io credo che dell'ottima informazione meteorologica la si può fare benissimo anche in televisione.non pensiamo che l'utente televisivo medio sia un stupido.
Non dico di fare corsi di meteorologia che possono veramente non interessare,però almeno dire che qualsiasi previsione per luglio ed agosto ha sempre e comunque il 50% di probabilità di riuscita,questo perchè la soluzione è statistica,non scientifica(caldo o freddo,piovoso o secco???).che poi si facciamo modelli stagionali e che si studi su ciò ben venga.
Simone, non si parla di utente stupido, ma di numeri! Ad un produttore televisivo non interesserà mai impegnare risorse economiche senza un adeguato rendiconto, siamo troppo pochi! E come se non bastasse quando vengono fatte iniziative sul territorio non si hanno i numeri che potenzialmente si possono avere. Troppa pigrizia e troppa TV, tanto è vero che importantissimi nomi sono ai più sconosciuti in quanto in TV non se ne parla, ma solo in ambito specializzato; guardati il programma svolto ad esempio ad Abano (so di essere noioso picchiando sempre su Abano, ma è stato un evento memorabile e ricco di esperienze importanti) e leggiti i nomi, tra università e enti pubblici esiste l'imbarazzo della scelta Quanti di loro ne conosci o hai avuto la possibilità di ascoltarli? Ritengo anche superfluo insistere sulle certezze : se si chiamano previsioni la parola dice tutto, personalmente mi è sfuggito sentire (o leggere) di esiti certi delle stagioni a venire, ho sempre sentito parlare di tendenze come è corretto che sia.
Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
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