Una nevicata veramente inaspettata!
Una settimana prima i meteo annunciavano l’arrivo di aria gelida, la prima vera ondata di freddo dell’inverno secondo Giuliacci. La causa da ricercarsi nell’anticiclone Atlantico, spintosi fin sopra la Gran Bretagna attivando correnti da nord che prima di tuffarsi nel Mediterraneo piegavano sull’est europeo passando dai Balcani. E cosi fu.
Fino al 12 gennaio la sera pioveva con +6°. La mattina del 13, con la bora che filtrava in Valpadana, siamo scesi a +2.5°. In giornata +5° con schiarite, la sera +2.5° con coperto.
Giuliacci annunciava le classiche nevicate fino a bassa quota lungo l’Adriatico dettate dalle correnti orientali.
Domenica 14, coperto con 0° e ventilato da nordest, cosi come in giornata con mercurio salito a soli +2°. In serata, con effimere schiarite del cielo, -1°.
Lunedi 15 stessa situazione della sera precedente ma con –2° e nuovamente ventilato. In giornata sempre nuvoloso, ventilato, e +1.5°. La sera sereno e –4°.
Giuliacci e vari prevedevano un nuovo aumento della nuvolosità per mercoledi con cieli nuvolosi fino a giovedi ma senza fenomeni e verso venerdi inizio delle precipitazioni.
Martedi 16: minima –6.5°, sereno. Arrivo a casa alle 12:20 con –0.2°. Vado via alle 13:20 con +0.2°. Di massima +0.5°. La sera ancora –4°. Quando va giù la mamma, dopo le 22:30, -5°. Mi aspettavo già nuvoloso per il mattino dopo. Quel giorno io ed alcuni miei colleghi eravamo fuori a caricare un camion; uno dei mie colleghi disse che faceva freddo ed un’altra che era prevista la neve ed io confermai “eh si, venerdi” stando a quanto sentito da Giuliacci.
Mercoledi 17. Mi alzo, vedo che è ancora sereno con copertura nuvolosa da sud verso est ma comunque la nostra zona era ampiamente libera di nuvole. Mi aspettavo ancora –6/-7°, invece –5°. In mattinata comincia la velatira del cielo ma si sentiva che il freddo era ancora pungente. A mezzogiorno c’era +1°, cielo nuvoloso ma ancora chiaro. Avevamo ospite a pranzo un amico di papà. Si parlava che poteva nevicare, il suo amico dice “per me nevica anche oggi” e io “non credo, non è prevista. Forse venerdi” e lui “eh, ma se si alza un po’ la temperatura anche oggi. Adesso sono 0°” e io “non credo”.
Torniamo al lavoro, erano +2°, ma non mi preoccupavo. Si sentiva che faceva freddo e forse la temperatura poteva essere condizionata dal chiarore che filtrava dalle nuvole.
Quel pomeriggio io lavoravo fuori in cortile. Il cielo era ormai coperto, clima freddo. Sono le 16:35 circa, sto per rientrare, mi passa davanti qualcosa di bianco, rimango folgorato ma lo seguo finchè tocca terra. “O è un fiocco isolato, o più probabilmente è qualcos’altro” penso. Guardo sotto la grondaia, ne vedo uno, ed uno, ed uno ancora. Entro. Dopo 5 minuti esco ancora e, insomma, ormai senza ombra di dubbio era neve, fiocchi piccoli ma continui, di piccole dimensioni.
Rientro di nuovo, lo dico ad un paio di miei colleghi, ma affermo “si ma non rimane” ed uno di loro “eh no, asciutto com’è!” e io “ma probabilmente smette, non è nemmeno prevista”. Però, smentendo le mie previsioni che credevo facesse solo qualche fiocco e per pochi minuti, l’intensità aumenta ed io, per quanto impegnato nel lavoro e per quanto i fiocchi fossero piccoli, non potevo fare a meno di notare i fiocchi che mi passavano davanti ed ogni volta un vuoto al petto perché, sebbene piccoli, visti solo di sfuggita apparivano più grandi di quanto non lo fossero realmente. Rimango fuori a lavorare, e nel frattempo noto delle sfumature nel piazzale ma non credevo che potesse essere neve. Finchè arriva un mio collega che esce col muletto e, perdindirindina, lascia la scia delle ruote. Ero incredulo. Come poteva, per quanto fitta, quella neve cosi fine formare uno strato nevoso ed in cosi poco tempo? Va bene, il suolo era come a Natale asciutto e gelato, ma mi sembrava in ogni modo improba una cosa del genere. Tra l’altro, ormai erano le 17 passate, si fa buio e col buio i fiocchi si rendono meno visibili. “Sarà per il buio o per un’attenuata intensità del fenomeno?” pensavo. Eppure il piazzale cominciava ad avere sempre più una sfumatura biancastra e pure sull’erba si vedevano le prime chiazze bianche. Guardo verso i lampioni della ditta e vedo che la neve continuava a scendere come in precedenza. E proprio con l’inizio della nevicata s’era alzato un venticello gelido, infatti i primissimi fiocchi svolazzavano un po’ per l’aria. Alle 17:30 vado a cambiarmi, lascio il cortile con la solita sfumatura. Arrivano anche gli altri miei colleghi. Io aspetto uno di loro che mi dà un passaggio. Ci mettono un po’ a cambiarsi, io non vedevo l’ora di uscire. Usciamo alle 17:45… incredibile! Dallo sfumato che l’avevo lasciato il cortile era ora tutto bianco, e pure fuori i bordi delle strade lo erano. Saliamo in macchina, accende i fari, che bello i fiocchi illuminati dalla luce! Andiamo, sulla via Marconi in alcuni tratti si stava già formando lo strato bianco.
Arrivo a casa: 0°. Il piazzale davanti casa era per metà bianco. Salgo in casa. Faccio appena in tempo a spogliarmi del giubbotto che già corro alla finestra, sposto la tenda, nevicava bene, i fiocchi si vedevano senza fatica.
Guardo Giuliacci registrato dal TG5 delle 8 che diceva che da quel giorno a domenica c’erano tre condizioni di neve in pianura al nord da verificare. Una quella attuale, prevista su basso Piemonte, Pavese, Lodigiano e Mantovano. Una per venerdi su Piemonte e varesotto. E una per domenica su Piemonte ed ovest Lombardia determinata dalla stessa perturbazione di venerdi e da una diminuzione delle temperature per venti di bora.
E ripensandoci quel mattino il televideo Rai, per quanto affidabile, scriveva:
VENERDI Molto nuvoloso o coperto con precipitazioni sparse, nevose sulla Valpadana
SABATO Molto nuvoloso o coperto con precipitazioni sparse, nevose a bassa quota
DOMENICA Tempo perturbato con precipitazioni nevose a bassa quota. Ulteriore diminuzione delle temperature
E la sera prima Giuliacci dava maltempo per domenica al sud e sulle regioni adriatiche, condizione che di solito si viene a creare per correnti fredde orientali.
Continua a nevicare, il fuori è sempre più bianco. Vado a farmi la doccia. Finisco, prima di uscire dal bagno apro la finestra e guardo tra le fessure della tapparella: nevicava ancora fitto. Non riesco a stare fermo, guardo di qua, guardo di la, ogni volta che mettevo fuori la testa sentivo una miriade di fiocchi sui capelli. Poi arriva mio fratello che ci racconta le sue peripezie sulla neve col BMW. E intanto va, ad ogni occhiata si notava sempre più neve, soprattutto guardando sopra la tettoia grande. In principio si stavano riempiendo anche i davanzali delle finestre poi man mano da li si scioglieva. Alle ore 21 c’erano 4cm e –1°, ma la nevicata s’era indebolita. Dal lampione in strada non si vedeva più la neve cadere, solo se oscuravo la luce mettendoci qualcosa davanti. Poco dopo riprende a nevicare meglio ed a vedersi la neve al lampione anche ad occhio nudo. Ma poi diminuisce di nuovo. Verso le 23 torno giù per nuovi rilevamenti: 6cm. Comunque vado a letto che nevicava, seppur poco. La notte mi sveglio alle 3 circa, proprio mentre mio fratello sollevava la tapparella, e si accorge che ero sveglio. Io gli chiedo “ha smesso?” e lui “mica tanto”, guardo fuori e nevicava ancora debolmente. Però era una sorpresa, pensavo che alle 23 stesse ormai cessando. Ma sebbene resisteva ero sicuro che la mattina mi sarei svegliato che era tutto finito.
Alle 7:05 mi alzo, sollevo la tapparella, guardo verso il lampione in strada e vedo, al ritmo di uno ogni 1-2 secondi, dei fiocchi medi e sporgendo la testa e guardando al lampioncino più vicino vedo che oltre ai fiocchi medi cadevano ancora fiocchetti.
Mangio, vado al bagno, mi vesto e continuava cosi. Poi ero in camera dei miei e, non so se perché con il chiaro si vedeva meglio o se perché aveva un po’ aumentato, vedevo bene i fiocchi osservando le zone scure come gli alberi. Scendiamo io e mia sorella, saliamo in macchina e sul parabrezza si riconosceva la forma a stellina del fiocco e nella zona del piazzale dove la neve era stata tolta si stava reimbiancando. Era strano perché la nevicata era piuttosto debole e seppure ci fossero dei fiocchi di grandezza superiori rispetto a tutti gli altri non credevo quelli in grado di poter riformare uno strato bianco. Comunque la mattina avevo sempre sia –1° che 6cm.
In prima mattina io lavorai ancora all’aperto, sotto la neve. Poi rientrai. Uscii nuovamente pochi minuti dopo le 10 che veniva giù roba finissima e tornai a casa a mezzogiorno che scendeva ancora robettina, eppure per quanto piccola era neve perché sul parabrezza si vedeva che inizialmente quando si posava era bianco e successivamente si scioglieva. Alle 13:30 aveva però finito, la massima salì a +2° e per quanto riguarda le altre due nevicate previste da Giuliacci quella mattina, come se nulla fosse, non ne parlava nemmeno più, ed infatti non se n’è fatto nulla (il venerdi era parzialmente nuvoloso e la domenica migliorò).