Ah ..ci mettiamo a fare i farmacisti?
TRECCANIsciogliménto s. m. [der. di sciogliere]. – 1. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, spec. in alcune accezioni di sciogliere: a. Risoluzione di un vincolo morale o giuridico: lo sc. di un voto (o, anche, da un voto), lo sc. di un contratto, attuabile solo per mutuo consenso dei contraenti (che si rivela mutuo dissenso se considerato avendo riguardo al precedente e contrario consenso), o per cause ammesse dalla legge (per es., inadempimento, impossibilità sopravvenuta); sc. del matrimonio, cessazione di un vincolo coniugale per causa posteriore alla celebrazione (morte di un coniuge o dichiarazione di morte presunta, divorzio): restano validi tutti gli effetti del matrimonio, di carattere sia personale sia patrimoniale, prodottisi fino alla data dello scioglimento. b. Cessazione dell’attività di un’associazione, di un’assemblea e sim.: sc. di una società; lo sc. di un partito politico, d’autorità o per autonoma decisione; lo sc. dei Consigli comunali, provinciali, regionali, per normale scadenza del mandato o per decisione del governo con decreto motivato del presidente della Repubblica; lo sc. del Parlamento, delle Camere, quando s’interrompe, per motivi diversi, il funzionamento di un’assemblea elettiva e si dispongono nuove elezioni, come prerogativa, nelle monarchie assolute, del sovrano, e oggi istituto regolato da apposite norme costituzionali. c. Passaggio dallo stato solido a quello liquido: in primavera avviene lo sc. delle nevi. d. non com. Epilogo, conclusione di un’opera drammatica o narrativa: è un dramma molto debole, con uno sc. artificioso.2. In geometria, sc. delle singolarità, v. singolarità, n. 2 b.
Insomma, nel lessico comune è più che accettabile, ai sensi della lingua italiana, parlare di "scioglimento della neve" e credo sia eccessivo alludere ad una "bestemmia chimico-fisica".
Tuttavia, "stricto sensu", direi che scientificamente accetto la tua osservazione e ho provveduto a cambiare il termine utilizzato. Così evitiamo l'orticaria....
Ultima modifica di Ghiacciovi; 21/07/2020 alle 20:48
non credo che abbia un significativo impatto remoto, puoi vedere dal lavoro sotto l'impatto delle diverse regioni dell'artico, quello più grosso è nel mare di barents-kara:
Simulated Atmospheric Response to Regional and Pan-Arctic Sea Ice Loss | Journal of Climate | American Meteorological Society
tra l'altro questo avviene in inverno la perdita di ghiaccio in estate/autunno non ha un analogo impatto nonostante il riscaldamento persistente nell'inverno successivo:
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c'è anche un progetto (PAMIP) che si propone di risolvere le discrepanze tra i vari studi usciti in questi anni usando ampie ensemble(per gli impatti remoti è necessario un minimo di 100 ensemble altrimenti l'impatto della perdita di ghiaccio è fortemente sovrastimato) di vari modelli, i risultati preliminari confermano quelli antecedenti con un indebolimento del vortice polare stratosferico ed anche una dipendenza dallo stato della qbo (maggiore in qbo-est); questo solo in risposta alla perdita di ghiaccio marino nel mondo reale variano anche altre cose ad es. l'amplificazione del riscaldamento nella troposfera tropicale si oppone al trend dovuto alla perdita di ghiaccio e non è possibile valutare l'impatto dei ghiacci dalle sole osservazioni, servono simulazioni apposite.
https://presentations.copernicus.org...esentation.pdf
Nel periodo 1979-2014 la varianza nelle slp che è spiegata dalla perdita di ghiaccio artico è piccola rispetto a quella dovuta alle sst ( con alcune eccezioni come il mare del labrador) ed entrambe sono inferiori alla variabilità interna:
ResearchGate
L'impatto più evidente dato che il declino è avvenuto così presto nella stagione sarà sulle temperature nell'oceano artico e in modo degradante verso l'interno della siberia che al netto della normale variabilità saranno parecchio sopramedia e questo segnale già si vede nei run dei modelli di giugno.
Caldo anomalo al polo
Caldo anomalo al Polo, tonfo dei ghiacci artici nel cuore dell'estate - Meteobook
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Un paio di considerazioni :
1) la situazione è disastrosa dalla parte dell'articolo russo per le note vicende meteo
2) la situazione attuale significa poco, bisognerà vedere come e a che ritmi proseguirà la fusione, i conti si fanno a fine agosto primi di settembre e molto importante sarà il periodo da metà settembre a metà/ fine ottobre ai fini del. Vps e, soprattutto, del VPT.
Dalle proiezioni long term sembra che la situazione termica e dei gpt possa mutare notevolmente fra fine mese ed i primi di agosto, con una possibile netta riduzione /rallentamento della fusione.
In realtà per i danesi del DMI, a livello termico sopra l'80 parallelo, siamo leggermente sottomedia
meanT_2020.png
Il punto semmai è l'anomalia della temperatura dell'acqua più che dell'aria in questo periodo.
Anomalia che è causa/effetto della mancanza di ghiacci e di tutto ciò che ne consegue.
Ed è così da anni.
E se il problema della temperatura dell’acqua è causato da sorgenti o vulcani sottomarini?
E un’ipotesi che gira da diverso tempo.
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