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  1. #51
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    parlato oggi con mio padre del 3-4 novembre 1980:

    Nel pomeriggio del 3 novembre era un lunedì e nevicava a Borghi, dove lui lavorava al tempo.

    Borghi si trova sulle prime colline sui 200 metri slm.

    Quando venne a casa verso le 18 fece una fatica boia perchè ne aveva buttati una 15 cm e lui con l'alfasud rischiò più volte di rimanere a piedi.

    A Santarcangelo iniziò a nevicare al tramonto e ne buttò una decina di cm fradici fino le 22 quando la diminuzione della intensità la tramutò in mistone e pioggerella.

    Stavo andando a letto verso le 22.15 quando si sentì fuori uno schianto.

    Era un grosso fico che aveva ancora parecchie foglie e col peso della neve e pioggia si spaccò a metà.

    Avevo 9 anni ma è come fosse ieri.

  2. #52
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    Il problema Fulvio è che questo periodo non avvenuto a livello locale italiano ma è stata la conseguenza di un riscaldamento che ha interessato tutto e tutti.

    Non si tratta di decretare la fine ma di prendere atto a mio parere di una accelerazione nel cambiamento rispetto al già caldo 2000-2013 che era un cima comunque diverso e ben più caldo di quello 61-90 o anche 71-00.

    Il singolo episodio ci può stare è la perseveranza e il distacco dalle varianze storiche che mi fa pensare a qualcosa di profondamente diverso ed irreversibile.

    Comunque si vedrà...
    buona giornata Fulvio
    Andrea, capisco, ma ormai dovremmo aver "capito" che la situazione è irreversibile per la nostra generazione e probabilmente per quante altre chissà ancora. Abbiamo circa, un riscaldamento medi di 0.15°/0.2° a decennio, che fa 1° tondo da anni '70 circa. Butta dentro il grosso salto che si è avuto fra '800 e inizio '900 e arriviamo a +2° circa. Con questo salto, sappiamo bene che le irruzioni fredde più scendi di latitudine meno possibilità hai di averle. Metti dentro che siamo nel posto più sfortunato dell'Europa, grazie alle Alpi. Il risultato è questo.
    Fino a qui credo che ci siamo.
    Dobbiamo vedere ora, se questi ultimi 11 anni, sono solo l'inizio del non ritorno, oppure se sono solo un periodo malaugurato, come furono gli anni 70 e 90 per certi versi.
    Io credo, che abbiamo avuto noi del nord soprattutto, un'infinità di concause che ci hanno portato ad avere il peggio del peggio alternato a qualche sprazzo di luce. Sono dell'idea che nulla dura per sempre, da vedere quanto durerà questo periodo... Non sono ottimista, ma confido sempre nelle sorprese che la natura può riservare.
    Ovviamente, sperare in un bis '85 o anche 2009/10 o 2012, a parer mio, è tempo sprecato. Ma in un 2012/13 no, già questo per me è fattibile adesso o nei prossimi 5-10 anni.

  3. #53
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    Il problema Fulvio è che questo periodo non avvenuto a livello locale italiano ma è stata la conseguenza di un riscaldamento che ha interessato tutto e tutti.

    Non si tratta di decretare la fine ma di prendere atto a mio parere di una accelerazione nel cambiamento rispetto al già caldo 2000-2013 che era un cima comunque diverso e ben più caldo di quello 61-90 o anche 71-00.

    Il singolo episodio ci può stare è la perseveranza e il distacco dalle varianze storiche che mi fa pensare a qualcosa di profondamente diverso ed irreversibile.

    Comunque si vedrà...
    buona giornata Fulvio
    Caldo 2000/2013 ma anche no: fu un dodicennio caratterizzato da molte invernate più che buone e certamente molto.migliori dell'orrendo dodicennio 1988/2000...non casualmente fu un dodicennio in cui anche a livello globale il GW subì una stasi .

  4. #54
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Caldo 2000/2013 ma anche no: fu un dodicennio caratterizzato da molte invernate più che buone e certamente molto.migliori dell'orrendo dodicennio 1988/2000...non casualmente fu un dodicennio in cui anche a livello globale il GW subì una stasi .
    E anche i semestri caldi, tolto il 2003, furono grossomodo molto normali .

  5. #55
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Caldo 2000/2013 ma anche no: fu un dodicennio caratterizzato da molte invernate più che buone e certamente molto.migliori dell'orrendo dodicennio 1988/2000...non casualmente fu un dodicennio in cui anche a livello globale il GW subì una stasi .

    stasi???

    In che senso?
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  6. #56
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    La linea viola è un'interpolazione del 1988-2000, la verde del 2000-2013 e la gialla degli ultimi 10 anni

    non vedo la stasi del 2000-2013, linea appena meno marcata ma in forte crescita

    ovviamente si parla livello globale, (certo dopo il 2014 pare ancora più in crescita) ma non possiamo certo parlare di stasi e neanche di crescita meno forte rispetto ai decenni precedenti
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    Ultima modifica di Forever1929; 10/11/2023 alle 20:06

  7. #57
    Uragano L'avatar di giofelix
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    parlato oggi con mio padre del 3-4 novembre 1980:

    Nel pomeriggio del 3 novembre era un lunedì e nevicava a Borghi, dove lui lavorava al tempo.

    Borghi si trova sulle prime colline sui 200 metri slm.

    Quando venne a casa verso le 18 fece una fatica boia perchè ne aveva buttati una 15 cm e lui con l'alfasud rischiò più volte di rimanere a piedi.

    A Santarcangelo iniziò a nevicare al tramonto e ne buttò una decina di cm fradici fino le 22 quando la diminuzione della intensità la tramutò in mistone e pioggerella.

    Stavo andando a letto verso le 22.15 quando si sentì fuori uno schianto.

    Era un grosso fico che aveva ancora parecchie foglie e col peso della neve e pioggia si spaccò a metà.

    Avevo 9 anni ma è come fosse ieri.
    A Savignano e Santarcangelo ha cominciato a nevicare il 3 novembre alle 9 a Savignano e alle 10 a Santarcangelo, fino alle 18. 15 cm a Savignano
    Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?

  8. #58
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da giofelix Visualizza Messaggio
    A Savignano e Santarcangelo ha cominciato a nevicare il 3 novembre alle 9 a Savignano e alle 10 a Santarcangelo, fino alle 18. 15 cm a Savignano
    sono i ricordi di mio padre
    potrebbe avere sbagliato gli orari
    di sicuro ricordo la neve abbondante an che se bagnata e la pioggerella serale con l albero rotto sotto il peso della neve
    Ultima modifica di Forever1929; 10/11/2023 alle 20:30

  9. #59
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    diciamo che l'inverno è la stagione che sulla carta, per ovvie ragioni di stagionalità, può avere una tendenza meno lineare non solo a livello di singolo episodio ma persino sulla media trimestrale in rapporto al bilancio medio
    del resto basta un rapido sguardo alla classifica del consuntivo trimestrale sul territorio nazionale per trovare un 1914-15 circa mezzo grado più caldo del 04-05
    allo stesso tempo è evidente che con una situazione in rapida evoluzione bisogna essere cauti nelle valutazioni di carattere configurativo
    se è vero infatti che i pattern incidono sul bilancio (un pattern medio zonale basso porta un impatto ben diverso su buona parte dell'eurasia rispetto a una tendenza costante alla divergenza del js) è altrettanto vero che il pattern è altresì interconnesso all'energia presente in atmosfera e alle rimodulazioni che può favorire allo sviluppo degli assetti configurativi
    un ostacolo alla comprensione di questi aspetti è però connaturata alla peculiarità dell'evoluzione in atto, in quanto le statistiche si appoggiano su numeri di per se assai ristretti a loro volta in parte vanificati dal fatto che non si fa a mettere insieme un base che già bisogna fare i conti con un ulteriore variazione dello status complessivo
    le stesse conseguenze di alcune variazioni a volte sono sottese a processi meno lineari di assunti che potevano apparire ben oliati, come i rapporti di forza tra amplificazione artica e riscaldamento dell'alta troposfera in riferimento alle variazioni del js
    possiamo assumere ci siano dei livelli medi che se consolidati portino il sistema ad annullare di punto in bianco una certa variabilità?
    è un tema su cui al momento si possono solo fare congetture
    ma senza dubbio, senza per forza teorizzare punti di non ritorno, si può osservare fisiologicamente una tendenza al diradamento di alcuni pattern in favore di altri
    questo sarà tanto più vero quanto più ci allontaniamo dall'orizzonte temporale su cui fondiamo il nostro interesse di meteoamatori
    C'ho la falla nel cervello


  10. #60
    Vento teso L'avatar di Forever1929
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    Predefinito Re: Neve del 3/4 Novembre 1980

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    diciamo che l'inverno è la stagione che sulla carta, per ovvie ragioni di stagionalità, può avere una tendenza meno lineare non solo a livello di singolo episodio ma persino sulla media trimestrale in rapporto al bilancio medio
    del resto basta un rapido sguardo alla classifica del consuntivo trimestrale sul territorio nazionale per trovare un 1914-15 circa mezzo grado più caldo del 04-05
    allo stesso tempo è evidente che con una situazione in rapida evoluzione bisogna essere cauti nelle valutazioni di carattere configurativo
    se è vero infatti che i pattern incidono sul bilancio (un pattern medio zonale basso porta un impatto ben diverso su buona parte dell'eurasia rispetto a una tendenza costante alla divergenza del js) è altrettanto vero che il pattern è altresì interconnesso all'energia presente in atmosfera e alle rimodulazioni che può favorire allo sviluppo degli assetti configurativi
    un ostacolo alla comprensione di questi aspetti è però connaturata alla peculiarità dell'evoluzione in atto, in quanto le statistiche si appoggiano su numeri di per se assai ristretti a loro volta in parte vanificati dal fatto che non si fa a mettere insieme un base che già bisogna fare i conti con un ulteriore variazione dello status complessivo
    le stesse conseguenze di alcune variazioni a volte sono sottese a processi meno lineari di assunti che potevano apparire ben oliati, come i rapporti di forza tra amplificazione artica e riscaldamento dell'alta troposfera in riferimento alle variazioni del js
    possiamo assumere ci siano dei livelli medi che se consolidati portino il sistema ad annullare di punto in bianco una certa variabilità?
    è un tema su cui al momento si possono solo fare congetture
    ma senza dubbio, senza per forza teorizzare punti di non ritorno, si può osservare fisiologicamente una tendenza al diradamento di alcuni pattern in favore di altri
    questo sarà tanto più vero quanto più ci allontaniamo dall'orizzonte temporale su cui fondiamo il nostro interesse di meteoamatori

    veramente ottima spiegazione...

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