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Discussione: Ci rendiamo conto?!

  1. #61
    Burrasca L'avatar di cut-off
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    Predefinito Re: Ci rendiamo conto?!

    Citazione:
    Originalmente inviato da Toffa77
    Il problema secondo me è la mancanza degli anticicloni polari: tutto il sistema è traslato di una decina di gradi più a nord a causa della maggior forza della cellula di Hadley. Non vedete che gli unici anticicloni che si formano anche sulla Russia non sono altro che cut-off dinamici e non termici?


    Citazione Originariamente Scritto da gb Visualizza Messaggio
    esatto, quoto Toffa e Gio

    come canterebbero i negramaro in questo caso "tutto trasla"

    tutto trasla verso nord, i richiami caldi sono molto più caldi

    il freddo non c'è se non a latitudini elevate

    siam messi male ragazzi

    E' l'idea che mi sono fatto anch'io, quanto mi mancano i vecchi cari anticiclonici termici, quelle bei mostriciattoli da 1040/1050 mb. al suolo in Groenlandia o tra la Scandinavia e la vicina Russia (e non solo nella lontana Siberia, anche se normalmente il "nostro vicino" era una propaggine della ben più potente alta termica mongolo-siberiana), con situazione depressionaria a 500 mb!
    Non è che la neve sia sparita dalle nostre zone (almeno per ora...), semplicemente mi pare evidente che sono diminuite notevolmente le occasioni "da neve", soprattutto per le basse quote e per le zone, tipo gran parte del Nord Italia, che non prendono la neve direttamente da nord ma solo grazie ai cuscini freddi o a tortuosi invorticamenti delle correnti, spesso dovuti a retrogressioni in quota; in questo modo inverni che 20-25 anni fa avrebbero potuto essere ottimi ora diventano buoni (parlo sempre da nivofilo, ovviamente!) e inverni appena passabili o un po' scarsotti 20-25 anni fa rischieranno sempre più spesso, temo, di diventare un mezzo disastro come quello che stiamo vivendo attualmente.
    Questa è naturalmente una mia convinzione, magari le argomentazioni sono un po' grossolane e non correttissime, ma non penso di esser molto lontano dalla realtà.
    Mi sembra anche di notare una maggior persistenza nel tempo, a volte anche per mesi e mesi (sempre facendo un confronto con gli anni '70), delle medesime configurazioni sinottiche, con minore variabilità sul breve termine e maggiore occasione per configurazioni estreme, stile autunno 2000 e 2002 o anche inverno scorso, da una parte, o estate 2003 e inverno attuale dall'altra. Ho incluso l'inverno scorso per la ripetitività di determinate situazioni che a ritmi regolari hanno finito quasi sempre per premiare le stesse zone (qui a Trento è stato il miglior inverno degli ultimi 20 anni) e penalizzare le altre, prova ne sia che in altre zone d'Italia l'inverno scorso è risultato forse addirittura peggiore dell'attuale, e ricordo anche l'assurda anomalia termica positiva di parte dell'Artico europeo, segno che gli anticicloni che dominavano in quelle zone lo scorso anno regalando "di rimbalzo" la neve a buona parte del Nord Italia non è che fossero proprio termici...
    Nel mio piccolo trovo una parziale conferma di questa maggiore "conservatività meteorologica" anche dalle mie rilevazioni meteo; infatti dal 1977 al 1988 solo una volta ho registrato più di 38 gg. senza neppure una giornata di maltempo (nell'inverno 1980-1981), mentre in seguito la frequenza è aumentata a tal punto che in questi ultimi anni, soprattutto nei mesi più secchi, si può dire che sia quasi normale ormai avere anche un mese senza prp; parallelamente però se fino al 1989 i giorni piovosi consecutivi non avevano mai superato i 12, in seguito si sono raggiunte serie anche di 25-26 gg. di fila (ovviamente non parlo solo di pioggia continua, ma semplicemente giorni in cui almeno per qualche minuto si sono avute prp).
    Ovviamente si potrà obiettare che la serie non è abbastanza lunga, ma credo comunque che in questi ultimi 30 anni la tendenza che si è andata delineando sia ben significativa, soprattutto poi se dovesse confermarsi se non rafforzarsi anche in futuro, come temo potrà accadere. In queste contraddizioni solo apparenti la costante è che la temperatura, in media, continua a salire...

    Saluti a tutti, Flavio

  2. #62
    Burrasca L'avatar di cut-off
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    Predefinito Re: Ci rendiamo conto?!

    Citazione Originariamente Scritto da Toffa77 Visualizza Messaggio
    Le mappe a 850 hPa possono voler dir tutto o nulla...non volendo entrare nel caso specifico, bisognerebbe considerare le T al suolo, non solo osservare le mappe a 850 o i "binari" delle isobare al suolo. Nel caso di Balcani molto freddi il freddo potrebbe in alcuni casi non essere visibile a 850 (specie se è presente un'area di alta pressione) ed essere più "pellicolare"; con l'entrata di una discreta perturbazione da ovest sulla Pianura Padana si attivano (per compensare il forte calo pressorio) venti da est che fanno calare le T nei primi 500 m dal suolo e fiocca anche senza cuscino. Peccato che, in barba a tutte le mappe a 850 hPa con colori appariscenti, in mancanza di un'hp termica di freddo al suolo non ce n'è...
    Giustissimo! Ogni tanto mi diverto a guardare le mappe storiche delle migliori nevicate che ricordo qui a Trento, e più di una volta mi è capitato di vedere anche una +2°/+3° a 850 hPa, e ciononostante avere a fondovalle 15-20 cm di neve.

    La nostra poi è una situazione particolare, siamo in fondo alla conca di una valle "ad U" soggetta quindi a forti inversioni, per cui i miti venti da sud o sud-ovest rispetto ai quali siamo sopravvento e che normalmente precedono (o sarebbe meglio dire precedevano? ) le perturbazioni atlantiche di solito si limitavano a scorrere grosso modo da 800-1000 m. in sù, e se lo zero termico non si portava a quote esagerate lo strato di aria con valori positivi non era sufficiente a fondere del tutto la neve, che anzi arrivava spesso al suolo a larghe falde grazie proprio a questa parziale fusione e al successivo rigelo diciamo negli ultimi 6-800 metri di caduta. Logicamente con un affondo atlantico sufficientemente deciso e in una situazione molto evolutiva l'aumento termico in quota era transitorio, non permettendo alla temperatura di salire in modo tale da trasformare le prp in pioggia o gelicidio, per il successivo arrivo dell'aria fredda in quota, rovesciata poi verso il basso dalle prp.
    Tutto questo ovviamente se si era formato in precedenza il "lago" freddo, ma in assenza di anticicloni termici allora è davvero dura!

    Saluti a tutti, Flavio

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