Originariamente Scritto da
Jadan
Dato un'occhiata (è un periodo nel quale sono un po' impegnato). La storia della terra verde è vecchia. Sin dagli anni '80 o '90 c'è una corrente di pensiero, ben finanziata dai produttori di carbone e petrolio, che fa riferimento al fatto ben noto a tutti che, in presenza di >CO2, hai un incremento della fotosintesi.
Cose note e stranote da decenni, quindi. La domande, però sono sempre due:
a) L'aumento della CO2 provoca probabilmente un aumento del "verde", ma provoca anche una serie di effetti collaterali che possono sbilanciare l'eventuale effetto positivo della CO2. L'aumento delle temperature, per esempio. La modificazione dell'acidità (e della temperatura) nei mari. Cambiamenti climatici in genere. Il verde, in sé, non è che un parametro della biomassa globale.
b) ma di questo abbiamo parlato già un'altra volta. Non ho molta difficoltà ad ipotizzare che oggi, 2016, viviamo in un momento di optimum climatico. Nessuno dei serristi ha mai troppo criticato il clima del 2016 (o, meglio ancora, degli anni'90). Ciò che i serristi (come me) puntualizzano è che se il clima è cambiato così repentinamente negli ultimi decenni (ed è cambiato), allora, essendo perfettamente in azione i drivers che hanno portato a questo cambiamento, è assai verosimile che, nei prossimi decenni, muterà ancora in maniera sostanziale. Solo che, se noi siamo (più o meno) in una condizione di optimum, un eventuale cambiamento ci porterebbe in una situazione non tanto allegra.
Di questo ti avevo già scritto una volta, parlando del treno. Se la velocità di crociera ottimale è 200 Km/h, noi siamo come quel treno lanciato lungo una lunghissima discesa e senza freni che, partendo da 0, in questo momento sta andando a circa 200 Km/h (probabilmente
li ha già superati). Solo che non abbiamo freni, e la discesa è molto lunga.
Dopodiché ho dato un'occhiatina a questo Ranga Myneni. Il suo lavoro è stato pubblicato da poco e vedremo nei prossimi tempi se sarà criticato o no. In ogni caso, intervistato, si è detto molto contrariato dall'uso che il sito da te citato ha fatto del suo articolo. Perché, dice Myneni:
If one were to interpret the greening of the Earth as a good or a positive development then one must also accept that the accompanying climate changes (global warming, for example) and its physical (sea level rise) and biotic impacts (polar bears) as bad or negative developments.
Again, in my opinion, this benefit of greening is not worth price of all the negative changes.
Humans are one amongst many species on Earth and we have no right conducting such experiments that affect all forms of life - it is simply indecent, deeply vulgar and inhuman (you can choose any adjective).
Cioè, ci può essere un aspetto positivo. Ma dato che non vige il ceteris paribus, tutti gli altri effetti negativi controbilanciano gli aspetti (eventualmente) positivi.
Intervista qua:
Climate Science Denialist Matt Ridley Criticised By Same Scientist He Sourced On Greening Planet Claims | DeSmog UK
Quindi, in buona sostanza: niente di troppo nuovo. Ci dice che, oggi, il clima non è male(*). Grazie, lo sappiamo. Mi garantite che il riscaldamento si ferma a oggi? Mi garantite che nei prossimi decenni oscilleremo un po' su e un po' giù attorno alle attuali temperature? Sì? Ok, si può fare. Oppure no?
Per quanto riguarda il resto pubblicato sul tuo link, mi paiono un po' i soliti artifici retorici: ci si inventa una posizione avversa, la si critica e poi si ritiene di aver ragione.
Esempio: chi ha mai sostenuto che nel 2013 sarebbero spariti i ghiacci artici? Chi ha sostenuto, con certezza, che l'attività di uragani & Co. sia aumentata? Che io sappia non di certo l'IPCC. Eppure il sito che citi prende queste posizioni come paradigma di ciò che sostengono i fautori dell'
AGW, le smonta, e sembra concludere che chi crede nell'
AGW abbia toppato le sue previsioni. Espediente retorico vecchio e, tutto sommato, un po' fesso.
(*) A proposito del clima attuale e della sua ottimalità. C'è almeno un ma, e uno è dato dallo scioglimento dei ghiacciai. Come tutti sappiamo i ghiacciai che vediamo si sono formati nel corso dei secoli, ben più freddi, del passato. Sono tanti ed erano belli spessi e non si sciolgono in un anno o due: ci mettono un bel po'. Noi viviamo in questo bel po'. In India e Cina, per esempio, i ghiacciai si stanno sciogliendo e ciò porta ad una buona dose d'acqua che favorisce l'agricoltura e il green. Ma tutti sappiamo che, alle
attuali temperature, i ghiacciai continueranno a ridursi e, in alcuni casi a scomparire. Ed ecco il problema: oggi noi abbiamo botte piena e moglie ubriaca: abbiamo cioè temperature tiepide e ghiacciai residuato di temperature fredde. Conclusione: abbiamo acqua e verde. Ma quando un giorno i ghiacciai si saranno adeguati al livello loro consentito dalle
attuali temperature e i fiumi si ridurranno causando eventualmente problemi all'agricoltura, quei problemi saranno figli del domani o sono figli delle temperature attuali?
Researchers: Tibetan Glacial Melt Threatens Billions
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