Diciamo che "si scioglieranno tutti i ghiacci artici entro il 2020" è diventata come la 4^ ondata di covid prevista da qualche esperto per questi giorni.
Il problema IMHO è che le valutazioni devono prescindere da valutazioni personali in un senso o nell'altro perchè fanno perdere poi il target tecnico e numerico.
Indubbiamente il trend è quello che è ma le "sfaccettature" fanno enormemente la differenza perchè fondamentalmente non conosciamo a fondo la materia.
La studiamo a fondo ma la conosciamo parzialmente.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Tu caro andi devi avere impostato un filtro antiverità, ma ancora più grave sei sordo ad ogni tentativo di rettifica delle tue tesi dogmatiche, alle quali sei aggrappato come una cozza. Io e altri abbiamo più volte cercato di spiegarti che nessuno scienziato ha mai detto che il ghiaccio artico sparirà tra pochi anni.
Ti mando per l'ultima volta il cosiddetto "Summary for Policymakers", un riassuntino di meno di 30 pagine dell'ultimo rapporto IPCC, a cui contribuiscono gli scienziati del clima più esperti al mondo (quasi un migliaio per l'ultimo rapporto pubblicato, saranno circa 1500 per il prossimo, in uscita nel 2022).
https://www.ipcc.ch/site/assets/uplo..._SPM_FINAL.pdf
A pagina 21 trovi questa figura: come vedi, nessun modello prevede la scomparsa del ghiaccio Artico in pochi anni. Nello scenario peggiore (rosso), il minimo stagionale di Settembre avrà estensione sotto 1.000.000 km2 nel 2050 (media di tutti i modelli), mentre nello scenario migliore (blu, più o meno quello dei 2ºC dell'accordo di Parigi) dovremmo oscillare intorno ai 2 milioni fino al 2080 per poi ricominciare leggermente ad aumentare.
Ultima modifica di dude79; 18/05/2021 alle 11:16
Climate is what you expect
Weather is what you get
Diciamo che "si scioglieranno tutti i ghiacci artici entro il 2020" è una vaccata di qualche giornalista in cerca di click, o forse di qualche scienziato in cerca di notorietà (vorrei che qualcuno mi postasse i paper però), non certo della comunità scientifica nel suo insieme.
Climate is what you expect
Weather is what you get
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Mi sembra che in quel grafico il ghiaccio artico vada invece a zero dopo il 2050, ovviamente secondo IPCC non sarà cosi' se tutti viaggeranno su aspirapolveri elettrici e metteranno i mulini a vento per generare elettricità. Quello riportato dai media potrà essere anche esagerato ma viene preso però da articoli scientifici, io non ho tempo di andarli a cercare, ma ti posto ad esempio:Le previsioni sul global warming fatte trent'anni fa, si sono poi avverate? | Il Foglio
Lo scenario che va zero dopo il 2050 è quello in cui c'è una sensibilità climatica molto alta e tutto il mondo si mette a produrre energia elettrica con il carbone, è molto peggio di uno scenario business as usual. È uno scenario esplicitamente estremo e implausibile di quello che potrebbe succedere se tutto andasse nel peggiore dei modi possibili (secondo me anche economicamente insensato, dovremmo scegliere la soluzione più inquinante anche quando non economicamente efficiente, consumare tutte le riserve di combustibili fossili note e scoprirne di nuove).
Però fa comodo a soggetti come quelli di climatemonitor per crearsi un fantoccio da attaccare per screditare la comunità scientifica.
Poi prendono un anno che ha avuto un pattern super favorevole alla crescita dei ghiacci (qui ne avevamo parlato in tempi non sospetti) per teorizzare un nuovo equilibrio senza alcuna giustificazione reale, specie se si considera che lo scorso anno era stato assolutamente disastroso sotto tutti i punti di vista. I ghiacci artici hanno fluttuazioni naturali non trascurabili, come non aveva senso attribuire interamente al GW l'accelerazione degli scorsi anni non ha senso dire che il rallentamento della riduzione dei ghiacci dopo il 2012 rappresenta un nuovo equilibrio.
Anzi è preoccupante che ci sia a malapena una stabilizzazione quando la variabilità naturale gira a favore dei ghiacci, negli ultimi anni non sono arrivati grossi afflussi di acqua calda dall'Atlantico (si è accumulata invece al largo degli USA, ma non ci resterà all'infinito) e la fase PDO negativa riduce gli afflussi caldi dal pacifico, ma anche questa cambierà
Con la progressione del GW è fuor di dubbio che il trend dei ghiacci artici continuerà ad essere al ribasso, con qualche oscillazione certamente ma è folle pensare che la situazione attuale sia in equilibrio.
La linea editoriale negazionista de "il foglio" è ampiamente nota a tutti.
Rispetto ai tempi di Ferrara (uno capace di argomentare senza imbarazzo che l'inquinamento non esiste perché lui dall'aereo aveva visto che il cielo sopra le nubi era blu) si è un po' ammorbidita, ma il lupo ha perso solo un po' di pelo, non il vizio.
Si vis pacem, para bellum.
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