in realta' la questione potrebbe essere piu complessa
anche in parte possono alterare le dinamiche termoaline oceaniche
secondo ricerche di geologi e ricercatori ci sono circa 2.000 vulcani sottomarini attivi nel Oceano Pacifico
a livello globale sono oltre 10.000 vulcani sottomarini
forse sono poco considerati i vulcani attivi sottomarini , eppure rappresentano oltre l' 80% dell attivita vulcanica della Terra
per cui la maggiore attivita vulcanica a livello globale e' sottomarina
Vulcani sottomarini: puntuali come uno svizzero | MEDIA INAF
IDROTERMIA
vulcani Pacifico
Piu grande deflusso vulcanico del mondo individuato sotto Nuova Zelanda – Notizie scientifiche.it
Ma no profetizzare, si tratta di ciclicità del clima terrestre.
Quella discussione devo ancora finire di leggerla, ma qui si tratta del contributo stesso della CO2 nel fatto senza ombra di dubbio, che l'estensione dei ghiacci artici sia cambiata nel corso dei decenni.
Come è citato in più parti, si tratta di vapore acqueo, che inalza le temperature medie del pianeta Terra. Non a caso si tratta di una latenza oceanica in corso, legata alla PDO AMO e a tutto il regime ENSO.
Questi sono fattori in gioco ad alta ciclicità.
Ultima modifica di Sandro; 22/08/2020 alle 00:19
Possono influire in caso di intensa attività vulcanica, il discorso è da approfondire.
Sono i vulcani a sciogliere l'Artico, non l'uomo
Già nel 1922 il centro meteorologico statunitense del Weather Bureau indagava sulle cause di una sorprendente ritirata dei ghiacci della calotta polare artica. In questi anni, sempre più numerose si susseguono le notizie dello scioglimento dei ghiacci polari artici e della possibilità di raggiungere il Pacifico direttamente dalla Siberia. A fare luce su tali fenomeni è stata la recente spedizione scientifica diretta dal dott. Sohn della Woods Hole Oceanographic Institution e finanziata dalla NASA.
Telecamere robot hanno evidenziato per la prima volta, sotto i ghiacci eterni dell'Artico, una enorme attività vulcanica che ha sorpreso i ricercatori. I risultati, riportati sulla prestigiosa rivista Nature, hanno evidenziato la presenza di decine di vulcani che, a quattromila metri di profondità, vomitano magma e nubi ardenti alla velocità di 500m/s che si mescolano con l'acqua gelida e formano grandi nuvole sottomarine di particolato vulcanico che poi si depositano in uno spesso tappeto esteso per chilometri.
Il colossale fornello geotermico si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell'Artico in maniera del tutto naturale e questo giustifica pienamente la variabilità areale dei ghiacciai artici che da tempo i mass media imputano solo all'azione forsennata di produzione dell'anidride carbonica (CO2) da parte dell'uomo. I vari convegni internazionali che cercano di fissare un tetto alle emissioni di CO2 passeranno alla storia come la più inutile manifestazione di presunzione dell'uomo.
Sono i vulcani a sciogliere l'Artico, non l'uomo | Italia e mondo
si sono italiano, se scrivo in fretta non tutti capiscono, ma sei solo tu a lamentarti.
non esagerare, ho spostato una virgola e si capisce.. e non sono un troll.
No, non sono i vulcani:
Frequently Asked Questions on Arctic sea ice | Arctic Sea Ice News and Analysis
Have undersea volcanoes caused the Arctic sea ice decline?
A recent study discovered active volcanoes on the floor of the Arctic Ocean, and some people have wondered if they are causing sea ice to melt.
While volcanic eruptions surely warmed the ocean in the immediate vicinity of the eruptions, the amount of heat they produced compared to the large volume of the Arctic Ocean is small. The Arctic Ocean covers 14 million square kilometers (5.4 million square miles), about 1 ½ times the size of the United States or 58 times the size of the United Kingdom. In its deepest spots, the Arctic Ocean is 4,000 to 5,500 meters (13,000 to 18,000 feet) deep. The heat from the volcanoes would have dispersed over an enormous volume and had little effect on ocean temperature, much as a bucket of boiling water emptied into a lake would have little effect on the lake’s temperature.
Second, the eruptions would have introduced heat deep below the sea ice that floats on the ocean surface. The tops of even the tallest undersea volcanoes are more than 1,000 meters (3,000 feet) deep. The Arctic Ocean is strongly stratified, which prevents layer mixing and makes it difficult for any deep water, even deep water warmed by heat from volcanoes, to reach the surface and melt the ice. This layering results from a strong density gradient: water layers near the surface are less salty and therefore less dense, while bottom waters are the densest. Unlike most oceans, where density gradients are determined by both salinity and temperature, Arctic Ocean waters are heavily stratified primarily because of variations in salinity.
SI tratta dell'attività vulcanica lungo la dorsale di Gakkel..
stanno studiando questa attività, non penso che sia da escludere proprio a priori tale eventualità, che mostrerebbe una certa ciclicità.
D'altra parte.. la miscelazione degli strati non è sufficente per confutare questa scoperta, ma più che altro la confuta la profondità stessa del Mare Artico.
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I cicli vanno definiti e quantificati, altrimenti con i cicli si può giustificare tutto. Se fai una affermazione molto forte come quella devi giustificarla, altrimenti è solo una sparata senza fondamento (come una profezia appunto).
La situazione attuale dell'artico non può essere spiegata da soli fattori ciclici naturali, perché non ha precedenti in epoche recenti salvo forse l'optimum olocenico, in cui però l'irraggiamento solare alle alte latitudini era molto maggiore di ora per fattori astronomici.
La fase AMO può aver prodotto una accelerazione temporanea e potrebbe produrre un rallentamento altrettanto temporaneo dello scioglimento nei prossimi anni nel caso il trasporto di calore verso l'artico dovesse ridursi ulteriormente (rispetto al 2007 si è già ridotto), ma non può da sola invertire la tendenza.
Mechanisms for low-frequency variability of summer Arctic sea ice extent | PNAS
Ma con il riscaldamento globale che è prodotto prevalentemente dai gas serra la progressiva riduzione dei ghiacci è inevitabile, puoi avere cicli di accelerazione e rallentamento di questa riduzione ma nulla più.
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Infatti per non dire parole poco esatte, preferisco rileggere quanto conosco prima di parlare di ciclicità, approfondendo il discorso.
Comunque grazie per la precisazione sull'irraggiamento solare. Quanto a piede di partenza, mi pare buono per ripassare tutto quanto.
AMO e blob atlantico sono strettamente connessi a quanto pare, si parla di ciclicità, il che.. potrebbe mitigare il clima dell'Emisfero boreale e non solo, per i prossimi 20 anni.
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