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La sovrastima delle temperature massime della stazione Siracusa SIAS (Floridia): ecco le prove
Come annunciato da tempo, è stato finalmente implementato il progetto di monitoraggio in parallelo alla stazione meteo SIAS Siracusa, ubicata nella c.da Monasteri del comune di Floridia, al fine di verificare l’attendibilità delle temperature massime registrate dalla stazione regionale che nel giorno 11/08/2021 registrò l’incredibile record europeo di 48,8°.
Premetto che già negli anni scorsi, con strumentazione privata del sottoscritto si aveva avuto modo di verificare che la stazione SIAS fosse affetta da un’anomala sovrastima delle temperature massime, ad avviso dello scrivente dovuta al mal posizionamento della stazione, confinata ostacoli naturali e non (barriera arborea, muretto, strada asfaltata) che chiaramente condizionano le misurazioni termometriche della stazione.
Per il monitoraggio in parallelo è stata scelto di utilizzare la stazione meteorologica MeteoHelix , fabbricata e assemblata da BARANI, completa di termoigrometro in schermo elicoidale, sensore di radiazione solare e sensore della pressione atmosferica. La stazione è autonoma, in quanto dotata di cella solare, batteria e trasmettitore. I dati rilevati ad intervalli di 10 minuti sono consultabili online.
Il sensore termometrico della stazione MeteoHelix è stato sottoposto al processo di calibrazione presso l’Istituto Metrologico Slovacco, in data 04/04/2024, a seguito della quale è stato rilasciato il certificato n. 02491-660-032-24.
La stazione Barani è stata ubicata nella c.da Monasteri, a distanza di circa 500 m da quella regionale, in pratica, poco oltre la traversa Mariannina ove è ubicata, appunto, la stazione SIAS. La stazione è stata fissata ad un paletto in ferro verniciato in bianco, a 2 metri dal suolo.
Il punto di installazione è identificato, nel sistema WGS84, con le seguenti coordinate in gradi decimali:
- Lat: 37.0640603°;
- Long: 15.158581°.
mappa satellitare.jpg
L’altitudine di posizionamento della stazione di Barani è di circa 93 m s.l.m., la medesima di quella SIAS.
La stazione si trova all’interno di un fondo terriero, dove al momento non viene praticata alcuna pratica agricola. Il suolo è composto da terra vegetale naturale; l’area di ubicazione è libera di vegetazione arborea; i muretti di delimitazione del fondo terriero distano oltre 35 m dal punto in cui è stata ubicata la stazione. La stazione, chiaramente, si trova in uno spazio aperto, privo di qualsiasi ostacolo che potrebbe condizionare il regolare rilevamento dei parametri atmosferici. Il contesto territoriale morfologico del sito in cui è stato ubicata la stazione Barani è, di fatto, identico a quello della stazione SIAS, ovvero una pianura agricola-rurale di quota altimetrica compresa tra 90 e 93 m s.l.m.
foto stazione Barani.jpg
La stazione è stata installata dal sottoscritto e dall’assistente sig. Claudio Massimino il giorno 11/07/24, alle ore 18:30 circa; il monitoraggio ufficiale è stato avviato alle ore 24:00 dello stesso giorno.
Nei primi 10 giorni di misurazioni in parallelo è emerso che la stazione SIAS ha sempre sovrastimato le temperature massime, con scarto variabile tra 1° e 2,3°. Gli scarti più evidenti si hanno in condizioni di scarsa ventilazione, quando la stazione SIAS risente chiaramente del calore proveniente dall’ambiente di contorno, fortemente penalizzato dalla presenza di ostacoli. Viceversa, nelle ore notturne di primo mattino la stazione SIAS sottostima le temperature minime, dovuto al fatto che l’ambiente confinato e l’assenza di ventilazione impediscono il ricambio dell’aria, provocando l’istaurarsi di un cuscinetto di aria stagnante che subisce un maggiore raffreddamento.
dati temperature.jpg
Quanto sopra dimostra che la stazione regionale “Siracusa – SIAS”, ubicata nella c.da Monasteri del comune di Floridia rileva dati termometrici non conformi. Mi riprometto di produrre un report tecnico, a cadenza mensile, sui risultati del monitoraggio in parallelo che potrà essere condiviso con chi vuole approfondire la questione.
Adesso passiamo alla parte meno tecnico-scientifica: il progetto di monitoraggio termometrico in parallelo è stato possibile grazie alla collaborazione di Mauro Serenello che fa parte dello staff di Meteonetwork, uno dei pochi (forse l’unico) che non ha mai accettato di piegarsi al mainstreaming del riconoscimento del record europeo di Floridia. Mauro è stato attivamente collaborativo nella scelta della stazione e nell’analisi dei dati rilevati. Ci sarebbe da premiarlo per la sua tenacia e fermezza di pensiero.
Trovo, invece, deplorevole che molti meteorologi, pseudo-meteorologici, giornalisti meteorologi, web-meteorologi, scienziati, divulgatori scientifici, personale SIAS e, in ultimo la prestigiosa organizzazione mondiale della meteorologia (WMO), non hanno mai messo in dubbio questo strano record, registrato da una stazione mal posizionata e con lo schermo solare defenestrato.
In questi 3 anni ho letto tesi a supporto del record europeo di 48,8° che farebbero veramente sorridere se si trattasse di una commedia. La tesi che è andata più in voga e che Floridia risente dei venti di caduta degli Iblei, come se in altre parti della Sicilia questo principio non esistesse e, quindi, proprio in quei luoghi la fisica dell’atmosfera andrebbe in deroga. Nessuno, però ha riflettuto sul fatto che in Andalusia, dove le isoterme a 850hpa hanno raggiunto i 32° negli ultimi anni, nelle stazioni poste sotto quota + 100 m s.l.m., non si è mai registrato una massima di tale entità.
Poi si sono aggiunti gli esperti in metrologia, che, però, anziché verificare la conformità dei dati termometrici della stazione SIAS in loco, hanno preferito effettuare la calibrazione del sensore in laboratorio. Risultato: il sensore è calibrato, quindi il record è valido. Se avvicinassi un altro po' la stazione alla strada asfaltata, sicuramente potrei ottenere massime di quasi 50°, quindi anche stavolta il record sarebbe da convalidare. E sul SIAS, cosa si può dire? Sono uomini e donne che si trovano a gestire un servizio tecnico-scientifico, senza, probabilmente, avere i requisiti formativi adeguati, tali da trattare una materia così complessa. Mi dispiace, però, che non abbiano mai accettato un confronto franco e aperto, né tanto meno una verifica sui luoghi della stazione che, sicuramente avrebbe dato un valore aggiunto al loro lavoro.
Ma ancor di più ha fatto la WMO: parrebbe che ha convalidato il record senza mai verificare sul posto le condizioni ambientali di contorno della stazione SIAS. Questa è scienza futuristica!!
Tuttavia, bisogna precisare che la stazione SIAS di Floridia non è l’unica a sovrastimare le temperature massime, ma ce ne sono tante altre e non solo del SIAS e non solo in Sicilia.
Questo progetto di verifica della regolarità dei dati termometrici rilevati dalle stazioni pubbliche andrà avanti per anni, se Dio vuole, e sarà esteso in tutta la Sicilia orientale. Il progetto è aperto a tutti, basta avere una stazione certificata a norma. Sia ben inteso che il sottoscritto non è un negazionista del riscaldamento globale, di cui ne è fermamente convito, ma è riluttante ad accettare il cosiddetto sensazionalismo meteo-climatico, in cui la scienza viene soppiantata dal clamore mediatico della notizia ad effetto che, in un certo senso, ha reso noti al pubblico alcuni personaggi.
In ultimo, invito a Mauro Serenello a inserire la stazione nella rete Meteonetwork, così da permettere la consultazione dei dati rilevati in tempo reale.
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