Aggiungo che nella realtà, i dati a norma sono molto pochi.
Le reti agro/meteo hanno spesso ubicazioni infelici e strumentazione non di primissimo livello, perchè in fin dei conti, per le colture 1°c in più uno in meno non muore nessuno.
Non parliamo della rete della P.C. Lì quello che conta maggiormente è la precipitazione, la temperatura si va beh, fa lo stesso (ennemila stazioni messe sui ponti stradali perchè quello che interessa è l'idrometro che sta sotto)
Non resta che la cara vecchia AM o ENAV in molti casi. Io sono di Verona e per anni le temperature di Villafranca AM non avevano nessuna attinenza con le realtà, famosissimo il caso di Linate ma ce ne sono decine di altri.
Io mi fiderei delle 200 e rotti stazioni di MeteoSvizzera, in Italia a priori non mi fiderei di nessuna.
Hai perfettamente centrato l'obbiettivo
Molte stazioni di enti non specificatamente votati al settore meteorologico hanno una dotazione sensori spesso completa anche laddove non necessario se non per un monitoraggio indicativo .
Non è corretto dire che i sensori non sono di buon livello, normalmente si tratta di sensori professionali e certificati ma installati a volte in maniera approssimativa prestando attenzione allo scopo principale, spesso precipitazioni, livello fiumi, qualità dell'aria.
La temperatura dell'aria è spesso parte della fornitura, l'errore è nostro nel tenerne conto
M.
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Buongiorno,
condivido a pieno la posizione di capriccio. Gestisco insieme alla mia associazione e ad altre realtà amatoriali e professionali, una rete di oltre 40 stazioni, e posso assicurarvi che da semplice appassionato, ho la maniacale abitudine di fare verifiche e confronti al minimo dubbio, sia esso legato alla temperatura, alla pioggia o al vento. E proprio per questa "maniacalità" ho avuto modo di notare che le rete di rilevamento "ufficiale" hanno delle carenze a dir poco eclatanti, proprio perchè molto spesso, la manutenzione viene vista come un semplice compito/lavoro da svolgere nel minor tempo possibile, invece che nella maniera più accurata. Un vero peccato.
E sempre per riconfermare il pensiero di capriccio, io so che i nostri dati sono decisamente più precisi ed affidabili, di quelli di tante stazioni "ufficiali".
Un saluto
Prima di tutto mi scuso profondamente perché questo messaggio mi era sfuggito, ti prego di perdonarmi.
Un sistema di rilevamento della temperatura dell'aria è un sistema complesso, composto da un sensore e uno schermo solare
Del sensore si possono conoscere l'accuratezza il drift e, a volte la precisione dichiarate dal produttore, insufficiente a livello professionale dove invece è richiesta una certificazione, da ripetere secondo le indicazioni del produttore, in maniera periodica, questa certificazione attesta il reale comportamento del sensore che viene comparato con iun sensore di riferimento, spesso un sensore primario.
Questo consente di conoscere l'incertezza di misura strumentale del sensore.
Lo schermo solare è la parte più difficile da valutare, nonostante il suo impatto sull'errore di misura sia spesso ben maggiore dell'errore strumentale del sensore.
Non è possibile valutare in laboratorio uno degli errori maggiori, cioè l'errore radiativo che si può verificare correttamente solo in atmosfera, ogni schermo ha un errore, non esiste schermo perfetto, solitamente l'errore è inversamente proporzionale alla qualità e alla cura progettuale.
Se fosse possibile testare in camera climatica l'errore radiativo al pari di quanto si può fare in atmosfera la maggior parte delle grandi aziende, che spesso hanno internamente camere climatiche estremamente complete, produrrebbero schermature perfette e con errore 0, il che è fisicamente impossibile.
Questa valutazione è stata eseguita perfettamente in termini metrologici, manca la parte in atmosfera, cosa che è stata fatta da altri e ha dimostrato l'elevato errore radiativo di quella stazione.
Inoltre lo schermo modificato avrebbe già, da solo, essere stato motivo sufficiente a non valutare affatto il dato e a nulla possono valere le affermazioni che ho letto, lo schermo forato, seppure rivolto a Nord, ha problemi di rifrazione all'interno che ovviamente falsano le letture, ne che l'altro schermo ha registrato valore simile perché vetusto, compromesso nei materiali e pertanto sicuramente affetto da errori.
Ho dimenticato di aggiungere che, ovviamente, anche il sistema di acquisizione deve avere una certificazione e questo è stato fatto
Da una mia valutazione, ovviamente di nessun valore ma basata sull'esperienza, stimerei che in quel momento, la temperatura dell'aria potesse essere attorno ai 45/45,5 gradi
M.
Ultima modifica di capriccio; 22/07/2023 alle 11:22
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Non si deve scusare, ci mancherebbe.
Però non ha risposto alla domanda. Lei sa per certo o semplicemente immagina che il WMO sia sia fermato a certificare la sonda termo/igrometrica (e la trasmissione dati), ignorando bellamente il sito d'installazione e la qualità della schermatura?
Posso immaginare che al WMO ci sia qualcuno che abbia contezza di quello che noi semplici appassionati sappiamo benissimo, ossia che lo schermo vale 10 volte più del sensore (iperbole voluta) e l'installazione altrettanto.
Insomma, in prima istanza, mi rifiuto di credere che il WMO ci metta due anni a certificare una temperatura, ignorando aspetti fondamentali. Per quello le chiedo se lei sa per certo o semplicemente immagina che il WMO si sia limitato allo step 1, il solo sensore e la sua trasmissione dati.
WMO, o meglio l'istituto metrologico incaricato della valutazione ha provveduto a fare smontare le varie componenti e trasferirle nei propri laboratori per le operazioni di verifica, su tutte le parti coinvolte, schermo compreso.
Dai risultati è emerso che sensore e datalogger erano ok, idem a detta loro lo schermo sottoposto a test in camera climatica.
La valutazione del sito presumo sia stata fatta, ma il problema non è questo, il problema è l'impossibilità di stabilire un errore radiativo in laboratorio.
Credo di aver risposto alla sua domanda, la qualità della schermatura si verifica in atmosfera e NON in laboratorio
M.
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Devo ammettere di essere in accordo, seppure SEMPRE a titolo personale, stranamente, infatti, un confronto che era quasi costante e costruttivo con una istituzione ufficiale con il sottoscritto si è improvvisamente interrotto.
La cosa mi spiace, dal lato umano ma, alla mia età, e conscio di certibaspetti che conosco bene, preferisco andare avanti in quello che credo essere la verità.
Poi, se Italia batte Grecia e siamo campioni d'Europa di temperatura aria o meno a me non frega nulla
M.
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Questa balla prima o poi sarà smontata. Quelli del SIAS si rifiutano di fare la cosa più semplice: piazzare una stazione in direzione ovest, a monte degli alberi e fare le misure in parallelo, come ha fatto il sottoscritto. Li manderei in Spagna a imparare come si piazza una stazione
Caro Alfio, oltre a ringraziarti ulteriormente per quanto hai fatto, mi permetto di consigliarti di evitare di coinvolgere altre realtà, di cui poco conosciamo
Probabilmente, e se lo dici è con cognizione di causa, le stazioni "ufficiali" sono meglio installate e manutenute (perdonami il termine, ancora oggi piuttosto contestato), ma ho contatti ad alto livello in Spagna, con chi è responsabile nazionale in ambito meteorologico e che ha una cooperazione solIda con WMO e le cose non stanno molto meglio, perlomeno da quel lato.
Ciò che affermi nella prima parte è corretto, ed è quello che si sarebbe dovuto fare subito, schermo di riferimento, caratterizzato, due sensori identici calibrati per confronto con sensore primario possibilmente, installazione sul posto, medesima altezza, medesima esposizione e distanza minima evitando possibili ombreggiamenti indesiderati nelle varie fasi del giorno, durata del raffronto 01/31 Luglio 2023, poi avanti con il resto....
la metrologia, e chi vi opera, deve capire che i punti fissi sono utili solo per il 10% del lavoro
M.
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