Eh sì, caro Luca. Una configurazione davvero interessante che sta preparando il terreno per il peggioramento dei prossimi giorni
Intanto però cominciamo a buttare l'occhio anche alla parte centrale della settimana, per vedere una delle configurazioni depressionarie classicamente più persistenti dalle nostre parti.
Proprio il basso Tirreno e la Sicilia, Luca, credo che saranno le zone maggiormente colpite dall'instabilità baroclina postfrontale. Difatti grazie all'insistenza del flusso freddo verso la Spagna ed alla strutturazione del ciclone tra Mediterraneo e Balcani, guarda quanti impulsi di aria instabile si genereranno!
Io ne ho individuati 4, in rapida successione, ma probabilmente potrebbero essercene anche di più, nascosti tra le spire più piccole; visti gli indici termodinamici in gran parte favorevoli mi sa che l'ombrello andrà portato appresso per un bel po' anche dopo il passaggio del ramo freddo principale.
Infine da sottolineare la persistenza di un ramo occluso, seppure in via di dissolvimento, sul nord-est. Vista l'età del fronte non andrei oltre una copertura più o meno compatta; isolati rovesci termoconvettivi solo nelle ore pomeridiane e nelle zone che potranno godere di un parziale ma maggiore soleggiamento. Unica eccezione la Porta della Bora, sempre SE verranno confermati i nocciolini a -35°C a 500 hPa
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
.....il nocciolo freddo sul centro italia puo' causare dei forti temporali in appennino?all'inizio di febbraio aria molto piu' calda se non sbaglio porto' un nubifragio nella mia zona che in 3 ore scarico' 60 mm di pioggia,nessun centro previsionale lo previde......e'possibile che simil fenomeni si ripetano?magari con queste temp previste,magari saranno temporali nevosi grazie per l'eventuale risposta.
Ma certo che il fronte può produrre questo tipo di fenomeni.
Ancora più facilmente presso le aree appenniniche.
Oltre i 400-600m non sarà difficile osservare qualche rovescio di stampo temporalesco nevoso;il punto è che più passano i giorni più l'azione del fronte
principale si logora;esso cerca nuova energia per alimentare il sistema ed ecco il perchè di precipitazioni meno compatte,ugualmente intense ma con maggiore carattere locale.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Come ha già detto Gianluca qualche acquazzone o temporale forte e veloce ci può stare, ma quasi esclusivamente durante il passaggio del fronte freddo (in Toscana domani tarda mattinata, primo pomeriggio), grazie anche alla violenza del Libeccio, che potrebbe toccare i 100 km/h ed oltre in alcune località costiere.
In seguito la perturbazione principale scapperà via, ma rimarrà l'aria fredda in quota: visto che non ci sarà molto vento lassù in alto, con tutta probabilità le zone (specie montane) che vedranno un po' di sole o comunque nubi frastagliate in mattinata rischiano di assistere anche ad un bel rovescio di neve fino a quote basse nel pomeriggio, con precipitazione un po' più prolungata rispetto alla linea frontale, ma con rischio abbastanza basso di veri e propri violenti acquazzoni o nevicate abbondanti (dato che appunto manca l'apporto della Corrente a Getto o comunque di un forte vento che sostenga la rigenerazione di una eventuale cella temporalesca).
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
grazie per le risposte.quindi i temporali potrebbero svilupparsi in un breve lasso di tempo.nonstante il lago gelido stazioni per piu' giorni?......il mar tirreno caldo per la stagione non puo' generare fronti non previsti?scusate le domande da principiante.....
Figurati, siamo qui per discutere ed imparare tutti
Si, con l'aria così fredda in quota nel primo pomeriggio l'aria diviene instabile con dinamica simile a quella estiva, e quindi un temporale può svilupparsi in poche decine di minuti.
Ed anche il Tirreno potrebbe generare tanti fronticelli imprevisti; tuttavia vista la circolazione non proprio favorevole in quota (perlomeno mercoledì è giovedì)ed il poco vento con tutta probabilità tra martedì e giovedì non potremo affidarci a loro (potranno al massimo colpire parte della costa). In seguito si vedrà
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Prospettiva ampiamente condivisibile, caro Lorenzo. La ricucitura dello strappo non sembra destinata a risultare repentina visto il persistere di una discreta alimentazione del cavo d'onda un po' a tutte le quote almeno fino a Giovedì.
Laddove poi la strutturazione di uno SCAND+ nella seconda metà della settimana potrebbe nascondere insidie previsionali non da poco per il Mare Nostrum, sede potenziale di scontro tra masse d'aria di natura assai differente tra loro. Ma su questo punto occorrerà evidentemente ritornarci.
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
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Con l'avvicinarsi dell'equinozio e l'inizio della primavera astronomica, dovremo fare i conti con un drastico colpo di coda (colpo di scena?) di un inverno che alle nostre latitudini, quest'anno, non è in vero mai stato tale. È in vista un sostanziale cambiamento di configurazione sullo scacchiere europeo.
I vari run sono abbastanza concordi nel delineare l'affondo analizzato i maniera assai brillante nei precedenti post di questo spelndido 3d.
Ecco per es. ECMWF e poi GFS e UKMO puntati sul 24 marzo:
E qui la carta al suolo di oggi (aggiornata step by step)
La situazione appare vieppiù interessante, soprattutto per due motivi:
1) sul breve, la rodanata porterà ad una drastica riduzione termica, accompagnata da precipitazioni sulle Alpi e poi in particolare sul Nordest, con possibilità di interessanti accumuli nevosi già da quote medie. Ma l'aspetto più incisivo sarà l'abbassamento termico.
2) sul medio termine è previsto l'instaurarsi di un blocco anticiclonico a latitudini settentrionali, con centro sulla Finlandia (SCAND+). Sarà foriero di interessanti retrogressioni continentali (nonostante il periodo già un po' tardivo)?
IMHO, ritengo la possibilità che si instauri un tale pattern e che possa persistere venga favorita da 3 aspetti:
1) buona copertura nevosa attuale sul Nordeuropa e sulla Russia. Nonostante si sia vicini all'equinozio (e dunque la copertura nevosa potrebbe anche svanire abbastanza celermente), l'estensione nevosa a latitudini settentrionali dovrebbe contribuire a rafforzare la persistenza dell'HP scandinavo;
2) l'attuale configurazione delle SST nordatlantiche: da un mesetto circa, oltre alle solite anomalie + tipiche della fase AMO+, spicca l'anomalia negativa al largo delel coste nordamericane, soprattutto in zona RM.
Queste SSTA- al largo di Terranova, in generale predispongono (soprattutto ad inizio e a fine inverno, meno nel cuore della stagione) ai blocking sul Nordatlantico nordorientale. L'estensione verso E (in SCAND+) del blocking è tipico del periodo, con i principali centri delle SLPA che seguono il normale mutamento stagionale della circolazione atmosferica, caratterizzato in questo periodo da un inizio di raccorciamento della lunghezza delle onde Rossby.
3) Questa riduzione della lunghezza delle Rossby waves favorisce l'instaurarsi di "profonde ondulazioni in seno al flusso polare" (come scritto da mat69) che può portare alla situazione in fieri, stante la forza del vortice canadese, a sua volta alimentato dal flusso in entrata dal pacifico sul nordamerica, a sua volta alimentato dalle particolari e persistenti SSTA nordpacifiche e dall'effetto "orografico" delle Rocky Mountains.
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