Ciao Ciullo, benvenuto nel forum anzitutto.
Per risponderti, molti di noi hanno visto la propria passione nascere da un episodio invernale della nostra infanzia o adolescenza, che fosse una nevicata (spesso questo) o un episodio di gelo estremo che ci è rimasto impresso nella memoria. Con gli anni ho notato che quasi tutti gli appassionati di oggi lo sono diventati grazie ad un evento di questo genere, poi la passione evolve e una volta nata cerca altro cui appigliarsi, di solito nei mesi primaverili, estivi ed autunnali in cui la neve diventa una chimera ci si focalizza sui temporali, mentre in inverno, quando non è possibile sempre sperare nella neve, ci si abitua anche alle piogge e al freddo.
Non so quanti anni tu abbia, forse troppo pochi per ricordare o aver vissuto quanto molti di qui dentro, più grandi, abbiamo vissuto e incamerato nei ricordi, ma quando ero ragazzo io (fino al 2012/13) gli inverni erano non dico tre mesi di freddo e gelo ma certamente più duraturi, meno anticiclonici e le temperature erano vicino alla media o sotto non per giorni ma per settimane. Per una persona più giovane una simile descrizione può apparire fuorviante perchè non ha mai vissuto nulla di questo, quindi magari diventa difficile capire perchè si desideri il freddo, la pioggia e la neve: semplicemente, in molti di noi evocano i primi momenti della nostra passione, ci fanno rivivere quelle emozioni che ci hanno fatto innamorare della meteo, ci fanno ritornare un pochino anche bambini o ragazzi.
Ultima considerazione, stavolta di natura meteorologica: anticiclone, 15 gradi a Gennaio, praticamente descrivi la normalità degli inverni degli ultimi anni. Ormai è più facile questo, quasi, che non il contrario. Probabilmente sei del Nord, qui al Sud ciò che hai detto è stata la prima settimana di Gennaio.
Il problema è che alla natura non fa bene: gran parte d'Italia vive in Gennaio uno dei mesi più piovosi, fondamentale per riempire i bacini e con le nevi creare una riserva in vista dell'estate che nel Mediterraneo è da sempre secca. Non fa bene nemmeno ai ritmi delle piante, che si svegliano prima del tempo e rischiano di morire quando poi arriva un po' di freddo fuori stagione (vedi scorse primavere). Non fa bene a noi stessi in primis, ci perdiamo in termini economici visto che le montagne non lavorano senza neve, visto che senza piogge le colture soffrono.
Ogni tanto anche le ondate calde vengono ridimensionate o cancellate.
Esempio.
Durata della fase fredda incrementata. Non sarà toccata e fuga come pareva destinata dalle uscite dei modelli nei giorni passati.
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La media americana conferma quella di venerdì sera.![]()
Ridimensionata, almeno da queste parti, probabilmente (condizionale d'obbligo, perché nulla è scontato con queste dinamiche) avremo una +5°/+6° qui che sarebbe comunque +6°/+7° sopra le ultime medie , anziché la +10°. Sempre una bella botta per le zone Alpine, della serie, quando prevedono la -10° non è che poi fa la -5° spesso fa la la +5°. E' successo, l'incontrario devo ancora sperimentarlo!![]()
Buongiorno a tutti.
La dinamica che vedrà l'iniezione di aria stratosferica verso la quota dei 500 hPa nei vortici più freddi e profondi richiama la nomenclatura del "condizionamento". Nomenclatura che è una comodità forumistica per dire che avremo una fase momentum flux negativo laddove i flussi saranno invertito dalla stratosfera alla troposfera.
Ma, come già ampiamente spiegato in stanza TLC, questo "condizionamento" non vuole necessariamente dire che il vpt da oggi in poi girerà a palla e sarà in prima armonica.
Il fatto che sia abbia una fase di sincrono tra i vari piani del vortice e con un vps molto freddo e un flusso di momento negativo si tenda ad usare un gergo di condizionamento.
Ma il condizionamento t-s e s-t c'è in qualunque momento e tendenzialmente com una troposfera più densa vede le dinamiche t-s ( flussi di calore)essere dominanti.
Poi le interazioni sono in ogni punto e momento, quota della colonna d'aria. Possono essere più o meno rilevanti, più o meno impattanti ( superamento delle soglie critiche statisticamente oggetto di studio).
Insomma avremo questo flusso di momento negativo ma al momento gli impatti in troposfera sono relativi in logica di un setting circolatorio comunque resiliente ( troposfera più densa).
È indubbio che avremo dei vortici più forti, vedremo come impatteranno.
P.s: le nozioni acquisite nel tempo non superano mai l'analisi dells materia. Altrimenti cadiamo in una retorica settaria di parole e definizioni che rimane lontana dalle mille sfumature di grigio della materia "meteorologia".
Buona domenica
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Ciao , effettivamente hai ragione , io ho 20 anni , ho vissuto il 2012 ma ero piccolo e il 2018 , io sono di Roma ed ho capito perfettamente il vostro punto di vista , nella mia vita di inverni veramente gelidi non ne ho mai vissuti al contrario di estati molto calde, effettivamente questo probabilmente può influire tanto sul mio punto di vista.
Grazie mille per il chiarimento![]()
Scongiurati i record di caldo che si prospettavano storici e che non ci saranno sul centro Europa (sarà il solito pesante sopra media e basta) diciamo che il sud Italia avrà un periodo freddino ed anche movimentato da seguire nel nowcasting.
Per gli altri sguardo in terza decade con la consapevolezza di non avere una buona configurazione dei flussi.
Alle 240 ore si vede una sostanziale uniformità di vedute di GFS e reading: tentativi di abbassamenti del VP in un sostanziale nulla di fatto per le nostre lande in termini invernali con EST Europa caldissimo.
Anche se manca tanto la terza decade al momento pare andare in questa direzione.
È ancora presto per cantare vittoria, i principali GM è da due giorni che alternano visioni lievemente più moderate a scenari estremi. Di sicuro la zona più colpita dalla potente avvezione calda sarà l'Europa centrale e la Scandinavia, il segnale in tal senso è piuttosto chiaro, ma a livello italico come sempre accade in questi anni saranno le regioni settentrionali a subire gli effetti più nefasti della grande circolazione anticiclonica. La situazione è pesante soprattutto per l'angolo sw delle Alpi, questo scatto fa capire più di tante parole.Screenshot_2025-01-12-10-23-58-895_com.android.chrome.jpg
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