Originariamente Scritto da
burian br
Il 22 Giugno segna simbolicamente l'inizio del declino estivo, da oggi in avanti infatti le giornate tornano ad accorciarsi. Come si sa, però, le stagioni meteorologiche non seguono precisamente l'astronomia ma risentono di un certo lag temporale, ecco quindi che se sul lato astronomico inizia la fase discendente per quella meteorologica si è ancora ai nastri di partenza. Questo fatto pesa psicologicamente e fisicamente come un macigno, perchè le condizioni si stanno aggravando sempre più:
il basso Adriatico ormai ha raggiunto temperature delle acque superficiali prossime ai 26°, un valore che l'anno scorso si raggiunse a metà Luglio e che in altri anni si raggiungeva comunque nei primi giorni di Luglio; le prospettive dei modelli sono nefaste, con la tregua che è stata praticamente cancellata e una nuova forte irruzione d'aria calda alle porte.
La situazione, in poche parole, è già grave, e si devono ancora affrontare due mesi interi: se qualche forzante meteorologica non interverrà a mettere la parole fine a questa vera e propria sciagura non ho nemmeno voglia di pensare come si sarà messi nella prima metà di Agosto.
La giornata di oggi è stata l'esempio più lampante di quanto la stagione sia già a livelli critici che in altre annate sarebbero stati normali solo nel momento peggiore, e si badi che per riferimento sto adottando gli anni pre-2021.
La notte di ieri si era aperta con un dew point mai visto sopra i 24°, poi una sottile brezza di terra attivatasi dopo mezzanotte ha limato la temperatura ma non l'umidità. La temperatura è rapidamente scesa a 24°, ma l'alto carico di umidità non ha consentito chissà quale ulteriore calo: la minima notturna è stata 22,9° con
ur sempre vicina al 90%.
Al mattino la brezza di mare ha faticato ad innescarsi, lo ha fatto molto tardi verso le 10. In assenza della brezza, anche a Brindisi che sorge sulla costa adriatica la temperatura ha preso ad impennarsi senza ritegno, e così già prima delle 10 la temperatura aveva raggiunto i 33° fin sulla costa.
Alle 10-11 la brezza si è attivata e gradualmente ha esteso il suo abbraccio fino alla periferia: è proprio tra le 9,30 e le 11 che si è registrata la massima su tutta la città, comprese tra i
33° dell'aeroporto (
nona giornata di calore) e i
35,6° di S.Elia (
12esima giornata di calore). Il notevole divario tra le massime dell'aeroporto e quelle del resto della città, superiori ai 34° e persino nei settori più lontani dal mare anche ai 35°, è spiegabile con la diversa tempistica di arrivo della brezza.
Da quando è giunta la brezza è stata afa, con associazioni T-dp assolutamente inedite per essere al giorno dopo il solstizio d'estate.
La brezza da est alle 13 circa ha subito un brusco viraggio a vento da NNW, un preludio di quell'abbassamento termico purtroppo piuttosto blando che dovrebbe concretizzarsi nelle prossime ore. Il maestrale non ha fatto che acuire l'afa, in quanto ha raffreddato più efficientemente la città a costo però di un ulteriore aumento del dew point. E così il pomeriggio è trascorso surreale, sotto un cielo biancastro per la fitta coltre di sabbia sahariana in sospensione, ventilato da un vivace vento che però era caldo e umido già a pelle.
Il dew point è aumentato a sfiorare i 24°, e a poco serviva che la temperatura si era però abbassata fino a 27° all'ora del tramonto.
La serata è stata una sauna all'aperto: la temperatura è scesa a 26° e infine a 25°, ma l'
ur non ha fatto che salire ancora e ancora, superando il 90%. Il maestrale soffia quasi moderato, avendo subito un rinforzo rispetto ad inizio serata.
In questo momento l'aeroporto ha emanato il SYNOP con i valori registrati all'1 di notte, la temperatura è 25°
con il dp a 24°, il vento che c'è allevia sicuramente la calura ma lascia quel senso di appicciaticcio addosso che mai avrei pensato di sperimentare già al 23 Giugno.
Il mese si approssima alla fine, e con un'ultima settimana che potrebbe essere calda già solo per il mare ormai compromesso
le probabilità che Giugno finisca su un livello analogo al 2022 salgono a dismisura. Se così fosse, sarebbe
l'ennesimo ulteriore balzo in alto di un trend preoccupante che Giugno ha assunto dal 2017 e che di anno in anno sta vedendo la situazione ulterioremente precipitare in un baratro senza fondo.
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