USA: dove l'inverno ancora fa la sua comparsa

[jupiter]

Mentre noi ci disperiamo per un inverno meteorologico che è stato in realtà un lunghissimo autunno, è evidente che il freddo artico impigrito riesca a sfogarsi solo nel nuovomondo, dove l'Autostrada Canadese gli garantisce una discesa tranquilla, libera da ostacoli, e le masse d'aria ballano tranquillamente: chi glielo fa fare di venire a visitare le nostre regioni? Non sono un teorico meteo e apprezzo moltissimo gli interventi dei forumisti che con le loro analisi contribuiscono a fare crescere la mia cultura in questo bellissimo campo della scienza, tuttavia suppongo che per una sorta di equilibrio termodinamico, le masse d'aria fredda che non riescono a sfondare in Europa a causa delle varie situazioni di blocco, trovino naturale via di fuga dall'altra parte, o no?

Sto tenendo sottocontrollo da qualche settimana il tempo nella regione centro-orientale degli USA perché sabato prossimo starò a Chicago per una settimana.
A parte gli odiosissimi Farenheit che mi chiedo come un paese che si sbandiera per campione di civiltà e democrazia possa ostinarsi ad utilizzare (unico al mondo!), le temperature nella zona dei Grandi Laghi sono state interessantissime, e chi vive da quelle parti, malgrado un gennaio anomalo e "caldo", nelle ultime due settimane si è surgelato senza interruzioni, con minime negative a due cifre, un "sogno" che nella mia Roma ho visto per una notte solo nel 1985.

La settimana che inizia sarà all'insegna di tempi più mite, ma su un sito che pubblica le GFS locali, tra 7 gg sembra che un po' di freddo farà la sua ricomparsa... Non sarà che per vedere neve e gelo ci toccherà emigrare?

jupiter

[Blizzard]

Da quel che so quest'anno anche l'inverno negli USA è stato decisamente inusuale.

Dicembre e Gennaio sono stati molto caldi, tanto che in parecchie città si sono raggiunti, o superati, records secolari.

A Febbraio abbiamo assistito ad un potente "Polar Outbreak" ma a parte il gran freddo, l' unica zona veramente colpita è stata la contea di NY.........si sono quindi avuti accumuli eccezionali ma in zone molto ristrette. Le maggiori città come Boston, New York, ecc....hanno attualmente accumuli decisamente sotto media e mi pare che New York abbia battuto anche il record della prima nevicata più tardiva di sempre.

E da qui a fine Febbraio (e forse oltre) non si vedono ondate gelide degne di nota (lo stesso Joe Bastardi ha decretato la "fine" dell'Inverno con la I maiuscola).


In sintesi l'inverno non è poi risultato molto differente dal 1994/95, considerato uno degli inverni peggiori dell'ultimo ventennio:

[Loft]

Sono d'accordo con te...specie sull'utilizzo di questo odioso sistema di misurazione della temperatura.
Pero' ormai un pero' con un po' di allenamento mi sto abituando.
Salutami Chicago..visto che ci vado almeno 3/4 volte all'anno.
Sono stato a da metà dicembre a metà gennaio e posso assicurare tutti che il clima non era tanto diverso dal nostro...con tutte le imprecazioni della gente del luogo.
Poi pero' me ne sono andato e mi sono perso tutto sto ben di Dio...ora per la legge della compensazione anke a te toccherà un periodo mite!
Che sia colpa degli italiani che si portano dietro il clima all'estero?

[inocs]

Mentre noi ci disperiamo per un inverno meteorologico che è stato in realtà un lunghissimo autunno, è evidente che il freddo artico impigrito riesca a sfogarsi solo nel nuovomondo, dove l'Autostrada Canadese gli garantisce una discesa tranquilla, libera da ostacoli, e le masse d'aria ballano tranquillamente: chi glielo fa fare di venire a visitare le nostre regioni? Non sono un teorico meteo e apprezzo moltissimo gli interventi dei forumisti che con le loro analisi contribuiscono a fare crescere la mia cultura in questo bellissimo campo della scienza, tuttavia suppongo che per una sorta di equilibrio termodinamico, le masse d'aria fredda che non riescono a sfondare in Europa a causa delle varie situazioni di blocco, trovino naturale via di fuga dall'altra parte, o no?

Sto tenendo sottocontrollo da qualche settimana il tempo nella regione centro-orientale degli USA perché sabato prossimo starò a Chicago per una settimana.
A parte gli odiosissimi Farenheit che mi chiedo come un paese che si sbandiera per campione di civiltà e democrazia possa ostinarsi ad utilizzare (unico al mondo!), le temperature nella zona dei Grandi Laghi sono state interessantissime, e chi vive da quelle parti, malgrado un gennaio anomalo e "caldo", nelle ultime due settimane si è surgelato senza interruzioni, con minime negative a due cifre, un "sogno" che nella mia Roma ho visto per una notte solo nel 1985.

La settimana che inizia sarà all'insegna di tempi più mite, ma su un sito che pubblica le GFS locali, tra 7 gg sembra che un po' di freddo farà la sua ricomparsa... Non sarà che per vedere neve e gelo ci toccherà emigrare?

jupiter

Due considerazioni:

1 - Come dice Blizzard non ovunque negli States si può considerare un inverno entusiasmante. Blizzard cita la situazione della East Coast, che ho vissuto direttamente in loco da Novembre a Febbraio) con Dicembre intero da record caldo, primi giorni di Gennaio da record assoluto di caldo, scarsità di neve in moltissime zone. E consideriamo che anche Novembre è stato da record caldo.

2 - Negli Usa, o almeno in diverse zone alla nostra latitudine e anche molto molto più basse, effettivamente quella è normalità. New York, stessa latitudine di Napoli, senza neanche andare all'interno, ha una media centenaria delle minime di -3,6° a Gennaio e -3,5° a Febbraio. Non può dunque costituire novità un freddo a doppia cifra, è semplicemente un elemento climatico del luogo.

3 - Collegandomi al punto uno: gli Stati Uniti sono immensi. Una frase un po' senza senso è dire "freddo polare negli Usa". Negli Usa dove? Qui l'anno scorso la Russia sperimentò un freddo enorme, immenso. E dunque ci fu freddo polare in Europa. Giusto? Il problema è che non possiamo ragionare con la testa da meteofili italiani su un territorio di una vastità immensa.

4 - Hai ragione. Non vorrei dimenticarmi di dirti la cosa più importante. Hai pienamente ragione: da quella parti in ogni caso un freddo enorme per i nostri standard finisci per vederlo anche nelle peggiori occasioni. E' un continente chiuso e il mare è lontano, e le correnti dal Canada fanno la differenza. Occhio però a scegliere un luogo sicuro per le nevicate, altrimenti anche lì rischi di frequente di non vederne. E ovviamente, se davvero dovessi scegliere gli Usa, non andare a San Diego...

[jupiter]

Riprendo a distanza di qualche giorno. Oggi sarà a Chicago. Ecco quello che mi aspetta:

http://headlines.accuweather.com/new...her&traveler=0

Lo scontro di aria calda che risale dal Golfo e l'aria fredda che discende dalla prima citata autostrada Canadese promette di regalare un po' di belle tempeste dalle Montagne Rocciose alle pianure centrali. Niente di eccezionale, questo tipo di "scontri" può generare tempeste imponenti, ma sicuramente più interessante del tempo piatto che abbiamo vissuto quest'anno.

jupiter

[jupiter]

Riprendo a distanza di qualche giorno. Oggi sarà a Chicago. Ecco quello che mi aspetta:

http://headlines.accuweather.com/new...her&traveler=0

Lo scontro di aria calda che risale dal Golfo e l'aria fredda che discende dalla prima citata autostrada Canadese promette di regalare un po' di belle tempeste dalle Montagne Rocciose alle pianure centrali. Niente di eccezionale, questo tipo di "scontri" può generare tempeste imponenti, ma sicuramente più interessante del tempo piatto che abbiamo vissuto quest'anno.

jupiter

Come era previsto, la neve e' arrivata. In certe zone degli USA non senza qualche disagio. Qui a Chicago ha nevicato ieri sera, con -2, poi si e' alzata la temperatura di qualche grado e si e' trasformata in pioggia. stasera rinevica, ma la bassa pressione si sta spostando ad est dei Grandi Laghi. L'evento e' stato per certi versi simile alle nevicate per cuscino freddo del Nord Italia (non tocchiamo il tasto dolente del 2006/2007). C'e' aria fredda in quota e al suolo, arriva quella calda umida e si forma la neve, ma inevitabilmente si rialza la temperatura che, comunque, non partiva dai livelli negativi a due cifre della settimana scorsa. Scendendo con l'aereo, dal display del sistema di navicazione, lo zero termico era poco sotto i 2000 metri, poi la temperatura e' risalita, poi e' riscesa, tipica inversione che a volte puo' provocare la "pioggia gelata".
Alla fine, niente di eclatante, solo un assaggio di normale inverno, come dovrebbe essere dalle nostre parti...

jupiter