Originariamente Scritto da
galinsog@
Perdonami Poetto, ma la scala temporale (ordinate) come scrivi correttamente è decennale, però le barre dell'istogramma sono riferite alle temperature annuali e solo le medie annuali, misurate in un dato intervallo di tempo pluriennale, ci danno una misura facilmente intuibile della portata di una oscillazione di temperatura, quindi solo il confronto tra medie annuali (raccolte in periodi pluriennali di durata prestabilita, come il trentennio OMM o sue eventuali frazioni, o anche misurate su un intero secolo) ti consente di misurare efficacemente in modo quantitativo il
GW, anzi il coefficiente che porta all'incremento è il
GW.
Dunque, ammesso che abbia un senso (e non lo ha) fare un paragone tra diverse medie secolari, non abbiamo nemmeno molti termini di cofronto adeguati per tentare questo tipo di confronto, nel senso che uno dei problemi che hai con le temperature medie è che le rilevazioni di dati meteoroligici con strumenti scientifici le facciamo da meno di 4 secoli e le serie pluridecennali più antiche dei più antichi osservatori (tipo Milano Brera) si fermano attorno alla metà del XVIII secolo e dunque non sono così sensibili o accurate come quelle degli ultimi 120/130 anni. Semmai i negazionisti "giocano" proprio su questo e su sparuti dati aneddotici per dire che "Ma allora ha fatto caldo anche nel 17xx". Insomma il loro è un giochetto "sporco" ma facile da smascherare.
Invece l'argomento introdotto da forever1929 in questa discussione riguardava l'"adeguatezza" della media OMM vigente (la 1991/2020) in un momento in cui la crescita delle temperature globali diventa esponenziale e tende ad accelerare. Insomma si segnalava un'inadeguatezza che nelle misure strumentali e nelle relative medie calcolate sui periodi più recenti (es. 2011/2020 o 2014/2023) è diventata evidente in modo imbarazzante, dal momento che, rispetto anche solo a 25 anni fa, è ora molto più difficile terminare un singolo mese nell'intorno della media trentennale o con uno scarto negativo rispetto ad essa.
Segnalibri