Non per sminuire il forum, ma credo che i migliori scienziati del mondo che lavorano costantemente sui gm penso sappiano gestire al meglio queste dinamiche.
Anche perché non avremmo avuto questo miglioramento nel corso dei decenni (si la posto lo stesso anche se a Jack9 non piace )
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Medie che vedrebbero più probabile l est shift, ma in queste circostanze ufficiali e relative medie possono cambiare improvvisamente, aspetto qualche run per vedere i primi assestamenti
La grande differenza tra GfS/cfs e gli altri risiede nel passaggio deciso in fase 4 MJO.
Ecmwf la vede rientrare in 3.
Ecco spiegata la distensione zonale decisa di gfs
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Buon anno
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Sicuramente, la mia è un'opinione personale sul perché i modelli non crescano in attendibilità e precisione come cresce la tecnologia ed i metodi di calcolo, però lo data, poi si può anche optare per stare in silenzio e non esprimere pareri
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No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Novità dal modello google AI magari con un'interfaccia più user friendly?
Muro invalicabile asse Iberia - Norvegia
Nivofilo puro, Caldofilo dal 1 Aprile al 31 Agosto
sul piatto ci sono alcune questioni rilevanti che saranno dipanate nei prossimi giorni
il dato acquisito come esposto già tempo fa è la rotazione dell'asse principale del vortice
questo permette l'annullamento di quella disposizione così sfavorevole allo sviluppo del gelo sia sul settore canadese, dove hanno sperimentando e sperimentano anomalie in libera atmofera davvero eccezionali, e così su tutta l'eurasia
il rientro delle masse sull'artico canadese permette di sviluppare forcing dinamici a tutt'oggi dalla natura incerta sui settori meno esposti ai flussi artico continentali, quindi direttrice E-NE
un primo passaggio ormai nel medio periodo di tutti i gm è la formazione di un discreto atr che rimescola la saccatura polare con l'aria artica, in questa fase il mediterraneo sviluppa depressione ma gli effetti termici del rimescolamento rimangono relegati oltralpe
dopo di che si entra nell'incertezza, come sempre piccole variazioni dei flussi di aria calda possono portare importanti cambiamenti al tipo di barica cui andremo incontro
il piegamento del blocco dovrebbe permettere un rientro di questa massa fredda anche a latitutini più basse ma la portata varia da qualcosa di estremamente blando a valori anche di un certo rilievo, ancor più incerti naturalmente i settori che eventualmente risentiranno anche di effetti perturbati all'atto di tale esposizione
infine pour parler una possibilità potrebbe essere quella di una successiva reiterazione del blocco che in questo caso pescherebbe da territori già precedentemente esposti ai flussi artici
ieri nelle ext ecm vedeva una fase di riassetto che avrebbe se non cancellato almeno allungato le tempistiche di reiterazione, oggi è più possibilista per un mantenimento delle condizioni depressionarie alimentate dall'artico con perno scand-, si vedrà
qui la settimana 15-22
una annotazione per chi avesse voglia di approfondire la situazione tlc
come avevamo evidenziato durante la proiezione stagionale questo enso+ si accompagna a un treno d'onda dalle caratteristiche davvero peculiari
il valore di novembre della pdo ha sfiorato il -1,8 e anche durante questo mese la situazione non è variata in modo consistente
questo ricordo che incide sulla disposizione nel nord del pacifico, in particolare semipermanente aleutinica
una pdo+ si associa a una maggiore linearità del getto in atlantico da ovest verso est
il fatto che il segnale si sia mantenuto completamente scorrelato dal pacifico equatoriale è un fatto singolare che possiamo provare a spiegare
di per se le fasi pdo di lungo periodo possono essere anche in contrasto con gli episodi enso a prescindere dalla loro magnitudo ma generalmente il segnale ad altra frequenza durante il fenomeno tende a ravvicinarsi
questo complicato accoppiamento atmosferico è certamente correlato allo status degli oceani
senza lo sviluppo di un gradiente più deciso il forcing è più stentato, questo a prescindere dalla fase dello iod che semmai tende a sdoppiare i centri di convezione ma questo per esempio è successo anche nel 97-98
ricordiamoci che siamo abituati a considerare i valori in riferimento a una media complessiva ma in questo caso conta di più il valore relativo tra area enso e zone circostanti
la conseguenza sono tra le altre valori di momento angolare che non sempre vanno in fase con enso
esemplificativo comunque il dato del MEI che nonostante valori oceanici di tutto rispetto è rimasto su livelli di un nino più simile a un 2002-03 che non agli episodi più intensi
in ultimo un aspetto interessante è il comportamento della corrente a getto
consideriamo solitamente le variazioni di bilancio in rapporto all'aumento medio di gpt ma è ancor più importante, anche se complicato, cercare di individuare eventuali variazioni del mondo in cui le correnti zonali possono redistribuire le bariche
prendiamo tre annate già menzionate prima dell'esordio stagionale che hanno anche valori di intensità del vortice non omogenei ma comunque tendenti alla debolezza come nel caso di questo dicembre che ha visto solo una fase centrale un pò più forte, media dell'ao comunque neutro negativa
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e paragoniamo con il mese appena terminato
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osservando il js con attenzione si noterà che l'impronta tipica del nino in uscita sull'atlantico evidente negli altri esempi sia latitante e i vettori ancora una volta tendono a divergere man mano che si procede verso le coste africane
questo quadro tende a confermare su mappa il senso delle peculiarità stagionali sopra esposte
buon primo dell'anno
C'ho la falla nel cervello
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