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  1. #21
    Burrasca forte L'avatar di geloneve - RA
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Ma sinceramente, sarebbe potuto cambiare qualcosa rimuovendo i depositi dal letto dei fiumi? A vedere le immagini la quantità di acqua esondata è stata abnorme , mi sembra che un'ipotetica variazione di sezione del fiume sarebbe stata in confronto ridicola e non avrebbe potuto in nessun modo far defluire il tutto a valle.
    Chiedo senza far polemica, sarebbe bello se intervenisse un ingegnere idraulico o comunque qualcuno che possa portare dati in merito
    Sarebbe cambiato qualcosa ma sarebbe successo comunque.
    L'uomo ha l'arroganza di sentirsi più forte della Natura, prima arginandola e poi credendo di poterla domare.
    La realtà dei fatti è che la Pianura Padana è una pianura ALLUVIONALE, quindi è nella sua natura stessa che si alluvioni, e l'uomo avrebbe potuto solo ridurre i danni di un evento, comunque, inevitabile.
    Nulla, neppure con la prevenzione, avrebbe potuto evitare la cosa ma, ripeto, solo allievirla.

  2. #22
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Citazione Originariamente Scritto da geloneve - RA Visualizza Messaggio
    Sarebbe cambiato qualcosa ma sarebbe successo comunque.
    L'uomo ha l'arroganza di sentirsi più forte della Natura, prima arginandola e poi credendo di poterla domare.
    La realtà dei fatti è che la Pianura Padana è una pianura ALLUVIONALE, quindi è nella sua natura stessa che si alluvioni, e l'uomo avrebbe potuto solo ridurre i danni di un evento, comunque, inevitabile.
    Nulla, neppure con la prevenzione, avrebbe potuto evitare la cosa ma, ripeto, solo allievirla.
    Mi dispiace, Geloneve, ma non è così.

    Tu stai in una fascia ancora vicina alle colline, CheccoLau addirittura a Saluzzo non può neanche immaginare cosa sia la bassa, lui che vede i fiumi scorrere a diversi metri sotto il piano di campagna.
    Tutti quelli che prendono a modello il Tagliamento quando ci sono le alluvioni nella bassa non sanno proprio di cosa stanno parlando.

    Tutta la Bassa Padana (che in Romagna comincia ben vicino alla linea pedemontana), o L'Agro Pontino, o tante altre pianure minori, vale a dire la parte maggiore delle nostre terre agrarie produttive ed abitate sono state create dall'uomo, ma non da ieri, da almeno 2000 anni. Lasciar fare ai fiumi avrebbe significato non poterci minimamente abitare nè coltivarle. Gran parte della pianura padana era occupata da paludi, che cambiavano periodicamente di collocamento ed estensione, con i cambiamenti dei corsi fluviali.

    I Veneziani, per fare un esempio, erano maestri nella rimozione periodica e sistematica dei depositi terrosi e nel governo dei fiumi; senza ciò non esisterebbe Venezia.

    Nel secondo dopoguerra le macchine hanno consentito l'erezione di argini molto alti. Allora eventi piovosi sicuramente paragonabili al maggio scorso (tenete conto che allora non c'erano pluviometri in collina) sono passati senza danni. Poi, nei successivi 70 anni, si è lasciato che i sedimenti terrosi si accumulassero, anno dopo anno: la sezione libera tra gli argini è diminuita del 70/80%.
    Quando, nel maggio scorso, l'acqua è arrivata copiosa, ha trovato il tappo ed è uscita soprattutto nella fascia pedemontana, per poi allagare la bassa correndo fuori argini.

    Ora, se vogliamo davvero la "rinaturazione" dei fiumi, dobbiamo essere pronti a rinunciare a metà del nostro suolo agrario, a moltisssime città, industrie, strade. Questa sì è una scelta politica, sulla quale, per osservanza delle regole del forum, non mi esprimo.

    Altrimenti non c'è scelta, per quanto spazio si dedichi al fiume, quello spazio va costantemente governato e pulito, sennò il fiume cambia corso.
    Ultima modifica di alnus; 01/07/2023 alle 11:38

  3. #23
    Burrasca L'avatar di faggio58
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    E dove si dovrebbe togliere il 70/80 per 100 di materiale dall'alveo dei fiumi, dal fondo? Dalle fiancate? Come credi che resista la struttura costituita dall'alveo e dagli argini dopo che hai tolto una simile quantità? Pensi veramente che geologi e idrologi siano tutti degli incompetenti confronto a te, quando affermano che dragare l'alveo fluviale è una pratica pericolosa e che va utilizzata limitatamente ai tratti dove è veramente necessario, perche altrimenti i problemi generati come erosione e insatabilità delle sponde superano i vantaggi. Tra l'altro ti stai inventando la dimamica dell'alluvione Romagnola, le esondazioni che hanno colpito l'asse della via Emilia sono avvenute ben prima che l'onda di piena arrivasse alla zona di pianura che tu dici. Ti stai inventando episodi uguali che 80 anni fa sarebbero successi e non hanno provocato gli stessi effetti perchè i fiumi erano puliti. Bene le stazioni del servizio idrografico c'erano anche allora, fammi vedere i dati di episodi uguali a quello successo il mese scorso.

  4. #24
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Citazione Originariamente Scritto da faggio58 Visualizza Messaggio
    E dove si dovrebbe togliere il 70/80 per 100 di materiale dall'alveo dei fiumi, dal fondo? Dalle fiancate? Come credi che resista la struttura costituita dall'alveo e dagli argini dopo che hai tolto una simile quantità? Pensi veramente che geologi e idrologi siano tutti degli incompetenti confronto a te, quando affermano che dragare l'alveo fluviale è una pratica pericolosa e che va utilizzata limitatamente ai tratti dove è veramente necessario, perche altrimenti i problemi generati come erosione e insatabilità delle sponde superano i vantaggi. Tra l'altro ti stai inventando la dimamica dell'alluvione Romagnola, le esondazioni che hanno colpito l'asse della via Emilia sono avvenute ben prima che l'onda di piena arrivasse alla zona di pianura che tu dici. Ti stai inventando episodi uguali che 80 anni fa sarebbero successi e non hanno provocato gli stessi effetti perchè i fiumi erano puliti. Bene le stazioni del servizio idrografico c'erano anche allora, fammi vedere i dati di episodi uguali a quello successo il mese scorso.
    Guarda che io ho scritto "eventi piovosi paragonabili al maggio scorso", non ho nessuna intenzione di contestare il record.
    Però mi sembra tragicomico attaccarsi ad un record, che come tale ha superato i precedenti di quantità sicuramente minime, per esaurire la spiegazione di un disastro di tali proporzioni.

    20230702_095238.jpg

    Rispondi tu a questa domanda:
    "Vista la situazione attuale esemplificata in disegno e che tutti possono constatare (se vogliono) coi propri occhi, che facciamo? Continuiamo a rispettare la raccomandazione di geologi ed idrologi che tu citi, di non portar via nulla? Continuiamo a dire che è colpa solo del GW? Continuiamo ad alzare gli argini? Come va a finire, secondo te?"
    Perchè guarda che i sedimenti tratteggiati in figura, quando hanno tirato sù gli argini 70 anni fa, non c'erano.
    O meglio, erano più bassi, proporzionati all'altezza degli argini di allora.
    Ultima modifica di alnus; 03/07/2023 alle 20:04

  5. #25
    Burrasca forte L'avatar di geloneve - RA
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    A parte che, purtroppo, non abito più a San Biagio ma a Faenza centro da 3 anni...ma, detto ciò, non sto dicendo che la scarsa manutenzione dei fiumi non abbia influito sul risultato finale; sto solo affermando, con piena certezza, che ci sarebbe comunque stata l'alluvione....con effetti meno devastanti certamente, ma ci sarebbe certamente stata, al 101%.

    Affermare che l'uomo possa sempre controllare, modificare e mantenere a bada la Natura, presuppone un grado di presunzione tipica solo dell'uomo stesso: la Natura sarà sempre più forte se vorrà, indipendentemente da come l'uomo possa gestire la situazione; l'uomo, al massimo, ne potrà solo mitigare i danni. Punto.

  6. #26
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Dopo anni ho rivisto, qui per le vacanze, un vecchio amico che vive in periferia di Ravenna.

    Risparmio la sua storia, triste ma molto pragmatica, come le genti di Romagna.
    Ha perso un'auto, una moto, la cantina ed il primo piano allagati -villette unifamiliari- ed i suoi genitori son rimasti all'asciutto al piano di sopra.
    Tv, radio, stereo, libri e vinili, vettovaglie: tutto quel che può venir rovinato da acque limacciose l'han perso.
    Senza contare i veicoli, i danni in casa sono stimati sui 15-25mila.

    Lui si chiama Leonardo, ha 38 anni e fa l'ingegnere idraulico in Olanda a l'Aja, perché in Italia c'è stata gente che gli è venuta a dire come si fa il suo lavoro. E perché sottopagati.

    La sua risposta è: "chi ti parla di dragaggio fiumi e accusa DMV e processi rinaturazione non sa di cosa ti sta parlando".

    E allora, in quest'epoca orgogliosa piena di scienziati all'occorrenza, non sto più in silenzio dopo aver sentito da uno del settore la versione più competente che potessi sentire.
    E rispondo!
    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Tutta la Bassa Padana (che in Romagna comincia ben vicino alla linea pedemontana), o L'Agro Pontino, o tante altre pianure minori, vale a dire la parte maggiore delle nostre terre agrarie produttive ed abitate sono state create dall'uomo, ma non da ieri, da almeno 2000 anni. Lasciar fare ai fiumi avrebbe significato non poterci minimamente abitare nè coltivarle. Gran parte della pianura padana era occupata da paludi, che cambiavano periodicamente di collocamento ed estensione, con i cambiamenti dei corsi fluviali.

    I Veneziani, per fare un esempio, erano maestri nella rimozione periodica e sistematica dei depositi terrosi e nel governo dei fiumi; senza ciò non esisterebbe Venezia.

    Nel secondo dopoguerra le macchine hanno consentito l'erezione di argini molto alti. Allora eventi piovosi sicuramente paragonabili al maggio scorso (tenete conto che allora non c'erano pluviometri in collina) sono passati senza danni. Poi, nei successivi 70 anni, si è lasciato che i sedimenti terrosi si accumulassero, anno dopo anno: la sezione libera tra gli argini è diminuita del 70/80%.
    Quando, nel maggio scorso, l'acqua è arrivata copiosa, ha trovato il tappo ed è uscita soprattutto nella fascia pedemontana, per poi allagare la bassa correndo fuori argini.

    Ora, se vogliamo davvero la "rinaturazione" dei fiumi, dobbiamo essere pronti a rinunciare a metà del nostro suolo agrario, a moltisssime città, industrie, strade. Questa sì è una scelta politica, sulla quale, per osservanza delle regole del forum, non mi esprimo.
    Questi messaggi non sono apprezzabili. Vado in ordine:

    1. Le paludi cambiavano perché cambiavano i corsi dei fiumi perché in seguito ad eventi alluvionali rompevano anse ed argini e creavano nuovi corsi, fin qui.

    2. La rotta della Cucca di fine 6. secolo d.Cr. è stato il motivo per cui centinaia di ville e villaggi costieri furono allagati e gli sfollati furono accolti attorno al Torcello, più che Attila e la distruzione di Aquileia fu quell'alluvione pesante ad avviare l'insediamento lagunare.
    I Veneziani NON erano maestri della rimozione di un bel niente, semmai della "intestadura": opere di deviazione dei fiumi che invece di finire in Laguna vennero fatti sfociare direttamente in Adriatico con un secolo e mezzo di lavori mostruosi, al costo di tante vite e di disastri che azzerarono le opere idrauliche.

    Qui un super riassunto -poi vai su Wiki ed hai tutte le vicende- dei veneziani "maestri" degli argini e non del dragaggio:
    I lavori idraulici della Serenissima - Citta di Eraclea




    3. Negli ultimi 70 anni nessuna chiatta s'è più mossa a levar sedimenti dai letti dei fiumi? Sicuro? Fonte?
    Hai le tue passeggiate lungo gli argini? Ma se stai a Modena? Non capisco i tuoi dati e non vedo la fonte di questi.


    4. La rinaturazione è sinonimo di NON consumo di suolo. L'ha detto L.Mercalli che ha citato il suo prof., di 50 anni fa, di ingegneria idraulica all'epoca al ministero che ammoniva di non costruire e cementificare selvaggiamente un territorio fragilissimo come quello della Penisola.
    50 anni dopo abbiamo gli avventori dei bar che sono oltre a ct, anche virologi, ingegneri, architetti ed economisti a spiegarci che se la loro nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata un tram. Elettrico. Guidato da software Tesla.


    Qui una fonte faziosa, politicizzata, di sporchi hippie incompetenti anti-capannoni:

    L'alluvione in Emilia Romagna colpa dei fiumi non dragati? Le fake news smontate dal Wwf - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile


    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Guarda che io ho scritto "eventi piovosi paragonabili al maggio scorso", non ho nessuna intenzione di contestare il record.
    Però mi sembra tragicomico attaccarsi ad un record, che come tale ha superato i precedenti di quantità sicuramente minime, per esaurire la spiegazione di un disastro di tali proporzioni.

    20230702_095238.jpg
    Ti metteresti d'accordo con te stesso prima di scrivere cose senza sequenza logica? Non con cattiveria, ma non noti il salto semantico con cui ti contraddici?




    Novembre 1966: i fiumi d'Italia centro-settent. esondano perché già ottobre fu molto piovoso ed i suoli erano zuppi e le portate alte.

    Ottobre 2018: i fiumi d'Italia centro-settent. NON esondano perché settembre fu un agosto mascherato dal sole basso e ottobre non vide UN fronte fino alla famosa tempesta Vaia.
    Eppure la galleria Adige-Garda a Mori in prov. di Tn fu aperta per salvare Verona, eppure le portate arrivarono a livelli record con valori totali MAGGIORI dell'alluvione del 1966.


    Idem in Romagna: si veniva già da 2 settimane di sinottiche meteorologiche esasperate e piogge ripetute sulle stesse colline e pianure. L'ultima perturbazione ha dato il colpo di grazia, anche con letti fluviali dragati a -10m. s.l.m., gli argini esondavano, le colline venivano giù ed i loro metri cubi di sabbie ingolfavano qualche strettoia di fiume e punto e a capo.

    Poi ci aggiungi alberi non rimossi, molti detriti accumulati, alcuni (MA NON TUTTI) letti intasati non più curati e pure quei capannoni e quelle aree d'espansione che non dovevano venir tirati su.

    Ahrweiler 2021: 300 morti in Germania perché su valli strette tirarono su villaggi che non dovevano venir tirati su.
    Trecento morti, non siamo nell'800, era il secondo anno di pandemia!

    Eppure lo ripetono da 30 anni: l'aria mezzo grado più calda di ieri -sempre: da gennaio a luglio- trasporta più vapore acqueo.
    Eppure è colpa di 'ste giunte-rosse che non dragano, marmotte, tassi e orsi che vivono la loro vitaccia infame.
    Eppure....


    Ah, l'amico mio ripeto ha perso gli averi in cantina e nel primo piano della villetta unifamiliare dei suoi genitori, un'auto e una moto. Solo perché è il ricco Occidente: "fosse avvenuta solo 40 anni fa avevamo la metà della roba che oggi abbiamo. Si stava meglio quando si stava peggio perché non ci si era ancora annebbiati dal consumo e dal possesso, in Olanda è pure peggio". Così mi ha detto ieri sera.


    Non è il GW il problema infatti: è la mentalità generazionale.
    O si impara o si affonda.



  7. #27
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Citazione Originariamente Scritto da Heinrich Visualizza Messaggio
    Dopo anni ho rivisto, qui per le vacanze, un vecchio amico che vive in periferia di Ravenna.

    Risparmio la sua storia, triste ma molto pragmatica, come le genti di Romagna.
    Ha perso un'auto, una moto, la cantina ed il primo piano allagati -villette unifamiliari- ed i suoi genitori son rimasti all'asciutto al piano di sopra.
    Tv, radio, stereo, libri e vinili, vettovaglie: tutto quel che può venir rovinato da acque limacciose l'han perso.
    Senza contare i veicoli, i danni in casa sono stimati sui 15-25mila.

    Lui si chiama Leonardo, ha 38 anni e fa l'ingegnere idraulico in Olanda a l'Aja, perché in Italia c'è stata gente che gli è venuta a dire come si fa il suo lavoro. E perché sottopagati.

    La sua risposta è: "chi ti parla di dragaggio fiumi e accusa DMV e processi rinaturazione non sa di cosa ti sta parlando".

    E allora, in quest'epoca orgogliosa piena di scienziati all'occorrenza, non sto più in silenzio dopo aver sentito da uno del settore la versione più competente che potessi sentire.
    E rispondo!

    Questi messaggi non sono apprezzabili. Vado in ordine:

    1. Le paludi cambiavano perché cambiavano i corsi dei fiumi perché in seguito ad eventi alluvionali rompevano anse ed argini e creavano nuovi corsi, fin qui.

    2. La rotta della Cucca di fine 6. secolo d.Cr. è stato il motivo per cui centinaia di ville e villaggi costieri furono allagati e gli sfollati furono accolti attorno al Torcello, più che Attila e la distruzione di Aquileia fu quell'alluvione pesante ad avviare l'insediamento lagunare.
    I Veneziani NON erano maestri della rimozione di un bel niente, semmai della "intestadura": opere di deviazione dei fiumi che invece di finire in Laguna vennero fatti sfociare direttamente in Adriatico con un secolo e mezzo di lavori mostruosi, al costo di tante vite e di disastri che azzerarono le opere idrauliche.

    Qui un super riassunto -poi vai su Wiki ed hai tutte le vicende- dei veneziani "maestri" degli argini e non del dragaggio:
    I lavori idraulici della Serenissima - Citta di Eraclea




    3. Negli ultimi 70 anni nessuna chiatta s'è più mossa a levar sedimenti dai letti dei fiumi? Sicuro? Fonte?
    Hai le tue passeggiate lungo gli argini? Ma se stai a Modena? Non capisco i tuoi dati e non vedo la fonte di questi.


    4. La rinaturazione è sinonimo di NON consumo di suolo. L'ha detto L.Mercalli che ha citato il suo prof., di 50 anni fa, di ingegneria idraulica all'epoca al ministero che ammoniva di non costruire e cementificare selvaggiamente un territorio fragilissimo come quello della Penisola.
    50 anni dopo abbiamo gli avventori dei bar che sono oltre a ct, anche virologi, ingegneri, architetti ed economisti a spiegarci che se la loro nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata un tram. Elettrico. Guidato da software Tesla.


    Qui una fonte faziosa, politicizzata, di sporchi hippie incompetenti anti-capannoni:

    L'alluvione in Emilia Romagna colpa dei fiumi non dragati? Le fake news smontate dal Wwf - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile



    Ti metteresti d'accordo con te stesso prima di scrivere cose senza sequenza logica? Non con cattiveria, ma non noti il salto semantico con cui ti contraddici?




    Novembre 1966: i fiumi d'Italia centro-settent. esondano perché già ottobre fu molto piovoso ed i suoli erano zuppi e le portate alte.

    Ottobre 2018: i fiumi d'Italia centro-settent. NON esondano perché settembre fu un agosto mascherato dal sole basso e ottobre non vide UN fronte fino alla famosa tempesta Vaia.
    Eppure la galleria Adige-Garda a Mori in prov. di Tn fu aperta per salvare Verona, eppure le portate arrivarono a livelli record con valori totali MAGGIORI dell'alluvione del 1966.


    Idem in Romagna: si veniva già da 2 settimane di sinottiche meteorologiche esasperate e piogge ripetute sulle stesse colline e pianure. L'ultima perturbazione ha dato il colpo di grazia, anche con letti fluviali dragati a -10m. s.l.m., gli argini esondavano, le colline venivano giù ed i loro metri cubi di sabbie ingolfavano qualche strettoia di fiume e punto e a capo.

    Poi ci aggiungi alberi non rimossi, molti detriti accumulati, alcuni (MA NON TUTTI) letti intasati non più curati e pure quei capannoni e quelle aree d'espansione che non dovevano venir tirati su.

    Ahrweiler 2021: 300 morti in Germania perché su valli strette tirarono su villaggi che non dovevano venir tirati su.
    Trecento morti, non siamo nell'800, era il secondo anno di pandemia!

    Eppure lo ripetono da 30 anni: l'aria mezzo grado più calda di ieri -sempre: da gennaio a luglio- trasporta più vapore acqueo.
    Eppure è colpa di 'ste giunte-rosse che non dragano, marmotte, tassi e orsi che vivono la loro vitaccia infame.
    Eppure....


    Ah, l'amico mio ripeto ha perso gli averi in cantina e nel primo piano della villetta unifamiliare dei suoi genitori, un'auto e una moto. Solo perché è il ricco Occidente: "fosse avvenuta solo 40 anni fa avevamo la metà della roba che oggi abbiamo. Si stava meglio quando si stava peggio perché non ci si era ancora annebbiati dal consumo e dal possesso, in Olanda è pure peggio". Così mi ha detto ieri sera.


    Non è il GW il problema infatti: è la mentalità generazionale.
    O si impara o si affonda.


    Senza sequenza logica?
    Credo che chiunque mi legga capisca la logica di ciò che ho scritto: non contesto il record di piogge, ma affermo che, in pianura, non è stato la causa primaria del disastro.

    DMV: per favore spiegami cos'è, non lo so.

    Sul canale Adige-Garda, siccome riconosci che ha salvato Verona (ma anche Trento, per cui fu costruito e probabilmente anche casa tua) ammetterai che almeno quello non è tanto in linea con la "rinaturazione".


    Ti consiglio di fare qualche passeggiata sugli argini della bassa emiliano-romagnola e troverai molti tratti fluviali (non tutti) messi come nel disegnino, dove in tratteggio ho inteso indicare i depositi terrosi del dopoguerra.
    Tra l'altro se ne sono visti parecchi messi così anche nei filmati dei TG riguardo l'alluvione romagnola (peccato che li mostrassero solo per 2 secondi, sennò la gente avrebbe potuto capire qualcosa ...).

    Te la prendi tanto con me, ma non vuoi rispondere al paradosso del Panaro e del Secchia che esondano ad anni alterni, ormai, mentre le casse d'espansione costruite poco a monte 40/50 anni fa, restano sempre rigorosamente vuote? Ho messo le foto in "Oltre la Meteo" in "Fiumi emiliano-romagnoli verso la catastrofe".
    Ultima modifica di alnus; 05/07/2023 alle 14:05

  8. #28
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Senza sequenza logica?
    Credo che chiunque mi legga capisca la logica di ciò che ho scritto: non contesto il record di piogge, ma affermo che, in pianura, non è stato la causa primaria del disastro.

    DMV: per favore spiegami cos'è, non lo so.

    Sul canale Adige-Garda, siccome riconosci che ha salvato Verona (ma anche Trento, per cui fu costruito e probabilmente anche casa tua) ammetterai che almeno quello non è tanto in linea con la "rinaturazione".


    Ti consiglio di fare qualche passeggiata sugli argini della bassa emiliano-romagnola e troverai molti tratti fluviali (non tutti) messi come nel disegnino, dove in tratteggio ho inteso indicare i depositi terrosi del dopoguerra.
    Tra l'altro se ne sono visti parecchi messi così anche nei filmati dei TG riguardo l'alluvione romagnola (peccato che li mostrassero solo per 2 secondi, sennò la gente avrebbe potuto capire qualcosa ...).

    Te la prendi tanto con me, ma non vuoi rispondere al paradosso del Panaro e del Secchia che esondano ad anni alterni, ormai, mentre le casse d'espansione costruite poco a monte 40/50 anni fa, restano sempre rigorosamente vuote? Ho messo le foto in "Oltre la Meteo" in "Fiumi emiliano-romagnoli verso la catastrofe".
    1.
    A fronte della catastrofe avvenuta credo non serva individuare una causa primaria o secondaria bensì una concatenazione di cause, un domino da far partire in Appennino e farlo concludere ai famosi argini coi depositi terrosi.

    2.
    DMV = Deflusso Minimo Vitale, legge europea del 2013 cui tutti gli enti erogatori d'energia (aka: gestori centrali idroelettriche) sono tenuti a rispettare. Senza questa legge il Po smetteva di scorrere -in superficie- l'estate scorsa.
    Il minimo vitale è per la fauna fluviale, ovviamente, fauna ittica e non solo.

    3.
    GALLERIA Adige-Garda, opera pensata durante il ventennio fascista, realizzata nel dopoguerra, non per tempo nel 1966, buca le montagne, non ha impatto ambientale diretto su argini o ecosistemi perché scorre SOTTO la montagna.
    Ovviamente quando viene attivata, l'acqua limacciosa dell'Adige riversandosi sul Garda a Torbole devasta il fondale in quella zona.
    Infatti è considerata un'ultima-ratio per evitare gravi danni al fondale lacustre ed alla sua fauna-flora.
    La si attiva se i calcoli delle piene indicano Verona sott'acqua, punto. Che ricordi nel 21esimo secolo è stata attivata 2 volte.

    4.
    Non me la prendo con te, con la sfiducia generalizzata di tutto e tutti me la prendo ed è internet ad accentuarla 'sta sfiducia.
    Hai già scritto le tue osservazioni e perplessità agli ingegneri idrostatici e geologi romagnoli?
    Fallo.
    E se non ti rispondono insisti. E se ti rispondono male poi però non abbarbicarti sulle tue posizioni.
    Mi raccomando.
    Da lì a dire che Ridracoli l'avevano svuotata apposta in quei giorni è un attimo infatti eh.

  9. #29
    Burrasca L'avatar di faggio58
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    Predefinito Re: Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie

    Ma l'avevano "svuotata" apposta. In realtà avevano scaricato solo 700.000 metti cubi nella notte precedente ai fenomeni. Probabilmente si poteva anticipare e scaricare di più, ma da quando è stata costruita è la prima volta che questa procedura viene attuata. A metà giornata del 16 maggio era tracimata di nuovo ma tra tutti i fiumi coinvolti il Bidente-Ronco, che poi a Ravenna confluisce col Montone e prende il nome di Fiumi Uniti è stato l'unico a causare solo pochi e circoscritti allagamenti senza cedimenti degli argini. Poi se vogliamo parlare di come la diga di Ridracoli abbia causato la rotta del fiume Lamone a Faenza quattro vallate più in là... Be' questa è una altra storia Alluvione in Romagna e bolognese orientale: qui tutte le storie.

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