Le isoterme si sono alzate, e questo è sotto gli occhi di tutti. Per cui a parita di, fioccano record di caldo( posso testimoniare per la +20C in Giugno a Udine, il cambiamento è clamoroso)
Non ho strumenti statistici per dire se c'è anche un cambio circolatorio. Capirlo non è un lavoretto.
Guardando il 6z di GFS, sicuramente molto buono e che sarebbe da firmare senza se e senza ma, personalmente mi e' caduto l'occhio sul fatto che il JS, in particolar modo in area euro-atlantica, e' visto sempre piu' intenso rispetto allo stesso run di ieri
Questo probabilmente consente di mantenere un certo dinamismo meteorologico nel nostro continente, anche se non credo sia l'unica causa.
6z di ieri:
gfsnh-5-204.png
6z di oggi (forecast a 180 ore):
gfsnh-5-180.png
Piu' intenso e piu' basso di latitudine con l'ultimo run.
Ma la stessa cosa si vede anche se si fa il confronto con i run di ECMWF, da questo punto di vista non mi sembrano molto diversi l'inglese e l'americano
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Il sahara si è scaldato molto rispetto ad aree alla stessa latitudine, il riscaldamento è in larga parte indiretto e conseguenza dell'incremento delle SST (a loro volta dovuto ai gas serra) e ai feedback associati.
Just a moment...
le aree aride alle medio/basse latitudini si scaldano di più in estate (in inverno il riscaldamento è più forte verso l'artico) poichè sono più sensibili al feedback del vapore acqueo e sopratutto al lapse rate; nei tropici il feedback di lapse rate è negativo, i moti convettivi spesso saturi portano ad un maggiore riscaldamento in alta troposfera da dove il calore può essere irradiato efficaciemente verso lo spazio, questo non avviene nel sahara (o nel mediterraneo dove l'umidità relativa è troppo bassa), e il riscaldamento è molto forte vicino alla superficie.
secondo @Marcoan no quindi sicuramente i tuoi paper sono sbagliati
Si vis pacem, para bellum.
oddio, studi a riguardo? perché mi pare evidente che sia l'esatto opposto, mi pare eh.
gas serra/emissioni in aumento--->aumento della T---> squilibrio termodinamico (sia atmosferico che delle acque)--->modifica della circolazione. e poi partono i feedback che autoalimentano il tutto.
semmai è il LOCAL warming che si accentua o è figlio diretto di cambi circolatori repentini. un esempio su tutti (perché parliamo di una delle aree che ha visto il cambiamento più repentino e forte) è quello europeo.
Si vis pacem, para bellum.
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