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  1. #111
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Gennaio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da a.negrello Visualizza Messaggio
    Ciao ! alto polesine esattamente dove ?
    sono dati della tua stazione o di una arpav ?
    Come nebbie comunque fermo restando che tutto il polesine è un obbrobrio , mediamente il sud e l'est sono peggio dell' ovest e del nord.
    Non so se per la tua esperienza sei d' accordo.
    Oserei dire che l' area di Ociobeo/Occhiobello è la piu nebbiosa di tutta la valpadana,Italia e Europa. E anche Jolanda di Savoia al di là del Po nell' alto ferrarese. Sfortunatamente non ci batte nessuno in questa non invidiabile statistica.
    Riciaoda Badia. Possiedo una stazione e da lì prendo i dati giornalieri, mentre le medie le calcolo a partire dalla più vicina ARPAV! Anche a me non entusiasma troppo la nebbia, specialmente simbolo ultimamente di smog alle stelle dato dalla costante formazione ed estensione di qualche anticiclone abbastanza stazionario, buono però per cercare di rimanere in media, anche rispetto ad altre zone magari più propense a brezze più calde e meno umide oppure per effetto delle isole di calore urbano.
    Non saprei benissimo l'area più nebbiosa, tempo fa da Stienta e verso Sud-Est iniziava ad esserci sempre meno nebbia rispetto a Badia, però non sono troppo aggiornato nelle ultime settimane, quindi posso quotarti!
    2024 -> estremi: -4,2°C (21/1)/31,5°C (14/4)
    vento massimo: 53,3 km/h (16/4)
    UR minima: 20% (16/4)

  2. #112
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Gennaio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    La prima settimana di Gennaio vedrà una serie di giornate molto miti, e potrebbe terminare anche a +4° dalla media mensile.
    Se non dovesse concretizzarsi un cambio di passo dopo l'Epifania, cosa al momento per fortuna contemplata da tutti i modelli, il mese ha già le carte in regola a solo due ore dal suo inizio per poter chiudere nei 5 più caldi dal 1951.
    Spero che tale proiezione resti, appunto, soltanto una proiezione, e che non debba ritrovarmi tra quattro settimane a dover rileggere ancora una volta queste mie parole come profetiche.

    Questo paragrafo è estratto dal finale dell'ultimo riepilogo giornaliero del 2023, la cronaca del 31 Dicembre. A due ore dalla mezzanotte mi lanciai in una previsione sul mese di Gennaio da poco iniziato, con ben pochi elementi a disposizione ma con una pressante sensazione, quasi istintiva, che mi suggeriva di provare perchè non avrei molto probabilmente avuto torto.
    Pensai e confezionai il tutto misurando le parole affinchè non mi sbilanciassi troppo ma anche soppesandole poichè nel caso avessi avuto ragione avrebbero dovuto risuonare nel futuro, ogni qualvolta le avrei rilette, come leggendarie.

    Nonostante lo stile di scrittura lo abbia studiato proprio per rivestire la mia previsione del sapore della profezia, io non sono un mago nè un cartomante della meteorologia, d'altro canto le carte (meteorologiche in tal caso) gettavano uno sguardo non oltre la prima parte della seconda decade, e per di più come evidente da ciò che scrissi indicavano un cambio di passo dopo l'Epifania a favore del freddo e potenzialmente del gelo anche sul Mediterraneo. Stando ad esse, quindi, mi stavo esponendo pur sapendo che sarei stato smentito.

    Eppure come ho appena detto avvertivo la forte impressione che Gennaio fosse quasi segnato, e lo facevo su basi tutt'altro che irrazionali o fondate su imprecise doti sensitive, anzi, la motivazione è trascritta fin dall'incipit del paragrafo: "la prima settimana di Gennaio vedrà una serie di giornate molti miti, e potrebbe terminare anche a +4° dalla media mensile".
    La realtà non è stata così lontana da questa previsione a medio-breve termine: i primi 7 giorni di Gennaio hanno chiuso infatti a +3,3° dalla mensile 81/10, molto vicino al limite di +4° che avevo fissato idealmente come tetto massimo che l'anomalia della prima settimana del mese avrebbe potuto assumere.

    Con la prima settimana di Gennaio ormai certa sarebbe chiusa molto calda bastava solo qualche calcolo matematico rudimentale per stimare le probabilità che Gennaio chiudesse tra i primi 5 più caldi: per finire nella top 5 sarebbe stata sufficiente un'anomalia finale di +1,5° sulla mensile 81/10, e con +3,3° di scarto positivo già cumulato fino al 7 Gennaio sarebbe stato necessario che i restanti 24 giorni fossero tutti a meno di +1° dalla 81/10 per conseguire il risultato.
    In teoria non era difficile, nella pratica il trend degli ultimi mesi e degli ultimi anni lasciava intuire diversamente.


    Al 20 Gennaio lo scenario era persino più nefasto della già pessimistica previsione che avevo elaborato, con il mese che era il terzo più caldo sulla progressiva appena dietro per questione di decimali a 1955 e 2014.
    L'ultima decade ha consentito un recupero portentoso, stavolta invertendo le prospettive dei modelli che dandola inizialmente per pre-primaverile son finiti a mostrarla anzi come l'unica decade invernale sul lato termico (nonchè l'unica davvero nelle antiche medie da mesi e mesi) di questa stagione, quanto meno tra suolo e bassa troposfera.

    Grazie alle bordate fredde dell'ultima decade si è quasi sfatata la mia proiezione mensile, a sottolinearne a maggior ragione quanto fosse in realtà potenzialmente facile smentirla se solo la circolazione generale dell'atmosfera si fosse impegnata leggermente di più a vestire i panni che le sarebbero propri per la stagione.
    Ed invece, pur se per questione di centesimali, Gennaio 2024 è davvero terminato nella top 5 come il quinto Gennaio più caldo dal 1951 a Brindisi Casale.





    Di seguito le medie termiche di Gennaio 2024 a Brindisi Casale:

    media min: *8° (+1,4° dalla 81/10; +1,4° dalla 91/20)
    media max: 14,6° (+1,6° dalla 81/10; +1,5° dalla 91/20)
    media delle medie: 11,3° (+1,5° dalla 81/10; +1,4° dalla 91/20)

    *La media minime risente di una potenziale sovrastima di +0,1° per via di alcune minime che ho dovuto stimare; questo non inficia la media grezza finale in quanto essa risulta sempre arrotondabile a 11,3° pure nei due casi limite (11,26-11,34°), impedendo una sovrapposizione con Gennaio 1972 che chiuse a 11,2°.


    E' stato un Gennaio molto caldo, dietro soltanto a 2001 (+2.2°), 1955 (+2°), 2014 (+1.8°) e 1988 (+1.6°), ma non distante da sesto e settimo posto occupati dal già nominato 1972 (+1.4°) e dal 1971 (+1.3°). Più lontani tutti gli altri, a meno di 11° di media mensile (salvo il 2007, che terminò proprio a 11,0°).

    La media minime risulta la settima più alta per Gennaio dal 1951, a pari merito col 1973. Tra i 6 anni con media minime più alte è interessante il trio 1970-1971-1972, che assieme al 1973 forma un quartetto che ebbe mesi di Gennaio con media minime mai inferiore a 8°.

    La media massime invece è stata la sesta più alta per Gennaio dal 1951, eventualmente a pari merito con il 1951 che però ritengo affetto da sovrastima; ho eliminato dall'elenco anche la media max di Gennaio 2016, mese che fu affetto nella sua prima metà da pesante sovrastima proprio sulle massime.


    Pur se media max e media min non son state dunque da top 5, la loro sinergia fa sì che la media grezza sia riuscita ad esserlo.




    Queste sono state le statistiche significative del mese:

    • estremi 1,4*/20,5°
    • nessuna max sotto i 10°
    • 7 min ≥ 10° ma 12 notti sopra i 10°, una delle quali è risultata la seconda notte più calda a Gennaio dal 1951 con una minima di 15.0° a pari merito con l'8/1/2001
    • 2 notti nella top 10 delle più calde dal 1951
    • molto calda anche la prima parte della notte del 20 Gennaio, prima dello sfondamento di un fronte freddo: tra mezzanotte e le 2 la temperatura viaggiava tra 15° e 16° e ha raggiunto un picco massimo di 16,2° all'una che è altamente probabile siano la seconda più alta temperatura mai registrata tra la mezzanotte e l'1 a Gennaio dal 1951
    • 2 max sopra i 20°: NON era mai successo prima, è dunque record per il maggior n° di max ≥ 20° nel mese di Gennaio dal 1951!
    • la massima di 20,1° del 4/1 rappresenta anche il più precoce superamento della soglia dei 20° nell'anno dal 1951
    • secondo posto per la temperatura più alta a Gennaio dal 1951, ad un solo decimo dal record del 1995
    • da evidenziare come già il 4/1 avesse stabilito la probabile seconda max più alta di Gennaio dal 1951 [1], ciò significa che il 2024 possiede due delle tre più elevate massime mai registrate a Gennaio degli ultimi 74 anni!
    • il 18/1, lo stesso giorno della max di 20.5°, è stata la giornata più calda di Gennaio dal 1951 [2]; tale dato rappresenta la più importante impresa compiuta dal mese
    • terzo posto**, a pari merito con 2007 e 2015, per il maggior n° (6) di max ≥ 17,5° a Gennaio dal 1951; da sottolineare come il primo posto, condiviso da 1995 e 2007, venga mancato di appena 1 giorno
    • record per il maggior n° (3) di max > 19,5° a Gennaio dal 1951, due delle quali consecutive per cui è anche record per il maggior n° (2) di max consecutive > 19,5° a Gennaio dal 1951
    • per quanto siano state poche le massime sotto i 12° (solo 5), delle quali solamente una sotto 11°, non si stabiliscono statistiche di rilievo al riguardo; già solo lo scorso anno, in effetti, vide come max più bassa dell'intero mese 11.5° mentre questo Gennaio, nonostante tutto, si sono contate tre max inferiori (benchè 2 di appena un decimo)
    • terzo posto che ne vale però quanto un settimo per il maggior n° (12) di min ≥ 9,3° a Gennaio dal 1951, a pari merito con 1973, 1996, 1997 e 2001
    • terzo posto che ne vale però sempre quanto un settimo per il maggior n° (10) di gg con medie grezze ≥ 12,2° a Gennaio dal 1951, a pari merito con 1956, 1996, 1997 e 2007
    • secondo posto per il maggior n° (7) di gg con medie grezze ≥ 13,3° a Gennaio dal 1951; davanti solo il 2001 (10)
    • record assoluto per il maggior n° (6) di gg con medie grezze ≥ 14° a Gennaio dal 1951
    • secondo posto, dietro al 2001, per il maggior n° (2) di gg con medie grezze ≥ 15,5° a Gennaio dal 1951; nel 2024 i due giorni son però stati consecutivi, cosa non accaduta nel 2001, per cui conquista il record per il maggior n° di gg consecutivi con medie grezze ≥ 15,5° a Gennaio dal 1951, record che vale anche per il cut-off di 15,9° visto che nè 18 nè 19 Gennaio le medie giornaliere furono sotto tale valore!
    • quinto posto per il maggior n° (6) di gg consecutivi con medie grezze ≥ 12,2° a Gennaio dal 1951, a pari merito con il 1998 e dietro a 1956 (9), 1955, 2001 e 2007 (8)
    • record eguagliato per il maggior n° (3) di gg consecutivi con medie grezze ≥ 14,5° a Gennaio dal 1951, a pari merito con 1955, 2016 e 2018

    *minima stimata sulla base del dato arrotondato (1°) e dell'andamento della temperatura in quei momenti
    **è stato escluso il 2016 per via di una forte sovrastima

    Nonostante sia stato un mese molto caldo, con due episodi estremi che hanno minacciato il record assoluto mensile, Gennaio 2024 ha saputo anche offrire più spunti invernali culminati in un'ultima decade che per quanto anticiclonica (tratto più caratteristico dell'estate che di questo periodo dell'anno) è stata l'unica e sola a terminare nelle medie storiche nell'ultimo semestre.
    E' in questa regolare ripetitività di brevi e modesti eventi freddi che risiede la ragione per la quale Gennaio 2024, pur caldo, non ha redatto molte statistiche significative.



    ZT Brindisi Gennaio 2024.pngT850 hPa Brindisi Gennaio 2024.pngT500 hPa Brindisi Gennaio 2024.png

    Atmosfera- Il caldo ha interessato ovviamente anche tutta la colonna d'aria, ma stavolta è stato meno intenso di quanto avvenuto al suolo eccezion fatta che a 500 hPa dove è stato persino più eccezionale terminando come il terzo più caldo Gennaio almeno dal 1956, probabilmente anche da molto prima in quanto il papabile 1955 (ancora oggi il secondo più caldo nella serie di Brindisi Casale), dalle reanalisi, sembra fu fresco in alta troposfera perchè spesso perturbato (a 500 hPa vale la regola empirica per cui, grossolaneamente, a gpt alti - leggasi anticicloni - corrispondono anche isoterme sopra la media, viceversa a gpt più bassi - leggasi perturbazioni o instabilità - corrispondono isoterme più o meno basse, indipendentemente da ciò che accade nella parte inferiore della colonna troposferica).


    Le medie (ricostruite sulla verticale di Brindisi) sono state:
    • 850 hPa: 2,7° (+1,3° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -4,9° (+1,6° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -21,3° (+3° dalla 81/10)
    • ZT: 2001 m (+108 m dalla 81/10)


    Le anomalie sono state ampiamente positive a tutte le quote, spiccando tra queste come già detto quelle più alte; solo la quota di ZT è stata relativamente vicina alle medie grazie alla persistenza in più occasioni di strati di inversione poco sopra la quota gpt 850 hPa in seconda decade soprattutto.
    Da dire che proprio per questi strati di inversione la quota media dello ZT è quella che ha risentito della maggiore difficoltà nella stima, con un errore più ampio tale per cui la media reale potrebbe essere stata in verità in un qualsiasi valore tra 1956 m e 2059 m. Ad ogni modo ciò non influisce minimamente sulle classifiche storiche.


    Questo il riepilogo delle anomalie e delle medie delle varie quote per ogni decade (rispetto alla mensile):

    Anomalie medie Gennaio 2024.png


    Il mese si è caratterizzato per un andamento parallelo ma al tempo stesso differente tra bassi piani e alti piani atmosferici: fino a circa 2000 m, infatti, al caldo che ha dominato la scena si sono comunque alternate delle incursioni fredde modeste ma con alcune puntate più frizzanti (tre volte sotto la -3° a 850 hPa); più in alto invece il sopramedia è stato padrone incondizionato lasciando spazio solo a fugaci sortite sotto la media nessuna delle quali davvero incisiva.
    Questa mancanza di picchi freddi degni della stagione nella medio-alta troposfera ha lasciato i suoi strascichi negli annali:

    • terzo posto per il più alto picco termico minimo a 700 hPa (appena -10°) a Gennaio dal 1974
    • addirittura record per il più alto picco termico minimo a 500 hPa (-27°) a Gennaio dal 1974, e record anche dal 1956


    Nonostante quanto appena esposto, il susseguirsi di più impulsi leggermente sotto la media anche alle alte quote, che si sono alternati senza mai lasciar modo a fasi ampiamente sopra la media di avere il controllo assoluto per più di una settimana, ha impedito di registrare dati significativi circa la permanenza sopra determinate isoterme come invece accadde l'anno scorso in cui la prima decade di Gennaio fu molto calda e lo fu in maniera continuativa per quasi 10 giorni.





    Pluviometria- Gennaio 2024 inaugura l'anno come già avevano fatto 2020, 2021 e 2022, all'insegna del deficit idrico. Sono caduti circa 26 mm (-60% dalla 81/10), 40 mm in meno di quanto avrebbe dovuto e poco sopra la media di un normale Agosto (19 mm).
    Gennaio 2024 risulta il 42esimo mese degli ultimi 54 a chiudere sotto la media pluviometrica, un dato che ha dello scandaloso solo ad enunciarlo e che dimostra l'inedito quanto inesauribile riproporsi di una condizione di siccità ormai non più soltanto episodica ma costituzionale e che nell'ultimo eptamestre si è aggravata a livelli notevoli: dal 17 Giugno 2023 ad oggi, 13 Febbraio 2024, 8 mesi son trascorsi e son caduti poco più di 210 mm, un bilancio gravemente negativo che sfiora il -60% di deficit se Febbraio proseguirà su questo andazzo (e così sembrerebbe voler fare). Da evidenziare come di questi 210 mm ben 40 mm son caduti nel temporale di 1 h e mezza della sera del 21 Ottobre, e come altri 30 mm siano caduti il solo 25 Novembre.


    10 giorni con precipitazioni segnalate, 8 con scatto del pluviometro.
    La maggior parte della pioggia del mese è caduta il 20 Gennaio, 12 dei 26 mm mensili (quasi il 50%).


    Nonostante questi dati miseri, Gennaio 2024 non strappa record di alcun genere: dal 1951 si annoverano circa 10 mesi di Gennaio con accumuli inferiori, tra i quali spicca il record (9 mm appena) di 4 anni fa, inoltre anche in termini di giorni con fenomeni se ne sono avuti comunque diversi sebbene la maggior parte con accumuli irrisori.



    Fosse stato un mese isolato non avrebbe avuto risalto, ma ne assume uno maggiore se visto nel contesto di un inverno, e di un periodo di siccità che perdura da oltre un semestre all'interno di un'ulteriore fase multiennale di precipitazioni ridotte, che rischia di strappare il record di più siccitoso dal 1951 e che al 31 Gennaio (dunque considerando i soli bimestri Dicembre-Gennaio) risultava con circa 59 mm già il terzo inverno più secco dal 1951 dietro a 1985-86 (50.4 mm) e 2019-20 (55.8 mm), sostanzialmente sullo stesso livello del 2006-07 (che dal 1° Dic al 31 Gen vide precipitare 59.6 mm) e del 2017/18 (59.8 mm).

    Da questa breve analisi storica sulle precipitazioni nel primo bimestre invernale emerge un dato preoccupante, ovvero che ben 4 sui 5 inverni più secchi al 31 Gennaio appartengono al nuovo secolo, tre dei quali all'ultima manciata di anni (2017/18, 2019/20, quello attuale): questo rappresenta, a mio parere, ben più che un indizio che qualcosa stia cambiando negli ultimi anni, con tutte le implicazioni che questo comporta in un posto, la Puglia, dove già le medie annue sono scarse e dove quelle invernali sono fondamentali visto che storicamente Dicembre e Gennaio sono tra i 4 mesi più piovosi dell'anno.
    Il fatto che nel Novecento, neppure nella tremenda siccità cronica degli anni 60 (che fu talmente dura e prolungata da lasciare la sua indelebile impronta sulle trentennali, tanto che le trentennali che includono gli anni 60 sono fino a 30 mm inferiori rispetto a quelle successive che non la includono come 71/00 o 81/10), ci fossero stati simili precedenti nel trimestre invernale suggerisce un'ipotesi allarmante, ovvero che la modifica circolatoria in atto nelle ultime stagioni possa rappresentare più che una banale fluttuazione stocastica, come potrebbero essere stati il 1985/86 o il 2006/07 ad esempio.





    Bilancio dell'inverno al 31 Gennaio



    Al 31 Gennaio il dato delle piogge non è l'unico che minaccia un inverno da annali.
    Sul lato termico, la media del primo bimestre invernale 2023/24 risulta la seguente:

    media min: 8° (+0,75° ca dalla 81/10)
    media max: 15° (+1,4° dalla 81/10)
    media tot: 11,5° (+1,1° dalla 81/10)

    Grazie all'ultima decade di Gennaio nelle medie, il primo bimestre dell'inverno 2023/24 riesce incredibilmente ad evitare la top 5 per questione di decimi: è solo il settimo più caldo inverno sulla progressiva al 31 Gennaio dal 1951, a pari merito peraltro con altre due stagioni (la 1995/96 e la 2006/07). Più caldi risultano, tra i recenti, il 2019/20 e il 2022/23, spinti verso l'alto da due mesi di Dicembre straordinariamente caldi, mentre quest'anno si è avuto all'opposto un Dicembre anonimo ma mite ed un Gennaio molto caldo ma nettamente meno estremo di quel che sarebbe potuto essere come detto.

    La media minime ricalca quanto fa la media grezza complessiva, risultando la nona più alta giunta al 31 Gennaio; discorso profondamente differente invece per la media max che è stata così alta da risultare la quarta più alta per il bimestre Dicembre/Gennaio dal 1951, dietro al 1955/56, 2000/01 e sempre al 2022/23.
    Da questa breve disamina è possibile già scorgere la prima anormalità statistica: avere un nuovo primo bimestre invernale caldo dopo che già il 2022/23 era stato storico sarebbe dovuto essere, infatti, contro le più ragionevoli probabilità, eppure si è qui a commentare dopo un solo anno dati analoghi se non superiori.


    Nel momento in cui pubblico questo resoconto è trascorsa anche la prima metà di Febbraio, passata all'insegna di anomalie positive e persino ultrapositive proprio sulla media max che è stata finora proprio quella più irriconoscibile.
    L'inverno 2023/24 sta continuando dunque a scalare le classifiche, e già solo uno di quelli sopra nominati, il 1955/56, sarà senza ombra di dubbio superato visto il famoso Febbraio 1956 che risultò uno dei mesi più gelidi della storia d'Europa degli ultimi secoli.



    Se la situazione può sembrare notevole al suolo allora non si è a conoscenza di quanto accade in atmosfera: le configurazioni medie che si sono avute a livello sinottico non sono infatti, paradossalmente, le più penalizzanti per il Salento e Brindisi in particolare. Ne deriva dunque che al suolo ogni anomalia è sempre smorzata, anche di moltissimo, rispetto a quel che invece è in atto lungo la colonna.

    I dati parlano da soli.
    Queste sono state le medie alle varie quote nel bimestre Dicembre 2023-Gennaio 2024 da me stimate sulla verticale di Brindisi:
    • 850 hPa: 4,25° (+2,4° dalla 81/10)
    • 700 hPa: -3,5° (+2,6° dalla 81/10)
    • 500 hPa: -19,95° (+2,85° dalla 81/10)
    • ZT: 2315 m (+369 m dalla 81/10)


    Mettendo in un unico grafico tutte le anomalie dal suolo all'alta troposfera si evidenzia per l'appunto come al livello del mare il bimestre Dicembre-Gennaio non sia stato affatto degno corrispondente di quanto invece accadeva in atmosfera:

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi Gen 2024.png


    All'aumentare delle anomalie e della quota è corrisposto un aumento della rilevanza storica dei dati.
    E' stato infatti:

    • il secondo bimestre Dicembre/Gennaio più caldo a 850 hPa dal 1954; al primo posto niente meno che il primo bimestre dello scorso inverno 2022/23 (!!) che vide una media di 4,55° (+0,3°)
    • il terzo bimestre Dicembre/Gennaio con la più alta quota media dello zero termico dal 1954, dietro di alcune decine di metri soltanto allo scorso inverno (Dic 2022-Gen 2023, con media 2374 m) e di 15 m al 2015/16 (Dic 2015-Gen 2016 con media complessiva 2332 m); sostanzialmente a pari merito (+2 m) il bimestre Dic 2013/Gen 2014
    • il più caldo bimestre Dicembre/Gennaio a 700 hPa dal 1954, superando lo scorso anno di +0,4°
    • il più caldo bimestre Dicembre/Gennaio a 500 hPa dal 1954, e l'unico dall'inizio della serie storica dei radiosondaggi a non essere sceso sotto i -20° (!!!) a quella quota distruggendo qualsiasi altro precedente storico esistente


    Per far comprendere quanto fuori da ogni concezione siano quelle medie per l'inverno basti considerare che se si riferissero già solo a Dicembre (che è il mese del trimestre invernale più caldo) si starebbe commentando l'ottavo Dicembre più caldo a 850 hPa, il settimo più caldo a 700 hPa e il sesto più caldo a 500 hPa dal 1953!
    Eppure l'inverno 2023/24 è riuscito a mantenere simili medie per 2 MESI, uno dei quali è Gennaio ovvero il più freddo dell'anno!

    Volendo trovare un periodo dell'anno cui far corrispondere questi valori medi, il paragone va a Novembre od Aprile, addirittura nel caso della T500 a fine Aprile o inizio Novembre!
    Al suolo, invece, le medie sono state marzoline (-0,2° dalla 81/10 di Marzo) e ancora considerabili "invernali" in quanto poco sopra (+0,45°) quelle di Dicembre.
    Ancora una volta dunque è in atmosfera che è stato consumato un autentico quanto silenzioso scandalo climatico di cui quanto visto al suolo è solo una carezza che mal rappresenta la portata del cambiamento in corso e soprattutto dell'eccezionale periodo in atto a partire da Luglio 2023.





    Nel momento in cui firmo e fermo questo resoconto, 13 Febbraio, alla fine dell'inverno restano due settimane che stando alle attuali proiezioni modellistiche dovrebbero trascorrere primaverili, forse persino in completa assenza della benchè minima fase sotto le medie, persino patetica, come d'altronde accaduto in questa prima metà del mese.
    Le possibilità che questo termini come l'inverno più caldo di tutti gli ultimi decenni in atmosfera salgono quindi a dismisura rasentando quasi la certezza, e altrettanto aumentano quelle che chiuda come il più secco inverno dal 1951.
    Lontano dalle prime posizioni resta solo il dato termico al suolo, che è possibile resti persino fuori dalla top 5 (!), a ribadire nuovamente come l'andamento che stanno avendo le medie termiche in Salento e a Brindisi in particolare negli ultimi anni sia completamente scollato da quanto avviene in quota dove invece il trend in atto è coerente con lo scenario di drammatico riscaldamento climatico cui si sta assistendo nel resto d'Europa e del Mediterraneo.
    Ultima modifica di burian br; 13/02/2024 alle 11:00

  3. #113
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    Predefinito Re: Gennaio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo97 Visualizza Messaggio
    Riciaoda Badia. Possiedo una stazione e da lì prendo i dati giornalieri, mentre le medie le calcolo a partire dalla più vicina ARPAV! Anche a me non entusiasma troppo la nebbia, specialmente simbolo ultimamente di smog alle stelle dato dalla costante formazione ed estensione di qualche anticiclone abbastanza stazionario, buono però per cercare di rimanere in media, anche rispetto ad altre zone magari più propense a brezze più calde e meno umide oppure per effetto delle isole di calore urbano.
    Non saprei benissimo l'area più nebbiosa, tempo fa da Stienta e verso Sud-Est iniziava ad esserci sempre meno nebbia rispetto a Badia, però non sono troppo aggiornato nelle ultime settimane, quindi posso quotarti!
    Beh siamo a una ventina di minuti di macchina dai.
    A Badia Polesine c'è stata una stazione meteo sin dagli anni 20, e spesso la guardo come riferimento per la campagna dato che prima quella di Rovigo era in pieno centro, purtroppo però quando è iniziata l' era delle automatiche l' Arpav ha aperto parecchie stazioni ma non a Badia, perdendo quindi una serie storica molto lunga che avrebbe potuto essere continuata e allacciata alla vecchia meccanica.
    Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2024: -4,8 22 gennaio

  4. #114
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    Predefinito Re: Gennaio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    La serie di Fasano quando inizia? A Brindisi Casale c'è il Gennaio 1955 davanti anche, è il secondo più caldo di due decimi dietro al 2001.
    Purtroppo nel ‘67


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  5. #115
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Gennaio 2024 - anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da a.negrello Visualizza Messaggio
    Beh siamo a una ventina di minuti di macchina dai.
    A Badia Polesine c'è stata una stazione meteo sin dagli anni '20, e spesso la guardo come riferimento per la campagna dato che prima quella di Rovigo era in pieno centro, purtroppo però quando è iniziata l' era delle automatiche l'Arpav ha aperto parecchie stazioni ma non a Badia, perdendo quindi una serie storica molto lunga che avrebbe potuto essere continuata e allacciata alla vecchia meccanica.
    Buondì! Certamente, bravissimo! Credo tu sappia benissimo l'andamento climatico della mia zona! Hai ragione sul fatto che avrebbero potuto continuare la serie storica...Dovrebbe aver analizzato il clima per circa 85 anni fino ai primissimi anni 2000, non so se sai altro
    2024 -> estremi: -4,2°C (21/1)/31,5°C (14/4)
    vento massimo: 53,3 km/h (16/4)
    UR minima: 20% (16/4)

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