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    Vento forte L'avatar di montel-NA
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    Predefinito Finché l'Atlantico resterÃ* anticiclonico,il Mediterraneo potrebbe rimanere in Inverno

    Non c'è dubbio che il passaggio ad una NAO- associata al posizionamento di una struttura anticiclonica possente alle latitudini medio-alte oceaniche centro-orientali potrÃ* sempre rivelarsi propizio per il reiterarsi di condizioni invernali sul Mare Nostrum.
    Analogamente a quanto visto alle quote stratosferiche medio-basse, ove con buona continuitÃ* si assiste da alcuni giorni a questa parte alla riproposizione di un VPS con minimo sulla Russia asiatica recante atteggiamento ellittico o parzialmente splittato a causa di forcing dinamici aleutinici (in primis) nonché atlantici, anche a livello troposferico paiono configurarsi fino a scadenze da long-long-range diverse congruenze rispetto ad una siffatta schematica.
    In particolare, la rimonta altopressoria atlantica sembrerebbe possedere doti di buona persistenza, tali da lasciare aperta la strada all'alternarsi di due percorsi alternativi su comparto continentale entrambi forieri di apportare condizioni meteoclimatiche di stampo invernale sull'Europa centro-orientale, Mediterraneo compreso.
    Per l'esattezza, in concomitanza con fasi caratterizzate da una ripresa di tono da parte di una zonalitÃ* alta si assisterebbe alla creazione di ripegamenti anticiclonici da parte dell'anticiclone oceanico a creare sodalizi con l'omologa figura presente in territorio russo, rei di produrre scorrimenti di correnti continentali sul bordo inferiore di tale asse diretti con moto retrogrado verso latitudini mediterranee.
    Di contro, a fronte di rallentamenti e relativi collassamenti dei getti si assisterebbe all'approfondimento di cavi d'onda ad alimentazione artica diretti verso le nostre latitudini.
    Questi tipi di schematica, così scheletricamente descritti, potrebbero scandire i ritmi di queste prime battute invernali per diverso tempo, laddove dovessimo effettivamente assistere ad una persistenza del blocco anticiclonico atlantico attualmente descritto piuttosto stazionario dal modellame assortito di ultima emissione.
    Senza contare che tale persistenza, se confermata (anche per l'omologo aleutinico, direi), potrebbe risultare alla lunga non poco "fastidiosa" a livello stratosferico, laddove cioè riuscissero a generarsi condizioni di trasporto di calore tali e costanti da provocare riscaldamenti fino a quote stratosferiche elevate. Ma questa è un'altra storia, assai complessa e di difficile realizzazione, tutta da scrivere eventualmente.
    Di fatto, volendo tornare con i piedi per terra, non resta che prendere atto dell'esistenza di premesse piuttosto orientate verso la realizzazione ed il mantenimento di condizioni complessivamente invernali per il nostro territorio, anche se urge rimarcare come le evoluzioni possibili con tali configurazioni non significhino assolutamente neve e gelo generalizzati e ad oltranza sull'Italia intera.
    Staremo a vedere se i segnali che percepiremo nei prossimi giorni effettivamente confermeranno prospettive di blocchi atlantici persistenti, oppure propenderanno per cambi di rotta sempre assolutamente possibili, al momento.
    Ultima modifica di montel-NA; 17/11/2005 alle 12:17
    "La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"

    Genny, forever.

    Ciao Alex

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