novembre analisi modelli (atto unico)

**Alessandro669** · 14/11/2023, 13:36

Anche se conta poco comunque la media gfs dopo le 240 ore é improntata verso una fase di blocco alle correnti atlantiche con alcuni cluster anche tosti

**glozzi** · 14/11/2023, 13:59

Originariamente Scritto da snowaholic

Eh sì l'evoluzione naturale di quella 240h sarebbe qualcosa del genere.

Immagine

Uno dei miei strumenti preferiti per valutare le ENS però sono i plot dei cluster di scenari ECMWF, da cui possiamo vedere chiaramente come la dinamica di strappo in atlantico nel medio termine e il coinvolgimento del'Italia nella saccatura a 168h sia praticamente certo (il deterministico è nel cluster in cui la saccatura è più rapida e sfuggente) ma ci sono molte soluzioni alternative su come sarà riagganciata la goccia in seguito e come evolverà il blocco.

Immagine

Meglio avere pazienza, a grandi linee continuiamo ad avere conferme sulla dinamica sia in atlantico sia in Pacifico, per i dettagli c'è tempo.

Che carta ragazzi aspettiamo fiduciosi, io lo sono proprio per questo inverno, abbiamo delle dinamiche come hai giustamente sottolineato sia in ATL che in Pacifico differenti rispetto agli ultimi scialbi inverni, quindi mi aspetto un inverno di tutt'altro tono, speriamo che non sia ancora peggio, perché nel malaugurato caso mi passerebbe totalmente la passione per la meteorologia.

Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk

**MIC2903** · 14/11/2023, 16:13

Spero tanto anch'io ma sono anni che quelle basse pressioni a +200 h stanno li come "Il tuffatore" dell'omonima "tomba del tuffatore". Li ferme. E se si buttano, e lo fanno, e vanno a sprecare tutto il freddo in mezzo all'atlantico.

**Alessandro1985** · 14/11/2023, 16:43

Originariamente Scritto da D.M.B.

Buongiorno.
È mia intenzione, quest'anno, cercare di mantenere il focus entro un lasso temporale accettabile, in chiave di attendibilità. Generalmente, intorno alle 144 ore, i modelli iniziano a divergere in modo abbastanza significativo.
Anche in questo caso, infatti, possiamo osservare alcune importanti differenze soprattutto sul comparto canadese, nella conseguente disposizione del getto atlantico e nella distribuzione dei gpt nel Mediterraneo:

Allegato 620231

Allegato 620232

Allegato 620233

Allegato 620234

Icon stamattina è il GM che preferisco (e detto per inciso, tra i quattro presi in considerazione è quello su cui, personalmente, faccio più affidamento), perché mi sembra mantenga un'idea di Rex Block favorevole a direzionare masse artiche sull'Europa centro orientale, e non contempla alcuna veemente rimonta dell'alta pressione sul nostro bacino, a differenza degli altri modelli.
Tuttavia, a mio avviso non si può nemmeno scartare l'ipotesi di una classica "strusciata" foriera poi di una successiva accelerazione del VP...
Pertanto – in attesa dell'aggiornamento di ECMWF – dinamica ancora molto incerta, e aperta a qualsiasi evoluzione.

intanto grazie mille per la disamina analitica e molto obiettiva
hai ragione circa la possibilità di una revisione circa il calo di forza del vp
se osserviamo infatti le ensamble del modello statunitense la proiezione è votata all'incertezza, come è frequente che sia spingendosi in questi ampi lassi previsionali

un primo aspetto che era stato adeguatamente evidenziato da @snowaholic a tempo debito era la possibilità di isolamento della prima oscillazione che abbatte i gpt in pieno atl
se il gioco di cicloni tra quello avanzato e il secondo in uscita fosse diverso la risalità della pressione in pieno oceano sarebbe risultata assai più macchinosa
questo passaggio quindi, ormai nel breve medio, possiamo quasi darlo per acquisito e vedrà la minimizzazione in cut off del cuneo depressionario avanzato con netta risalita pressoria sotto la pancia dell'alta di blocco

questo non toglie che anche nella migliore delle ipotesi in chiave mediterranea si tratterà per lo più di uno strappetto con scarso contributo freddo in quota, allo stesso tempo avrebbe il merito di abbattere con una certa celerità il campo barico

tornando al punto di partenza del discorso circa la forza del vp..
la ragione per cui il primo passaggio sarà certamente scarsamente intrusivo va osservato in chiave emisferica
con una situazione tra alaska e bering piuttosto caotica, in questo caso il gioco dei cicloni in formazione e transito non consente una azione sufficientemente stabile
la possibiltà che ciò accada per ora è relegata al lunghissimo termine, quando il riassorbimento del primo ciclone potrebbe aprire il varco ad una presa dinamica decisamente più importante
ci sarà da verificare i modi di questo passaggio a tempo debito

per ora annotiamo le premesse: con il più importante wwb dall'insorgenza di questo nino che potrebbe quantomeno rendere il segnale della madden meno dispersivo circa gli effetti sul treno d'onda dal pacifico

**mission** · 14/11/2023, 17:04

Originariamente Scritto da Alessandro1985

intanto grazie mille per la disamina analitica e molto obiettiva
hai ragione circa la possibilità di una revisione circa il calo di forza del vp
se osserviamo infatti le ensamble del modello statunitense la proiezione è votata all'incertezza, come è frequente che sia spingendosi in questi ampi lassi previsionali

Immagine

un primo aspetto che era stato adeguatamente evidenziato da @snowaholic a tempo debito era la possibilità di isolamento della prima oscillazione che abbatte i gpt in pieno atl
se il gioco di cicloni tra quello avanzato e il secondo in uscita fosse diverso la risalità della pressione in pieno oceano sarebbe risultata assai più macchinosa
questo passaggio quindi, ormai nel breve medio, possiamo quasi darlo per acquisito e vedrà la minimizzazione in cut off del cuneo depressionario avanzato con netta risalita pressoria sotto la pancia dell'alta di blocco

Immagine

questo non toglie che anche nella migliore delle ipotesi in chiave mediterranea si tratterà per lo più di uno strappetto con scarso contributo freddo in quota, allo stesso tempo avrebbe il merito di abbattere con una certa celerità il campo barico

Immagine

tornando al punto di partenza del discorso circa la forza del vp..
la ragione per cui il primo passaggio sarà certamente scarsamente intrusivo va osservato in chiave emisferica
con una situazione tra alaska e bering piuttosto caotica, in questo caso il gioco dei cicloni in formazione e transito non consente una azione sufficientemente stabile
la possibiltà che ciò accada per ora è relegata al lunghissimo termine, quando il riassorbimento del primo ciclone potrebbe aprire il varco ad una presa dinamica decisamente più importante
ci sarà da verificare i modi di questo passaggio a tempo debito
per ora annotiamo le premesse con il più importante wwb dall'insorgenza di questo enso che potrebbe quantomeno rendere il segnale della madden meno dispersivo circa gli effetti sul treno d'onda dal pacifico

Immagine

Immagine

Immagine

grazie alessandro