Visto che stiamo vivendo più o meno tutti in Italia uno particolare momento di noia meteo, buttiamo un occhio laddove i climi sono davvero estremi ma non impossibili per la vita dell'uomo.

Le Isole Svalbard (Norvegia)



in dettaglio


L'estensione delle Svalbard è pari a 62.000 kmq, poco meno dell'Irlanda (La Lombardia è 23.000 kmq per avere un'idea...). Si trovano tra il 74° e l'81° parallelo e rappresentano il territorio più settentrionale d'Europa (senza contare la Groelandia che politicamente è territorio danese ma geograficamente fa parte dell'America.

Ci vivono più o meno 3500 persone delle quali 2000 nella capitale Longbyearbyen.
Il clima è influenzato, almeno sulle coste sud-occidentali e meridionali dall'ultima strisciolina di corrente del Golfo che risalendo dal mare del Nord mantiene in estate un clima quasi mite (2-3°c di minima e 11-13 °c di massima) mentre alle stesse latitudini in Groenlandia le temperature sono molto più basse.
La neve dalla primavera si scioglie fino ai 200-800 m di altitudine a seconda
che ci si trovi nella parte meridionale o settentrionale dell'acipelago.

Dall'autunno in poi il mare ghiaccia dalle isole settentrionali in giù fin quando la banchisa polare non circonda completamente tutti i territori scendendo ancora a latitudini più meridionali.

Ad Adventdalen, 4km da Longbyearbyen, si trova il centro universitario - http://www.unis.no (penso sede distaccata di Tromso) che gestisce oltre a diversi studi di ricerca, stazioni scientifiche, ecc... ovviamente anche una stazione meteorologica (http://haldde.unis.no) i cui dati possono essere visualizzati qui:

http://haldde.unis.no/vaerdata/






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