Non l'hanno ancora capita. Così pensa la Terra, la Grande Madre, l'imperscrutabile, sottile, brutale, violenta nelle sue collere, vivente anche nel macigno, dappertutto vivente. E come ogni altro ente, anche la Terra è soggetta alla NecessitÃ*. Decisamente l'uomo non le piace più, alla Grande Madre, se mai le è piaciuto, da quando ha cominciato a fare sprizzare il fuoco. E allora giù: non resta che colpire sempre più duro. L'uomo nell'offensiva della distruzione vivente, la Terra nel suscitare colossali onde di maremoto, nell'accendere smisurati fuochi sotto il sedere delle calotte ghiacciate, nello sputacchiare di sprezzanti capovolgimenti climatici tutte le terre dove penosamente ( e quanto provvisoriamente) abitiamo. E il 2005, dal formidabile Santo Stefano di un anno fÃ*, è stato un anno di botte forti e macabre da parte delle forze cosmiche delegate ad eseguire una vendetta tanto legittima quanto inarrestabile. Climaticamente ci stanno deportando tutti al di lÃ* degli Urali(Consiglio al Nordico smanioso di comprare casa in Italia: ragazzo , lascia perdere, questa morsa di gelo non annuncia primavere future degne del nome; si sta pensando, per l'autostrada del Sole, ad un nome più proprio.