Assolutamente d'accordo. Situazione relativa al decalage del ghiaccio pluriennale davvero disastrosa.
Secondo me bisognerà anche vedere a che livelli arriverà il massimo dell'estensione invernale a marzo... E potrebbe anche essere un semestre freddo che chiuderà ben sopra media... Perché non scordiamo che in questi ultimi 10 anni spesso e volentieri anche i semestri freddi han chiuso sottomedia.... E conta anche questo...
Sì però sia per i ghiacciai, che per la banchisa artica, quello che conta ai fini di un aumento di volume e/o estensione sono le estati fredde, perchè è grazie alle estati fredde che puoi conservare un bilancio di massa positivo limitando l'ablazione, te ne fai poco di un inverno freddo se poi in estate fondi tutto quello che hai accumulato in più.
Leggevo infatti (non ricordo se ho conservato lo studio, purtroppo) che anche la PEG pare esserci innescata, tra fine XIII e inizio XIV secolo, proprio partendo da delle estati fredde, che hanno causato una maggior conservazione di ghiaccio marino che poi, di conseguenza, ha fatto raffreddare le latitudini prospicenti l'artico e a cascata tutto il resto dell'emisfero nord (e, in parte, emisfero sud, anche se in maniera asincrona e meno pronunciata).
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
L'anno prossimo avremo ghiaccio di almeno 2 anni sul polo grazie all'estate positiva di quest'anno. Servirebbe una fortunosa inversione di tendenza con un'estate 2022 simile alla 2021, ma anche se si guadagnasse un altro anno la tendenza è ormai scritta, alla prima estate calda si scioglierebbe e bentornati al 2020.
Ultima modifica di burian br; 16/10/2021 alle 22:21
Intanto godiamoci i primi -50 sulla Groenlandia stamattina.
17 Ott Meno cinquanta .png
Non conta concretamente nulla!!
Contano le stagioni ablative, sostanzialmente i mesi da inizio maggio a inizio ottobre.
E queste si stanno dimostrando semplicemente il triplo, o il quintuplo più calde delle anomalie fredde sottomedia dei semestri freddi che dici.
Perché? Perché i Poli, come la aree montuose, si surriscaldano più velocemente!
Anche le Alpi hanno subíto e stan subendo un surriscaldamento eccessivo.
Le regioni dal clima più continentale, sotto la fascia polare, si comportano come i Poli.
Non parleremo di GW e di collasso dell'ecosistema artico, conta nulla quindi.
Matematicamente addirittura zero: il bilancio termico annuo è in perdita da 25 anni!
Ma i dati sono abbastanza omogenei per l'Artico europeo: nuovo clima!
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