Originariamente Scritto da
burian br
Alla mezzanotte di ieri la lettura delle immagini satellitari restituiva una situazione piuttosto chiara e delineata nel basso Adriatico dove il cielo si presentava prevalentemente sereno o parzialmente nuvoloso eccezion fatta per una linea temporalesca, protesa dalla costa dalmata fino a qualche decina di km dalla costa tra Bari e Barletta, al cui interno i temporali sembravano seguire una direttrice da
SSW a NNE come era stato anche nella sera precedente. Tra l'1 e le 2 di notte, però, lo scenario sul basso Adriatico è radicalmente mutato: un cambiamento netto delle correnti in quota, dispostesi da W, ha deviato la traiettoria di questa linea temporalesca spingendola verso est; nel contempo sono scaturite nuove celle poco al largo della costa pugliese che si sono fuse con la linea principale allungandola e deformandola. Verso le 4, come risultante di questo processo, un vasto ed intenso arco temporalesco appariva dalle immagini satellitari tagliare con direttrice N-S tutto basso Adriatico, e la sua punta più a sud sembrava mirare proprio su Brindisi.
Alle 4 di notte guardando a nord lo spettacolo era grandioso: una luna piena rischiariva il cielo notturno talmente tanto che il suo colore era blu scuro e non nerastro, e con la sua luce illuminava i maestosi cumulonembi della parte più avanzata di quell'arco, che nel frattempo si stava arricchendo di nuove celle in sviluppo a soli 20-30 km dal porto, molto più di quanto ci si potrebbe immaginare a notte fonda. Quei cumulonembi si accendevano spesso di lampi, irradiando luce a tutto il cielo attorno, emanando veri e propri bagliori.
Nell'arco dell'ora successiva un tappeto di nubi basse da ovest ha completamente coperto la visuale dei temporali sul mare rendendoli invisibili, meno di un'ora prima dell'alba però queste nubi si sono diradate mentre i temporali persistevano ancora al largo anche se traslati verso est. Ho deciso di andare dunque sulla diga per godermi l'ultimo spettacolo prima del sorgere del sole, erano le 6.
All'esterno l'aria era fresca (17°) e soprattutto molto umida, così tanto che le superfici erano bagnate come se avesse appena piovuto, impressione che era rafforzata peraltro dal fatto che dappertutto si osservavano le pozzanghere dovute ai temporali del giorno precedente.
Giunto sulla diga che ormai era quasi iniziato il crepuscolo civile, si vedevano ancora benissimo i cumulonembi dei vari temporali di cui il più imponente si ergeva ad est, ma non ho trovato quell'intensa attività elettrica per la quale mi ero recato lì, solo qualche lampo ogni tanto e forse un paio di fulmini. Nonostante la delusione, fin dal primo momento l'intenso colore arancione dello spicchio di cielo tra la nube temporalesca e l'orizzonte, esaltato ulteriormente dal contrasto con i cumulonembi sovrastanti che invece schermavano completamente la luce, è stato sufficiente per convincermi a restare e godermi l'alba e fare qualche fotografia. Col senno di poi, è stata una scelta che ha pagato profumatamente!
Alle 6, questo era ciò che si poteva vedere:
Alba 20 Settembre 2024 1.jpgAlba 20 Settembre 2024 2.jpg
Quando restava un quarto d'ora circa all'alba, hanno iniziato a colorarsi di arancione i contorni degli apici dei cumulonembi più elevati. La loro ombra si proiettava nel cielo generando i raggi crepuscolari, ma stavolta dal lato opposto si potevano cogliere anche i raggi anticrepuscolari!
Alba 20 Settembre 2024 3.jpgAlba 20 Settembre 2024 4.jpg
Alle 6:35 ca è sorto il sole, così ho deciso di tornare a casa. Prima di farlo, però, proprio mentre mi accingevo a fare inversione con l'auto, ho avvistato una
tromba marina! Non mi era mai accaduto prima, e considerando che il temporale più vicino verso quella direzione si trovava ad almeno 40 km di distanza ciò significa che la tromba marina non solo era lontanissima da Brindisi ma che doveva essere anche molto intensa se, nonostante l'elevata distanza, il suo spessore appariva come quello in foto:
Alba 20 Settembre 2024 5.jpg
Approssimando un calcolo veloce utilizzando una distanza variabile tra i 40 e i 50 km ed un angolo di campo visivo occupato tra 0,25° e 0,35°, il suo diametro stimato nel momento di massima forza sarebbe stato compreso tra i 170 e i 200 m nel primo caso e tra i 350 e i 450 m nel secondo: sicuramente, almeno 150 m.
La foto sopra è stata scattata nell'istante nel quale la tromba marina stava perdendo intensità, infatti la parte inferiore del vortice appare come schiarita se si nota bene; appena 5 secondi dopo si era ridotta ad un imbuto aghiforme:
Alba 20 Settembre 2024 6.jpg
L'ultimo spettacolo lo ha dato infine il cielo immediatamente sopra il cumulonembo, che è apparso mentre me ne andavo solcato da ombre e luci disposte in maniera ondiforme. Ho pensato inizialmente ad un effetto ottico, in effetti mi ricordava quell'esperimento della doppia fessura che ha dimostrato la natura ambivalente della luce (corpuscolo e onda), poi però ho realizzato che questa eventualità non fosse da prendere in considerazione e che sicuramente alla base ci fosse stato un cirrocumulus stratiformis undulatus probabilmente molto trasparente da essere invisibile, divenuto evidente solo in quel momento illuminato dalla luce del sole. Tra l'altro, i radiosondaggi di Galatina evidenziavano un'insolita umidità elevata (
ur fino al 70%!) a mezzanotte a quote incredibilmente elevate (11-12mila metri), a livello se non oltre la tropopausa.
Alba 20 Settembre 2024 7.jpg
Da osservare come al di sotto della nube ci fosse ancora la tromba marina, appena accennata e ormai prossima ad essere visivamente mascherata dalle precipitazioni che si stavano spostando verso SE.
Venendo alla cronaca meteorologica, la giornata è stata piuttosto piatta rispetto alle scorse: cielo parzialmente nuvoloso, leggera brezza di mare sempre piuttosto fresca (massime attorno ai 24°, all'aeroporto 23.7°, sembrano lontani i tempi in cui sotto brezza era un miracolo scendere di qualche decimo sotto i 30°, eppure avveniva fino a soltanto 10-11 giorni fa!), nessuna precipitazione. I temporali diurni, isolati, hanno stavolta interessato il settore ionico.
In serata è giunto l'elemento vero e proprio di novità rispetto ai giorni precedenti, con la brezza da est che anzichè lasciare il passo a quella di terra è virata da tramontana ed è rimasta e continua a rimanere ancora ora. In conseguenza della sua provenienza dal mare, la temperatura è relativamente alta, e sottolineo relativamente perchè si registrano solo 21°: visto e considerato che fino a 10 giorni fa non era ipotizzabile neppure scendere sotto i 25°, e che negli anni passati ancora in prima decade di Ottobre era difficile vedere la temperatura sotto vento dal mare calare anche solo a 22° in piena notte, la temperatura che attualmente si sta misurando al 21 Settembre ha un che di miracoloso ma è il più lampante segnale di quanto il vero e proprio stravolgimento meteorologico occorso negli ultimi 10 giorni abbia sovvertito completamente le
SST dell'Adriatico che ora si aggirano diffusamente al largo sotto i 24°, ben 3° in meno di quanto fossero al 10 Settembre!
Questo conferma quel che dicevo tempo fa in un resoconto:
un singolo break incisivo può riuscire a cambiare radicalmente una situazione ampiamente compromessa, come successo a fine Luglio 2023; la mancanza di break o una loro scarsa forza, al contrario, può essere più deleteria ed impattante di un'ondata di caldo molto forte e lunga per quanto assurdo ciò possa sembrare.
Segnalibri