Primavera piovosa?

**steph** · 12/03/2007, 23:45

Dopo 2 stagioni così asciutte (escludendo settembre in alcune zone), ci si può chiedere se il trend continuerà anche durante l’appena iniziata primavera.

È vero che, su scala pluriannuale, alcune regioni (come il NW e pure la mia zona) soffrono di siccità oramai da circa 4 anni, soprattutto durante il periodo dicembre-maggio (ma spesso si è verificato anche in autunno) e, dalle mie parti, soprattutto negli anni 2003, 2005 e 2006.

Tuttavia cercherò qui di vedere non tanto se il trend di lungo periodo continuerà o meno, bensì mi concentrerò su quello a breve periodo, su scala interannuale.

E, dirò subito, mi affiderò ad un solo parametro (peraltro molto significativo su scala europea e durante la stagione primaverile): quello dell’ENSO. Affiancato però da un interessante studio che mi è capitato di leggere di recente e che poggia le sue basi sulle SSTA a livello globale.

La correlazione fra ENSO (index Nino 3.4) e precipitazioni primaverili (MAM che seguono la fase matura del ciclo) su scala europea è messa in risalto da diversi studi (Ropelewski and Halpert 1987, van Oldenborgh et al. 2000, Lloyd-Hughes and Saunders 2002) ed è rappresentata sulla carta seguente:

Evidente la correlazione positiva fra l’Europa NW e la Russia e negativa su quella sudoccidentale / mediterranea (fra la penisola iberica, l’italia centro-settentionale e i Balcani).

Lo studio che ne completa l’analisi è quello di Mariotti et al. (2002, http://www.atmos.umd.edu/~zeng/paper...SO_MedRain.pdf), nel quale, usando un campione di dati risalenti fino ad inizio secolo, si evidenzia, fra le altre cose, che il regime di precipitazioni nella regione del Mediterraneo occidentale (grossomodo fra la Spagna e l’Italia) è correlato positivamente (negativamente) con l’ENSO+ in autunno, SON (in primavera, MAM).

Ma l’aspetto forse più intrigante è che questa correlazione è favorita (o accentuata) da una contemporanea distribuzione delle SSTA globali tale per cui, oltre alla regione ENSO, sembrano risaltare altre aree molto significative. In particolare (v. figura), per quanto concerne la primavera, occorre prestare attenzione almeno ad altre 2 zone: il Pacifico occidentale (A) e il Nordatlantico subtropicale, fra le coste iberiche e il centro oceano (B).

In presenza di SSTA- (SSTA+) in zona ENSO, identificabile come un inizio (un residuo) della Nina (del Nino) e contemporaneamente SSTA- (SSTA+) nelle aree A e B, si avrà una più alta probabilità di avere precipitazioni sopramedia (sottomedia) sul Mediterraneo occidentale.

È cmq bene ricordare che la correlazione fra precipitazioni nell’area euromediterranea e ENSO (index Nino 3.4) non è stabile nel tempo. Appare robusta per l’autunno a partire grossomodo dagli anni 40 e in primavera ad inizio secolo e poi dagli anni 60.
Nessuna correlazione evidente, invece, nel periodo 1925-1940; periodo caratterizzato, fra l’altro (e forse non a caso), da una situazione di AMO+/PDO+.

Vediamo ora come si presenta l’attuale carta delle SSTA e le previsioni per i prossimi mesi. Trarrete da voi le conclusioni.

**Blizzard** · 13/03/2007, 00:19

Forse sono un po' stanco, ma mi pare che i due segnali siano discordanti.

SSTA- in zona ENSO ma SSTA+ in zona B e A (quest'ultima forse neutra

)......o sbaglio??

Però forse hai ragione......il resto delle correlazioni è comunque buono, vedi ad es. Pacifico centro-settentrionale o la piccola area negativa ad ENE del Madagascar

**steph** · 13/03/2007, 00:30

Infatti, nel suggerire di trarre le conclusioni, intendevo dire che occorre sperare in un drastico abbassamento delle SST al largo della penisola iberica, altrimenti....

Quella zona (B) e l'area ENSO (un po' meno anche la zona A) sono quelle dove la correlazione appare più robusta.

Ah, dimenticavo: al titolo ho aggiunto un ?: non vorrei che sia una domanda retorica.

Ciao, Bliz.

**Blizzard** · 13/03/2007, 00:38

Originariamente Scritto da steph

Infatti, nel suggerire di trarre le conclusioni, intendevo dire che occorre sperare in un drastico abbassamento delle SST al largo della penisola iberica, altrimenti....

Quella zona (B) e l'area ENSO (un po' meno anche la zona A) sono quelle dove la correlazione appare più robusta.

Ok...allora son più che d'accordo!!

Ah, dimenticavo: al titolo ho aggiunto un ?: non vorrei che sia una domanda retorica.

Ciao, Bliz.

E infatti così l'avevo intesa.

Notte Stefano!!