Confermo quanto avevo segnalato nel nowcasting e quanto detto da Pino.
Matera è stata colpita in modo molto violento da 4-5 temporali che dalle 15:30 alle 20:00 ca si sono susseguiti. Il primo è stato quello devastante, con 30minuti ca di grandine e con una tromba d'aria che ha causato quanto avete giÃ* visto. Tutti i testimoni con cui ho parlato e che hanno avuto il coraggio di "star fuori a guardare" hanno confermato che nella fase più violenta, subito dopo la grandine, la pioggia ha improvvisamente e ripetutamente cambiato direzione di provenienza! Dapprima destra-sinitra, poi verticale, poi sinistra-destra, con vento mai visto così prima d'ora. Ecco perchè si parla sicuramente di tromba d'aria o tornado. Gli alberi abbattuti sono prevalentemente grossi pini alti anche più di 15mt, quindi la furia del vento è stata davvero tanta.
Mm di pioggia qui a La Martella sono solo 19, colpita però solo dagli altri temporali e non da quello principale. Lunedì aggiorneremo i dati Alsia e saprete.
Ecco le foto. Il tronco in primo piano era ancora "fumante" quando l'ho fotografato, colpito da un fulmine e poi spazzato via dal vento.
Che furia!!!!
Ciao, posso dirti con certezza che non si è trattato di tornado. Prima di tutto le foto mostrano danni estesi su molte zone, cose che esclude la presenza di un cono ma avvalora la tesi riguardante i venti lineari, cosa peraltro riscontrabile nella tipologia dei danni. Ci sono poi le testimonianze eloquenti, si parla di forti venti uniti alla pioggia subito dopo la grandine, cosa che fa capire come le correnti discendenti del temporale siano state forti. La stessa tua testimonianza riguardo al fulmine che ha colpito l'albero ed è stato spazzato dal vento aiuta, dal momento che i fulmini si trovano per gran parte nell'area di outflow del temporale, difficile in quella di inflow.Originariamente Scritto da ToreMatera
Ma veniamo alla breve analisi dell'evento per capire cosa ha provocato venti di tale forza.
Si parte dall'ovvio presupposto che in zona c'era discreta energia preesistente in grado di sostentare la formazione di temporali, ma questo non basta a giustificare raffiche violente.
Negli ultimi giorni sul Mediterraneo l'azione dell'anticiclone ha contribuito a seccare molto l'aria dai livelli alti fino a quelli bassi, ad eccezione dello strato compreso nel Planetary Boundary Layer, culminante nella sua sommitÃ* a circa 1000/1500 metri di quota con quella che prende il nome di capping inversion, oltre tale strato verso l'alto come detto l'aria era molto secca.
L'avvicinamento del cavo d'onda oggi ha iniziato a sospingere verso l'Italia questa massa secca, in particolar modo verso il meridione.
L'aria secca su Basilicata e Puglia ha contribuito a fare da "trigger", ovvero a fare partire la convezione.
Vediamo nel dettaglio tramite qualche mappa cosa è successo.
Qui vediamo l'aria a bassa umiditÃ* relativa sospinta verso il meridione a 500 hPa...
Qui invece è visibile l'aria secca a 850 hPa sospinta proprio verso la Basilicata in particolare...
Le conseguenze sono quelle che vediamo in questa mappa di previsione delle raffiche, tra Calabria e Basilicata si nota una linea gialla a 20°C, ovvero la differenza di temperatura potenziale equivalente fra il suolo e i 500 hPa che raggiunge quindi valori molto elevati, e sta a significare aria umida nei bassistrati e secca in quelli medi...
In caso di sviluppo temporalesco questo significa che nella cella aria secca va a introdursi da dietro nel precipitation core, contribuendo alla parziale evaporazione della pioggia, il calore sottratto dal passaggio di stato acqua vapore raffredda l'aria in discesa appesantendola ulteriormente, rafforzando il galleggiamento negativo ed aumentando la velocitÃ* di discesa dell'aria che va a "schiantarsi" al suolo sotto forma di wet downbursts, attuando raffiche anche oltre i 100 km/h in grado di produrre molti danni. Dalle testimonianze non è un caso che i venti più forti siano arrivati dopo la grandine, ovvero proprio nella parte posteriore del precipitation core soggetta all'intrusione secca con i fenomeni di evaporazione appena descritti.
Ringrazio Pierpaolo per aver contribuito con le sue ottime conoscenze a cercare di farci capire cosa è successo, ma vorrei farti presente alcuni particolari
1) non sò cosa tu intenda per zona estesa ma per aiutarti a capire la zona più colpita ha un raggio non superiore ai 700/800 m
2) il momento durante il quale il vento era più forte era accompagnato da grandine come ho giÃ* detto nel primo post.
questa volta sono così sicuro perchè la zona più colpita è quella dove abito e mi trovavo durante l'evento.
Ti saluto Pierpaolo e spero che questo possa aiutarti.
Si, chiaramente questi "indizi" confermano ulteriormente quanto detto, sia per quanto riguarda l'estensione ( troppa per essere una tromba d'aria ) ma soprattutto per il fatto che le raffiche erano accompagnate dalla pioggia/grandine ( si vede anche dalle primissime foto postate nel thread ). Ho parlato di parte posteriore del precipitation core, ma questo non esclude che le raffiche maggiori si possano trovare nel centro, anzi, dipende da caso a caso poi. Un altro appunto, se l'energia in gioco è abbastanza elevata, l'intrusione secca posteriore "aiuta" la grandine a fondersi meno con conseguenti chicchi che riescono a giungere al suolo, in alcuni casi di dimensioni medio/grandi. Tutto questo perchè l'aria secca facendo evaporare parte della precipitazione abbassa anche il livello "0" di temperatura di bulbo umido.Originariamente Scritto da Pino da Matera
Da questi concetti capiamo come strati secchi nei livelli medi della colonna atmosferica, le cui cause possono essere svariate, contribuiscono molto all'intensitÃ* del temporale. Una colonna atmosferica per gran parte satura abbassa le probabilitÃ* di grandine ed azzera quelle delle raffiche.
Per quanto riguarda la grandine comunque il ruolo principale lo giocano le intensitÃ* delle correnti ascendenti nel cumulonembo che devono essere in grado di sostenere i chicchi, più sono forti e più saranno in grado di accrescere e sostenere in sospensione chicchi di grandi dimensioni.
Assolutamente unico... qualcosa di simile sta avvenendo in questi giorni qui! i temporali si superano l'un l'altro per violenza...
Salve Ragazzi.Originariamente Scritto da Pino da Matera
quì a Miglionico a circa 20 km da matera, ma molto meno in linea d'aria, solo pochi mm per fortuna.
Io ero al mare sulla costa ionica dove non è successo granchè, quindi il tutto molto localizzato mi fÃ* credere in una tromba d'aria.
Ci vorrebbe una bella radarata del buon fabio....
Speriamo ci venga in aiuto...
Tecnico MNW Puglia e Basilicata.
Miglionico (MT) 460 m. s.l.m.
La mia stazione meteo di Miglionico
www.meteomiglionico.it
always looking at the sky
I dati alsia:
MATERA SUD-C.DA DUE GRAVINE - 38.8 mm
credevo fossero molti si più i mm caduti.
Cmq un evento da ricordare!
Tecnico MNW Puglia e Basilicata.
Miglionico (MT) 460 m. s.l.m.
La mia stazione meteo di Miglionico
www.meteomiglionico.it
always looking at the sky
Mamma mia ho saputo ora di ciò che è successo a Matera, anche io sono curioso di aspettare le foto dal radar.
Sabino Da Bari zona Japigia.
Urka !!
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Segnalibri