Parli dell'estate, o dici in generale?
Perchè, soprattutto in inverno, non c'è solo il problema della falla atlantica, ma anche quella dell'uscita sparata delle velocità zonali dal continente americano, che porta NAO+++ e isobare dritte come un fuso da Terranova alla Scandinavia. Forse era più valido dal 2014 al 2020 questo discorso, però mi è venuto questo dubbio, ecco
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
In Inverno è l'esatto contrario, il processo fisico che caratterizza questa diversità è nella progressiva dinamica di raffreddamento radiativo che interessa la Stratosfera a partire dall'Autunno.
Una Troposfera più calda genera una Stratosfera più fredda, a causa della difficoltà dei flussi di calore di propagarsi verticalmente (Un gradiente smorzato vuol dire anche un E-P flux meno reattivo), facilitando così valori molto elevati del NAM e perciò proprio quell'accelerazione dinamica del getto che hai giustamente notato.....
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Se fosse così come si spiega che nonostante il trend di rialzo delle T troposferiche l'AO ( NAM ) Invernale prima è calato, poi è aumentato, poi calato e poi di nuovo aumentato ?
E in egual misura ( Troposfera più calda ) si dovrebbe spiegare l'oscillazione AO nello storico, come la prevalente fase positiva dell'Indice tra i primi e la metà del Novecento, quando la Troposfera era più fredda rispetto a quando si è instaurata la fase calante moderna dell'AO dalla fine dei 90 al 2010/11
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L'indice AO non spiega più nemmeno il 50% delle condizioni del Vortice Polare.
In un'epoca in cui il Ghiaccio Artico si è frammentato e le Temperature hanno raggiunto anomalie positive prossime ai 20°C, il Vortice Polare è quasi sempre dislocato o bilobato, ma con le Vorticità Potenziali che sono canalizzate e concentrate sui singoli lobi.
Quindi un VP magari non perfettamente concentrico, anzi, ma estremamente vorticoso.
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
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