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  1. #71
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Complimenti a tutti quelli del forum: Non riesco a starvi dietro da tanto siete reattivi (sono sincero a scanso di equivoci). Non riesco nemmeno a replicare a Steph.

    Vi invio ai link sul fatto che la crescita della CO2 sia o no, antropo, e sull attendibilità delle ice core

    1 Jaworosky: basta leggerne una, io inizierei dalla seconda la "co2 il più grande scandalo scientifico del nostro tempo"


    Figura 17 da: http://www.anenglishmanscastle.com/1...al_Methods.pdf

    I grafici nella Fig. 17 indicano la crescita della CO2 nell’atmosfera, confrontando dati derivati dal ghiaccio antartico, con campioni reali dell’atmosfera, dell’emisfero nord. I dati atmosferici in blu, più di 90000, sono stati elaborati da E. Beck. Dal 1958 in poi i dati atmosferici sono quelli ufficiali dell’IPCC di Manua Loa. (102)
    La linea del ghiaccio è in basso ed ha un andamento molto lineare, quella dei campioni reali è irregolare, ed è più in alto. Colpisce la differenza tra le due linee, la CO2 nel ghiaccio ha valori inferiori da 10 a 70 ppm: probabilmente nel ghiaccio antartico non si fissano i cambiamenti che avvengono in pochi anni, nell’emisfero nord.(31) (Z. Jaworowski) (37) (Cuffey 1994)

    Figura 18 Da :
    http://www.anenglishmanscastle.com/180_years_accurate_Co2_Chemical_Methods.pdf

    In questo grafico si evidenzia che il valore assoluto della concentrazione di CO2 può avere dei picchi molto più alti della media risultante, in particolare la concentrazione del picco massimo del novembre 1864 è superiore all’attuale, più di 400 ppm. La variabilità dei dati di Scultze, con quelli attuali atmosferici è dovuta probabilmente alle differenze di strumentazione, nelle misurazioni. In particolare il sistema volumetrico di Misra sembra sovrastimi il valore atmosferico. L’errore stimato è del 3%, quindi inferiore al possibile errore del dato derivato dai ghiacci. (102)
    Un’ altra differenza tra i dati potrebbe essere dovuta ai luoghi di prelievo che potrebbero essere influenzati da cambiamenti di concentrazioni elevati, dovuti a particolari attività, agricoltura o combustione, infatti i dati di Beck presentano un’ampia variabilità, che non si riscontra nei dati atmosferici di Manua loa.
    J Kauffman afferma che il livello di CO2 atmosferico reale, negli ultimi 250 anni è stato altalenante e spesso superiore a quello attuale. (99)


    ) http://www.warwickhughes.com/icecore/
    Zbigniew Jaworowski: 2004 ClimateChange: “Incorrect information on pre-industrialCO2”Statement written for the Hearing before the US Senate Committee on Commerce, Science, and Transportation, March 19, 2004
    http://folk.uio.no/tomvs/esef/Jaworowski%20CO2%20EIR%202007.pdf
    Z. Jaworowski: “CO2: the greatest scientific scandal of our time” 2007EIR Science 16 March 2007
    http://www.mitosyfraudes.org/Ingles/Warm.html
    Z. JaworowskiThe Global Warming Folly21st Century Science & Technology is "Ice Core Data Show No Carbon Dioxide Increase, " Spring 1997, p. 42.
    http://www.geocraft.com/WVFossils/Reference_Docs/sci_and_techn-glacial_expansion_03-04.pdf
    Zbigniew Jaworowski “Solar Cycles, Not CO2, Determine Climate”
    M.D., Ph.D., D.Sc., 21st Century Science and Technology, Winter 2003-2004, pp. 52-65


    Secondo il dottor Zbigniew Javorowsky, il gas intrappolato nelle carote di ghiaccio non ha validità come valore assoluto della concentrazione atmosferica. Lo cito: "Il continuo processo di congelamento, scongelamento e pressurizzazione della colonna di ghiaccio altera drasticamente le concentrazioni atmosferiche originali delle bolle di gas".(31)
    Inoltre il valore delle concentrazioni dei gas è appiattito, smussato, nel momento in cui il ghiaccio sequestra l’aria , fenomeno dovuto, probabilmente a differenza di pressione gassosa, tra l’atmosfera e la bollicina di aria , sequestrata dal ghiaccio.
    Sempre il professor Jaworosky si chiede come sia possibile che durante la piccola glaciazione del 1600, ad una drastica diminuzione delle temperature non corrisponda una diminuizione della concentrazione della CO2. (31)
    Probabilmente il ghiaccio non ha intrappolato le differenze atmosferiche, nella concentrazione della CO2, che si verificarono senza dubbio al calo della temperatura.

    I dati del ghiaccio non sono valutabili come valori assoluti ma solo come indicatori di riferimento, da confrontare con altri dati derivati dai ghiacci, successivi, o antecedenti. E’ un errore scientifico confrontare campioni reali atmosferici, ottenuti tramite strumenti di precisione, con i dati ottenuti dalle carote di ghiaccio.
    Questo errore è molto più grave se si confrontano le temperature attuali, con quelle derivate dall’ossigeno O180. Le temperature attuali sono registrate con strumenti che misurano il centesimo di grado, elaborate dai computer per farne una media da migliaia di dati. Le temperature derivate dalle carote di ghiaccio, invece, sono dedotte dalla traspirazione vegetale che fa aumentare l’O180.
    Non si possono confrontare, questo invece è fatto spesso.
    Inoltre nei poli non c’è vegetazione, quindi gli aumenti di traspirazione avvenuti nel pianeta, probabilmente non si fissano nei ghiacci con precisione.
    Infine non si possono confrontare temperature derivate solo dai dati dell’Antartide, con le temperature dell’Artico, perché ci sono variazioni evidenti tra i due emisferi.(31)
    Il glaciologo K.M.Cuffey nel 1994 studiando i ghiacci della Groenlandia ha dimostrato che il termometro isotopico può sbagliare anche di 10° C, quindi i valori delle temperature dell’emisfero nord erano sottostimate. Questi errori sembrano meno evidenti nelle carote dell’Antartico.(37)

    Anche la concentrazione di CO2 sopra l’Antartide probabilmente non cambia velocemente come in altri punti del pianeta, ad esempio sopra, le foreste, o sopra gli oceani, dove basta un piccolo rialzo termico per far aumentare la CO2.

    2 Joe D'Aleo sulla produzione di CO2 antropo ( il testo introduce anche un personaggio che incontrerete spesso nei miei post JAMES HANSEN, l'ipcc è una piramide rovesciata alla punta c'è costui con le sue pubblicazioni, rf 2005 ad es. se avesse torto crollerebbe tutta la piramide...e lui ha torto!)

    http://folk.uio.no/tomvs/esef/Icecap_CarbonDioxide.pdf
    Joe D’aleo presidente della società meteorologica americana (AMS) e Alan Siddons e: “Biossido di carbonio il gas di Houdini” icecap. 2007


    3 Tom Segastald padre della fisica atmosferica e riferimento di tutti gli scettici scandinavi: Le prime pubblicazioni sono sugli isotopi di C, alla fine c'è un test sul gw ..auguri.


    http://folk.uio.no/tomvs/esef/esef0.htm: Il sito di Tom Segalstad con le pubblicazioni.



    Figura 32 da: http://icecap.us/images/uploads/CO2_study.pdf

    Dal grafico della figura 32 si possono notare gli aumenti della concentrazione atmosferica globale della CO2 in seguito ad eventi naturali come i fenomeni legati alle correnti oceaniche, soprattutto El nino e La nina, e in misura minore alle eruzioni vulcaniche. L’aumento di attività magnetica solare dimostrato da F.Christensen, (13) determinano un aumento delle manifestazioni del Nino, anche se non se ne conoscono i meccanismi.
    Le variazioni delle correnti oceaniche influenzano molto le temperature degli oceani, aumentandole e di conseguenza aumenta l’emissione di CO2 da parte degli oceani.
    Il geologo norvegese Tom Segalstad (34) ha inserito questi dati nelle sue pubblicazioni scientifiche per dimostrare che gli aumenti della concentrazione di CO2 sono assorbiti velocemente appena calano le temperature. Infatti, i picchi rimangono per meno di un anno in contraddizione rispetto alle affermazioni dell’IPCC che stimano la vita media della CO2 in 100 anni.

    Figura 33 da: http://folk.uio.no/tomvs/esef/Icecap_CarbonDioxide.pdf

    Il professore Tom Segalstad (34) ha dimostrato analizzando gli isotopi del carbonio, 13/C, 12/C, che la produzione di CO2 antropogenica è molto bassa rispetto alla produzione naturale e va dall’1% al massimo del 4%, con una media del 2,75%. Come si vede nella figura 33, dove a sinistra abbiamo la scala della produzione di CO2 in miliardi di tonnellate, l’emissione umana, in verde è molto bassa. (61)
    La teoria dell’IPCC prevede un accumulo nel tempo della produzione antropogenica della CO2, a causa del suo periodo di permanenza in aria considerato di 100 e più anni.

    Figura 34 da: http://folk.uio.no/tomvs/esef/Icecap_CarbonDioxide.pdf

    Joe D’aleo il presidente della società meteorologica americana (AMS) ha elaborato questo grafico in figura 34 dove la linea verde rappresenta l’accumulo della CO2 antropogenica nel tempo, secondo i valori di permanenza espressi da James Hansen dell’IPPC e secondo le concentrazioni della CO2 espressi dalla CDIAC l’ente americano deputato al controllo dei gas serra . Si può notare che la curva dell’accumulo supera di più di 100 miliardi di tonnellate, la curva reale della CO2 in rosso. (61)
    Gli autori hanno quindi dedotto o che la natura assorbe molta più CO2 rispetto alle stime dell’IPCC, o che la media di permanenza della CO2 in aria è molto più corta. Tom Segalstad (34) sostiene che la vita media della CO2 in atmosfera è di 5-7 anni.

    Figura 35 da: http://folk.uio.no/tomvs/esef/Icecap_CarbonDioxide.pdf

    La figura 35 è un dettaglio del grafico precedente in fig.34, si nota come l’incrocio tra le due curve avvenga nel 1960. Gli autori si chiedono come sia possibile che l’aumento della CO2 reale prima del 1960, linea rossa, sia più alto di quello calcolato accumulando le emissioni antropogeniche, linea verde. ( 61)
    L’IPCC giustifica questo fenomeno adducendo ad una maggior capacità di captazione di CO2 da parte degli oceani, anche se dovrebbe avvenire il contrario.
    Ma il professore australiano L. Endersbee afferma che la maggior parte dei cambiamenti atmosferici, sia nella concentrazione della CO2, sia nelle temperature, dipende direttamente dalle temperature degli oceani, completamente indipendenti dalla produzione antropogenica di gas serra. (100)
    E’ evidente che la causa dell’aumento della CO2 atmosferica non può essere solo antropogenico come sostenuto da J. Hansen dell’IPCC. (33)

    4
    http://brunoleonimedia.servingfreedo...BP_47_IPCC.pdf

    Hans Labhon: “Il problema dell’ippc” Ibl papers 2007

    Questa è in italiano ( le altre si possono traslare con google translate) sempre su Co2 e ice core molto significativo il grafico di Monnin e Stenni.
    Carotaggi EPICA Dome C – Temperatura e CO2



    Non vi sono prove di feedback positivo

    Fonti: Monnin et al, 2004 (CO2); Stenni et al, 2006 (d18O); Bijkerk




    Anche nel grafico dei ricercatori di Epica tra cui anche gli italiani Monnin e Stenni si evidenziano le contraddizione della teoria dell’IPCC, perché in più punti, si dimostra che la temperatura diminuisce mentre la concentrazioni di CO2 crescono. Ad es.14000 anni fa. (42)


    Comunque conscio che non si possano leggere tutte (si può dare anche solo un occhiata ai grafici e agli abstract) vi ringrazio per l'attenzione.
    Ultima modifica di clayco; 24/04/2008 alle 15:20

  2. #72
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    già, non mi pare si possa paragonare ad un "guaritore"
    Se è per questo nemmeno Lindzen e Pielke lo sono (metaforicamente parlando).

    Ciò non toglie che in molti, troppi casi la negazione dell'influenza antropica sul GW o peggio la negazione dello stesso GW tout court si appoggi su evidenze scientificamente, ad oggi, ancora un po' troppo deboli.

    PS: io (posso dirlo?) cosnidero Lindzen e Pielke, a livello internazionale, due fra gli scettici di maggior peso scientifico.

    Come vedi, caro atlantic (ti ho anche dedicato un TD), non parlo per partito preo, visto che mi interesso anche degli studi di rinomati scettici.

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  3. #73
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Complimenti a tutti quelli del forum: Non riesco a starvi dietro da tanto siete reattivi (sono sincero a scanso di equivoci). Non riesco nemmeno a replicare a Steph.

    Vi invio ai link sul fatto che la crescita della CO2 sia o no, antropo, e sull attendibilità delle ice core

    1 Jaworosky: basta leggerne una, io inizierei dalla seconda la "co2 il più grande scandalo scientifico del nostro tempo"

    In modo neutro e con atteggiamento aperto, ho provato a seguire il tuo consiglio e ho aperto il lungo link di Jaworosky.

    L'inizio è interessante. Scorrevole. Dichiara subito di essere smaccatamente di parte (con toni più da propaganda che scientifici), ma poi cmq finalmente arriva "The Scientific Foundation for Climate Theories".
    Più o meno ad 1/4 del lavoro, ecco la prima figura. )O/O(
    Non ci voglio credere. Cerco la data del lavoro. È del 2001, dunque neanche tanto vecchio, come si potrebbe supporre dai grafici.

    E allora, smetto di leggere: non è possibile che nel 2008 ancora si utilizzi quel grafico di ricostruzione delle temperature (mi riferisco all'ultimo).

    [1] Quel grafico è stato disegnato da Humbert Lamb nel 1965 (43, quarantatre, anni fa!).
    Lamb, H.H., 1965, “The early medieval warm epoch and its sequel.” ,Palaeogeogr., Palaeoclim. and Palaeoecol. 1(1),

    [a] è riferito alla sola Inghilterra centrale (CET);

    [b] Si basa perlopiù su documenti storici;

    [c] Lo 0 (non la linea tratteggiata, ma la tacca centrale nell’asse delle temperature), è la media 1931-1960, la media allora in uso.

    L’IPCC lo usò nel suo primo rapporto (1990) perché allora non erano ancora disponibili ricostruzioni multi-proxy. Ma si cautelò cmq, specificando sia [a] che [b].

    L'autore, a differenza del primo vecchio rapporto dell’IPCC di 18 (diciotto) anni fa, se ne guarda bene da menzionare [a] e [b] .

    In più il grafico termina nel 1965 (essendo del 1965…).
    Ovviamente non si vede la fase recente di aumento delle temperature, se volessimo aggiungere i valori corretti degli ultimi 42 anni della CET presi dall'Hadley Center e tenendo conto che le tacche sono gradi, lo zero è la media 1931-1960 quello che salta fuori è questo:



    Il 2006 ha un anomalia di +1.2°C ed è fuori scala così come diversi anni recenti.
    Ergo: oggi la CET è molto più calda che nell'optimum e la rampa recente delle temperature non ha eguali nell'ultimo millennio.
    Ma evidentemente bisogna nuovamente sottolineare quanto scritto in [a], [b] e [c].

    [2] Un altra cosa: il grafico 3 cerca di correlare andamento della CO2 e T nel XX secolo; per me anche questo è un tentativo volutamente incompleto e distorto, visto che come minimo occorrerebbe correlare la somma dei forcing radiativi di origine antropica(aerosol,GHG,uso suoli) con le T globali e non solo una delle componenti...ed è ovviamente anche necessario considerare la tempistica con cui variano i forcing radiativi.



    Ecco: consoderando solamente i punti [1] e [2], deduco che questa è malafede e/o fraudolento tentativo di giustificare le proprie idee. Oppure, più semplicemente: l'autore ci sta prendendo in giro

    A parziale giustificazione, si può dire che il link è del 2001. In questo caso, allora, forse non è più una referenza accettabile.

    Insomma, siamo alle solite: si sta sempre aspettando Godot.....
    Da par mio, ribadisco che le teorie antiserriste meriterebbero maggior dignità scientifica, rispetto a questo ennesimo esempio di ideologia negazionista.

    Ultima modifica di steph; 25/04/2008 alle 11:51
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  4. #74
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Se è per questo nemmeno Lindzen e Pielke lo sono (metaforicamente parlando).

    Ciò non toglie che in molti, troppi casi la negazione dell'influenza antropica sul GW o peggio la negazione dello stesso GW tout court si appoggi su evidenze scientificamente, ad oggi, ancora un po' troppo deboli.

    PS: io (posso dirlo?) cosnidero Lindzen e Pielke, a livello internazionale, due fra gli scettici di maggior peso scientifico.

    Come vedi, caro atlantic (ti ho anche dedicato un TD), non parlo per partito preo, visto che mi interesso anche degli studi di rinomati scettici.

    non sono io quell'atlantic
    io sono molto più giovane

  5. #75
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    caro steph
    non nego che una buona parte dell'aumento di co2 sia di origine antropica, non l'ho mai negato...
    ma una (magari piccola) parte è anche naturale, visto che nel passato ha oscillato parecchio senza intervento umano...
    Distinguiamo.
    Il ciclo del carbonio ci dice che esistono svariati sink o stoccaggio (reservoir che crescono per assorbimento di CO2 dall'atmosfera) e svariati source o rilascio (reservoir che diminuiscono per rilascio di CO2 in atmosfera). Attori dei primi: gli oceani, la vegetazione. Dei secondi: gli oceani, la respirazione e la decomposizione organica.

    Fin qui la parte naturale. C'è sostanziale equilibrio per quel che riguarda la vegetazione/suoli, mentre gli oceani assorbono un po' di più di quel che rilasciano (ad oggi).



    Poi c'è l'uomo, con le sue azioni che inevitabilmente hanno determinato una perturbazione nell’equilibrio del ciclo del carbonio. In primis (cronologicamente parlando) attraverso il land use. Pensa che c'è un tizio (tale Ruddimann, mica uno qualsiasi, eh, essendo uno dei più grandi paleoclimatologi) per il quale le attività umane (mediante l'uso dei suoli, il disboscamento e altro) influenzano il clima non da un secolo e mezzo, bensì da mooolto prima




    Ruddimann W.F., "The Anthropogenic Greenhouse Era Began Thousands of Years Ago", Climatic Change 61, 2003

    Ma tornando a noi: lo vedi anche dallo schema che ti ho postato prima. Prescindendo dalle interessanti ipotesi speculative di Ruddimann, quel che è cambiato, rispetto a prima, è che dall'industrializzazione in avanti (soprattutto nel XX secolo, con la crescita accelerata del consumo energetico) c'è un nuovo importante attore in gioco: l'uomo e le sue attività energivore (oltre che di land use).
    Un apporto in più al rilascio di carbonio.

    Che, per nostra fortuna, per quasi la metà sono ancora (come già postato dal brillante intervento di Ricky) assorbite dagli oceani. Non sarei così ottimista sul ruolo di assorbimento che in futuro avranno gli oceani, visto che la capacità di assorbimento della CO2 da parte degli oceani, secondo la legge di Henry che regola la solubilità dei gas in acqua, dipende sia dalla pressione parziale del gas (pCO2) che dalla temperatura dell'acqua, entrambi non stabili.

    Questo spiega (unitamente alle eruzioni vulcaniche e all'effetto secondario di scongelamento del permafrost) il perché dell'oscillazione naturale della CO2: variazioni nella temperatura delle acque, nella pressione parziale del gas, nelle correnti marine
    Oggi è indubbio che l'incremento di concentrazione di CO2 in atmosfera sia imputabile alla combustione degli stock carbonici e al disboscamento. Perché dico indubbio?

    Per gli stessi motivi postati da Ricky. Ce lo dicono i rapporti isotopici. E ce lo sta dicendo il fatto che il più grande source di carbonio (l'oceano) in realtà assorba più CO2 di quanto ne rilasci.Osservazioni dirette della pCO2 sulla superficie oceanica ce lo confermano in pieno.


    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    ecco, mentre abbondano gli studi sulla parte antropica, come si vede dai grafici postati, scarseggiano quelli che cercano di capire perchè nel passato vi siano state oscillazioni naturali, e da cosa siano dipese...
    Per es.ecco un interessante studio proprio a tema:

    http://www.climate.unibe.ch/~joos/OUTGOING/publications/koehler05cd_k20010qw72386k35.pdf


    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    cmq ripeto il paradosso che ho postato ieri, al quale non trovo risposta:
    data la correlazione abbastanza netta tra co2 e warming nell'ultimo milione di anni, si aprono tre strade logiche:

    1 l'aumento di co2 causa warming
    Beh, certo, per effetto di rinforzo delle bande di assorbimento. In sé, un aumento della concentrazione di CO2 implica un maggior forcing e questo sposta l'equilibrio radiativo verso un maggior riscaldamento (che cmq, è bene sempre rammentare, cresce logaritmicamente).



    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    2 il warming causa aumento di co2
    Sì, ma per effetto di feedback.


    Clima più caldo potrebbe anche significare:
    -diminuzione della capacità delle foreste e delle praterie di assorbire la CO2 in eccesso;
    - progressiva acidificazione degli oceani (dovuta alla maggior CO2 disciolta) che ne ridurrebbe, anche in questo caso, la capacità di stoccaggio;
    -scongelamento del permafrost delle zone artiche boreali, con conseguente rilascio di immense quantità di CO2 (e metano) finora imprigionate nella torba gelata;

    Come vedi, fra l'altro, si può anche intuire il perché la CO2 in ere glaciali fungeva da catalizzatore o amplificatore del riscaldamento (originato, si pensa, da cause astronomiche inerenti il rapporto Terra-Sole).

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    3 la correlazione è attualmente inspiegabile
    CVD, già evasa.

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    la prima ipotesi presuppone che TUTTI i riscaldamenti dipendano da aumento di co2, perchè se anche uno solo non dipendesse da questo, non si capirebbe perchè la c02 contestualmente aumenti, e allora la co2 sarebbe un effetto, non una causa (ipotesi 2) o cmq che ogni causa non-co2 (astronomica, geologica ecc) si tradurrebbe in atmosfera in aumento di co2 (cosa che mi sento di escludere)...

    ora, si può veramente affermare che TUTTI i riscaldamenti atmosferici terrestri passati siano causati dal''aumento di un gas presente in 300 ppm nell'atmosfera? la temperatura terrestre non ha oscillazioni sue? non ci sono state influenze cosmiche e/o esterne? è tutto così immobile al punto che un gas presente in proporzioni infinitesimali influisca omeopaticamente a sta maniera?
    la terza ipotesi è d'obbligo quando si aprono paradossi, e non è antiscientifica, ma umana...

    avrei piacere di sapere la tua opinione su questo punto

    Già evase. Tieni anche conto della la tempistica con cui variano i forcing radiativi: ci sono evidenti effetti ritardati per es. dal ruolo degli oceani (tempi di risposta molto lunghi per inerzia termica). Per es. questo grafico ti dice che i tempi di risposta degli oceani ad un forcing radiativo variano parecchio. Circa 1/3 della risposta termica avviene nei primi anni dopo il forcing, 1/2 in circa 25 anni, 3/4 in 250 anni e l'intera risposta termica in un millennio!



    Infine una domanda te la pongo io, stavolta:

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    ora, si può veramente affermare che TUTTI i riscaldamenti atmosferici terrestri passati siano causati dal''aumento di un gas presente in 300 ppm nell'atmosfera?
    In base a quale principio fisico il forcing radiativo di un GHG come la CO2 dovrebbe essere valutato in base ai ppm? Io proprio non riesco a capirlo.


    Ultima modifica di steph; 25/04/2008 alle 11:52
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  6. #76
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    risposta:
    ci sono sostanze a effetto serra molto maggiore, e per di più presenti in quantità maggiore... gli studi da te citati sulla co2 possono essere anche corretti, ma perchè non si fanno anche su altre sostanze, con egual sforzo e pubblicizzazione?
    e perchè solo sull'atmosfera?
    io presumo che ne potrebbero risultare scenari piuttosto diversi dall'attuale

    per il resto, ottime le tue spiegazioni
    il link sugli studi sulle forzanti naturali però non funziona...


  7. #77
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    r
    il link sugli studi sulle forzanti naturali però non funziona...

    Ora sì

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  8. #78
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    risposta:
    ci sono sostanze a effetto serra molto maggiore, e per di più presenti in quantità maggiore...
    Sì, il vapore acqueo. Che, appunto, è un feedback del riscaldamento.
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  9. #79
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
    r
    e perchè solo sull'atmosfera?
    Ehm....effetto serra in quale altro ambiente, di grazia???
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  10. #80
    Brezza tesa L'avatar di Geppox
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    Predefinito Re: Il satellite Aqua smentisce i modelli climatici dell'IPCC

    Non solo c'è alta correlazione tra gas serra e aumento delle temperature, ma studi recenti si sono spinti più in là, con risultati molto interessanti.




    Anthropogenic greenhouse forcing and strong water vapor feedback increase temperature in Europe


    Rolf Philipona
    Physikalisch-Meteorologisches Observatorium Davos, World Radiation Center, Davos Dorf, Switzerland


    Bruno Dürr
    MeteoSwiss, Zürich, Switzerland


    Atsumu Ohmura
    Institute for Atmospheric and Climate Science, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland


    Christian Ruckstuhl
    Institute for Atmospheric and Climate Science, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland


    Abstract

    Europe's temperature increases considerably faster than the northern hemisphere average. Detailed month-by-month analyses show temperature and humidity changes for individual months that are similar for all Europe, indicating large-scale weather patterns uniformly influencing temperature. However, superimposed to these changes a strong west-east gradient is observed for all months. The gradual temperature and humidity increases from west to east are not related to circulation but must be due to non-uniform water vapour feedback. Surface radiation measurements in central Europe manifest anthropogenic greenhouse forcing and strong water vapor feedback, enhancing the forcing and temperature rise by about a factor of three. Solar radiation decreases and changing cloud amounts show small net radiative effects. However, high correlation of increasing cloud-free longwave downward radiation with temperature (r = 0.99) and absolute humidity (r = 0.89), and high correlation between ERA-40 integrated water vapor and CRU surface temperature changes (r = 0.84), demonstrates greenhouse forcing with strong water vapor feedback.

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