A questa unanimità quasi completa di consensi cerco di contrapporre un modesto argomento di critica.
La Groenlandia è leggermente più grande dell'Isola di Pasqua. Se fosse successo quanto ipotizzato, le colonie vichinghe avrebbero potuto spostarsi di poco, lo spazio non mancava.
Saluti, Guido![]()
Lo spazio utile e la produttività del suolo facevano sì che le dimensioni della Groenlandia non fossero poi gigantesche. I vichinghi avrebbero potuto sopravvivere, a patto che cambiassero radicalmente le loro abitudini, e alimentari e sociali. Infatti gli inuit (con cui i vichinghi ebbero diverse guerre) sono sopravvissuti.
Ma i vichinghi non lo fecero e i ritrovamenti archeologici parlano di una società ridotta sempre più in miseria, senza alberi di alto fusto per scaldarsi, senza raccolti e impossibilitati, per il sopraggiungere del freddo, a ritornare in patria. Questi sono dati certi, non illazioni.
Per rimanere vichinghi, insomma, legati al loro modo sedentario e agricolo/pastorale, si estinsero. Fossero diventati cacciatori nomadi, come gli inuit, forse l'avrebbero scampata.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Qualcosa mi sfugge..
I vichinghi si estinsero (o abbandonarono??) la Groenlandia perché il freddo avrebbe cancellato la vegetazione ad alto fusto ? Ma questa ancora esiste in Groenlandia ed è la stessa che c'era durante la "fioritura" della colonizzazione vichinga. Le uniche specie forestali che ci sono e che c'erano durante i vichinghi sono il salice e la betulla e questo significa che durante la PEG la vegetazione forestale c'era eccome. Questa non poteva essere molto dissimile dall'attuale visto che in quegli ambienti i processi di riespansione della vegetazione sono molto ma molto lenti.
Io penso che i vichinghi si estinsero per altri motivi e penso che uno di questi sia stata la distruzione dell'habitat naturale provocato dal taglio dei betuleti per il riscaldamento (che è un legno pessimo per il riscaldamento) e dal danno esponenziale operato dalle pecore e dai caribù che allevavano.
Inoltre, non dimentichiamoci che nell'ultima fase della colonizzazione, attorno al 1400, rimasero senza legname per le imbarcazioni....
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Ho letto il libro di Diamond un po' di tempo fa. Non l'ho qui con me e vado a memoria. Quello che dici mi pare di ricordare che sia fondamentalmente esatto. In Groenlandia come in Islanda (come gli inglesi in Australia) arrivò una popolazione che cercò di impiantare in un nuovo territorio dei metodi di vita e un'economia che funzionava nel paese di partenza. Il tutto senza rendersi conto che i nuovi terreni non erano produttivi come quelli di partenza.
Esempio Islanda. Come si vede bene qua:
http://landbunadur.rala.is/landbunad...ann6szczl.html
oggi l'Islanda è priva di alberi. Un tempo invece era coperta, dicono, al 60% di vegetazione. Cause naturali? No:
The first settlers who ventured to Iceland over 1100 years ago (874) came to a fertile land. Vegetation may have covered 60% of the country, and woodlands, mainly Birch (Betula pubescens), covered at least 25% of the land area. The trees sheltered loose soils of volcanic origin. But the woods were cut, burned and grazed and soon declined rapidly.
The initial loss of tree cover marked the beginning of catastrophic soil erosion processes that have devastated the Icelandic ecosystems.
The climatic deterioration in the 16. – 19. centuries and volcanic eruptions sped up the processes. Wind and water removes the soil leaving nothing but rocks and gravel. About 60% of the original vegetation may have been lost. The remaining vegetation is extensively degenerated.
About 96% of the tree cover has been lost, and trees now cover only 1% of Iceland. Poor land condition and continued soil erosion are considered to be the most severe environmental problems in Iceland. More than 37,000 km2 of the country (103,000 km2) are barren deserts and in addition large damaged areas have limited productivity.
In buona sostanza: i vichinghi che arrivarono in Islanda fecero piazza pulita della vegetazione. Questa provocò l'erosione del suolo tanto che oggi, pur in presenza di un secolo di sforzi, l'Islanda è ricoperta di vegetazione (arborea) solo per l'1%.
In Greonlandia successe la medesima cosa, accelerata dal fatto che, se possibile, le condizioni del suolo erano ancora più estreme. In buona sostanza quel poco film di terre fertili, una volta che la vegetazione fu espiantata, finì dilavato a mare.
Quindi, ritorniamo al Green Land, Terra verde. Quando arrivarono i primi vichinghi si ritrovarono, come in Islanda, di fornte ad una terra ricoperta di vegetazione. Bella ma fragilissima. Come in Islanda cominciarono a segare alberi così come facevano in Norvegia. Ma si trovarono, come in Islanda, di fronte al fatto che il suolo cominciò ad erodersi in maniera rapidissima. Dopo due secoli (come in Islanda) i giochi erano fatti: quel terreno fertile che nel corso dei secoli si era depositato se n'era andato a mare. E nessuna persona in vita oggi può sperare di rivederlo: sono catastrofi che hanno effetto per secoli.
Tornando a Guid49: i vichinghi non se ne andarono perché il clima era cambiato. I vichinghi morirono di fame, sbranandosi l'un l'altro perché non avevano più risorse. E' vero che la PEG (come in Islanda) avrebbe accelerato il processo. Ma molti alberi sarebbero sopravvissuti persino alla PEG (come sopravvissero ad altre PEG precedenti). Fu l'intervento dell'uomo, in Groenlandia come in Islanda, che le ridusse a ghiacci e pietre.
Quindi, e per finire. Se la Groenlandia ieri era verde e oggi no, non dipende SOLO da questioni climatiche. Dipende anche dal fatto che la Groenlandia era verde perché non aveva mai visto l'uomo. Molti dimenticano questo fatto pensando che, dato che allora (durante l'optimum medievale) era verde, allora la temperatura doveva essere maggiore della presente. Non è detto. In parte è questione di tempo (come dicevo qualche messaggio su) , ma, in parte, deriva dal fatto che l'uomo ha distrutto, forse per sempre, la possibilità che cresca qualcosa di verde in Groenalandia. Qualcosa che abbia un'estensione significativa, intendo.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
visto che ne avete parlato, ne approfitto per fare pubblicità al bel libro di Jared Diamond, facile da leggere anche in inglese (Collapse).
Utile anche per smontare la favoletta della Groenlandia calda e verdeggiante durante il medioevo. E' appunto, solo una favoletta. Poche migliaia di persone riuscirono a instaurare una fragile economia di sussistenza sulle pochissime aree coltivabili e libere dai ghiacci.
saluti Ld
Puoi per favore essere più preciso ed argomentare perchè si tratta di una favoletta?
Colgo anch'io l'occasione di citare Navarra e Pinchera che sostengono che sia stato un cambiamento climatico a segnare la crisi del popolamento della Groenlandia da parte dei Vichinghi. Verso la fine del Medioevo le condizioni del clima peggiorarono, deciso raffreddamento a partire dal 1480 circa, dato confermato dall'analisi della torma con C14, la regione non è più in grado di dare sostentamento ai capi di bestiame (che, oggiungo io, mangiano erba, gli alberi non c'entrano).
Saluti, G.
Ultima modifica di guid49; 21/03/2007 alle 12:33
in Groenlandia non ci sono mai stato
Da quello che ho letto, mi pare che le zone coincidano, più o meno..
cmq, le analisi paleoclimatiche dicono che nelle zone abitate dai vichinghi gli alberi c'erano eccome.
e poi non penso che si scaldassero solamente con la torba e con il grasso animale....ma è anche vero, come ho scritto sopra, che il legno di betulla (non parliamo del salice) non è certamente un combustibile idoneo al riscaldamento.
riguardo l'impatto degli animali sui "boschi" groenlandesi, tieni presente che nelle zone forestali marginali e pioniere, l'impatto del pascolo è devastante
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Sì, ma la superficie utile si limita a quella di un paio di zone costiere nella parte meridionale. Per gli alberi: ho trovato questo link
http://www.gh.gl/uk/facts/nature.htm
da cui risulterebbe che non ce ne sono di spontanei ma solo, in una zona ristretta, alcuni pianatati artificialmente.
Per il resto, ho trovato questa pagina che fa un po' la storia delle comunità vichinghe in Groenlandia
http://www.archaeology.org/online/features/greenland/
As the Greenlanders' isolation from Europe grew, they found themselves victims of a steadily deteriorating environment. Their farmland, exploited to the full, had lost fertility. Erosion followed severe reductions in ground cover. The cutting of dwarf willows and alders for fuel and for the production of charcoal to use in the smelting of bog iron, which yielded soft, inferior metal, deprived the soil of its anchor of roots. Pollen analysis shows a dramatic decline in these species during the Viking years. In addition, livestock probably consumed any regenerating scrub. Overgrazing, trampling, and scuffing by the Norsemen's sheep, goats and cattle, the core of the island's livelihood, left the land debased.
Come finì l'ultimo dei vichinghi non lo sappiamo. Ma sappiamo (se leggi l'articolo) che i ritrovamenti archeologici hanno testimoniato privazioni, carenza di cibo e lotte fratricide.
In altri termini: su un territorio fragile e piccolo ci fu l'azione distruttiva dei vichinghi che impoverirono completamente l'ambiente. Non furono capaci di adattarsi (per esempio cominciando a cacciare foche come gli inuit) e rimasero fedeli al loro modello di pastori col risultato, come diceva Enrico e come riporta questo passaggio che ho citato, che il bestiame ha dato l'ultima mazzata ad un ambiente fragile e compromesso.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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