il calore immagazzinato da La Nina passa in atmosfera con El Nino (che raffredda la terra) e lo fa marzo. Ma ci sta anche El Nino che ora riscalda il pacifico tropicale; l'enso a sua volta ha forzato le rossby producendo blocchi di cui sopra
An Equatorial Ocean Recharge Paradigm for ENSO. Part I: Conceptual Model in: Journal of the Atmospheric Sciences Volume 54 Issue 7 (1997)
Ultima modifica di francesco.nucera; 05/10/2023 alle 21:35
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
----------------------------
meteorologo Meteosolutions S.r.l.
Domanda da perfetto ignorante della materia: ma per quale motivo la causa della impennata termica degli ultimi 6/8 mesi è ascrivibile per forza di cose solo ad uno o all'altro fattore? O l'eliminazione degli aerosol oppure il brusco stop della Nina....E se invece avessero inciso ENTRAMBI?
Proprio per via dell'eccezionalita delle anomalie in essere, è probabile che la causa non sia un solo fattore ma una moltitudine, per quanto mi riguarda uno non mi sembra escluda l'altro...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Non ho mai detto sia l'unico fattore, tutt'altro. Ad esempio a Giugno i record termici rilevati sono dipesi in parte dal mancato trasporto di sabbia dal Sahara sull'Atlantico, che scherma la radiazione solare.
Tuttavia è un fattore interessante di cui tenere conto, io invece vedo che si pretende di escluderlo. Le obiezioni di @elz peraltro non hanno avuto sufficiente risposta, quindi il dubbio che incida forse maggiormente rispetto all'ENSO permane, almeno dal mio punto di vista e finchè non vedo ulteriori dati a supporto. Io purtroppo non ne capisco a sufficienza per entrare nel dibattito, posso solo giudicare dall'esterno.
Ultima modifica di burian br; 05/10/2023 alle 23:57
Il principale meccanismo sarebbe legato al blocco delle westerlies, però non mi pare che la situazione sia così dissimile da quella del 2021 quando si era in piena Nina. Se per il Pacifico il passaggio a El Nino potrebbe forse spiegare un contributo fondamentale per il warming improvviso, per l'Atlantico non c'è alcuna correlazione (potrei sbagliarmi, sono un principiante in questioni teleconnettive). Le eccezionali anomalie dunque che si stanno osservando in Atlantico non dovrebbero essere spiegabili con il passaggio a La Nina, anche perchè le situazioni di blocco di quest'anno non sono affatto diverse da quelle che si sperimentarono due anni fa nel 2021 (vedasi anomalie gpt 500 che ho postato prima; sì, quest'anno sono più pronunciate, ma ciò che conta è la frequenza e durata dei blocchi, non la loro intensità media). Perchè allora attualmente la situazione è molto peggiore rispetto a solo due anni fa? Può il solo drastico passaggio tra La Nina ed El Nino spiegare il tutto?
Premetto che non voglio che si pensi che sia portavoce esclusivo dell'ipotesi degli aerosol, esprimo solo delle legittime perplessità cui mi sembra di non aver trovato sufficiente risposta argomentata da dati; aggiungo che mi piacerebbe prendere parte al dibattito in maniera più prolifica ma le mie conoscenze in ambito teleconnettivo ed ENSO sono da principiante alle prime armi.
Senza offesa Marco, ma a te va bene qualunque ipotesi che contempli fattori naturali e non antropici alla base. Giungi ad escludere qualsiasi influenza antropica a priori, cosa che io ad esempio non ho mai fatto. Nucera stesso, che ringrazio del dibattito, credo non fosse a conoscenza prima di oggi della questione dalla sua prima risposta di ieri, magari ora approfondirà.
Nessuno vuole attribuire in toto il riscaldamento degli oceani al calo degli aerosol, si sta cercando solo di far quadrare i conti, capire dove sia il peso dell'ENSO e dove sia quello del calo degli aerosol.
no no, cercherò di renderlo più sequenziale
1) abbiamo avuto 3 anni de La Nina (evento raro)
2) questo è un periodo in cui la terra accumula calore negli oceani delle medie latitudini (in particolare sul Pacifico occidentale e in quello Nord Orientale) lo ha fatto per 3 anni.
3) Avere un rapido passaggio di 3 anni de La nina a El Nino è altrettanto raro, in genere ci sono 2 anni di pausa
4) Questa acqua calda all'emergere de El Nino ( che nel frattempo riscalda i tropici) viene esposta all'atmosfera tutta in una volta. Infatti da marzo.
5) l'atmosfera di conseguenza si scalda
Le condizioni di blocco sono una risposta a bassa frequenza all'Enso, la convezione sul Pacifico occidentale ha forzato la circolazione attraverso le onde di Rossby che hanno generato dei blocchi random( dipende dallo stato di base della circolazione e dal wave breaking). Anche questi anticicloni che stiamo ora osservando in Europa sono una risposta all'Enso. L'ondata di calore marina in giugno in atlantico è generata dal blocco (interruzione delle westerlies, azzorre più debole, meno vento,più sole etc)
Le anomalie delle ssta tra l'altro erano positive in zone dove di norma dovevano essere fredde
Certo sono ipotesi e anche gli aerosol ci entrano ma la risposta termica che danno alle temperature globali a mio avviso non è così grande come quella che può dare l'enso
Ultima modifica di francesco.nucera; 06/10/2023 alle 04:52
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
----------------------------
meteorologo Meteosolutions S.r.l.
mi sembra che non sia molto chiara questa cosa degli aerosol, nel 2020 abbiamo di colpo perso gran parte di quelli marini che non sono una grossa frazione ma sono più efficaci di quelli emessi dalle aree di terra, ma la riduzione era in corso già da prima non si parla degli ultimi mesi!
gli aerosol sono il secondo più grande forcing radiativo dopo la co2 (ma incerto specie per gli impatti indiretti sulle nuvole) e sono insieme alla co2 la principale causa dell'aumento recente dei forcing radiativi, questo è già stato ampiamente dimostrato nell'update annuale dei forcing dell'ipcc che però non include del tutto la riduzione di quelli marini:
rispetto all'ipcc ar6 del 2019 c'è un aumento dei forcing radiativi di 0.19, 0.09 sono co2, 0.08 sono attribuiti alla riduzione degli aerosol.Total anthropogenic ERF has increased to 2.91 [2.19 to 3.63] W m−2 in 2022 relative to 1750, compared to 2.72 [1.96 to 3.48] W m−2 for 2019 relative to 1750 in AR6. The main contributions to this increase are from increases in greenhouse gas concentrations and a reduction in the magnitude of aerosol forcing.
ESSD - Indicators of Global Climate Change 2022: annual update of large-scale indicators of the state of the climate system and human influence
se i ghg continuano ad aumentare in modo lineare e gli aerosol calano è ovvio che il riscaldamento accelera, era già in corso da prima ed è atteso che abbia un pattern che favorisce il riscaldamento degli oceani alle medie latitudini con un pattern da pdo-, recentemente è anche stato dimostrato che un riscaldamento a quelle latitudini favorisce una risposta rapida nel pacifico tropicale verso la nina, l'enso non è neppure indipendente da un riscaldamento asimmetrico verso l'emisfero nord.
poi a questa accelerazione di fondo si sono sovrapposti l'enso, il ciclo solare, variabilità di breve periodo.
Fast and Slow Responses of the Tropical Pacific to Radiative Forcing in Northern High Latitudes in: Journal of Climate Volume 36 Issue 16 (2023)
ECS-Cloud Feedback Symposium #28 - YouTube
Ultima modifica di elz; 06/10/2023 alle 07:45
io i dati li ho postati non vedo anomalie nei venti zonali in grado di giustificare il continuo riscaldamento delle sst estive alle medie latitudini, si quest'anno abbiamo avuto una fase di venti zonali deboli nel nord atlantico (che ora si è raffreddato in quelle zone) ma non possiamo considerare solo i mesi e le zone in cui sono stati più deboli del normale...
queste sono le anomalie stagionali 40n/55n sui soli oceani dalle reanalisi era5, negli ultimi 3 anni non sono anomali, anzi sono stati più intensi del normale, la media dal 2020 è di +0.11 :
tsiera5_u10m_0-360E_40-55N_n_5sea_aseason.png
c'è un anomalia a più bassa latitudine nella stagione fredda (l'area con i massimi della pdo influenzata dalla nina), ma il semestre apr-set è in media o sopra e lo stesso l'oceano raggiunge in modo diffuso i massimi in estate.
Ultima modifica di elz; 06/10/2023 alle 17:15
Segnalibri