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Discussione: Indici NAO ed AO

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    Predefinito Indici NAO ed AO

    Facciamo chiarezza

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  2. #2
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    Predefinito Re: Indici NAO ed AO

    L'indice NAO ( North Atlantic Oscillation) misura le anomalie di pressione a livello del mare tra Akureyri (Islanda) e punta Delgada (Azzorre). Il periodo dell'oscillazione non è regolare; si può passare da indici NAO di opposta polarità anche nel giro di una - due settimane.
    L'indice AO, Artic Oscillation Index si tratta di un'indice di grande importanza, specialmente in inverno, perché sostanzialme misura lo stata di "salute" lo stato di salute del vortice polare le cui sorti sono determinanti per le condizioni meteorologiche delle medie latitudini dell'intero emisfero settentrionale.
    L'indice di oscillazione artica è calcolato un base alla differenza di pressione tra l'artico e le medio-basse latitudini (mediamente tra il 37* e il 45* parallelo). Questa differenza di pressione è indicativa della forza del vortice polare e dell'intensità delle correnti zonali che percorrono l'emissione da Ovest verso Est.
    Fase Positiva (AO+)
    Durante la fase positiva si registrano basse pressioni alle latitudini polari e basse pressioni alle medio-basse latitudini.
    Questa situazione genera un vortice polare molto profondo e un forte gradiente di pressione alle medie latitudini con una decisa accelerazione del getto e delle correnti zonali dove l'aria polare incontra l'aria più calda delle alte pressioni sub tropicali. In questa condizione di correnti zonali ( Ovest-Est) forti e tese risultano molto ridotti gli scambi di calore tra il polo e le basse latitudini poiché il freddo rimane agganciato al vortice polare che ruota molto intensamente, per questo motivi in condizioni di Artic Oscillation Positiva (AO+) è facile aspettarsi periodi mediamente miti per l'Europa Meridionale e l'Italia.
    Durante la fase negativa si registrano alte pressioni alle latitudini polari e basse pressioni alle medio-basse latitudini.
    Questa situazione opposta genera un'indebolimento del vortice polare che non scorre più rapidamente, ma rallenta e con esso rallentano anche le correnti zonali che non saranno più forti e tese, ma lente e ondulate con lo scambio di calore tra le regioni polari e le medio-basse latitudini, sono più probabili verso l'Europa e verso il Mediterraneo con ondate di freddo Artico e precipitazioni superiori alla media.
    In caso di Artic Oscillation fortemente negativa si può arrivare anche allo split del vortice polare con forti alte pressioni nel cuore dell'artico e regioni colme di aria fredda artica in direzione delle medio-basse latitudini con intense e durature ondate di gelo.

    Generalmente in inverno, ad un'oscillazione artica negativa si associa freddo in arrivo alle medio-basse latitudini ma bisogna tenere ben presente che ciò non significa per forza che avremo ondate di freddo e neve sull'Italia, si tratta di scambi di calore tra le alte e medio-basse latitudini e noi ci potremmo ritrovare più o meno coinvolti in questa fase di scambio.

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