Segnalazione davvero interessante del forumista italo/francese,credo, "Fontanalba"....
Artcolo originale in francese
http://www.lemonde.fr/web/article/0,...-875034,0.html
riassunto in "italiano"
Si sapeva che lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia poteva rallnatare la circolazione dei correnti marini nel nordatlantico, raffredando la Groenlandia e l’Euorpa nord occidentale. Di più, si sa che questo processo puo anche avere un impatto sulla pluviometria delle zone tropicali. Scienziati francesi ne hanno dimostrato la prova nella rivista Nature. Hanno dimostrato che il raffredamento dell atlantico nord sta aumentendo le quantità di pioggia che cadono nell bacino dell Amazona, modificando gli alizei. Invece di sfondare aldila delle Ande, i venti umidi che provengono dall’ atlantico sono bloccati sull’ alta catena. Il versante pacifico dell’ Almerica del sud sta a secco. Hanno anche dismostrato che da dieci anni, il volume d’acqua deversato nel bacino dell’Amazona sta aumentato in modo notevole dopo un lungo periodo di diminuzione.
Invece di andare nel Pacifico, milioni di m3 di acque dolce si deversano nell’ Atlantico.
L’effetto e di riddure ancora la circolazione termohalina....
Secondo loro, il primo effetto del fenomeno è stato sensibile : il primo blocco del Gul Stream, avverato nel 2004 è successo dopo un ondata di pioggia molto lunga e forte sul versante ocidentale delle Ande.
Questi scienziati di Marsiglia dicono che il raffredamento della Groenlandia e dell’ Europa nord occidentale è già in atto e che la mitezza di quest’inverno non deve ingannare. Secondo loro, tutti modelli meteorologici deveno essere cambiati perchè sono basati su configurazioni che non esistono più.
Infine, ho sentito in tv il prof Edouard Bard, autore del rapporto : secondo lui, tra dieci anni, la corrente del Golfo si fermerà..... Ma anche lui non ha saputo dire con precisione quale sarà l’impatto del fenomeno sul clima dell’ Europa... Di certo c’è solo che il cambiamento sarà violento e inaspettato.
-Certamento un estremizazione : periodi di siccità molto lunghi nel bacino del Mediterraneo, ondate di freddo molto rigide, tempeste sulle coste atlantiche, e soppratutto sulle stesse regioni atlantiche una diminuzione sensibile della temperatura media
-Tutta la “struttura barica” dell emisfero nord dovrebbe modificarsi “con anticicloni perenni” da Capo nord alla Sicilia.....
-L’Atlantico più freddo significa meno evaporazione e dunque minori quantità di pioggia : desertificazione di tutti i paesi mediterranei ma sopratutto della Spania, della Francia meridonale, del Nord Italia, del versante occidentale della Grecia che non riceveranno più la pioggia dell Atlantico per causa di una nuova dispsosizione dei correnti in quota.
altre congetture da prendere in considerazione.....
l'eventuale freddo sterile generale sul nostro bacino mediterraneo, poi a sua volta verrebbe ad interagire con quelle che sono le numerose peculiarità climatiche diverse nelle varie sezioni regionali italiane!
Pensate,per esempio, un flusso pertubato dal Nord Africa con venti di scirocco sostenuti, che impattano con aria continentale e cmq con condizioni troposferiche più rigide di quelle che ora abbiamo in generale....
io credo che per le regioni del c.sud si enfatizzerebbe(specie quelle appenniniche) il trend di quest'ultimo quinquennio del millennio, con enfasi di fenomenologie invernali stile anni 40/70...l'Africa è troppo vicina per nn farsi sentire, e nella fattispecie con gli scenari su descritti il suo contributo sarebbe molto gradito
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
l'atlantico e' un immenso catino d'acqua,non credo che anche con temp. piu' fredde non ci sia l'umidita' necessaria per far piovere,al piu' ci saranno precipitazioni con isoterme piu' fredde....ono?
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
scusate ma io non vedo un rallentamento della corrente del Golfo e nel caso specifico del ramo nord atlantico
nell'articolo si asserisce che c'è stata una "frenata" nel 2004....poi dei dati scientifici specifici certi scienziati l'avranno per affermare certe cose!
Lloyd Keigwin, uno scienziato del Woods Hole Oceanographic Institution, in Massachusetts (USA) rivela la notizia che ha del sorprendente: nel novembre 2004 si è avuta un'interruzione della Corrente del Golfo per 10 giorni.
Il gruppo dei ricercatori del Professor Bryden ha calcolato che dal 1957 al 1998 si è avuto un indebolimento della Corrente del Golfo, pari a 6milioni di tonnellate di acqua un secondo.
Affermano che se la Corrente rimanesse così debole condurrebbe ad un calo termico di 1°C nel Regno Unito. Una sospensione completa dell'attività della Corrente del Golfo condurrebbe ad un raffreddamento del 4°C/6°C e più in circa venti anni.
Lo studio sulla diminuzione della Corrente del Golfo è autorevole (UK's Natural Environment Research Council), e si avvale, oltre che di Satelliti di ben 16 boe che sono state allestite tra la Florida e l'Atlantico settentrionale. Viene calcolata la massa in movimento, la temperatura oltre che la salinità, il tutto alle varie profondità marine.
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
ragazzi questi climatologi vengono pagati alle conferenze che fanno...qualche cosa la dovranno pure un pochino esagerare...secondo me la credibilità di una previsione del genere è pari a quella di un indovino, perchè non si hanno elemente sufficenti...quindi la percentuale di errore è più elevata di quella di successo
Ma in realtà le regioni mediterranee non sono così dipendenti dall'atlantico per poter patire in maniera così consistente una sua assenza;sarebbero quelle a clima non mediterraneo a sentirne di più gli effetti,Nord Italia in primis che infatti,eclusa la Liguria e parte del Veneto,è l'unica zona d'Italia non mediterranea
Io credo che il clima sub-continentale del Nord Italia diverrebbe ancora più continentale,ma da qui a parlare di desertificazione........
Durante la PEG non c'era il deserto;l'unico periodo di forte aridità,da studi effettuati,si è avuto durante l'era glaciale dove,per esempio,in Piemonte c'era solo ghiaccio,tundra e steppa,ma questo per temperature rigidissime che non facevano scorrere l'acqua per molti mesi dell'anno e ovviamente non permettevano neanche la crescita di foreste
altre congetture da prendere in considerazione.....
l'eventuale freddo sterile generale sul nostro bacino mediterraneo, poi a sua volta verrebbe ad interagire con quelle che sono le numerose peculiarità climatiche diverse nelle varie sezioni regionali italiane!
Pensate,per esempio, un flusso pertubato dal Nord Africa con venti di scirocco sostenuti, che impattano con aria continentale e cmq con condizioni troposferiche più rigide di quelle che ora abbiamo in generale....
io credo che per le regioni del c.sud si enfatizzerebbe(specie quelle appenniniche) il trend di quest'ultimo quinquennio del millennio, con enfasi di fenomenologie invernali stile anni 40/70...l'Africa è troppo vicina per nn farsi sentire, e nella fattispecie con gli scenari su descritti il suo contributo sarebbe molto gradito
Negli ultimi anni è mancato proprio quello che dici tu:interazione fra scirocco e aria continentale ,altrimenti al NW non saremmo qui a piangere
Mi vengono le lacrime agli occhi quando sento parlare di scirocco
Ciao
beh, nn esatto dire che il Nord Italia abbia un clima mediterraneo, ma generalizzare per "fascine così ampie" mi sembra azzardato...la PP nn mi pare abbia un clima "molto distante" da quello mediterraneo, "arbusti africani" ne ho viste molte per le belle città di quei settori, diverso il discorso per le zone prealpine e le regioni del trentino, e valle d'aosta...
idem nei comparti +a sud...nn possiamo abbracciare sotto un'unica tipologia climatica tutte le regioni del c.nord e c.sud! infatti affermavo nel mio commento all'articolo, che il mutamneto supposto verrebbe ad interagire con quelle che sono le numerose peculiarità climatiche diverse nelle varie sezioni regionali italiane!
Poi, egoisticamente, pensando ad un freddo generale ed un atlantico meno umido, tiferei per "gli africans" che mi darebbero in collaborazione con i "vichinghi o i cosacchi" , tante giornate bianche!!
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
interessante articolo,penso cmq che anche con il blocco della cdg il clima in Italia sarebbe quasi uguale,forse solo le pertirbazioni atlantiche sarebbero leggermente più fredde ma di poco.
Se ti basi su specie arbustive o arboree che puoi trovare nelle città o nei giardini di ville,allora troverai la jucca,le palme e quant'altro in giardini e città nel Nord Europa così come nel Sud Europa.
In Germania e Inghilterra ho visto piantati nei giardini gli ulivi,le palme e altre piante sub-tropicali.
Che poi durino poco è un'altro discorso,eccetto zone particolari,ma isolate;stessa cosa che avviene qui:sono piante a "tempo determinato"
Se invece si osserva la vegetazione spontanea,allora quella di queste parti è tipica dell'Europa centrale(farnie,roveri,etc) e non del Mediterraneo(leccio,querce da sughero,pino domestico,quercia vallonea,etc
Io però mi riferivo alla categoria di appartenenza del clima della PP;questo è catalogato come pseudo-continentale,con continentalità crescente andando da est ad ovest
Trentino e Val d'Aosta hanno un clima generalmente alpino,così come tutta la catena alpina
Tornando alla vegetazione,cmq,io attraverso l'Italia ogni anno dall'estremo NW all'estremo SE;bene,la differenza di vegetazione è abissale;non puoi dirmi che c'è poca differenza
Cavolo se è diverso,altrimenti dobbiamo riscrivere i manuali sulla catalogazione dei climila PP nn mi pare abbia un clima "molto distante" da quello mediterraneo
Sono perfettamente d'accordo;le zone più interne del Centro Italia,zone appenniniche,non hanno un clima mediterraneonn possiamo abbracciare sotto un'unica tipologia climatica tutte le regioni del c.nord e c.sud!
Ciao
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