il suo ragionamento è distopico (che poi boh, se si guardano i meri dati non c'è niente di distopico) quanto il tuo.
dall'esagerare al negare c'è di mezzo... la realtà dei fatti.
l'inverno è sparito, magari non a san gallo (sono certo che sia ben diverso anche lì, ma facciamo finta che vada tutto bene), le stagioni sono sempre più calde, tutte, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. poi, sempre a causa della situazione climatica mondiale, capita qualche episodio estremo nel verso opposto (appunto la neve in Luisiana dello scorso anno) ma finita lì.
qui ha fatto esattamente 0cm, fino a 10 anni fa avevo 45cm di media. negli ultimi 11 anni manca più del 90% delle precipitazioni nevose, per un totale di 4 metri di neve.
non ha chiuso un mese che sia uno sotto la media (se non per sbaglio un paio di decimi qua e là) da non so quanti anni.
per un freddofilo è normale che la passione scemi. visto che il 90% abbondante dei meteoappassionati è freddofila, la frittata è fatta.
aggiungiamoci anche il fatto che adesso esistono strumenti che semplificano la comunicazione, strumenti sempre più utilizzati anche nel nostro ambito.
ma basta con sto negazionismo becero, la situazione climatica è imbarazzante, il cambio avuto nell'ultimo decennio (facciamo 15 anni) è senza precedenti, soprattutto nella nostra macroarea che è palesemente un hot spot del GW. sminuirla è ridicolo, antiscientifico e pesantemente di parte, faziosa.
di certo questa situazione contribuisce allo scemare del numero di interventi interessanti sul forum. non appena si avvista un qualcosa di potenzialmente divertente gli interventi salgono di numero, vertiginosamente.
se però la base è il caldo e la stasi, è normale che la gente pensi ad altro.
Si vis pacem, para bellum.
Io sono d'accordo con chi dice che ormai il clima attuale offre pochi spunti per la maggiorparte degli appassionati e per far appassionare le nuove generazioni. Trovo molto interessanti le discussioni sull'evoluzione del clima e penso che questo forum sia uno dei punti di riferimento in tal senso, grazie agli utenti che postano e spiegano gli articoli scientifici sul tema; sono approfondimenti che sarebbe molto difficile trovare su giornali e social. Non penso che analisi, basate sulla statistica, su quanto sia eccezionale un evento, siano da censurare o avvelenino il clima della discussione sul forum, ma evidentemente le sensibilità sono diverse.
Ben vengano le analisi statistiche sul cambiamento climatico, ben vengano i confronti. Io ho una spiegazione molto chiara su quanto stia avvenendo qua dentro da una manciata di anni, ossia, che al netto del fatto che i forum tematici, di qualsiasi tema si occupino, sono più o meno tutti in declino, perché sono strumenti che ormai mal si conciliano con le modalità di comunicazioni prevalenti sul web (e questo spiega il rinnovato successo di Telegram) le ragioni specifiche del declino del forum di Meteonetwork a me sono evidenti e mi basta leggere le ultime 3 pagine di post in questa discussione per averne pienissima conferma. Tutto ha un peso, intendiamoci: ce l'hanno l'AGW e le sue conseguenze in termini di pattern stagionali, particolarmente penalizzanti per Sud Europa e Mediterraneo centrale e occidentale, ha effetto l'abbandono di alcuni utenti "storici" che hanno scelto altre modalità di comunicazione sul web, hanno effetto le continue polemiche ma soprattutto hanno un effetto devastante le prediche moralistiche di quei moralisti (ma moralisti doc) che ti accusano di essere un "Moralizzatore", hanno effetto i continui "Penitenziagite!" che non solo non "Risvegliano le coscienze" sul tema del cambiamento climatico, ma mi sembra che servano prevalentemente a pulirsele queste benedette coscienze... per cui dato questo andazzo (che poco c'entra con quello meteo) si può pure chiudere la discussione e/o la stanza... ah sì, ormai siamo pieni di utenti che si "Parlano addosso", me compreso sia chiaro.
Ultima modifica di galinsog#; 24/04/2025 alle 11:09
Ciao a tutti,
ho letto con attenzione l’intervento qui sopra e condivido il concetto generale: i forum, anche quando trattano tematiche appassionanti come la meteorologia, sono oggi strumenti che vengono generalmente sempre meno utilizzati, e – come giustamente osservato – gli interventi precedenti ne offrono un’ampia conferma.
Credo che sia importante ogni tanto "sfogarsi", confrontarsi apertamente, dare voce a ciò che si pensa anche con toni accesi, ma a patto che questo non diventi un pretesto per prendersela con gli altri o per giustificare atteggiamenti poco costruttivi con il classico "tanto lo fanno tutti".
Il modo in cui spesso ci relazioniamo qui dentro è figlio del modus operandi dei social, dove ormai prevale un continuo botta e risposta focalizzato sulle persone più che sui contenuti. Ma il forum non è un social: è chiaro che si tratta di una tecnologia più datata, ma proprio per questo motivo andrebbe vissuta in maniera diversa. Qui possiamo prenderci il tempo di leggere, riflettere, confrontarci, rimanendo sempre ancorati al tema scientifico e al rispetto reciproco.
Meteorologia e clima sono argomenti di grandissima attualità e impatto, ed è questo il valore che dobbiamo continuare a coltivare insieme, evitando di scivolare nei lamenti fine a sé stessi, che – oltre a non cambiare il tempo in atto o quello che farà – finiscono per impoverire la discussione e allontanare chi magari vorrebbe partecipare.
Il forum può essere ancora uno spazio prezioso: più lento, certo, ma anche più profondo, più adatto all’approfondimento e al dialogo vero.
Insomma : la tecnologia avanza e cambia i mezzi con cui comunicare, ma la passione resta!
Grazie a chi c’è e continua a portare valore, l'Associazione MEteoNetwork crede ancora a questo strumento e continua ad investire soldini per mantenere tutta la struttura.
Un caro saluto a tutti e ora riotrniamo alla meteo?![]()
Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
Io credo che in molti confondano la freddofilia o passione per il freddo con la passione per la meteo: non sono necessariamente la stessa cosa.
Il periodo in cui ci troviamo, ad esempio, sta risultando molto dinamico e interessante; praticamente non si osserva stabilità da settimane e la mitezza cui stiamo assistendo non presenta particolari eccessi.
Mi sono letto gli ultimi commenti e facendo anche io parte dei freddofili è chiaro che appassiona molto di più eventi eccezionali votati al freddo anzichè al caldo, ultimamente non sono mai intervenuto o pochissimo, le previsioni meteo sono lo specchio del clima attuale chi a sottolineato che il clima negli ultimi 15 anni ha avuto un drastico cambiamento dice ne più ne meno quello che certifica Copernicus che si va di record in record di caldo, ma però la meteo è ancora viva lo vediamo dagli ultimi eventi eccezionali che abbiamo vissuto nevicate eccezionali sulle Alpi, ma prima c'erano state sugli appennini tant'è che a campo imperatore ancora si scia anche se il computo stagionale delle precipitazioni nevose in quota è deficitario, ma per le alpi ancora Maggio e Giugno può dire la sua, Maggio per molte Regioni d'Italia risulta essere il mese più piovoso dell'anno, si vive di episodi ed i modelli riportano questo, e per fortuna che ancora resiste una variabilità meteo che non è altro che il caos atmosferico, ed è il bello della meteorologia che basta un battito di ali di una farfalla in brasile per cambiare la traiettoria delle perturbazioni nei successivi 10 giorni, come dissi in un mio ultimo intervento i modelli ci prospettano la foto del momento e questo vale anche per il clima è quello attuale, che solo 20 anni fa era molto differente e nessuno aveva previsto un cambiamento così rapido in poco tempo e nessuno può dire come sarà tra 15 anni.
Hai fatto l'esempio del motorsport, illuminante: bene, io sono appassionato di F1 e tifoso Ferrari, ma la Ferrari non vince da quasi 20 anni. Eppure non smetto di seguire la F1. Capirai la metafora, sostituisci Ferrari con freddo e neve, e sostituisci F1 con la meteorologia e la climatologia a tutto tondo.
Se un appassionato si frustra resta pur sempre un appassionato. Se invece tutto si spegne significa che ha trovato di meglio cui dedicarsi evidentemente, o che era una fiamma passeggera.
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