Frequentazioni sempre maggiori da parte dei principali modelli troposferici conferiscono alle varie emissioni una maggior affidabilità circa un cambiamento configurativo da allocarsi temporalmente intorno al 20 di questo mese.
Tutto ciò dovuto all'indebolimento del nastro trasportatore zonale con "start" in uscita dalla saccatura ben strutturata sugli Stati Uniti e segnatamente progressivamente nell'east coast.
Il flusso atlantico assai alto dovrebbe abbassarsi di latitudine favorendo nel periodo sopracitato, l'arrivo di una sere di impulsi nord Atlantici in grado di apportare precipitazioni su buona parte della penisola unitamente a un calo termico che, raffrontato agli attuali valori, potrà essere anche assai consistente.
Le condizioni attualmente e nei prox giorni assai disturbate del Vps in media e bassa stratosfera, lasciano preludere comunque a un rallentamento zonale e a una maggior ondulazione del J-S.
Il nucleo del Vpt che campeggia attualmente in Atlantico (e frutto delle nostre sventure) dovrebbe tendere ad abbassarsi di latitudine , migrando gradualmente verso SE, sospinto da un promontorio generato a sua volta da un'accentuazione del forcing vorticoso presente sugli States.
La possibile proposizione di un blocking strutturato in grado di generare, in una fase immediatamente successiva, un vero "stop" alla circolazione Atlantica , mi lascia tuttora perplesso.
A supporto di questo, gli odierni aggiornamenti stratosferici che sembrano vedere nel long-range un graduale rilassamento del forcing generato dal promontorio aleutinico, permettendo così al Vps di riprendere la sua tonicità (già acquisita in alta stratosfera)in 1a armonica.
Allo stato attuale delle cose, considerando la debolezza della MJO, le attuali SSTA non favorevole a blocchi coriacei, e una Qbo ancora nettamente occidentale a 50 hpa, riterrei possibile una ripresa della circolazione zonale entro fine mese, con pressochè totale risoluzione neiconfronti del tentativo di blocking precedente.
Questo ovviamente "sic stantibus rebus", ovvero senza tener presente possibili ma al momento difficilmente pronosticabili divergenze sal quadro fin qui prospettato e riferito a un periodo limitato e certamente non eccedente la prima settimana del mese di febbraio.