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  1. #4051
    Vento moderato L'avatar di dude79
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Andiamo malino, soprattutto dalla parte europea



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    Allegato 601888
    È quello che si chiama "emergent constraint", ovvero una forzante nuova per l'Artico europeo. La perdita di ghiaccio negli ultimi anni ha portato all'intrusione di enormi masse di acqua atlantica, più calda e meno stratificata, nel settore Barents-Kara. Questo fa sì che il ricongelamento di quell'area sia sempre più complicato, facendo presagire un probabile ulteriore avanzamento verso nord delle acque dall'Atlantico.
    Observed Atlantification of the Barents Sea Causes the Polar Front to Limit the Expansion of Winter Sea Ice in: Journal of Physical Oceanography Volume 48 Issue 8 (2018)
    Climate is what you expect
    Weather is what you get

  2. #4052
    Vento teso
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Qualche aggiornamento?

  3. #4053
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Citazione Originariamente Scritto da Alexander Visualizza Messaggio
    Qualche aggiornamento?
    https://portal.nccs.nasa.gov/datasha...cadal_plot.png

  4. #4054
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Citazione Originariamente Scritto da summersea Visualizza Messaggio


    Copio qui per comodità.

    La situazione, in realtà, è meno peggio di quello che sembra: siamo sicuramente ai livelli più bassi di sempre dell'estensione massima, però tanti anni recenti hanno avuto questo trend, cioè livelli bassi invernali e livelli estivi tutto sommato costanti, post-2007.

    Il vero dramma sarà quando cominciarà a non tenere più neanche la situazione estiva

  5. #4055
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Andamento della Calotta Artica durante il mese di Febbraio


  6. #4056
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Il ghiaccio marino artico ha probabilmente raggiunto la sua massima estensione per quest’anno, coprendo 14,62 milioni di chilometri quadrati (5,64 milioni di miglia quadrate) il 6 marzo. Il massimo del 2023 è il quinto più basso nel record satellitare di 45 anni. Gli scienziati del NSIDC (National Snow and Ice Data Center) presenteranno un’analisi dettagliata delle condizioni del ghiaccio marino invernale del 2022-2023 nel loro aggiornamento mensile all’inizio di aprile.
    riassunto delle attuali condizioni del ghiaccio marino nell’Artico

    Il 6 marzo 2023, il ghiaccio marino artico ha probabilmente raggiunto la sua massima estensione per quest’anno, coprendo 14,62 milioni di chilometri quadrati (5,64 milioni di miglia quadrate). Questa estensione è la quinta più bassa nel record satellitare. L’estensione massima di quest’anno è inferiore di 1,03 milioni di chilometri quadrati (398.000 miglia quadrate) rispetto alla media del periodo 1981-2010, che è di 15,65 milioni di chilometri quadrati (6,04 milioni di miglia quadrate). Tuttavia, l’estensione di quest’anno è superiore di 210.000 chilometri quadrati (81.000 miglia quadrate) rispetto al minimo storico di 14,41 milioni di chilometri quadrati (5,56 milioni di miglia quadrate) registrato il 7 marzo 2017. La data del massimo di quest’anno, il 6 marzo, è avvenuta sei giorni prima rispetto alla data media del periodo 1981-2010, che è il 12 marzo.
    La Figura 1 mostra l’estensione del ghiaccio marino artico il 7 marzo 2023, che era di 14,62 milioni di chilometri quadrati (5,64 milioni di miglia quadrate), simile all’estensione del 6 marzo 2023. L’immagine del 7 marzo viene utilizzata a causa di dati mancanti nella mappa del giorno precedente. La linea arancione rappresenta l’estensione media del ghiaccio marino per quel giorno nel periodo 1981-2010. I dati provengono dall’Indice del Ghiaccio marino (Sea Ice Index Sea Ice Index ). Credit: National Snow and Ice Data Center (NSIDC) About the data


    analisi delle attuali condizioni del ghiaccio marino artico, tenendo conto delle tendenze storiche e del contesto climatico più ampio.

    Per contestualizzare le condizioni del ghiaccio marino del 2023, si possono prendere in considerazione i seguenti punti:

    1. Tendenze a lungo termine: L’estensione massima del ghiaccio marino artico nel 2023 è la quinta più bassa nel record satellitare, il che indica una tendenza generale al declino dell’estensione del ghiaccio marino negli ultimi decenni.
    2. Variazioni annuali: La massima estensione del 2023 è inferiore alla media del periodo 1981-2010, ma superiore al minimo storico registrato nel 2017. Questo suggerisce che, sebbene ci sia una tendenza generale al declino, ci possono essere ancora variazioni significative tra un anno e l’altro.
    3. Cambiamenti climatici: Il declino del ghiaccio marino artico è in gran parte attribuito ai cambiamenti climatici causati dalle attività umane. Il riscaldamento globale porta a temperature più elevate nell’Artico, che a loro volta causano il restringimento e l’assottigliamento del ghiaccio marino.
    4. Impatto sull’ecosistema artico: La riduzione del ghiaccio marino può influenzare l’ecosistema artico, comprese le specie che dipendono dal ghiaccio per la loro sopravvivenza, come gli orsi polari e le foche. Inoltre, il declino del ghiaccio marino può influenzare le correnti oceaniche e le dinamiche climatiche globali.
    5. Futuro del ghiaccio marino artico: Le proiezioni future indicano che il declino del ghiaccio marino artico potrebbe continuare se le emissioni di gas serra e il riscaldamento globale non vengono adeguatamente affrontati. Questo sottolinea l’importanza di ridurre le emissioni e di adottare strategie di adattamento per far fronte ai cambiamenti nel ghiaccio marino artico e ai loro impatti sull’ecosistema e sulle popolazioni umane.

    Il passaggio sotto descrive le condizioni del ghiaccio marino in diverse aree dell’Artico e dintorni alla fine della stagione di crescita del ghiaccio:

    1. Estensione inferiore alla media: La stagione di crescita del ghiaccio marino si è conclusa con un’estensione inferiore alla media nel Mare di Bering, nel Mare di Okhotsk, nel Mare di Barents e nel Mare del Labrador.
    2. Estensione superiore alla media: Nel Mare di Groenlandia, l’estensione del ghiaccio marino è risultata superiore alla media.
    3. Estensione molto inferiore alla media: Nel Golfo di San Lorenzo, l’estensione del ghiaccio marino è stata molto inferiore alla media per il secondo anno consecutivo.

    Inoltre, dall’estensione massima registrata il 6 marzo, l’estensione complessiva del ghiaccio marino è diminuita di circa 200.000 chilometri quadrati (77.000 miglia quadrate). Le maggiori riduzioni sono state osservate nel Mare del Labrador, nel Golfo di San Lorenzo e nel Mare di Barents.
    In sintesi, questo significa che alla fine della stagione di crescita del ghiaccio marino, l’estensione del ghiaccio in alcune aree dell’Artico e nelle regioni circostanti è inferiore alla media, mentre in altre aree è superiore. Dall’estensione massima del 6 marzo, si è verificata una riduzione del ghiaccio marino, principalmente nelle aree menzionate.

    La Figura 2 mostra un grafico dell’estensione del ghiaccio marino artico al 6 marzo 2023, insieme ai dati dell’estensione giornaliera del ghiaccio per quattro anni precedenti e l’anno del record minimo. Le diverse linee colorate rappresentano i seguenti periodi:

    • 2022-2023 (blu)
    • 2021-2022 (verde)
    • 2020-2021 (arancione)
    • 2019-2020 (marrone)
    • 2018-2019 (magenta)
    • 2011-2012 (marrone tratteggiato) – anno del record minimo

    La linea grigia scura rappresenta la mediana del periodo 1981-2010. Le aree grigie attorno alla linea mediana mostrano gli intervalli interquartile e interdecile dei dati. I dati provengono dall’Indice del Ghiaccio marino (Sea Ice Index).
    Credit: National Snow and Ice Data Center (NSIDC)
    In sintesi, il grafico fornisce un confronto visivo dell’estensione del ghiaccio marino artico al 6 marzo 2023 rispetto agli anni precedenti e all’anno del record minimo. Ciò consente di valutare l’estensione del ghiaccio marino nel contesto delle variazioni annuali e delle tendenze a lungo termine. Le aree grigie attorno alla linea mediana forniscono informazioni sulla variabilità dei dati nel corso degli anni.


    mediana del periodo 1981-2010 aree grigie attorno alla linea mediana mostrano gli intervalli interquartile e interdecile dei dati cosa significa?
    La mediana del periodo 1981-2010 rappresenta il valore mediano dell’estensione del ghiaccio marino per un determinato giorno nel periodo di 30 anni tra il 1981 e il 2010. La mediana è un indicatore statistico che divide i dati ordinati in due parti uguali, con metà dei valori sopra la mediana e metà sotto. Essa fornisce un punto di riferimento per confrontare le condizioni del ghiaccio marino negli anni più recenti con la situazione storica.

    Le aree grigie attorno alla linea mediana nel grafico mostrano gli intervalli interquartile e interdecile dei dati:

    1. Intervallo interquartile: L’intervallo interquartile rappresenta la gamma dei valori che copre il 50% centrale dei dati. In altre parole, include i valori tra il primo quartile (25° percentile) e il terzo quartile (75° percentile). L’intervallo interquartile fornisce una misura della dispersione dei dati attorno alla mediana e mostra dove si concentrano la maggior parte dei valori.
    2. Intervallo interdecile: L’intervallo interdecile copre il 90% centrale dei dati, escludendo il 5% inferiore e il 5% superiore dei valori. Esso fornisce una misura più ampia della variabilità dei dati rispetto all’intervallo interquartile.

    In sintesi, la mediana del periodo 1981-2010 e le aree grigie nel grafico aiutano a comprendere come l’estensione del ghiaccio marino in un determinato anno si confronti con le condizioni storiche e la variabilità dei dati. Gli intervalli interquartile e interdecile forniscono informazioni sulla dispersione e la variabilità dei dati nel corso del tempo.
    La Tabella 1 mostra le dieci estensioni massime più basse del ghiaccio marino artico registrate dal 1979 ad oggi, secondo i dati satellitari.


    Il passaggio spiega che per il massimo del ghiaccio marino artico, che di solito si verifica a marzo, l’intervallo di incertezza è di circa 34.000 chilometri quadrati (13.000 miglia quadrate). Ciò significa che le estensioni all’interno di questo intervallo di incertezza devono essere considerate sostanzialmente equivalenti.
    In altre parole, se due estensioni massime del ghiaccio marino artico differiscono per meno di 34.000 chilometri quadrati (13.000 miglia quadrate), le differenze tra le due estensioni potrebbero essere il risultato di incertezze nei dati o di variazioni naturali a breve termine piuttosto che di una differenza significativa nelle condizioni del ghiaccio marino. Pertanto, queste estensioni simili dovrebbero essere considerate praticamente uguali dal punto di vista statistico e non dovrebbero essere utilizzate per trarre conclusioni definitive sulle tendenze del ghiaccio marino artico.
    Arctic Sea Ice News and Analysis | Sea ice data updated daily with one-day lag

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  7. #4057
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Interessante come la banchisa artica in queste due settimane si sia ulteriormente avvicinata all'islanda!

  8. #4058
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Citazione Originariamente Scritto da ojmjakon Visualizza Messaggio
    Interessante come la banchisa artica in queste due settimane si sia ulteriormente avvicinata all'islanda!

    Si infatti....L'ultimo aggiornamento dell'estensione dei ghiacci artici, segnala un aumento dei ghiacci sul settore NATL/ mare artico nord scandinavo con le Svalbard ormai quasi completamente inglobate dai ghiacci: penso non succedesse da anni, negli ultimi anni ricordo la banchisa che al massimo arrivava a nord delle Svalbard...da notare appunto la maggiore estensione della banchisa sul settore orientale groenlandese molto vicina all'islanda....l'islanda ha avuto uno dei periodi Dicembre/marzo più freddi degli ultimi 50 anni ( ha fatto eccezione solo una buona parte di febbraio con anomalie positive)


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  9. #4059
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    In quest'ultimo periodo situazione in linea con gli ultimi anni, nulla di particolare da segnalare direi


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    Sarebbe interessante capire perchè, in questo periodo dell'anno, spesso le anomalie sono minori che nelle altre stagioni



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  10. #4060
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    Predefinito Re: Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    In quest'ultimo periodo situazione in linea con gli ultimi anni, nulla di particolare da segnalare direi


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    Sarebbe interessante capire perchè, in questo periodo dell'anno, spesso le anomalie sono minori che nelle altre stagioni

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    Insomma, da dire ci sarebbe leggendo quanto scrivono

    Arctic Sea Ice News and Analysis | Sea ice data updated daily with one-day lag

    ..."lento inizio della primavera artica", uno degli aprile più freddi degli ultimi 20 anni...cito solo questo passaggio:

    "Il tasso di perdita di ghiaccio marino fino ad aprile è stato di soli 20.600 chilometri quadrati (8.000 miglia quadrate) al giorno, ben al di sotto della media dal 1981 al 2010 di 36.400 chilometri quadrati (14.000 miglia quadrate) al giorno. "

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