2000/01, l'inverno 2022/23 riesce nell'impresa di NON chiudere neppure nella top 5 dei più caldi, finendo verso il decimo posto.
    Non ci rientra nemmeno la media max, che eppure in 5 decadi su 9 ha avuto medie ben 2,5° superiori (ed oltre) alle rispettive decadali.


    Dicembre è stato eccezionale su tutti i fronti, dal suolo all'alta troposfera, dal campo termometrico a quello igrometrico e pure anemometrico.
    Ha visto anomalie mostruosamente esorbitanti in atmosfera, al suolo invece grazie alle inversioni dell'ultima decade è riuscito ad evitare la palma del più caldo di gran lunga sui predecessori, finendo a meno di un decimo dal 2000 il che costituisce quasi uno scandalo di inettitudine visto e considerato l'estremo vantaggio che invece ha avuto in quota!
    La prima metà di Dicembre è stata caldissima, con clou a metà mese quando un intenso richiamo caldo da sud nei bassi strati atmosferici ha portato la temperatura a 21° e la notte successiva a 18°!


    Gennaio ha visto nella sua prima decade la prosecuzione della fase anticiclonica e calda in quota della precedente decade, l'ultima di Dicembre; dal 10 si è verificato un progressivo ma difficoltoso rientro nella media invernale, inizialmente in medio-alta troposfera, poi in ultima decade anche in bassa troposfera e al suolo.


    Febbraio si è aperto con l'attesa trepidante di una delle più lunghe ondate di gelo della serie storica per la magnitudo realizzatasi, ma subito dopo l'inizio della seconda decade è tornato il classico vecchio marchio primaverile che ormai caratterizza il mese dal 2014.
    Ha del miracoloso, viste come sono andate le cose, che almeno al suolo non sia finito sopramedia, niente da fare invece in atmosfera, nonostante l'eccezionalità del freddo in prima decade.




    Qui potete leggere i vari resoconti mensili:
    Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche
    Dicembre 2022: anomalie termiche e pluviometriche
    Gennaio 2023: Anomalie termiche e pluviometriche
    Febbraio 2023: anomalie termiche e pluviometriche


    Vediamo le statistiche più significative:

    • min più bassa: 2,2° (24 Gen e 2 Feb)
    • max più bassa: 5,4° (6 Feb)
    • min più alta: 16° (16 Dic)
    • max più alta: 21,1° (16 Dic)
    • 19 min > 10°
    • 2 max > 20°
    • 5 max < 10°
    • seconda più lunga sequenza di minime consecutive sotto gli 8° dal 1951
    • record per la più lunga sequenza di minime consecutive sopra i 5.8° (39 gg), 5.6° (45 gg) e 5.4° (50 gg) dal 1951 in inverno
    • i record sopra discendono dai record di tardività per la prima minima dell'inverno sopra i 5.8°, 5.6° e 5.4° dal 1951, record rinnovati di quasi due settimane rispetto al primato precedente!
    • quinto posto per il maggior n° (45) di max > 15° dal 1951
    • quarto posto, a pari merito con il 2007, per il maggior n° (40) di max ≥ 15,5° dal 1951
    • record per la più lunga sequenza di massime consecutive sopra i 12.9° (50 gg), 12.3° (50 gg) e 11.4° (60 gg) dal 1951 in inverno
    • i record sopra discendono dai record di tardività per la prima max dell'inverno sotto i 13°, 12.5° e 11.5° dal 1951
    • quinto posto per il maggior n° (15) di giornate con media grezza ≥ 14° in inverno dal 1951
    • record per la più lunga sequenza di giornate con media grezza sopra i 10° (45 gg), 9° e 8,5° (50 gg) dal 1951 in inverno
    • i record sopra discendono dai record di tardività per l'inverno per la prima giornata con media grezza < 10°, < 9°, < 8,5° dal 1951
    • secondo posto per la più lunga sequenza di giornate con media grezza sopra 8° dal 1951 in inverno
    • secondo posto per tardività per la prima giornata con media grezza sopra 8° dal 1951 in inverno
    • record di tardività dal 1951 per il più tardivo primo dp negativo e sotto 0,5°, giunto solo nelle ultime ore del 31 Gennaio!
    • ne consegue il record per la più lunga sequenza temporale di dew point sopra 0° dal 1951 in inverno (ben 60 gg!)
    • record di tardività per il primo dew point sotto i 3°, sotto 2° e sotto 1° in inverno dal 1951
    • ne consegue il record per la più lunga sequeza temporale di dew point sopra 3°, sopra 2° e sopra 1° dal 1951 in inverno, in tutti questi casi ben 50 gg dato che il 20 Gennaio il dp è sceso fino a 0,5° dopo che fin dall'inizio dell'inverno non lo aveva mai fatto sotto i 3,0°!
    • il dew point ha superato i 16° la notte del 17 Dic, e non era mai successo così tardivamente, nella seconda metà di Dicembre



    Molte delle statistiche al suolo che si sarebbe potuto stabilire sono state evitate soltanto per merito del periodo molto freddo tra 20 Gennaio e 13 Febbraio. Sono queste tre settimane che "salvano" l'inverno, trascinandolo letteralmente via da podi che altrimenti sarebbero stati inevitabili!
    Lo stesso inverno non figura nemmeno tra i primi 5 più caldi come detto, e ciò sempre e soltanto per merito di quelle tre settimane che, come si capirà nella prossima sezione dedicata all'atmosfera, sono state come una parentesi da inverno di altre zone nel mezzo di una stagione che è assomigliata ad un tardo autunno/precoce primavera pugliese.





    Atmosfera- E' in quota che quest'inverno ha dato il massimo sfoggio delle sue follie climatiche. E' stato un inverno estremo, assente per i primi 40 giorni, poi comparso per circa 30 giorni in un crescendo sempre più potente culminato nell'ondata di gelo della prima decade di Febbraio, ma subito dopo rientrato nei binari caldi che aveva tenuto per i primi 40 giorni terminando in questa maniera per le restanti due settimane.


    Al suolo le inversioni anticicloniche e l'inerzia termica marina hanno dato una mano ad attutire le anomalie, benchè lo stesso mare fosse notevolmente caldo fino a metà Gennaio (come testimoniano le massime sopra i 15° rilevate in prima decade sotto vento dal mare, evento senza precedenti storici a Gennaio!); in atmosfera invece non esistono questi vincoli, e le masse d'aria che hanno fatto il tempo di quest'inverno si sono apprezzate in tutta la loro portata e anomalia.


    Le medie sono state:

    • 850 hPa: 3,6° (+2,1° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -4,8° (+1,7° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -21,8° (+1,5° dalla 81/10)
    • ZT: 2255 m (+378 m dalla 81/10)


    Con queste medie risulta:

    • il terzo inverno più caldo a 850 hPa, dietro a 2015/16 e 2013/14
    • il quarto più caldo a 700 hPa, a pari merito con il 2006/07
    • il quinto più caldo a 500 hPa
    • il quarto inverno con la più alta media di zero termico, dietro sempre a 2015/16, 2013/14 e di soli +25 m al 2019/20


    Le classifiche evidenziano il desolante quadro di un riscaldamento sempre più pronunciato della stagione più fredda dell'anno negli ultimi 10 anni.
    A salvare l'inverno, ancora una volta, le due decadi tra il 20 Gennaio e il 10 Febbraio, che in modo complementare (la prima in medio-alta troposfera, la seconda in medio-bassa) hanno attutito in modo pesante le anomalie iperpositive del resto dell'inverno, proponendo anomalie stavolta ipernegative.
    Si può cogliere la vistosa portata delle anomalie e la follia calda in atmosfera già visivamente con i seguenti grafici, che riassume assieme tutti i dati a 500 hPa, 850 hPa e dello ZT dell'intero trimestre; le linee blu sono le medie mensili 81/10, le linee gialle le medie delle varie decadi di quest'inverno:

    ZT Brindisi Inverno 2022-23.pngT 850 hPa Brindisi Inverno 2022-23.jpgT 500 hPa Brindisi Inverno 2022-23.jpg



    Sono stati innumerevoli le top 5 e i record riscritti, alcuni dei quali se sommati danno sicuramente dei record o dei podi stagionali.
    Faccio alcuni esempi per farmi comprendere.

    - 850 hPa
    A Dicembre è stato fatto il quarto posto per il più lungo intervallo di tempo sopra i 3.2° e il terzo posto sopra i 4.7°, a Gennaio il record per il più lungo intervallo di tempo sopra i 4° e a Febbraio il record per il più lungo intervallo di tempo sopra i 2.7°; considerando che si è trattato di "intervalli di tempo", cioè di sequenza continuate e senza interruzioni, e che al di fuori di queste sequenze qualche altro valore sopra quelle soglie si è avuto, è altamente probabile che si sia stabilito un dato almeno da podio per l'inverno con il maggior n° di volte in cui le isoterme a 850 hPa sono state sopra i 3° e i 4°.


    - 700 hPa
    A Dicembre si è stabilito il nuovo record per il più lungo intervallo di tempo sopra -5° e il secondo posto sopra -3° e -2.2°, a Gennaio invece il record per il più lungo intervallo di tempo sopra i -2,5° e a Febbraio il secondo posto sopra i -4°; come detto sopra, questi sono podi relativi a sequenze continuate e senza interruzioni al di sopra di tali isoterme, motivo per cui è sensato credere che si sia stabilito un dato da podio per l'inverno con il maggior n° di volte in cui le isoterme a 700 hPa sono state sopra i -4° e i -3/-2,5°.


    -Zero termico
    Dicembre e Febbraio hanno stabilito i nuovi record per i rispettivi mesi per il più lungo intervallo di tempo con ZT sopra i 2300, due periodi che sommati fanno già un terzo dell'intero inverno (31 gg) e non sono stati nemmeno gli unici sopra i 2300 m, ne consegue che è probabile quanto meno un podio per l'inverno con il maggior n° di volte in cui lo ZT è stato sopra i 2300 m.


    - 500 hPa
    A Dicembre si è stabilito il record per il più lungo intervallo di tempo sopra i -21,1° e coincidenza vuole che Gennaio abbia stabilito il terzo posto per il più lungo intervallo di tempo sempre sopra -21,1° (!), Febbraio invece ha visto invece il quarto posto per il più lungo intervallo di tempo sopra i -20,2°; come sopra, è probabile che l'inverno 2022/23 sia stato nel podio per il maggior n° di volte in cui le isoterme a 500 hPa sono state sopra i -21°



    I podi ipotetici sopra esposti possono in realtà essere verificati, ma non in maniera completa perchè esaminare tutti gli ultimi 50 inverni sarebbe un'impresa titanica e una mole di lavoro incommensurabile e incompatibile con il tempo che ho a disposizione.
    Tuttavia è possibile aggirare l'ostacolo e ottenere dei dati che siano quasi certi per quanto verosimili, basta selezionare un campione di inverni che sono certo essere capaci di competere, e questi inverni sono quegli degli ultimissimi anni.
    Grazie ad un lavoro che feci 3 anni fa ho già un file Excel con tutti i dati dei radiosondaggi degli inverni dal 2013/14 al 2019/20, quindi è stato molto semplice ordinare i dati dal minore al maggiore e trovare quello che mi proponevo.
    A questi inverni ho aggiunto anche il 2006/07, che compare nelle classifiche dei più caldi a 700 e 500 hPa.
    Tutti gli altri 40 inverni non sono inclusi nell'analisi, ma è altamente probabile che non possano competere in alcun modo visto che non riescono a farlo nemmeno con le semplici medie.

    Da questo lavoro emergono i seguenti risultati:

    • secondo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i 3° a 850 hPa in inverno (112 su 180!), dietro al 2015/16 di appena 2 gg
    • secondo posto anche per il maggior n° di radiosondaggi sopra i 4° a 850 hPa in inverno (97 su 180), sempre dietro al 2015/16 di un solo giorno!
    • secondo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i 5° (78 su 180), sopra i 6° (58 su 180), sopra i 7° (38 su 180), sopra 8° (ma a pari merito con 2020/21 e 2013/14, con 33 su 180) a 850 hPa in inverno
    • terzo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i 2° a 850 hPa in inverno (126 su 180) dietro al 2015/16 e al 2013/14
    • non è invece nemmeno tra i 4 inverni per n° di radiosondaggi sopra lo zero, traccia evidente della fase molto fredda tra fine Gennaio e prima metà di Febbraio
    • terzo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i 2000 m in inverno (117 su 180), sopra i 2100 m (111 su 180), sopra i 2200 m (103 su 180), sopra i 2300 m (95 su 180), sopra i 2400 m (86 su 180), sopra i 2500 m (79 su 180), sopra i 2600 (72 su 180), sopra i 2700 m (65 su 180), sopra i 2800 m e sopra i 2900 m
    • terzo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i -4° (85 su 180) a 700 hPa in inverno
    • sostanzialmente un terzo posto a pari merito con 2013/14 e 2019/20 per il maggior n° di radiosondaggi sopra -3° e -2° a 700 hPa in inverno
    • secondo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra lo zero (29 su 180) a 700 hPa in inverno
    • sostanzialmente un pari merito con 2006/07 e 2013/14 per il secondo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i -22°, sopra i -21°, sopra i -20° e sopra i -19° a 500 hPa in inverno
    • secondo posto per il maggior n° di radiosondaggi sopra i -18° (38 su 180), sopra i -17° (25 su 180) a 500 hPa in inverno
    • secondo posto anche per il maggior n° di radiosondaggi sopra i -16° (13 su 180) a 500 hPa in inverno, ma a pari merito con 2006/07 e 2019/20 stavolta


    E' verosimile che le posizioni conquistate dall'inverno 2022/23 siano valide non soltanto rispetto al campione scelto, ma rispetto all'intera serie storica dal 1972/73.
    Al primo posto su tutti i parametri esaminati si erge l'inverno 2015/16.



    Se ci sono però dei dati su cui l'inverno 2022/23 è certificato sia stato da record questi sono quelli relativi all'estrema tardività con la quale, anche in atmosfera, sono stati toccate le prime isoterme più fredde:
    • record di tardività per la prima isoterma dell'inverno e dopo l'estate sotto zero a 850 hPa dal 1954; fino al 10 Gennaio infatti la temperatura più bassa raggiunta a 850 hPa erano ancora gli 0° spaccati del 24 Nov e del 12 Dic (!!!)
    • record di tardività per la prima isoterma ≤ -1° a 850 hPa dal 1954 dopo l'estate e dell'inverno; essa è stata rilevata soltanto il 20/1 (!), e dire che il record spettava proprio a due inverni fa!
    • record di tardività per la prima isoterma ≤ -2° a 850 hPa dal 1954 dopo l'estate e dell'inverno; giunta solo il 30/1 (e poi rinnovata con la prima isoterma < -3 il giorno dopo); anche in questo caso il primato era di due inverni fa, ed è stato ulteriormente ritardato di due settimane!
    • record di tardività per il primo ZT dopo l'estate e dell'inverno sotto i 1400 m dal 1954, questo record va in parallelo con quello a 850 hPa visto che 1400 m è appunto la quota gpt 850 hPa, e appunto essa non aveva ancora fino al 10 visto nemmeno lo zero!
    • record di tardività per il primo ZT dopo l'estate o dell'inverno sotto i 1200/1300 m dal 1954



    Da tutte queste statistiche si evince come, di una colonna estremamente calda, la parte più bassa
    (ben rappresentata dai valori termici a 850 hPa e dalla quota dello ZT) è stata ancor più estrema! E infatti è a livello della quota gpt 850 hPa e dello ZT che si concentrano le anomalie rispetto alle medie più eclatanti, i record di tardività e i record per il maggior n° di radiosondaggi sopra determinate soglie.



    In tutta questa marea di record di caldo però ce ne sono due che spiccano per freddo, e che dunque rappresentano forse la più grossa anomalia in una stagione che è passata alla storia per il caldo.
    Il picco minimo a 850 hPa ha raggiunto i -11°, ed è il terzo inverno consecutivo che si sfiora o raggiunge questa isoterma a dir poco gelida. Tre inverni consecutivi sotto -10,5° di picco minimo a 850 hPa non si verificavano dagli anni 60, quando furono addirittura ben 5 consecutivi e praticamente ogni inverno vedeva almeno una volta un'ondata di gelo con isoterme sotto i -10/-11°, in alcuni casi anche più di una volta ad inverno!

    Ovviamente una colonna così gelida a bassa quota non può che significare anche un altro record, stavolta relativo al più basso ZT, perchè è il terzo inverno consecutivo in cui si presenta almeno un episodio con ZT sotto i 400 m, e anche questo non capitava da oltre 50 anni.



    Sono state fatte anche alcune statistiche rilevanti riguardanti le altezze gpt a Dicembre e Febbraio, ma nonostante ciò i risultati non hanno valenza storica quanto per le temperature, trovandosi inverni con gpt molto alti anche nello scorso secolo (per esempio il 1992-93).





    Pluviometria- L'inverno 2022/23 accumula un totale di 199,2 mm (-3,2% dalla 81/10), in perfetta media (solo -6 mm da quest'ultima), frutto però di un Dicembre nella norma, un Gennaio in forte surplus (primo mese invernale a superare i 100 mm dal Febbraio 2018 e primo a superare i 101 mm dal Febbraio 2013) che è andato a compensare un Febbraio invece molto secco (solo 11 mm!).

    31 giorni con precipitazioni segnalate, di cui 29 con scatto al pluviometro.


    La maggior parte della pioggia è caduta il 4 Dicembre (53 mm) e il 25 Gen (34 mm), quasi la metà della pioggia dell'intero trimestre.
    Ultima modifica di burian br; 06/03/2023 alle 22:36

  3. #3
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    E nessuno ha aperto il topic dei voti all'inverno, strano anche quello

    Inviato dal mio SM-G990B utilizzando Tapatalk

  4. #4
    Natale2000
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    A Novara il terzo più mite dal 1875, dietro a 2020 e 2007, in condivisione con il lontano 1899, una specie di pesce fuor d'acqua del passato

    T media: 6,1
    Scarto 61-90: +2,7
    Scarto 91-20: +1,9

    Prp: 113,6 mm (-32%)

    Neve: 1 cm il 15 dicembre (su una media di 28)

    Min assoluta: -2.7 il 10 febbraio... contate che mediamente in città è normale fare i picchi sui -5

    E il tutto con il periodo 20 dicembre / 10 gennaio (gg più gg meno) di gran lunga più schifoso di tutti i tempi, con minime a +7/+8 per più giorni consecutivi. Sono normali ad aprile

    Inverno incommentabile, non serve dire altro


    Ma forse dovrei essere meno severo considerato dove ci stiamo dirigendo
    Ultima modifica di Natale2000; 06/03/2023 alle 20:25

  5. #5
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    A Napoli è stato il sesto inverno più mite dal 2000 dopo 00/01, 06/07, 13/14, 15/16 e 19/20: se non fosse stato per il periodo di freddo dal 20 Gennaio al 10 Febbraio rischiava di batterli tutti da come si era messo l'andazzo, dal 10 Dicembre al 15 Gennaio il caldo è stato inconcepibile. Posterò più avanti i dettagli.

    Inviato dal mio SM-S901B utilizzando Tapatalk


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  6. #6
    Tempesta L'avatar di Gangi
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    Io ho installato la stazione qui a Gangi sotto casa mia il 14 dicembre, quindi dicembre non lo considero.
    Gennaio ha chiuso con una media delle massime di +9,96°C e media minime + 3,67° C, accumulo totale 135,6 mm.
    Febbraio media max 11,07°C e media min 2,87°C, accumulo totale 40,4 mm.
    Massima più alta il 23 febbraio +18,3°C
    Minima più bassa il 23 gennaio -1,4°C.

  7. #7
    Vento fresco L'avatar di Andrea92
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    I dati e le anomalie principali registrate a Falcone riassunti nella tabella qui sotto:
    Catturainv.JPG

    Quadro termico:

    Come ogni anno le aspettative invernali sono sempre votate agli scenari più freddi possibili, ma le aspettative tali rimangono e cozzano tremendamente con la realtà che è ben diversa da sogni e desideri. Fatta questa piccola premessa, addentriamoci dentro quello che è stato l’inverno appena terminato.
    La stagione invernale 2022-2023 a Falcone si è chiusa con una media trimestrale di +13.6°C e piazzandosi al 3° posto assoluto in coabitazione con il 2020 e dietro a 2021 (+13.8°C) e 2016 (+13.9°C). Ricordo che la mia serie parte dal 2010 e che ci sono altre stagioni invernali più calde come ad esempio la 2000/2001 o 2006/2007 tanto per citarne due. Dicembre è stato il mese che si è distinto maggiormente in negativo, con un’anomalia di ben +2.3°C. Mese contraddistinto da continue rimonte miti causati da affondo ad ovest, culminato giorno 16 col raggiungimento di punte di +29/+30 sul messinese tirrenico e record caduti che resistevano dal 2010. Io stesso ho battuto il record del 2010 (allora fu +28.5°C) con +29.1°C. Nessun sussulto freddo fino a fine mese tanto che ho registrato solamente 1 (una) minima under 10 in tutto il mese, anch’esso primato negativo.
    Gennaio è iniziato come era terminato Dicembre ossia con poco movimento, ma quantomeno non abbiamo avuto le anomalie del mese natalizio. Tutto ciò si è protratto fino al 19, da lì in poi siamo entrati ufficialmente (e con oltre 1 mese di ritardo) nella stagione invernale. Sono arrivate temperature finalmente consone al periodo e le prime nevicate di stagione sulle vette più alte dei rilievi montuosi.
    Febbraio esordisce con clima freddo e piovoso che va accentuandosi e che culmina nel periodo compreso tra il 5 e l’11. In un primo momento un’incursione fredda sui Balcani sfiora il sud portando freddo secco con valori in quota di tutto rispetto. In quei giorni registro il record di Tmax più bassa del mese con +9.1°C e minime sui +5/+6°C. Nella seconda parte, l’interazione tra l’aria fredda ancora presente nei bassi strati e un minimo di pressione nato sulla Libia che si sposta fino alle coste meridionali dell’isola ha determinato una forte ondata di maltempo con piogge incessanti e abbondanti sulle zone sud-orientali e ioniche (a fine evento punte di 400-500 mm in alcune zone), forti mareggiate ma soprattutto metrate di neve su Etna, Nebrodi orientali e Peloritani con Floresta che registra oltre 1 metro di neve caduti in 2 giorni. Una configurazione che non si vede tutti i giorni e che infatti ha premiato le zone orientali maggiormente esposte al flusso sciroccale. E quest’evento è stata la ciliegina sulla torta dell’inverno che termina ufficialmente intorno al 24 con il ritorno di temperature più miti e neve in scioglimento ma che resiste ancora oggi sopra i 1400-1500 metri.
    Se al suolo è stato mite, in quota lo è stato ancora di più. A Trapani Birgi dicembre è stato il più caldo in assoluto con +8.0°C di media battendo quello del 1989 fermo a +7.0°C e chiudendo con un’anomalia superiore ai +4°C (2° posto assoluto come scarto maggiore dietro ai +4.8°C del marzo 2001). Anche Gennaio è proseguito sulla stessa riga anche se con anomalie meno marcate fino al 19, da lì è iniziato anche in quota l’inverno culminato a inizio Febbraio con valori vicini ai -4°C (le zone ad ovest hanno avuto isoterme più alte rispetto al resto dell’isola) mentre a fine mese sono tornati a salire allegramente. Sotto il grafico da dove si evince chiaramente l’andamento stagionale:
    Cattura1.JPG Cattura2.JPG

    Quadro pluviometrico:
    Anche sotto questo aspetto la stagione invernale 2022-2023 è andata male. Con 111.2 mm si piazza al 2° posto assoluto tra i più secchi dietro al 2019-2020 che chiuse con 74.2 mm e anomalia trimestrale di -52.9% rispetto alla media calcolata 2010-2022.
    Dicembre si piazza al 3° tra i più secchi con 32 mm, Gennaio al 4° posto con 56.6 mm mentre Febbraio al 3° posto con 22.6 mm.
    Ultima modifica di Andrea92; 08/03/2023 alle 00:29


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    ESTREMI ASSOLUTI (dal 2010):


    Massima più alta: +46.1°C il 25-07-2023
    Minima più alta: +30.4°C il 25-07-2023
    Massima più bassa: +6.3°C il 07-01-2017
    Minima più bassa: +1.3°C il 07-01-2017
    Heat Index più alto: +49.5°C il 24-07-2023
    Windchill più basso: -5.3°C ​il 07-01-2017
    Dew Point più alto: +27.8°C il 22-07-2023
    Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
    Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
    Rain rate più alto: 218.4 mm/hr il 20-08-2018
    Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
    Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
    Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013

  8. #8
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    A Messina AM invece l'inverno 2022-2023 chiude al 2° posto assoluto tra i più caldi dietro al 2006-2007 (riporto la classifica postata nel thread delle anomalie termiche dal 2000 in avanti del grande @Perlecano):

    1) 2006/2007 = +1.6°C (D +1.4°C, G +1.7°C, F +1.6°C)
    2) 2022/2023 = +1.5°C (D +2.9°C, G +0.9°C, F +0.7°C)
    2) 2000/2001 = +1.3°C (D +1.6°C, G +1.5°C, F +0.8°C)
    3) 2015/2016 = +1.3°C (D +1.0°C, G +0.5°C, F +2.4°C)
    4) 2019/2020 = +1.2°C (D +1.3°C. G +0.7°C, F +1.7°C)
    5) 2009/2010 = +0.9°C (D +1.4°C, G 0.0°C, F +1.2°C)
    6) 2020/2021 = +0.7°C (D +0.7°C, G +0.9°C, F +0.5°C)
    7) 2013/2014 = +0.6°C (D -0.1°C, G +0.7°C, F +1.2°C)
    8) 2001/2002 = +0.3°C (D -2.6°C, G +1.5°C, F +1.9°C)
    9) 2003/2004 = +0.1°C (D -0.2°C, G -0.9°C, F +1.2°C)
    10) 2010/2011 = 0.0°C (D +0.3°C, G +0.1°C, F -0.4°C)
    11) 2005/2006 = -0.1°C (D -0.3°C, G -0.5°C, F +0.4°C)
    12) 2014/2015 = -0.1°C (D +0.6°C, G 0.0°C, F -0.8°C)
    13) 2011/2012 = -0.2°C (D +0.6°C, G 0.0°C, F -1.1°C)
    14) 2016/2017 = -0.2°C (D +0.7°C, G -2.4°C, F +1.0°C)
    15) 2017/2018 = -0.2°C (D -1.3°C, G +1.2°C, F -0.6°C)
    16) 2021/2022 = -0.2°C (D -0.5°C, G -0.6°C, F +0.4°C)
    17) 2008/2009 = -0.3°C (D -0.4°C, G +0.6°C, F -1.2°C)
    18) 2007/2008 = -0.4°C (D -1.6°C, G +0.7°C, F -0.4°C)
    19) 2018/2019 = -0.6°C (D +0.2°C, G -1.9°C, F 0.0°C)
    20) 2012/2013 = -0.8°C (D -0.9°C, G -0.1°C, F -1.4°C)
    21) 2004/2005 = -0.9°C (D +0.4°C, G -1.5°C, F -1.7°C)
    22) 2002/2003 = -1.2°C (D -0.1°C, G +0.2°C, F -3.8°C)


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  9. #9
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    Inverno qui a Sondrio che ha chiuso con medie di -0.9°/+8.9° ovvero a +2.2° sulla 1981-10

    Gli estremi termici sono stati -7.1°/+19.3°

    86,0 mm in totale, su una media di circa 140: 12 cm di neve in due episodi, circa un quarto della media attesa....

    Praticamente un "non" inverno, tra i piu' miti da quando registro i dati (2003)

    La mia solita tabellina per valutare obiettivamente la stagione invernale mi ha riportato come voto un bel 3.3 !

    (lo scorso anno era uscito un 5)

    Ovviamente e' al piu' un giochino e nulla piu' ma tant'e', eccola in allegato:

    Tabella Valutazione Inverno 2022-23.png



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  10. #10
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    Predefinito Re: Inverno 2022-23: anomalie termiche e pluviometriche

    Come detto in precedenza, avendo come basi su macroscala la PDO negativa abbinata alla Nina triennale come nel 2000/01 non mi aspettavo nulla di diverso da una ciofeca di inverno come quella.
    E infatti per la mia zona non solo si è verificato un allineamento termico impressionante con quello di 22 anni fa, ma il 2022/23 è terminato addirittura un pochino meno mite.

    Per dimostrare questo colpo di scena mi avvalgo dei dati di Vazzola ARPAV, località dal microclima parzialmente diverso dal mio (qualche brezza notturna di troppo, 10 km a sud) ma collocata pressoché alla stessa longitudine, ad una quota di pianura poco dissimile e dotata di una delle poche apparecchiature a non aver subìto, nelle epoche della manutenzione, scambi di schermo e di termometro ad fallum da parte dello staff del CMT.

    Medie mensili a confronto:
    2000/01: 5.7°/4.9°/5.2° - media ponderata stagionale 5.3°
    2022/23: 5.5°/5.2°/4.8° - media ponderata stagionale 5.2°

    A casa, complice un periodo 20 dic-7 gen che lasciava spazio a maggiori schiarite notturne dalle Prealpi fino alla latitudine della mia cittadina o 3-4 km a sud, mi attendo (almeno) un ulteriore decimo in meno del 2000/01, in cui il WR meno misto di Atlantico basso/hp ma più connotato verso il secondo copriva i cieli notturni più democraticamente da nord a sud.

    Passando ora al mio cortile, ho registrato i seguenti dati:
    Dic 1.5°/5.1°/9.5°
    Gen 0.9°/4.9°/9.5°
    Feb -0.6°/4.4°/10.8°

    Febbraio da 6 tirato, cosa comunque per nulla scontata in questi ultimi 10 anni, meno di mezzo grado sopra la media 1991-20 da me ricavata (e soprattutto a carico delle massime).
    Ottima legnata da est, in stile anni 90 e 2000, che ha ricordato come febbraio, quando vuole, è il mese top per i cazzotti da quella direzione. 5 minime sotto il -6°, con la più bassa a -7.6°, mi hanno fatto veramente felice.
    Peccato per la tragica seconda parte, persa tra un hp zonalizzato, un cut-off e un peto da NE/E attratto dalla penisola iberica. E peccato anche per la botta stessa, che qui su forum pluvionetwork verrà liquidata come parte di un hp perenne che di caratteristiche ''textbook'' dell'alta pressione ne ha viste pochette (e pure timide, a parte lo smog).

    Gli altri 2 mesi raccapriccianti, da 3. Entrambi tra 1.5° e 2.5° sopra l'ultima media.

    Pioggia complessiva circa in media:
    Dic 140 mm (+51 sulla 1994-21 arpav)
    Gen 81 mm (+11 sulla 1994-21)
    Feb 3 mm (-65 dalla 1994-21)

    Voto sotto il 4.

    Ripeto, non mi aspettavo nulla di diverso e anzi, nella mia posizione imbucata mi sono evitato probabilmente il secondo o terzo inverno più caldo di sempre, che già dovrebbe essersi concretizzato a sud di Treviso.
    Quel che fa piangere è il tempismo, il momento: un inverno così schifoso dopo un periodo pluriennale così triste è proprio sfiga totale.

    Praticamente siamo passati da un 2013-16 estremo in un senso (ENSO super + e NPM+++) ad un 2020-23 estremo nell'altro (2020/21 Nina ma NPM ancora schizzato, 2021/22 Nina orientale e questo Nina triennale), lasciando proprio nel mezzo l'unico periodo di inverni tutto sommato discreti (2016/17, 2017/18, 2018/19), senza alcuna connotazione estrema che rompesse i maroons a livello circolatorio generale.
    Per quello io non la volevo sin dal principio la Nina triennale e già a fine agosto non vedevo l'ora che fosse il primo marzo, ma evidentemente se l'ha fatta vuol dire che serviva.
    Anche secondo me serviva (e lo si vede bene dalle mappe ssta e del contenuto di calore oceanico), ma cavolo... tutto insieme così

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