Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 13/01/2025 alle 12:00
Ma anche no...perchè poi , per noi, dipende da quanto si avvita/ arriccia il canadese...se il canadese spara forte in atlantico sappiamo già come finisce...se il canadese si arriccia, i discorsi possono essere mooolttooo diversi e più di qualche coda dei run la ha mostrata e la mostra anche stamane...quindi che cambi poco non è affatto vero: o ci ritroviamo con delle polarate, quindi aria non fredda ma foriera di prp per le alpi in particolare ma non solo o ci potremmo ritrovare in tutt'altra situazione...la 3a ipotesi, ovvero che i due lobi si uniscano segnerebbe la " fine" nel senso che rischieremmo di avere il jet sopra la testa con un flusso zonale mite tesissimo.
Effettivamente a 360 h ci sarebbe una bella irruzione artica sopra le Alpi, da noi davvero modestae in ogni caso è vero, non si avvita ma si stacca e si aggancia al lobo siberiano. Evoluzione a mio modo di vedere, molto improbabile, ma possibile, visto che il modello la mette in conto.
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Sia Ecmwf che Gfs confermano la frenata zonale dalle 240h con risalita di geopotenziali in area scandinava, da monitorare.
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Ci fosse una frenata zonale vista dal modello, sarebbero ben diversi
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